LETTERA
TUMORE AL RETTO E CURE CHEMIO IN CORSO
Buonasera, le scrivo perché mia madre 55 anni è stata operata per un tumore al retto e una ileostomia temporanea le è stata applicata. Dall’esame istologico un linfonodo su 10 è risultato con metastasi. Ora ha fatto la prima chemio con Xeloda e aveva il trattamento a casa, ma non è riuscita a farlo.
CI STIAMO AVVICINANDO AL TRATTAMENTO VEGETALE
In 4 giorni ha perso 4 kg e si sentiva morire. Dovrà farne altre 7 e valuteranno che fare. Inoltre dovrà iniziare la radio. Attendo un suo consiglio. Ci stiamo avvicinando al vegetale. Vorrei chiederle che alimentazione iniziare e come comportarci grazie infinite.
Erica
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RISPOSTA
IL RIDIREZIONAMENTO A METÀ DEL GUADO
Ciao Erica. Questo tipo di situazioni curative medico-chirurgiche non si presta facilmente a riconsiderazioni e a ridirezionamenti terapeutici. Tua madre, non dimentichiamolo, è nelle mani di un team ospedaliero che la sta sottoponendo a dei trattamenti considerati opportuni, di routine, di repertorio e, soprattutto, approvati e garantiti dalle vigenti leggi sanitarie dello stato. Se a metà del guado ci si accorge che le cure non soddisfano e non sono all’altezza delle proprie aspettative, non è facile tornare indietro.
NON ESISTE LIBERTÀ TERAPEUTICA
A quel punto, giusto o sbagliato che sia, non è più concesso ragionare in termini di libertà terapeutica. Scatta un meccanismo logico, perverso e crudele che si chiama appartenenza legale del paziente alla medicina. Modificare questo tipo di contratto implica oltretutto una pesante assunzione di responsabilità.
INTERFERENZE ESTERNE ED ABUSO DI MEDICINA
Qualunque cosa che io ti dica o ti suggerisca in questa circostanza, diventa automaticamente un ordigno esplosivo definito indebita interferenza esterna. Se poi non appartengo alla corporazione dei medici, sono passibile di una grave infrazione legale chiamata abuso di medicina. Persino la scelta di soluzioni tipo la non-cura sul sintomo, che è percorso terapeutico drasticamente diverso ed alternativo a quello medico viene considerata cura impropria mediante cavilli legali che rimettono sempre e comunque il medico al centro e ai vertici, in una specie di esclusiva totale ed intoccabile.
TERRENO MINATO
Non dimentichiamo poi che quando si ha a che fare con la salute della gente la faccenda si fa delicata. Non sempre chi legge è in grado di capire il tutto. Le parole e i suggerimenti, anche quelli più validi, positivi e in buona-fede, possono essere interpretate male, o possono essere prese in modo isolato e fuori del contesto. In pratica scrivere su salute e malattia diventa per tutti una specie di terreno minato. Si opera dunque in regime di alto rischio e di alta vulnerabilità.
DIRE “NON È AFFAR MIO” TI QUALIFICA COME PONZIO PILATO
A te queste storie interessano poco. Pensi giustamente al precario stato di tua madre e cerchi di trovare per lei delle soluzioni in grado di ridarle serenità, speranza e benessere. Non darti alcuna risposta o risolvere il tutto con due righe sbrigative e liberatorie, diventerebbe peraltro un lavarsi le mani stile Ponzio Pilato, deludendo le tue attese e tradendo le tue aspettative.
NESSUNO COMMETTA L’ERRORE DI CONSIDERARMI IL SALVATORE DELLA PATRIA
Messaggi come il tuo me ne arrivano in continuazione. Ed è per questo che rivolgendomi a te intendo anche dare una risposta a tutti i casi critici passati, presenti e futuri aventi caratteristiche simili. Rispondendo a te rispondo contemporaneamente a mille lettere simili. Pensare che io sia dotato di sfera di cristallo e che rappresenti la soluzione di emergenza o il tocco miracolistico in grado di risollevare le sorti disperanti di un padre, di un figlio, di una moglie o di una giovane madre, come in questo caso, non ha nulla di sensato e di razionale.
