LETTERA
Ciao Valdo, grazie mille per la risposta è stato bello vederla sul tuo sito! Ho cambiato alimentazione. Adesso mangio legumi e verdure, qualche volta patate cotte ed ho eliminato tutte le sostanze animali. Le arance le assumo come spremuta al risveglio, seguite da frutta secca, e mi sento molto meglio.
Però adesso ho un ulteriore problema. Dal mio dentista di fiducia mi è sta diagnosticata una parodontosi abbastanza grave, tanto che il livello di abbassamento delle mie gengive risulta essere quello di una persona di almeno 60 anni, mentre io ne ho soltanto 29!
Ho fissato una visita specialistica per capire a cosa sia dovuta questa modificazione delle gengive e per capire se è di origine batterica (come sostengono i dentisti) o se la predisposizione genetica anche qui giochi un ruolo importante (mia nonna ha sofferto di piorrea). Su consiglio di mio padre sto facendo sciacqui con il limone perché è molto purificante, e a volte sciacqui con l’acqua ossigenata.
Volevo sapere tu che mi consigli di fare? Darmi al crudismo totale cosi da velocizzare il processo di guarigione e disintossicazione? Sono confusa, e spaventata perché l’idea di perdere i denti a causa dell’abbassamento delle gengive mi terrorizza. Faccio bene a disinfettare le gengive con il limone? Se questo non va bene cosa altro posso fare? Ti ringrazio davvero tanto. Per me sei davvero una guida.
Un abbraccio grandissimo.
Serena
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RISPOSTA
DEFINIZIONE DI PIORREA O PARODONTITE
La parodontite, o periodontite, o parodontopatia o piorrea, è una grave infiammazione dei tessuti parodontali, cioè i tessuti che circondano i denti (osso alveolare, legamento parodontale, cemento radicolare e gengiva).
Segue generalmente una condizione di gengivite non risolta e, con l’avanzare della patologia, è caratterizzata da sanguinamento gengivale, dolori masticatori, progressivo distacco dei denti rispetto all’alveolo dentario (cavita nella quale la radice del dente si ancora al legamento parodontale), ascessi e infezioni gengivali causati da residui di cibo e accumulo di batteri nelle tasche parodontali dovute alla mobilità dentale. Può infine causare la perdita dei denti.
La paradontite viene classificata in tre diverse forme:
- Parodontite cronica – È la forma più comune. Colpisce generalmente persone adulte ed è dovuta a scarsa igiene orale con conseguente formazione e accumulo di placca e tartaro.
- Paradontite aggressiva – Si riscontra in persone più giovani, dove la patologia progredisce velocemente e causa danni ossei e possibile perdita di denti.
- Parodontite ulcero-necrotica – Questa forma di periodontite è causata da una scarsa circolazione sanguigna nei tessuti parodontali, dovuta principalmente a malnutrizione e bassa forza immunitaria.
SINTOMI
I sintomi di parodontite includono:
- Gengive gonfie, infiammate, arrossate o violacee, lucide.
- Sanguinamento gengivale e dolore durante la masticazione o durante l’igiene orale.
- Ritiro delle gengive, con denti che appaiono più lunghi.
- Sensibilità dentale.
- Denti che si muovono, o perdita di denti.
- Spazio tra i denti non presente in precendenza.
- Pus tra gengive e denti.
- Alito cattivo e pesante.
STADI DI PARODONTITE
INFIAMMAZIONE ALLE GENGIVE
La parodontite inizia sotto forma di gengivite, ossia infiammazione delle gengive. I sintomi di gengivite sono sanguinamento delle gengive quando ci si lava i denti o si passa il filo interdentale.
Altro possibile segno di gengivite è la discolorazione dei denti dovuta al deposito di placca dentale e tartaro. La placca è formata da un accumulo di batteri e residui di cibo. Il tartaro è costituito da placca e depositi minerali tra cui sodio, calcio e fosforo.
FASE INIZIALE DI PARODONTITE
Nella fase iniziale di parodontite si ha un ritiro delle gengive con formazione di piccole tasche gengivali, spazi tra dente e gengiva soggetti a forti accumuli batterici.
PARODONTITE MODERATA
Nella fase moderata i sintomi sono sanguinamento gengivale, dolore attorno ai denti e recessione delle gengive. Il dente può cominciare a muoversi come conseguenza di una perdita di supporto dal tessuto periodontale.
