LETTERA
MIGLIORAMENTI GRADUALI IN CORSO
Buongiorno Valdo, ti scrivo innanzi tutto per ringraziarti, ancora una volta, dello strepitoso lavoro di divulgazione che stai facendo e del preziosissimo contributo che stai fornendo a tutti coloro che ti incontrano sul web. Io stessa ti ho scritto il mese scorso, sto seguendo tutti i tuoi consigli e sto ottenendo miglioramenti decisivi, anche se lenti ma graduali.
STARE MEGLIO IN ZONA GASTRICA ED INTESTINALE È FONDAMENTALE
Il mio sistema gastro-intestinale era davvero sofferente a causa di un’alimentazione errata di decenni. Sto leggendo tutte le tue tesine, piano piano perché sono molte, e mi rendo conto che costituiscono un arricchimento senza precedenti. Grazie anche per non ever riempito il tuo blog di fastidiosissimi spot pubblicitari, su questo ci sarebbe molto da dire. Colgo l’occasione per sottoporti l’articolo che ho trovato, soprattutto la parte di cui ti faccio il copia-incolla.
CAPACITÀ DIGESTIVA E TRASFORMATIVA
Alcuni tipi di frutta o verdura fresca. L’organismo di una persona sana e non affaticata, è normalmente in grado di trasformare gli acidi naturali di molti alimenti crudi in carbonati alcalini, che sono basici ed utili all’economia dell’organismo. Questo riguarda limoni, pompelmi, arance, melograni, pomodori, frutti aciduli, acetosa. Quando, invece, la persona è stanca o stressata, l’energia nervosa necessaria per una completa digestione e assimilazione non è sufficiente, pertanto l’organismo non è in grado di operare le dovute trasformazioni e gli acidi degli alimenti entrano nella circolazione sanguigna.
IL DEBILITATO FA FATICA A TRASFORMARE?
Cosa ne pensi? È vero che una persona che si è alimentata per anni a suon di proteine animali, zuccheri raffinati e tutti gli altri cibi acidificanti e quindi avendo un organismo estremamente debilitato non avrebbe la capacità, almeno all’inizio, di convertire l’acidità degli agrumi in componenti basici?
ESISTONO SPECIALI ATTENZIONI PER IL SOFFERENTE DI ULCERA GASTRICA O DUODENALE?
Vorrei anche chiederti se gli agrumi non sono dannosi, in quanto corrosivi e infiammanti, per chi soffre di ulcera gastrica e duodenale. In attesa di una tua risposta (compatibilmente con i tuoi impegni, immagino che sei super impegnato) ti saluto cordialmente e ti auguro buon lavoro. Angela
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RISPOSTA
ACIDO-ALCALINO È ARGOMENTO ALL’ORDINE DEL GIORNO
Ciao Angela. L’acidosi è davvero un autentico diavolo devastante in termini biochimici e cellulari. Se ne parla, ma mai abbastanza. Se ne sa, ma mai a sufficienza. L’acidosi non è quella del sangue acido, visto che al sangue non è concesso di sbandare troppo. Basterebbe uno scivolamento al grado di neutralità 7.00 e moriremmo all’istante. Sangue e linfa alcalini sono indispensabili per la vita e la salute.
LA RUOTA DELL’EQUILIBRIO E I SALI-CUSCINETTO
Il normale rapporto globale tra alcali e acidi nel corpo è approssimativamente di 80% alcalino e 20% acido. Questa proporzione viene mantenuta grazie alla ruota dell’equilibrio, costituita dai cosiddetti sali-cuscinetto che sono il sodio, il potassio, il calcio e il magnesio. Quando la ruota è in ordine ogni eccesso di acido viene prontamente neutralizzato.
L’ACIDO NON È VISTO CON SIMPATIA A PARTE IN ZONA STOMACO
Il corpo, nota bene, non tollera nessun acido libero nemmeno per un istante, tranne che nello stomaco durante la digestione. Gli acidi vanno depotenziati e resi innocui. Il corpo fa ricorso a tutte le sue risorse per conservare la sua alcalinità, dato che le cellule possono svilupparsi e riprodursi solamente in ambiente alcalino.
LA NOSTRA PARTITA LA GIOCHIAMO CON LA MATRICE EXTRACELLULARE
Se sangue linfa sono per noi praticamente inaccessibili, in termini di pH, quello che siamo in grado di influenzare fortemente è la matrice intracellulare, ossia i 20 e oltre litri di liquidi che circondano le cellule. Ed è proprio lì che si gioca la nostra vera partita giornaliera. Per il linfatico in realtà possiamo fare molto, ed è il muoverci di più, visto che la sedentarietà è sinonimo di acidosi.