COLLOCAZIONE PITAGORICO-IPPOCRATICA
Ribadisco che faccio il libero ricercatore salutistico e che, per chi mi vuole attribuire a tutti i costi una collocazione, aderisco alla linea millenaria della medicina naturale non nociva e non innaturale che porta la firma di Pitagora, Parmenide, Socrate, Ippocrate, Asclepiade, Galeno, Marco Aurelio, Paracelso, Cornaro. A quella medicina non invasiva, non violenta, non nociva, non curomane-sul-sintomo che lasciò una indelebile traccia millenaria col nome di Scuola Medica Salernitana, basata essenzialmente sugli insegnamenti dell’accoppiata Pitagora-Ippocrate, e rispettosa delle leggi di Madre Natura.
POSIZIONI AD ISPIRAZIONE SHELTONIANA
Appartengo idealmente a quella medicina che aveva guadagnato l’ammirazione ed il rispetto di tutta Europa, al punto che non esisteva medico germanico, scandinavo, danese, olandese, svizzero che non venisse a Salerno per un corso post-laurea in medicina naturale a completamento della sua preparazione sanitaria. E parliamo di una medicina che poco o nulla ha a che vedere con la medicina convenzionale di oggi. Una medicina semmai allineata con la Health Science o la Scienza della Salute ad ispirazione sheltoniana, ripristinata storicamente dalla American Natural Hygiene Society, oggi scomparsa dalla scena e finita addirittura nelle mani della speculazione anti-igienistica sotto denominazioni simil-igienistiche fasulle.
ASPORTAZIONE DEI PROBLEMI CAUSATIVI E MAI DEL SINTOMO
Una medicina basata sulla remissione spontanea, sulla non-cura del sintomo, sulla asportazione della tumorosità e mai del tumore, sulla asportazione della recidività e mai della recidiva, sulla asportazione delle insufficienze organiche e mai degli organi, sulla asportazione delle insufficienze ghiandolari e mai delle ghiandole, sulla asportazione della ammalabilità influenzale e mai della febbre, sulla espulsione regolare e rapida dei detriti cellulari chiamati virus endogeni e non sulla lotta al sistema batterico-virale totalmente compresente nei picchi delle patologie, del tutto innocente e mai causativo reale di malattia. Una medicina intelligente e pronta a considerare la malattia come sintomo costruttivo, ammonitore, scaricatore di veleni e amico prezioso da rispettare. Qualcosa di estremamente diverso ed inquadrabile come anti-medicina tout-court piuttosto che come medicina alternativa.
CIARLATANI E VENDITORI DI FUMO
Pertanto, cara Erica, questa che ti sto dando, non è una risposta terapeutica e guaritiva. Tanti al mondo pretendono e promettono di curare e di guarire, ma divengono oggettivamente dei millantatori e dei falsi profeti. Sono ciarlatani e venditori di fumo, con laurea o senza laurea poco importa, con referenze e specialità o privi delle stesse poco importa. Tanti curano ma nessuno guarisce.
FUNZIONE HELP OVVERO FUNZIONE COADIUTIVA
Nessun curomane anonimo e nessun curomane esaltato e premiato col Nobel riesce in questo, e nessuna sostanza magica, nessuna pianta, nessun alimento, nessuna furberia omeopatica, persino nessuna arancia, nessuna mela e nessun fiore di Bach posseggono la facoltà di guarire, ma concedono solo respiro e rilassamento utili a rinforzare i meccanismi autoguaritivi. Ancor meno nessun farmaco, nessun vaccino e nessun integratore sono in grado di guarire.
LA SALVEZZA FISICA, MENTALE E SPIRITUALE VA CERCATA SEMPRE E SOLO DENTRO DI NOI
Dove sta dunque la guarigione? Da nessuna parte. Essa è un semplice mito rincorso da tutti, un miraggio illusorio ed inesistente che ti fa apparire l’acqua corrente in mezzo al deserto del Sahara. L’unica realtà al mondo capace di rimettere le cose in ordine sta al nostro interno e da nessuna altra parte. Non il guru, non il santone, non il danzatore vudu, non il medico della mutua, non il medico illustre ed illuminato ti fanno guarire, ma sempre e soltanto il sistema autoguaritivo interno chiamato sangue pulito e fluido, chiamato sistema linfatico efficiente e non pigro, chiamato sistema immunitario attivo ed efficace, chiamato batteria carica, irradiata, vibrata e vitalizzata.