PARODONTITE AVANZATA
Nella parodontite avanzata il tessuto e i legamenti del periodonto cominciano a deteriorarsi, con perdita di tessuto osseo, gengive e altri tessuti a supporto del dente. La masticazione diventa molto dolorosa, il rischio di perdere denti è alto. Altre conseguenze sono alito molto pesante e cattivo sapore in bocca.
Lo stadio più avanzato e finale è caratterizzato da dolori muscolari, mal di testa, vertigini, degrado mandibolare e necessità di ricorrere a protesi.
CAUSE DI PARODONTITE
Alla base della piorrea ci sono fattori di tipo locale e di ordine generale. Fra i locali possiamo avere quelli infiammatori rappresentati dalla placca batterica. Anche il tartaro può esserne causa. Quando, poi, è presente sotto gengiva, si ha anche un’azione irritativa meccanica. I residui alimentari, inoltre, si incuneano negli spazi interdentali e possono aggravare il problema.
Irritanti, tartaro calcificato che scalza il dente, protesi e ponti, traumi, malconformazioni, ne sono le cause più frequenti. La piorrea è facilitata da artritismo, diabete, scorbuto e anemie.
L’alimentazione con cibi troppo teneri, lavorati, raffinati, alto-proteici entrano pure tra i fattori causanti. Le carie dentali rivelano in primis cattive digestioni, e sono a loro volta causa di perturbazioni a tutto il sistema digerente e della conseguente intossicazione del sangue che va a compromettere la normalità funzionale ed organica di fegato, reni e cuore.
Altre cause e fattori di rischio sono:
- Scarsa igiene orale.
- Età avanzata.
- Fumo e utilizzo di tabacco.
- Utilizzo di droghe e alcol.
- Obesità.
- Condizioni come diabete, artrite reumatoide e morbo di Crohn.
- Sbalzi ormonali dovuti a gravidanza e menopausa.
- Stress.
- Otturazioni non ottimali.
- Denti storti.
- Malnutrizione e carenza di vitamina C.
TRATTAMENTI CONVENZIONALI
Nel caso si tratti di semplice gengivite, viene considerato sufficiente effettuare regolari (1 volta all’anno minimo) pulizie dentali e praticare una adeguata igiene dentale casalinga, con spazzolino, filo interdentale e collutorio. L’utilizzo di uno spazzolino elettrico migliora sensibilmente la qualità della pulizia dentale e la rimozione di placca batterica.
Nel caso di periodontite nei primi stadi, il trattamento convenzionale prevede una pulizia dentale profonda, effettuata al di sotto delle gengive, fino a raggiungere la radice del dente. Il tartaro viene così rimosso, facilitando anche l’eliminazione dei batteri presenti.
Negli stadi più avanzati il trattamento prevede anche l’utilizzo di antibiotici e speciali collutori per parodontite.
Nei casi di distruzione del tessuto parodontale e perdita di denti vengono proposte soluzioni chirurgiche che includono:
- Pulizia profonda della radice del dente e del supporto osseo attraverso tagli nelle gengive.
- Trapianto di mucosa orale da donatore o dal palato sulle gengive in ritiro. Ha lo scopo di ridurre la superficie dentale esposta, oltre a migliorare l’aspetto estetico delle gengive e dei denti.
- Trapianto osseo a supporto del dente.
RIMEDI NATURALI
ALIMENTAZIONE
Adottare una dieta vegana crudista tendenziale, ricca di acqua biologica con antiossidanti e vitamine, ricca di fibre, assicura un apporto adeguato di vitamina C, la cui carenza può portare a irritazione gengivale e carie. Le fibre invece, oltre a migliorare la digestione, contribuiscono anche alla pulizia dei denti. Tra i tanti alimenti ricchi di fibre ci sono le carote, i carciofi, le mele con la buccia.
Un’alimentazione basata su frutta e verdure crude rende il sangue più fluido, migliora le digestioni e ha effetti benefici su tutto il corpo. Risolvendo eventuali patologie associate alla parodontite come diabete, artrite e morbo di Crohn se ne favorisce a sua volta la guarigione.
Il consumo di omega3, presente in abbondanza in alimenti come semi di chia e portulaca, è stato associato a una riduzione dell’infiammazione gengivale, riduzione delle tasche parodontali, riduzione del sanguinamento e maggiore attaccatura del dente ai tessuti parodontali. (6)
Escludere invece tutte le sostanze che arrecano danno ai denti, come zuccheri raffinati, bevande gasate e zuccherate, alcol, carni e latticini.
IGIENE ORALE
È importante mantenere il cavo orale in ottimo stato di pulizia.
