LETTERA
PARKINSON DAL 2011 IN ZONA PALERMO
Carissimo dr Valdo. Mi chiamo Francesca ho 41 anni. Abito un un piccolo paese della provincia di Palermo e nel 2011 mi hanno diagnosticato il morbo di Parkinson.
DETTAGLI SULLE TERAPIE IN CORSO
La terapia attuale è la seguente: 1 cpr di Azletec la mattina, 1 cpr per 4 volte al giorno di Sirio 25+100, e 1 cpr di Mirapexin 1,05 a rilascio prolungato. Il fatto è che ho sbalzi enormi. L’effetto del levodopa mi dura anche 4 ore e a volte mi dura 2 ore. Finendo l’effetto mi si irriggidiscono i muscoli e comincio a rallentare nei movimenti, per cui sento una pesantezza corporale che mi fa stancare. In quest’ultimo periodo la situazione è un po’ peggiorata.
PRENDO TROPPE MEDICINE E CONTINUO A STAR MALE
Il neurologo, vedendomi così all’ultima visita, mi aveva aggiunto un cerotto a rilascio prolungato, da mettere la sera e un’altra cpr di Mirapexin a rilascio prolungato a dosaggio più basso, perchè ho anche difficoltà a dormire, dovuta alla rigidità. Sinceramente non sto prendendo queste ultime medicine perché non mi voglio intossicare oltre misura. Già per me queste che prendo sono troppe. Continuo a stare male, ho bisogno di un aiuto, vorrei cambiare totalmente alimentazione, disintossicare il mio corpo, ma da sola non ci riesco.
MI AIUTI A TROVARE UNA SOLUZIONE
Volevo sapere se c’è un centro dove posso andare, stare lì per un pò ed essere seguita. La prego mi aiuti a trovare una soluzione. Vorrei provare. Aspetto una sua risposta. Spero che tra le tante email che riceve, questa non passi inosservata. Mi aiuti!
Francesca
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RISPOSTA
LA VIA DEI FARMACI NON È QUELLA RISOLVENTE
Ciao Francesca. Per contrastare qualsiasi anomalia corporale è basilare sapere di cosa si tratta e quali sono le strategie più efficaci per risolverla. Per la nostra Scuola Igienista la via dei farmaci e della dopamina non è la giusta risposta al Parkinson. Se uno punta a guarire e non solo a fare finta di guarire, occorre armarsi di coraggio e sbarazzarsi di ogni farmaco in modo progressivo e sostenibile.
FONDAMENTALE CONOSCERE LE LEGGI DELLA NATURA
Una sintesi su cosa è il Parkinson mi pare giusto evidenziarla. Nella visuale igienista non sono previste cure sul sintomo ma solo cure sui fattori causanti. Tra le leggi della natura esiste quella per cui il corpo non va mai contro se stesso ma al contrario tende ad auto-guarire, a patto che gli diamo la possibilità, in modo deciso, coerente e paziente, di riprendersi e di riequilibrarsi mediante le giuste scelte di vita e di alimentazione. Negli ospedali invece vige la regola della cura sul sintomo, quella che impedisce letteralmente di guarire.
UN INDIRIZZO VALIDO È QUELLO DI MASSIMILIANO QUARESIMA
In ogni caso, se davvero non te la senti di studiare le tesine e di intraprendere una cura in proprio, ti puoi rivolgere al dr Massimiliano Quaresima che sta a Roma (massimilianoquaresima@yahoo.it, tel 328-7555468).
ALIMENTI CRUDI E VITALI COME REALE CONTROMISURA AL PARKINSON
Per il Parkinson serve una dieta crudista tendenziale ma avanzata, con succhi di carota-sedano-ananas e simili. Un buon apporto di vitamine del gruppo B è fondamentale (germe di grano, frutta da guscio, mirtilli, lamponi, verdure verdi). Per la vitamina A abbondare in carote, peperoncini, tarassaco, patate dolci, spinaci, crescione, cachi, broccoli, cipolle, papaia. Per la vitamina E germe di grano, cereali integrali, miglio soprattutto, noci di vario genere, legumi e foglie verdi. Per la vitamina D si deve prendere sole in abbondanza. Succhi di ortiche e succo di cavolo per migliorare l’equilibrio digestivo ed intestinale.
