LETTERA
CISTE ANEURISMATICA ALLA TIBIA, CON DUE PRIMI INTERVENTI A INIZIO 2015
Buongiorno dottor Vaccaro, le volevo sottoporre un problema che ha il nostro bimbo. Matteo è un bimbo di quasi 7 anni. All’età di 4 anni e mezzo, gli è stata diagnosticata una ciste aneurismatica alla tibia prossimale dx. Dopo un intervento di embolizzazione con risultato praticamente inesistente (gennaio 2015), è stato sottoposto a un intervento chirurgico di asportazione della ciste, curretage e innesto osseo (febbraio 2015).
TERZO INTERVENTO A LUGLIO 2015
Purtroppo questa ciste recidiva ha portato ad un terzo intervento (luglio 2015) simile a quello di febbraio. Dopo 11 mesi di carrozzina nel novembre 2015 Matteo ha potuto tornare in piedi con tutti i problemi di riabilitazione del caso. Ogni cosa sembrava procedere positivamente tranne per le attenzioni ad impatti alla gamba e limitazioni per la non robustezza dell’osso, fino a ottobre del 2016 quando si é ripresentata la recidiva.
DUE NUOVE EMBOLIZZAZIONI A NOVEMBRE E DICEMBRE 2016
A Novembre 2016 é stato sottoposto ad un primo nuovo intervento di embolizzazione e a Dicembre 2016 ad una seconda embolizzazione. Ci è stato detto che la ciste e la sua ripartenza sono legate agli stimoli della crescita, quindi una cosa che avrà sì una fine ma legata alla fine dell’età dello sviluppo, quindi molto molto lontano.
DIECI RICOVERI PER INTERVENTI E CONTROLLI E 15 RADIOGRAFIE
Da considerare che oltre ai dieci ricoveri per interventi e controlli, Matteo ha fatto una quindicina di radiografie e 12 tac per contrasto. Come genitori siamo molto molto preoccupati, per tutta la situazione ma anche per le numerosissime radiazioni che subisce.
ESISTONO MODI MIGLIORI PER AIUTARE IL NOSTRO BAMBINO?
Volevo chiedere una sua opinione al riguardo e un suo consiglio su come potremo fare per essere d’aiuto al nostro bimbo, per arrivare quanto prima ad una tanto desiderata fine. Grazie mille dell’attenzione che ci dedicherà. Cordiali saluti Alessandro e Soleica
RISPOSTA
CISTI ANEURISMATICHE DI PROVENIENZA UFFICIALMENTE SCONOSCIUTA
Ciao Alessandro e Soleica. Partiamo con le con spiegazioni mediche di rito per inquadrare il problema in linea generale. Le cisti aneurismatiche possono svilupparsi in qualunque osso del nostro corpo. L’incidenza di questi tumori benigni ad aggressività locale è di 1.4 per 100.000 persone. Si tratta di tumori benigni che originano dall’osso (primari) o sono la complicanza di altri tipi di tumori ossei (emangiomi, osteoblastomi, condroblastoma). Le cause di questa lesione non sono per niente conosciute. Questa patologia colpisce i giovani al di sotto dei 20 anni e spesso i bambini.
DATI STATISTICI
Tali formazioni causano secondo i medici la distruzione dell’osso con conseguente frattura e dolore. A volte si forma una cisti, cioè una raccolta di sangue. L’affezione è relativamente rara rappresentando il 3% di tutte le lesioni dell’osso e il 3% dei tumori dell’osso. L’80% dei pazienti ha un’età compresa tra i 3 e i 14 anni con maggiore incidenza intorno agli 8 anni. Il sesso maschile è colpito doppiamente rispetto al femminile.
SIAMO NEL CAMPO DELLE COG, OVVERO DELLE CISTI OSSEE GIOVANILI
Storicamente classificata tra le forme a carattere tumorale, la COG o cisti ossea giovanile è attualmente considerata una lesione di tipo displasico ad eziologia sconosciuta, dovuta ad un disturbo di crescita a livello della cartilagine metafisaria. Tra le ipotesi formulate negli anni quelle ancora oggi più accreditate, seppure piuttosto datate, sono la teoria della distrofia post traumatica locale (Lang 1954) e la teoria dell’ostacolato drenaggio venoso (Cohen 1960).
DESCRIZIONE DELLE CISTI
La COG può essere costituita da un’unica cavità oppure contenere multiple concamerazioni comunicanti tra loro delimitate da setti incompleti. All’interno vi è un fluido di aspetto sieroso nel quale si ritrovano cellule di tipo istiocitario, fibrocitario, linfomonocitario. Se è avvenuta una frattura il liquido può divenire ematico. La cisti è rivestita all’interno da una pseudomembrana roseo-biancastra di tessuto connettivo fibroso. Le principali patologie da cui distinguere una cisti ossea giovanile, ai fini prognostici e terapeutici, sono: cisti da echinococco, fibroma condromixoide, cisti aneurismatica, fibroma non ossificante, tumore giganti-cellulare, sarcoma di Ewing, displasia fibrosa, ascesso osseo.
