LETTERA
Ciao Valdo, Premetto che ho letto il tuo libro e che seguo i tuoi articoli con molta attenzione. Ormai è quasi un anno che mi interesso di igienismo e di tutto quello che ne consegue. Volevo chiederti un parere sui cicli metabolici.
Per ragioni che non sto qui ad esporre, le mie ore di sonno sono posticipate rispetto alla norma. Di solito vado a letto verso le 5 del mattino e mi sveglio intorno alle 12. Mi chiedevo se nel mio caso, o nei casi di chi lavora di notte, i cicli metabolici subiscono delle variazioni adattandosi al diverso ritmo di veglia-sonno. Un saluto e un ringraziamento. Francesco
RISPOSTA
CHI HA LA FORTUNA DI DORMIRE IN SINCRONIA CON LE ORE NOTTURNA LO FACCIA E NE GODA
Ciao Francesco, andare a letto alle 5 del mattino non è certamente il massimo, e rappresenta uno strappo a molte regole, una deviazione dalla natura che prevede il nostro sonno, e il nostro riposo notturno, in concomitanza col calar del sole. Tutti gli igienisti danno notevole importanza al fattore sonno, e giudicano le ore precedenti la mezzanotte come quelle più importanti per un perfetto riposo. Valgono più in altri termini due buone ore di sonno profondo prima della mezzanotte che due ore in qualsiasi altro momento della notte.
I TRASGRESSORI LO FANNO, MA SONO REGOLARMENTE INFUMATI, COCACOLIZZATI, PASTICCATI
Tant’è vero che i trasgressori, in genere nei week-end e nelle situazioni particolari di evasione, prolungano la loro giornata e rubano ore alla notte non già in situazione di massimo relax, ma in condizioni di supporto alcolico, nervino o farmacologico. È infatti impossibile, in condizioni normali, senza il caffè, le bibite alla cola, l’alcolico, e le varie pasticche di supporto, restare svegli e in condizioni di allerta.
NON È CASUALE IL BOOM MONDIALE DELLE ANFETAMINE
Non è casuale purtroppo la grande diffusione di pasticche di ogni tipo, il boom degli steroidi e delle anfetamine, gli spinelli, la cocaina e le altre sostanze droganti che circolano tra la gioventù delle discoteche. Non è casuale nemmeno la diffusione epidemica della sigaretta e del caffè, e quella di bevande cosiddette energizzanti, tipo RedBull, equiparabili in tutto e per tutto a sostanze droganti, stimolanti e dopanti, che offrono ore aggiuntive di sveglia, seguite da giorni di depressione e di crisi.
C’È CHI DI NOTTE LAVORA. COSA SUCCEDE AI FAMOSI TRE CICLI METABOLICI?
Nel caso tuo si tratta evidentemente di un impegno professionale caratterizzato da trasgressione alla regola dei cicli, basata però sul ritmo e la regolarità. Cosa succede mai in questi casi al corpo? Chiaramente l’organismo è costretto, volente o nolente, a trovare una formula di compromesso, spostando in avanti di 7 ore l’intera incastellatura. In pratica, il ritmo dei cicli naturali di 8 ore caduno, che prima era basato sul fattore solare, rimane tale e quale ma non segue più l’andamento solare bensì l’andamento comportamentale del soggetto. Si adegua cioè al nuovo ritmo impostogli dalla nuova cadenza lavorativa. In pratica sto dando risposta affermativa alla tua domanda sull’adeguamento dei cicli alle variazioni che noi stabiliamo.
I FUSI ORARI E IL JET-LAG PROVOCANO STANCHEZZA E STORDIMENTO
È la stessa cosa che succede col jet-lag, quando si fa un viaggio intercontinentale e cambia il fuso orario, non di una o tre ore, ma di 4 ore ed oltre. In quei casi il cambiamento è drammatico ed improvviso, e il corpo richiede qualche giorno per assorbire le variazioni, per attutire il colpo. Succede di essere storditi, di non avere sonno la sera, o di svegliarsi prima del tempo la mattina. L’appetito e il sonno sono quelli più interessati al fenomeno. Se poi, oltre al jet-lag c’è pure lo stress del cambiamento climatico, le difficoltà di riadattamento aumentano.
LA SOLUZIONE MIGLIORE NEL CASO TUO: SPOSTARE I 3 CICLI IN AVANTI DI 7 ORE
Tornando al caso tuo, credo che il modo migliore di risolvere il problema al meglio sia quello di non ritoccare nulla, e di considerare il nuovo ciclo eliminativo dalle 11 alle 19, per cui inserirai le tue belle colazioni di frutta nelle prime ore del pomeriggio, spostando la crema di avena (se l’hai adottata pure tu) alle 17, e il pranzo alle 20. Un paio di merende fruttariane alle 23 e all’1 am, e una cenetta alle 3 am. Ti troverai in pratica a dribblare il ritmo del sole, lasciando tutto il resto inalterato. E noterai probabilmente che il corpo tenderà ad eliminare proprio nel nuovo periodo, se rispetterai il nuovo ciclo 11-19, a sentire più fame tra le 19 e le 3 del mattino (nuovo ciclo appropriativo) e ad assorbire tra le 3 e le 11 del mattino (ciclo assimilativo). Chiaro che nessuno ti vieta di alzarti e, dopo due ore circa, di farti un pranzo leggero, per stare in linea con la famiglia, mantenendo la cena per le 19, e altre 2 occasione per la frutta nelle ore piccole.
Valdo Vaccaro
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