STRATEGIE SUPER-DIURETICHE PER ESPELLERE L’IMPREGNAZIONE TOSSICA
Occorre elettrizzare naturalmente il corpo, rivitalizzarlo, renderlo super-diuretico e super-ricambiante, con frutta tropicale a iosa, e con estratti di tuberi a litri, associati a movimento aerobico, sole e rilassamento. Serve tanta vitamina C rigorosamente naturale, senza trascurare mandorle, anacardi, sesamo, quinoa, germogli, avocadi. Altro che sali e integratori, altro che cibi cotti produttori di ritenzione. Altro che chelazioni chimiche. Altro che diete low-carb. Altro che carni bianche. I veleni e le tossine se ne vanno fuori solo mediante maggiore espulsione acquea e maggiore traspirazione.
MORBO DI PARKINSON O ENCEFALIA LETARGICA
Dire Parkinson significa parlare di uno squilibrio circolatorio e di una anomalia chiamata encefalite letargica, implicante un rallentamento della fase metabolica, e quindi una imperfetta pulizia cellulare ed una insufficiente nutrizione cellulare. Per la medicina il Parkinson è una delle tante patologie con a fianco un grosso punto di domanda. James Parkinson (1755-1824), medico inglese, fu il primo a descrivere nel 1817 un caso di appendicite col termine di paralisi agitante, condizione morbosa caratterizzata da rigidità e tremori nel capo e negli arti, rigidità muscolare, difficoltà e lentezza nei movimenti, instabilità posturale, disturbi di parola, amimìa (impossibilità di accompagnare con i gesti e con l’espressione del viso i propri stati d’animo), turbe vegetative, demenza.
DISORDINE DEL MOVIMENTO
Trattasi dunque di una malattia catalogata tra i disordini del movimento (carenza o eccesso di movimento), causata da una infiammazione del cervello. Consiste in una degenerazione cronica e progressiva di alcune strutture del sistema extrapiramidale, cioè di un’area del sistema nervoso centrale, detta substantia nigra. La substantia nigra è un nucleo nervino situato a livello del mesencefalo, in cui viene prodotta la dopamina, un neurotrasmettitore di carattere inibitorio, una specie di sostanza frenante, essenziale per il controllo dei movimenti corporei.
IL RUOLO DELLA DOPAMINA
Il ruolo della dopamina è dunque fondamentale. Quando il numero di neuroni dopaminergici scende del 20-30% sotto il normale livello di 500.000, si ha esordio clinico. La presenza di pigmento (neuromelamina) nei nervi della substantia nigra e del locul ceruleus costituisce un indizio importante in quanto il pigmento è dovuto alla dopamina. I farmaci non risolvono nulla al di fuori di una temporanea sospensione della crisi, mentre le motivazioni causanti rimangono intatte ed indiscusse al loro posto.
ECCESSO DI FERRO INORGANICO
Fattore degno di nota è che, col Parkinson, cresce la concentrazione patologica di ferro inutilizzato nel cervello. Finché il ferro è legato ed imprigionato, ovvero assimilato, risulta innocuo ma, se viene liberato, porta alla formazione di radicali liberi. I malati di Parkinson hanno un livello di ferro libero notevolmente maggiore di quello delle persone sane.
