LETTERA
DISTURBI VASOMOTORI E DISTURBI VISIVI
Carissimo Valdo, stamattina ti ho telefonato dalla Sicilia e spero di non averti disturbato, in merito alla sindrome di Neri Barré Lieu. Ho fatto una ricerca sul web, dove ho trovato che si tratta di una patologia comportante cefalea, algie a distribuzione occipitale insorgenti in concomitanza con lo spostamento del capo, disturbi vasomotori al volto e disturbi visivi tipo fosfeni, sensazioni luminose, bagliori, lampi, scintille. Fenomeni che si sovrappongono alla visione normale senza impedirla.
LESIONI ALLA COLONNA VERTEBRALE
Sarebbe conseguente a una irritazione del plesso vertebrale per lesioni della colonna cervicale.
Quando pubblicherai l’articolo lo scaricherò con le eventuali tuoi speciali aggiornamenti e commenti in merito. Con l’occasione ti invio un cordialissimo saluto.
Gianni Antona (Naturopata-Iridologo)
*****
RISPOSTA
PROFILO STORICO
Ciao Gianni. Dal punto di vista storico, la prima segnalazione clinica ed anche il primo tentativo di interpretazione patogenetica di questa “sindrome simpatica cervicale posteriore” avviene ad opera del dr Neri nel 1924. Nel 1925 Barré descrive una sindrome identica e Lièou, nel 1928, dà ulteriori precisazioni del quadro clinico. Per Bratschi e Rochaix si tratta di semplici lesioni artrosiche. Per Arslan entrano in gioco modifiche patologiche di entrambe le arterie vertebrali, con alterazioni del loro gioco di regolazione del flusso ematico.
DEFINIZIONE DELLA SINDROME
La sindrome di Neri-Barrè-Lieou è una anomalia funzionale del rachide cervicale che comporta disturbi vertiginosi causati da una rigidità della colonna che a sua volta determina una minore elasticità delle arterie vertebrali che decorrono proprio nel rachide cervicale. Le arterie vertebrali portano il sangue alle aree del cervelletto che regolano l’equilibrio e pertanto un malfunzionamento del sistema provoca i sintomi.
DEGENERAZIONE ARTROSICA CONTRASTATA CON ANTIDOLORIFICI ED ANTI-INFIAMMATORI
La presenza di ernia discale è meno rilevante da questo punto di vista, mentre maggiore importanza hanno i becchi osteofitari, espressione di degenerazione artrosica. L’assenza di segni di danno midollare è poi importante ai fini prognostici sulla evoluzione neurologica. Il rimedio alla sindrome vertiginosa è comunque conservativo, basato su specifici esercizi di fisiokinesiterapia. La medicina nulla di meglio ha da offrire se non antidolorifici ed anti-infiammatori.
IL RACHIDE CERVICALE È IL PILASTRO DI SOSTEGNO DEL CORPO
I dolori lancinanti alla parte laterale e posteriore del collo non sono altro che algie di origine ossea, articolare e muscolare che interessano la muscolatura perirachidea. Si hanno ovviamente anche sintomi aggravanti secondari come squilibrio statico, atteggiamenti scoliotici tipo torcicollo, nevralgia cervico-brachiale, ernia cervicale. Il rachide cervicale è il principale pilastro del nostro corpo e costituisce il primo tratto della colonna vertebrale. Il rachide cervicale sostiene il cranio, lo stabilizza e gli conferisce mobilità, inoltre protegge le strutture che passano al suo interno nel canale vertebrale, come il midollo spinale e l’arteria vertebrale.
RIMEDI NATURALI ED EFFICACI
Dal punto di vista della Health Science molto si può fare in termini di detossificazione e di alcalinizzazione dell’intero organismo, visto che le patologie non sono mai a compartimenti stagni.
Il corpo tende ad autoguarire se soltanto lo mettiamo nelle condizioni di farlo. In questo caso siamo di fronte alle solite disfunzioni di carattere artritico-artrosico, per cui vanno benissimo le cure applicate per tali patologie, per il mal di schiena e simili.
NON DEVONO MANCARE GLI INGREDIENTI BASILARI DELLA SALUTE
Leggasi le tesine “Periartrite, cervicali, faringite, adenoidi e cumuli tossici da smaltire”, del 9/11/14, nonché “Una formidabile cura contro il mal di schiena”, del 23/9/14. Noi possiamo andare fino a un certo punto, evitando i comportamenti a rischio e mettendo a disposizione del corpo gli ingredienti basilari della salute. Per il tocco finale, per la sistemazione definitiva di ogni problema ci penseranno i meccanismi dell’autoguarigione.
RISOLUZIONE CONCRETA DELLA SINDROME
Per risolvere una sindrome di questo genere, c’entra di sicuro la solita preparazione igienista, l’esercizio fisico, lo stretching rilassante, la camminata eretta, l’assunzione di posizioni corrette non piegate e non rigide, l’esposizione al sole dovunque possibile, la respirazione diaframmatica-addominale, un buon funzionamento della digestione in ogni sua fase. Il ruolo poi di una appropriata alimentazione basata su frutta, verdura, tuberi, noci e semini non sarà mai abbastanza enfatizzato.
Valdo Vaccaro
Commenti
0 commenti