L’ACIDO-ALCALINO VA GIUDICATO NELLE CENERI FINALI OSSIA NEI RESIDUI
L’acidità in ogni caso è un discorso di residui e non di cibo di partenza. Una delle sostanze naturali più acide in partenza è il limone, eppure esso è anche il maggiore alcalinizzante del corpo! Quali sono i cibi a residuo acido? Carni tutte, uova, formaggi, latticini, cereali e derivati (salvo il miglio), legumi (salvo i fagiolini e i ceci), le noci, gli alimenti denaturati e devitalizzati in genere.
CIBI A RESIDUO ALCALINO
Quali i cibi a residuo alcalino? Tutti i frutti acquosi e acidognoli, tutte le verdure. Come ricorda Herbert Shelton, ci sono state sistematiche prove di laboratorio a dimostrazione che le diete alto-proteiche sono decisamente tossiche, tossiche persino nei carnivori. E cita i test condotti ai suoi tempi, che portano la firma di Maignon, Whipple, Slyke, Birkner e Berg.
GLI ANIMALI CARNIVORI SI PAPPANO TUTTO
Gli animali carnivori soddisfano il loro bisogno di basi mangiando anche gli organi interni e le cartilagini, e leccandosi pure il sangue e le interiora, il tutto rigorosamente a crudo. L’uomo onnivoro invece non ci pensa nemmeno, anche se qualcuno si azzarda ad addentare il pesce o magari il fegato come fossero una fetta di polenta, beccandosi parassiti, vermi ed altri regali imprevisti.
SINTOMI DI ACIDOSI
I sintomi di acidosi sono il senso costante di affaticamento, mal di testa, perdita appetito, insonnia, nervosismo, iper-acidità di stomaco, traspirazione acida, vulnerabilità e predisposizione a cancro, tubercolosi, polmonite, appendicite. L’affaticamento cronico non è che tossiemia acida. Se non si rimuove dà luogo a prematuro invecchiamento, a malattie funzionali ed organiche. Salute, forza, gioventù, crescita, buonumore, dipendono dal nostro equilibrio alcalino.
INFUSI DI MALVA O ANCHE SOLA ACQUA LEGGERA E NON GASATA
Se una persona è afflitta da gastrite, da ulcere gastriche o da ulcere duodenali, abbiamo bruciori, flatulenze, diarrea. Chiaramente vanno capite le cause e a volte può servire una diagnosi strumentale medica. Chi ha il tubo gastrointestinale in disordine si prenderà per 3 giorni niente altro che degli infusi di malva, di camomilla, di semi di lino, nella misura di mezzo litro al giorno, tra infusi e allungamenti con acqua. Questa cura lo rimetterà in equilibrio, secondo Bircher-Benner. Anche soltanto il bere acqua può dare dei buoni risultati, come provato del resto dal celebre medico iraniano dr Fereydoom Batmanghelidj (1931-2004).
LE SOLUZIONI DI MAX BIRCHER-BENNER E DI NORMAN WALKER
Non appena l’intestino sia nuovamente in stato di accettabile funzionalità, si procede con frutta e succhi. Se il bruciore è terminato è possibile includere anche gli agrumi, tipo il pompelmo e l’arancia ben matura. Bere qualche bicchiere di acqua non brillante, latte di mandorle con qualche goccia di limone. Non mangiare niente altro fin che si sta con questa dieta normalizzante. Non esiste altro metodo per una rapida ripresa, ribadiva il citato dr Max Bircher-Benner, unico medico europeo di cui lo Zar si fidava. Stare a letto e non disperdere energia corporale.
LE CAROTE DI NORMAN WALKER
Per il dr Norman Walker, il segreto stava invece nel succo di carote crude, da prendersi a lungo fino a completo ristabilimento dell’intestino. In ogni caso, per le ulcere va bene aggiungere nei centrifugati un pizzico di peperoncino rosso piccante e di zenzero, dalle proprietà cicatrizzanti.
AMICI DELLO STOMACO E DELL’ULCERA DUODENALE
Altri amici dello stomaco sono il cavolo e il succo di cavolo, sempre crudi, il cavolfiore e il cavolino di Bruxelles, cotti al vapore. Acetosa, ananas, arancia, cece, cipolletta, finocchio, lampone, melanzana, orzo, pesca, patata, pompelmo, prezzemolo, rabarbaro, rafano, ravanello, ribes, sedano, topinambur, uva e zucca, valgono delle dispepsie. Per le ulcere duodenali niente di meglio che la carota, il cavolo, la mela e la patata.
PROGRESSIVITÀ E BUONSENSO
In conclusione la risposta ai tuoi questi sulla necessità o meno di rapportare certi alimenti acidi allo stato di forma del soggetto è senz’altro positiva. Occorre prima rimettersi in ordine e poi gradualmente riprendere la normale alimentazione, usando il buonsenso, il prova e riprova e la progressività.
Valdo Vaccaro
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