LETTERA
HDL BASSO E CRISI DI IPOTERMIA
Gentile dott Vaccaro, ho l’LDL alto e l’HDL basso. Non posso assumere statine, perché lo scorso anno, dopo varie interruzioni del farmaco per dolori muscolari, ho avuto una crisi di ipotermia con temperatura a 33.8, che mi ha fatto stare molto male. Crisi che, secondo il medico di Barcellona-Spagna, in cui vivo, sarebbe l’unico caso al mondo. Ho 65 anni, sono vegana, può aiutarmi a risolvere il mio problema? La ringrazio.
Antonella
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RISPOSTA
HDL, HIGH DENSITY LIPOPROTEINS
Ciao Antonella. Statine ed altri farmaci non entrano nella nostra cultura e nella nostre strategie rimediali mirate al riequilibrio corporale, se non in casi di grande emergenza. Il livello di proteine ad alta densità o HDL (High density lipoproteins) va massimizzato essendo esso correlato a un rischio inferiore di malattie cardiovascolari. In altri termini, alti livelli di HDL si traducono in una migliore salute del cuore. È possibile aumentare l’HDL migliorando lo stile di vita, ma è anche importante capire che cos’è il colesterolo buono e quale funzione riveste all’interno dell’organismo.
VALORI DESIDERABILI E VALORI A RISCHIO
Per il livello LDL, per maschi e femmine, è desiderabile restare sotto i 100 mg/dL, senza superare il livello rischioso di 160 mg/dL. Per l’HDL maschile desiderabile una quota oltre il livello 39, con quote rischiose sotto i 35 mg/dL. Per l’HDL femminile desiderabile oltre 45 e a rischio sotto i 40.
HDL COME VETTORE DEL COLESTEROLO E SOSTANZA RIPULENTE
Contrariamente a quanto si crede, l’HDL non è un tipo di colesterolo, bensì una sorta di vettore del colesterolo. Esiste un solo tipo di colesterolo ed è essenziale perché permette all’organismo di sintetizzare le membrane cellulari e alcuni ormoni. Tuttavia, si tratta di una sostanza che non si scioglie nel sangue, essendo idrofoba, per cui ha bisogno di un vettore proteico. L’HDL è in pratica uno spazzino del colesterolo, perché raccoglie tutto quello libero e in eccesso riportandolo al fegato affinché venga riciclato. L’HDL è la più piccola di tre lipoproteine (LDL e VLDL sono le altre principali).
HDL COLESTEROLO BUONO
L’HDL viene definito buono perché si ritiene che riduca l’accumulo di colesterolo all’interno delle arterie, riducendo il rischio di una malattia detta arteriosclerosi. Per quei 12 milioni di italiani che hanno il colesterolo alto, la dieta alimentare è l’arma vincente ma occorre fare attenzione. Una dieta senza grassi animali e magari l’uso di farmaci come le statine possono abbassare il colesterolo totale e quello cattivo che ostruisce le arterie (LDL), ma spesso trascinano in basso anche il livello di colesterolo buono HDL, col risultato che il rischio infarto resta alto anche se il colesterolo cala.
COME RIPORTARE L’HDL SU LIVELLI ACCETTABILI
La ricerca medica si interroga da anni sul dilemma e, per lunghi anni, ha accettato la teoria del male minore. Meglio abbassare tutto il livello del colesterolo (totale e LDL) anche se al prezzo di veder ridurre l’HDL. Alcuni studi sostengono che una quantità troppo bassa di grassi nell’alimentazione, al di sotto del 10%, porta via sia il colesterolo LDL che l’HDL.
AUMENTO HDL MEDIANTE ESERCIZIO FISICO
Per aumentare la presenza di HDL le armi sono 2: l’attività fisica regolare e la dieta. L’attività fisica deve essere regolare, non spasmodica e soprattutto aerobica. Basta anche una mezz’ora di camminata al giorno. Se la si aumenta è certamente meglio. La palestra non serve molto, a meno che non si pratichino cyclette, tapis roulant e comunque attività che implica il movimento fisico intenso. Sconsigliati gli esercizi statici. Pure l’esposizione solare apporta beneficio.
AUMENTO HDL MEDIANTE DIETA
Occorre eliminare cibi che contengono grassi saturi (di origine animale) e adottare solo cibi ricchi di grassi insaturi polinsaturi, presenti soprattutto in alimenti noci e frutta secca da guscio in generale, olio di oliva, olio di semi di girasole, che contengono omega 3 e 6 molto importanti per il buon funzionamento del cuore.
CIBI AMICI DELL’HDL IN DETTAGLIO
- Frutta secca come noci, mandorle, noci brasiliane, pinoli, anacardi, nocciole, pistacchi, semini oleosi.
- Cereali integrali senza glutine o con poco glutine come riso, saraceno, mais, avena, farina d’avena, crusca d’avena, quinoa, orzo.
- Verdure a foglia verde che contengono molti polifenoli da mangiare spesso, come broccoli, sedano, cavoli, tarassaco, carciofo, prezzemolo, crescione, sedano, porro e cipolla, germogli vari.