VIETATO SCIUPARE ENERGIA
La guarigione è sempre un fatto interiore che ognuno di noi deve conseguire catturando forze esterne da ogni fonte energetica possibile, bloccando ogni possibile dispersone calorica, attivando in noi medesimi tutti quei meccanismi di pensiero positivo, di motivazioni, di forza radiante ed immunitaria, che portano coerenti verso l’equilibrio chiamato omeostasi, salute e benessere.
In pratica si tratta di bocciare e scartare il pacchetto medico-invasivo e di applicare coerentemente il pacchetto scientifico della Health Science, il famoso decalogo essenziale che include sole, aria, acqua, pensiero positivo, motivazioni, cibi leggeri, digestioni rapide e complete, movimento, sonno, riposo, di cui parliamo in continuazione.
ESISTONO ANCHE LE SITUAZIONI DI EMERGENZA GRAVE
Chiariamo a questo punto il caso in questione usando concetti e ragionamenti tipicamente medici. Per quanto invasivo ed offensivo nei riguardi dei nostri delicati sistemi interni, non tutto quello che fa la medicina va visto in senso negativo. Esistono determinate emergenze che richiedono il soccorso d’urgenza ed anche l’uso di bisturi e di farmaci estremi.
ANDIAMO ALLA STOMIA, ALL’ILEOSTOMIA E ALLA COLOSTOMIA
È un’apertura creata chirurgicamente che mette in comunicazione un organo interno con l’esterno del corpo. Esistono differenti tipi di stomia a seconda dell’organo interno coinvolto. I più comuni tipi di stomia in chirurgia colorettale sono l’ileostomia, l’apertura cioè di una parte del piccolo intestino (ileo) sulla parete addominale, e la colostomia, l’apertura cioè del grosso intestino (colon) sulla parete addominale.
STOMIA TEMPORANEA E INTERVENTO DI HARTMANN
Una stomia può essere temporanea o permanente. La stomia temporanea è comunemente utilizzata quando si eseguono resezioni intestinali in urgenza o quando si preferisce deviare all’esterno il transito fecale. È questo il caso resezioni intestinali per cause infiammatorie o tumorali in cui vengono confezionate suture intestinali che potrebbero non guarire proprio per il continuo transito fecale (vedi intervento di Hartmann). La deviazione temporanea delle feci all’esterno attraverso un foro praticato sull’addome, consente di mettere a riposo le suture stesse con una migliore possibilità di guarigione.
STOMIA PERMANENTE E INTERVENTO DI MILES
Dopo un adeguato periodo di tempo, la stomia viene rimossa ed il transito intestinale viene ripristinato mediante un secondo intervento chiamato ricanalizzazione. La stomia permanente si rende necessaria quando deve essere asportato il retto e gli sfinteri anali come nel caso di un tumore del retto molto basso (vedi intervento di Miles). La stomia permanente è anche necessaria nei casi di lesioni gravi ed irreparabili degli sfinteri anali o in caso di resezione di tutto il colon, il retto e l’ano per rettocolite ulcerosa grave.