STRATEGIE TERAPEUTICHE E GUARIGIONI SPONTANEE
La strategia terapeutica va personalizzata per ciascun paziente, tenendo conto dell’età all’epoca della diagnosi, delle dimensioni della cisti, del segmento colpito, della sintomatologia presentata, del quadro radiografico, della presenza di frattura alla diagnosi. Una guarigione spontanea si osserva comunque almeno nel 25% dei casi.
EMBOLIZZAZIONI E CATETERI
L’embolizzazione è una procedura non-chirurgica, minimamente invasiva, di radiologia interventistica. Consiste nell’occlusione di un vaso arterioso o venoso. Si ottiene mediante l’uso di agenti meccanici definitivi o temporanei quali coaguli autologhi, alcool polivinilico, materiale spongioso, colla chirurgica o spirali metalliche. Questi vengono introdotti attraverso cateteri per via endovascolare o attraverso puntura diretta della lesione. Trattasi di un intervento utilizzato in caso di emorragie acute, malformazioni artero-venose, fistole artero-venose, aneurismi o pseudoaneurismi, angiomi, tumori maligni o benigni ipervascolari, varicocele maschile o femminile, ipersplenismo, fibromi uterini.
UN LIBERO PARERE DI TIPO IGIENISTICO
Ricordo in ogni caso che vi siete rivolti non a un medico che cura ma a un libero ricercatore del settore salutista, un campo non riconosciuto, non considerato ed anzi maramaldeggiato dal potere medico. Non sono qui a demonizzare la medicina interventista che, il più delle volte si boccia e di rovina con le sue stesse mani. Mi avete chiesto un parere, il quale parere non può che essere di tipo igienista.
SIAMO ESSERI HEALTH ORIENTED CHE TENDONO AD AUTO-GUARIRE
Il nostro è un approccio non terapeutico alla salute e, per poterci comprendere serve parlare il medesimo linguaggio, altrimenti si crea solo antipatica ed improduttiva incomprensione. La più grossa differenza tra la medicina convenzionale-interventista e a nostra Hygiene sta nel fatto che noi crediamo fermamente nei poteri recuperativi del corpo umano, costruito con caratteristiche da health oriented organism.
NELLA CIRCOSTANZA SPECIFICA SI SFIORA L’ACCANIMENTO TERAPEUTICO
Nel caso specifico poi, è anche una questione di buon senso. Un bambino di 7 anni che viene sottoposto a questa incredibile sequenza di cure, tutte disturbanti ed interferenti col suo medico interno, col suo sistema immunitario, con la sua capacità ed i suoi strumenti di recupero, appare come un attentato alla sua integrità presente e futura, come un vero e proprio accanimento terapeutico. Tutto questo aggravato dalle stesse dichiarazioni mediche che ammettono candidamente di non conoscere in alcun modo le cause della patologia e che tuttavia, ad occhi bendati, intervengono in modo disinvolto. Doppiamente aggravato dal fatto che essi stessi riconoscono l’esistenza di una remissione naturale progressiva nel 25% dei casi e anche di più.
TUMORI AMICI E NON NEMICI, TUMORI CHIARI E NON MISTERIOSI
Noi della Health Science siamo per il concetto di malattia amica e non nemica, e pertanto ci poniamo su posizioni diametralmente opposte a quelle dell’interventismo medico. Valgono per noi le stesse considerazioni che vengono fatte per tutti i tumori, indipendentemente da dove essi si localizzano. Vedere a questo punto la mia tesina “Ciste ossea in zona Qatar” ed anche “Tumore barriera e strumento del sistema immunitario“, nonché tutte le tesine su argomenti come tumore, cancro, radio, chemio, cisti (termini da digitare nel riquadro cerca del blog).
TUMORI MANIFESTAZIONI LOCALIZZATE DI UN DISORDINE GENERALIZZATO
Resta il fatto che tumori e cisti per noi non sono mai affezioni locali sulle quali intervenire più o meno brutalmente con embolizzazioni, radioterapie, radiografie, asportazioni, ma sono manifestazioni localizzate di un disordine di tutto l’organismo e dunque di un avvelenamento diffuso e prolungato nel tempo, di una tossiemia aggravata dai trattamenti iatrogeni subiti, di un cancer milieu caratterizzato da digestioni difficoltose e da sangue guasto. Il primo atto doveroso da fare sta sempre e solo nell’identificare gli elementi che maggiormente contribuiscono alla formazione del terreno tumorale.
LA NATURA OFFRE ESEMPI E INDIZI A GETTO CONTINUO
Non è affatto casuale che tumori, cancri e cisti si sviluppino tra gli animali predatori e tra gli animali domestici e in cattività, negli allevamenti intensivi, e nei vivai. Frequente nei leoni e nelle iene, nei condor, nei pesci, nei rettili, nei ratti, nei topi, nei gatti e nei cani. Raro tra bovini, equini e caprini. Inesistente tra conigli, lepri e scimmie, mangiatori seriali e coerenti di determinati vegetali e di frutta. Questo non è un semplice indizio ma una delle tante prove decisive ed inoppugnabili sulle pre-condizioni di innesco del cancro, una delle tante prove che le proteine animali non quadrano e non sono adatte per niente all’alimentazione umana.