TESINE DA LEGGERE
- La vitamina B1 in versione sintetica non guarisce nulla e tanto meno il Parkinson
- Piramidale ed extra-piramidale, lesioni e sintomi Parkinson
- Tremori arti di sinistra e ansia Parkinson
- Parkinson irrisolto ed arrabbiato
- Parkinson ai primissimi stadi e super-diuresi crudista
Valdo Vaccaro
É vero che Shelton soffrí di Parkinson? (senza incazzarsi se è possibile)
Era un pugile da giovane e poi prese un calcio in resta da un cavallo….pare le origini del parkinson fossero legate a questo,oltre al fatto che in fatto di lavoro fosse un vero e proprio stakanovista con parecchie ore al.giorno anche in tarda età…ma i traumi subiti prima sembra siano stati il motivo ….poi non so dove vivesse cosa respirasse ne ho mai vissuto con lui ….
CALCIO IN TESTA…SCUSATE IL REFUSO
Andrea, ma quando porterai risposte invece delle solite domande?
E assumiti la responsabilità delle tue affermazioni, se sei in grado di farne!
Antonio, che la domanda di andrea sia provocatoria e' chiaro, ma e' come dire che non ascoltiamo piu' la musica di bob marley, pace all'anima sua , e non professeremo mai piu' i suoi ideali di pace e liberta' perche' nel privato era un gretto, geloso, che trattava male la moglie , le mogli , e le costringeva ad andare vestite come le suore … il che era vero, ma le cose che scriveva erano carine e gli ideali validi , e la lista di chi predica bene e razzola male e' lunga … se le cose sono giuste sono giuste e basta , anche se le dice pinocchio … ora, Shelton , il parkinson se lo sara' preso per una serie di conseguenze , non ultima il fatt che non rispettava i ritmi di veglia sonno ..spinto dal suo lavoro e dalla missione che un po' si era accollato .. se Andrea lo vuole condannare a morte faccia pure , ma arriva tardi .. certo che un po' di raziocinio a volte servirebbe pure …
Andre, scusami, ma mi sfugge il senso del domandone.
In questo blog, ed in questo post, non vedo altro che l'ennesimo tentativo del giullare di cui sopra di screditare ed irridere l'autore della risposta oltre che di ridicolizzare tutto il contesto.
O sono io che ho capito male?
Anche perché non è che sia così difficile reperire informazioni su Shelton.
Informazioni che peraltro il professorone dimostra di avere copiose.
Ma forse sono io che vedo marcio dappertutto…
Figurati se non si incazzavano.
Era pura curiosità. L'avevo letto su wikipedia (una grande fonte…) e chiedevo conferma. Il padre dell'igienismo in preda ad una malattia tossica mi sembra curioso. Ovviamente solo per me.
E sono quelli che bevono caffè ad essere nervosi…
E' vero Antonio, scusa. Da domani provvederò a dare consigli alla cdc.
Buona serata
Andrea, per cortesia.
Una curiosità bonaria, Andrea. Ma se non concordi sull'igienismo e hai idee diametralmente opposte, perché vieni su questo blog? Cosa ci trovi di tanto interessante? Ripeto, mera curiosità…
Alessandra, è quello che gli abbiamo chiesto tutti!
Boh…
Antonio, ho letto stamane le vostre stesse domande su un'altra tesina. Sarebbe carino che Abdrea potesse darci una spiegazione, ma giusto per non lasciarci con questo profondo dubbio. Altrimenti ritengo sia solo una mania compulsiva. Dunque coraggio Andrea, illuminaci d'immenso!
Mi spiace ma non illumino nessuno.
Me ne sono sempre fregato di cosa pensa di me la gente, non inizierò a farlo adesso.
Buona giornata!
Un personaggio. Malato, ma pur sempre un personaggio.
Sano come un pesce.
Ciao Antó mi sa che quest'anno gli alberi non li hai abbracciati tanto bene.
Da come ti relazioni, non si direbbe.
Fatti visionare.
Dal tuo medico di fiducia.
Ti fai fare una bella diagnosi, prescrivere una bella terapia e poi vai a rimpinzare le magre casse del tuo farmacista di fiducia.
Auguri.
Dimenticavo: io l'ho fatto per 39 anni. Non è servito a una clava.
Molto più efficace stare vicino ad un albero. Ma tanto più efficace.