CONTROLLO MOVIMENTI INTESTINALI, SACCHETTI APPOSITI E ASSISTENZA INFERMIERISTICA DEGLI STOMATERAPISTI
Feci e gas, vengono raccolti in particolari sacchetti applicati sulla cute addominale. In ogni ospedale esiste la figura dell’infermiere stomaterapista che insegna al paziente come posizionare i sacchetti, quando e come sostituirli, come pulire la stomia evitando le infezioni e, in taluni casi, come controllare i movimenti intestinali. I sacchetti sono di materiale plastico e vengono applicati alla cute dell’addome mediante placche adesive. Sono dotati di particolari filtri che eliminano completamente gli odori. Nel caso di ileostomia le feci sono liquide mentre nel caso di colostomia sono più solide, per cui i sacchetti variano a seconda del tipo di stomia. Lo stomaterapista consiglierà inoltre la dieta più appropriata e, soprattutto in caso di colostomia permanente, insegnerà al paziente ad effettuare periodici lavaggi dell’intestino attraverso la colostomia (irrigazioni). Tutte queste procedure hanno reso possibile, al giorno d’oggi, una vita accettabile del paziente stomatizzato. Queste almeno le parole rassicuranti e suadenti della medicina ufficiale.
CI SI ACCORGE SE UN PAZIENTE È PORTATORE DI UNA STOMIA?
No. I sacchetti sono molto sottili, facilmente contenibili sotto i vestiti e sono dotati di dispositivi antiodore. Lo stomaterapista, il giorno prima dell’intervento chirurgico, decide la sede corretta dove dovrà essere posizionata la stomia, a seconda del tipo di paziente, se grasso o magro, se longilineo o brevilineo. Solitamente una colostomia viene confezionata nella parte sinistra dell’addome, una ileostomia nella parte destra.
ATTIVITÀ FISICHE E SESSUALITÀ
Sempre seguendo le versioni sanitarie, non ci sono impedimenti alla vita normale. Uomini politici ed atleti noti sono portatori di stomia. Le attività lavorative e sportive possono essere intraprese senza particolari limitazioni. Diversi pazienti portatori di stomi a asseriscono di condurre una vita sessuale regolare.
EVENTUALI COMPLICANZE DI UNA STOMIA
L’irritazione cutanea circostante la stomia è la più comune complicanza. Con l’aiuto dello stomaterapista il paziente riesce a risolvere questa complicanza mediante l’applicazione di particolari medicamenti. Altra complicanza può essere l’ernia della stomia associata o meno al prolasso della stomia stessa (l’intestino protrude dalla stomi a, ad esempio). Se tale situazione è causa di sintomi, si può rendere necessario il riconfezionamento chirurgico della stomia.
RIPRISTINO COERENTE DELLA NORMALITÀ
Tornando in concreto alle domande sul caso qui presente, alle sofferenze indicibili, alle chemio insostenibili e alla voglia di ridirigersi verso il vegetale, occorre decisamente sottrarsi al contratto di assistenza medico-ospedaliera, firmando dei documenti tipo richiesta di stop alle cure in corso.
In contemporanea si tratterà di detossificare progressivamente e con prudenza l’organismo, eliminando ogni farmaco e ogni cura in corso, togliendo la stomia temporanea e ripristinando le normali funzioni intestinali.
CONTRASTARE L’ANSIA E L’INQUIETUDINE CON GIORNALIERE INIEZIONI DI SERENITÀ
L’adozione di una dieta vegana e di un pacchetto igienistico valido per grandi e piccoli, per sani e meno sani, dovrebbe completare il quadro. Fatte queste scelte bisognerà stare tranquilli e in pace con la propria coscienza, e soprattutto pensare in positivo, dando credito a se stessi e alle proprie capacità guaritive, valendo sempre il principio del finché c’è vita c’è speranza. Ovvio che serve preparazione. Consultare il blog e tutte le tesine inserendo come motore di ricerca le parole-chiave tipo colon, colite, tumore, rettocolite ulcerosa, digestione, costipazione, stitichezza, dieta, diventa indispensabile.
L’ACCANIMENTO TERAPEUTICO NON OFFRE ALCUN VANTAGGIO
Quando si è fatto tutto il possibile per rafforzare la remissione spontanea e per riattivare i meccanismi immunitari a nostra disposizione, non esistono altre vie sperimentali e non è assolutamente il caso di esperire la via dell’accanimento terapeutico, apportatore di dolori inutili e di sofferenze supplementari. Se non guarisci secondo i criteri naturali sopra abbozzati in sintesi, occorre sottostare, con altrettanta serenità, a quanto dettano i meccanismi interni e a quanto la sorte ci ha riservato.
Valdo Vaccaro
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