PIÙ CARNE SI MANGIA E PIÙ TUMOROSITÀ CORPORALE SI SVILUPPA
Negli umani il cancro risulta proporzionale alla quantità di carne che consuma. Se si tratta di un bambino occorre vedere la storia dietologia e comportamentale dei genitori, oltre che altri fattori di inquinamento interno La sovralimentazione e il consumo di alimenti azotati malsani, di grassi e di zuccheri raffinati, sono fattori preliminari tipici della tumorosità corporale.
DEMOLIZIONE DEL SISTEMA IMMUNITARIO
Un metabolismo in disordine, uno stato di avvelenamento diffuso, una nutrizione eccessiva e scelta male, una carenza di frutta e di verdure crude e vitali, una prolungata carenza di vitamina C naturale e di minerali organicati, uno stock interno di veleni di origine iatrogena, sono l’ideale per demolire le barriere immunitarie.
IL SISTEMA OSSEO VIENE ALIMENTATO DAL SANGUE
Come tutti i tessuti ed organi del corpo, anche le ossa devono il loro sviluppo e la loro nutrizione al processo sanguineo. Qualsiasi anomalia ossea, si chiami essa rachitismo, scoliosi, dismetria, bacino inclinato, male di Pott, osteite, osteocondrite, tumore bianco, COG, ciste aneuristica od altro ancora, non arriva affatto da cause inesistenti, misteriose e sconosciute, ma trova giustificazione nelle alterazioni del sangue, nelle cattive digestioni, nelle tensioni, nelle curomanie mediche, nelle deficienti eliminazioni di pelle, reni ed intestini.
LA GENTE DEVE IMPARARE A NON CEDERE AD ALCUNA PRESSIONE INDEBITA MA A FARE DELLE LIBERE E RESPONSABILI E CORAGGIOSE SCELTE DI CAMPO
Conclusione? Studiare di più cosa significa campo medico e cosa significa campo igienista, e poi fare in piena liberà, autonomia e senso di responsabilità le proprie scelte di campo. Voi vi siete schierati con la medicina nello stesso momento in cui sono partiti i primi interventi su Matteo. I risultati concreti stanno sotto i vostri occhi e non servono troppi commenti. Sta a voi responsabilmente decidere sul da farsi.
IL CORPO UMANO È AUTO-GUARENTE
Noi non curiamo e non guariamo nessuno. Informiamo la gente, con tutta la forza, la trasparenza e l’enfasi possibile, sul fatto che il corpo umano è dotato di formidabili risorse auto-guaritivi, a condizione però di non creare impedimenti ed interferenze, a condizione di non mettere il bastone tra le ruote a detti strumenti.
LE PROVE ESISTONO MA VENGONO NASCOSTE
Le cisti e i tumori ossei e non ossei, non sottoposti a cure invasive, tendono ad evolversi in senso positivo. Mancano le prove e le statistiche sulle remissioni naturali? Questa non è colpa nostra ma solo della arroganza e dello strapotere medico che arraffa legalmente tutti i casi critici e non critici e li sottopone ai suoi trattamenti, impedendo così il costituirsi di prove contrarie e di statistiche contrarie.
STATISTICHE MEDICHE SCONVOLGENTI SULLE DIFFERENZE FRA PAZIENTI TRATTATI E NON TRATTATI
Quando anni addietro si sono fatte accurate statistiche mediche, riportate da medici coraggiosi e temerari come Robert Mendelsohn (leggere tutti i suoi libri), si è visto che i non trattati e i non sottoposti alla tipica trafila sanitaria bisturi-chemio-radio, vivono per 12 anni in media, con longevità 3 volte e mezza superiore agli operati, e lo fanno senza le paure, le ansie e le atroci sofferenze della popolazione operata.
I CASI DI REMISSIONE SPONTANEA NON MANCANO AFFATTO IN CAMPO ONCOLOGICO
Del resto, sempre negli USA, paese leader nel bene e nel male, esistono precise statistiche degli stessi oncologi Paget, Brodie, Muller, Dauerbrach, Gleitmann, Rohdenburg e Lomer ed altri ancora, che hanno elencato migliaia di casi di remissioni spontanee verificate nella loro carriera. Non mancano ovviamente in Italia casi di chirurghi coraggiosi che, anche dopo una lunga carriera interventista, riconoscono i loro errori, si pentono e si convertono. Mi riferisco ad esempio a Tullio Simoncini, a Claudio Pagliara, a Mirco Bindi.
PURIFICARE IL SANGUE CON DIGESTIONI PERFETTE RIMANE L’OBIETTIVO PRIMARIO
Occorre pertanto migliorare la salute in linea generale, abbuffarsi di verdure crude e di frutta, di sole, di aria, di movimento, di riposo, di armonia e serenità, stando il più possibile alla larga da tutto il resto. Aria pura ed alimentazione in fortissima prevalenza cruda sono il migliore rimedio per queste malattie, che spariranno solo purificando il sangue, cosa impossibile da ottenere con i farmaci o con la chirurgia.
Valdo Vaccaro
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