LETTERA
MEDICO FRUTTARIANO-DISCRIMINANTE
Ciao Valdo. Sono una ragazza di 30 anni che si sta avvicinando al benessere a 360 gradi. Il mio medico mi ha consigliato di seguire la dieta dei 5 pasti sazianti di frutta al giorno (mele, pere, banane) escludendo però la frutta acida tipo arance, fragole, uva. Mi ha detto pure di seguire gli igienisti italiani.
ALIMENTAZIONE “INGLESE” DEI 5 PASTI SAZIANTI
Ho trovato subito lei e ho letto qualche tesina. Ho potuto constatare che lei non segue questa alimentazione inglese dei 5 pasti sazianti, ma fa mangiare pure cereali e verdure. Ora sono un po’ in confusione sulla strada da prendere.
NOCI E MANDORLE PER CASTORI E SEMINI PER UCCELLI
Il mio medico mi ha detto che noci, mandorle e simili sono cibo per castori, i cereali cibo per uccelli, le verdure cibo per erbivori. Io vorrei alimentarmi come il creatore mi ha creato, tutto qui. Ho letto Ehret, ora sto leggendo lei. Più leggo e più vado in confusione. Lei può chiarirmi le idee gentilmente? La ringrazio. Venera
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RISPOSTA
UN MEDICO FIVE-PER-DAY È GIÀ UNA MOSCA BIANCA
Ciao Venera. Un medico che raccomanda il five-per-day integrale di stile Cambridge, e che consiglia di affidarti agli igienisti, è già qualcosa di non-comune e di notevole. Non mi va pertanto di andare a muovergli critiche. La sua limitazione a mele, pere e banane è comunque una macchia non da poco.
CI SERVE UNA GAMMA VASTA SU CUI POTER CONTARE NELLE VARIE STAGIONI
Influenzato probabilmente da qualche credo melista o macrobiotico, autentici tranelli alimentari che portano inevitabilmente a cadere nelle compensazioni energetiche sintetiche, nel sangue, nella caseina, nel dolce-salato, nell’integratore. Più riduciamo la nostra gamma possibile di scelte a disposizione, è più vulnerabili diventiamo, mi pare evidente, oltre che sensato.
L’ESPERIMENTO DI CAMBRIDGE HA BEN POCO DI INGLESE
L’esperimento di Cambridge2000 non è certamente definibile come inglese, nonostante sia avvenuto in zona Norfolx a nord-est di Londra, zona tipica di estese coltivazioni di fragole, mirtilli, more, uva ribes, uva spina, e di mele verdi Grannie Smith. Gli inglesi basano tutto su uova fritte con pancetta, su roast-beef, succhi in scatola ed ettolitri di the. Man mano che vai verso Edimburgo e verso la Scozia, il the viene rimpiazzato dal whisky, dalla ale (birra scura e amara) e dall’Irish Coffee, e aumenta pure la percentuale di cibi grassi.
IL FRUTTARISMO PARZIALE PORTA NEL LUNGO PERIODO AL FALLIMENTO TOTALE
Leggere qualche mia tesina per curiosità non è sufficiente a chiarirsi le idee. Non mi va di essere catalogato ed etichettato come igienista o come vegano, o come fruttariano parziale. Lo trovo riduttivo e limitante. In ogni caso ti posso garantire che queste idee balorde, di fare i fruttariani a suon di mele, o a suon di mele-per-banane, nulla hanno di genuinamente fruttariano ma sono semmai la fossa e il fallimento del fruttarianesimo.
MISURARSI COL BUON SENSO
Qualsiasi posizione uno voglia assumere nella panoramica del nutrizionismo naturale, deve fare i conti con le necessità pratiche e col buon senso, e non certamente con schemi fissi formulati sulla base di ragionamenti o di dogmatismi ideologici privi di basi applicative.
SERVE USO PIÙ AMPIO DI FRUTTA E DI VERDURE, E MENO IDEE RESTRITTIVE
Togliere fragole, lamponi, more e ciliegie in fase primaverile, togliere le angurie e le pesche in fase estiva, togliere l’uva e i fichi, nella parte autunnale, togliere melograni, kaki, kiwi e agrumi nella parte invernale, sono per me autentiche bestemmie logiche. Questo non è fruttarianismo ma preparazione alla caduta del medesimo.
SOBRIETÀ, INNOCENZA E CRUDISMO TENDENZIALE
Non esiste confusione nell’alimentazione che propongo. Metto al primo posto la sobrietà, l’innocenza del cibo, l’applicabilità e il buon senso, il tutto condito da aggiornamento scientifico e da mantenimento dei tracciati di cultura millenaria che ci hanno preceduti. Parlo infatti di alimentazione vegana e tendenzialmente crudista. Non mi sento in colpa contro Ehret o contro altre forme di purismo d’autore. Se non c’è apertura mentale e aggiornamento continuo, si finisce nei vicoli ciechi.
SOLUZIONI CONCRETE E QUALITATIVE
Il problema non sta dunque negli schematismi di tipo Ehretiano o Sheltoniano, e nemmeno sulla compatibilità con i vari esperimenti che sono stati fatti negli ultimi anni a Cambridge e a Stoccolma (Karolinska Institute). Il problema sta nel trovare soluzioni sensate e adatte alla sopravvivenza nei tempi odierni, su basi concrete e qualitative.
NOCCIOLINE E CASTAGNE PIACCIONO ANCHE A CASTORI E SCOIATTOLI, MA NON PER QUESTO VANNO MESSE DA PARTE
Se uno riesce a vivere con tutta la frutta, ben venga. Se uno trova interessante l’uso dei cereali ben venga. Tendo ad essere fruttariano se ho una gamma vasta di frutti su cui poter contare. Le noccioline per i castori? Nulla di più sciocco e diseducativo. È il più digeribile tra i vari frutti oleosi. Consigliata ai vegetariani e ai diabetici. Utile contro i calcoli in genere e contro la litiasi urinaria in particolare.
I CEREALI HANNO SFAMATO LA MASSA PER MILLENNI
I cereali hanno rappresentato fonte indispensabile di sostentamento in Asia (riso), in Europa (frumento), in Africa ed America Latina (mais e sorgo). Il pane è presente in tutte le regioni della tera, presso tutti i popoli. Chi soffre di celiachia può sempre ricorrere al miglio, al saraceno e al riso integrale, privi di glutine.
MANGIAMO PIÙ SEMI E CI METTEREMO A VOLARE
I semini cibo per gli uccelli? Vuol dire che mangiandoli di frequente ci verranno le ali e impareremo a volare, oltre che a gorgheggiare meglio. Cerchiamo di usare ogni nostra risorsa intellettuale ed evitiamo di franare negli schematismi sterili ed insensati.
TESINE DA LEGGERE
- Cibo ad alto rendimento per un motore speciale
- Ecco perché sono vegano
- Fruttarismo rigido o vegancrudismo flessibile?
- Orientarsi tra Ehret, Shelton e la realtà odierna
- Basta e avanza la frutta oppure no?
- Radicali liberi, stress ossidativo e chiave flavonoica al benessere
Valdo Vaccaro
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