- Frutta acquosa come mele, uva e agrumi. Le raccomandazioni del Ministero della Salute in Italia indicano che il consumo ideale è di almeno 5 porzioni tra frutta e verdura, ogni giorno, scopiazzando ed avvicinandosi finalmente a quei test Cambridge2000 (rivelati e difesi dal mio blog fin dalle origini), e che a suo tempo avevano causato critiche feroci, opposizioni ed incredibili insabbiamenti.
- Soia, fagioli, lenticchie, lupini e legumi, tutti ricchi di isoflavoni.
- Olio di semi di girasole, olio di soia, olio di lino e di semini vari estratti a freddo contengono omega 3 e 6 molto importanti per il buon funzionamento del cuore se assunti con criterio ed entro certi limiti.
- L’olio extravergine di oliva è un grasso insaturo di origine vegetale e pertanto particolarmente amico della salute, se consumato a crudo e in porzioni moderate.
- Pure alcune risorse animali come le uova non da allevamento intensivo e il pesce azzurro vengono elencate come cibo amico per non vegani e non vegetariani rispettivamente.
TROPPO CIBO, TIROIDE, DIABETE, SEDENTARIETÀ E FUMO NEMICI DELL’EQUILIBRIO CARDIOVASCOLAE
L’alimentazione, possiede circa il 15% di colpa. L’assunzione di troppe calorie, acidi grassi saturi e zuccheri influisce negativamente. La seconda causa del colesterolo alto è l’ipotiroidismo (poca produzione degli ormoni tiroidei), molto comune soprattutto nelle donne. A seguire troviamo il diabete che tende a far aumentare il movimento dei lipidi. Scarsa attività fisica e sedentarietà aumentano la quantità di colesterolo cattivo, diminuendo quello buono. Pure il fumo è nemico del colesterolo buono.
CONSIDERARE PURE LA SITUAZIONE DEI TRIGLICERIDI E DELL’OMOCISTEINA
Per la tranquillità sui grassi e per la sicurezza del cuore vanno pure inclusi nel computo generale i trigliceridi, con livello ideale inferiore a 150 mg/dL e livello max non oltre i 200, e l’omocisteina con livello ideale 7 micromoli per litro di plasma. Leggere le mie tesine specifiche che “Omocisteina barometro funzionale del corpo umano“.
DEFINIZIONE DI IPOTERMIA
L’ipotermia è una condizione potenzialmente molto pericolosa, in cui la temperatura del nostro corpo si abbassa oltre il livello di guardia, ovvero scende sotto i 35 gradi. Quando il cuore non riesce più ad irrorare di sangue tutte le parti dell’organismo, incluse quelle più periferiche, le funzioni vitali si indeboliscono, il cervello poco ossigenato si intorpidisce, e si può scivolare verso il congelamento, ovvero verso la totale perdita di sensibilità, con il rischio di lesioni e necrosi delle parti del corpo più esposte, come naso, orecchie, mani e piedi.
SINTOMI DI IPOTERMIA
Pelle fredda e arrossata, Brividi e tremori, spossatezza, sonnolenza (dovuta ad una insufficiente ossigenazione del cervello).
RIMEDI URGENTI CONTRO L’IPOTERMIA
Chiamare il pronto soccorso è d’obbligo. Mantenere la persona sveglia fino a quando non arrivano i soccorsi. Se la persona ha indosso abiti bagnati, questi vanno immediatammete levati e sostituiti con coperte o altri indumenti caldi asciutti. Spostarla in un ambiente più caldo, se possibile, o almeno al coperto e all’asciutto.
PREVENIRE GLI STATI DI EMERGENZA
Naturalmente la prevenzione è sempre la cura migliore, il che significa prudenza. Non esporsi al freddo inutilmente, portarsi sempre dietro, ad esempio durante un viaggio in auto in inverno, coperte e thermos con bevande calde, perché un guasto al motore è sempre possibile. In caso di tempo instabile non dimenticate ombrelli, sciarpe, guanti e cappelli, e tenete sempre a disposizione indumenti impermeabili in caso di neve o di pioggia improvvise. Nutrirsi adeguatamente, scegliendo cibi che scaldino il corpo.
RUOLO BASILARE DELL’ALIMENTAZIONE
L’alimentazione ricopre un ruolo importantissimo. Innanzitutto evitare alcolici e super alcolici. Privilegiare pasti caldi come minestre e brodi vegetali, solitamente composti di alimenti ricchi di vitamine (vitamina E su tutte), sali minerali e beta carotene.
Particolarmente indicati sono carote, zucca, patate, pomodori, spinaci, carciofi, barbabietole rosse, broccoli, cavolfiori e peperoni per quanto riguarda il beta carotene, mandorle, nocciole e olio extravergine d’oliva per la vitamina E.
Valdo Vaccaro
La mia esperienza di ipercoleterolemico. A dicembre 2015 avevo il colesterolo a 315 e hdl a 65. Ho smesso di mangiare carboidrati dopo le 17 e sostituiti con una cena di verdure cotte con un pò di carne o pesce. Dopo sei mesi è sceso a 222. Ora dovrei controllarlo.
Ma piantala con questa carne o pesce. Un periodo ci scassavi con l’ayurveda, poi ora con Mozzi. E ogni volta ci riprovi con la tua carne terapeutica. Ancora non hai capito che qui non attacca.
Mangiati la tua carne e non rompere. Mo’ t’hoo ddetto.
Calma ragazzi. Forse il nostro interlocutore intendeva riferirsi alla carne biologica.