Lavarsi i denti minimo due volte al giorno, possibilmente con spazzolino elettrico di qualità, scegliendo setole morbide, più delicate su denti e gengive. Scegliere un dentrificio naturale, senza SLS (sodio laurilsolfato), sostanza che è stata associata a dermatite e afte, e senza fluoro. Utilizzare il filo o altri strumenti per la pulizia interdentale.
Nel caso di denti e gengive troppo sensibili al filo interdentale si può provare a praticare l’oil pulling con olio di cocco, o olio di sesamo o di girasole. È stato verificato che questa pratica aiuta a rimuovere placca batterica e ridurre i sintomi della gengivite nel giro di una decina di giorni. (1)
Per effettuare l’oil pulling è sufficiente prendere un cucchiaio di olio e tenerlo in bocca per una ventina di minuti facendolo passare bene tra i denti. Non ingoiare ma espellere tutto il liquido e risciaquare con acqua tiepida o acqua e sale.
Come collutorio, non usare quelli commerciali. È facile preparare in casa diversi tipi di collutori per paradontite con semplici ingredienti:
- Collutorio a base di acqua ossigenata al 3% – Mescolare acqua e perossido di idrogeno in parti uguali e aggiungere qualche goccia di olio essenziale di menta, dalle proprietà antibatteriche. (1)
- Soluzione di acqua e sale – Sciacquarsi la bocca più volte al giorno con una soluzione di acqua e sale è un metodo facile ed efficace per migliorare la salute orale. (2)
- Gel di aloe vera – Il gel ottenuto dalle foglie di aloe vera ha dimostrato di essere utile per disinfiammare gengive in casi di parodontite. (3)
- Acqua tiepida e olio essenziale di citronella o di tea tree oil, anche questi con proprietà antimicrobiche.
ALTRI CONSIGLI
Per permettere al corpo di guarire dalla paradontite bisogna evitare tutte le sostanze e i comportamenti che contribuiscono allo sviluppo e alla progressione della patologia, tra cui:
- Evitare fumo e tabacco
- Ridurre lo stress – Lo stress è un fattore fondamentale nel nostro benessere. Lo stress cronico è inoltre associato a peggioramento della periodontite. Limitarlo quindi al massimo tramite sport, yoga, respirazione, meditazione e musica rilassante.
Altre sostanze naturali che possono aiutare a disinfiammare le gengive includono:
- Chiodi di garofano – Ridurre in polvere un cucchiaino di chiodi di garofano e applicarlo alle gengive per un minuto e risciaquare con acqua.
- Curcuma – Le proprietà antinfiammatorie della curcumina aiutano a prevenire e contrastare la formazione di placca.
- Neem – Ha proprietà antibatteriche (5)
- Il cataplasma notturno di fango sul viso consigliato da Lezaeta, all’altezza della parte infiammata, può dare notevole sollievo all’infiammazione.
Valdo Vaccaro
mia moglie, 10 anni fa, aveva la parodontite, con due denti che ballavano. Tolti 4 litri di cocacola al di’ piú svariati etti di pasta di mandorle al giorno e passati ad una alimentazione tipo paleozona il problema si è risolto in un paio di anni… ah, è sparito anche il cancro che aveva, le avevano dato 6 mesi di vita i signori oncologi… e non è l’unica persona che ne è uscita… ma altre, che ritenevano l’alimentazione non collegata alla salute sono morte.
Bhe non è sempre così. Soffro di piorrea da circa 8 anni, ho 48 anni ed ho una igiene dentale ed alimentare oltre il paleolitico. Non fumo, non bevo alcolici né tanto meno bibite gassate, non mangio grassi, non mangio fritti, pratico attività fisica moderata praticamente ogni giorno, lavo i denti 3 volte al giorno usando collotturi e dentifrici di qualità, alternando periodi con uso di clorexidina 0.2%
Il risultato è che ho perduto ad oggi 7 denti, tra cui tutti i molari posteriori perchè le infezioni si erano propagate in profondità con dolori lancinanti che hanno raggiunto anche l’occhio. Ho cambiato diversi dentisti, ma non siamo mai riusciti ad individuarne la vera natura di questo problema. Dopo qualche mese apparente di calma la piorrea insorge improvvisa, attacca uno o due denti e non vi è nulla da fare. Nel mio caso si possono usare antibiotici, in loco o sistemici, clorexidina ogni momento, pulizia dei denti in sofferenza sia preventiva che d’urgenza in profondità incidendo le gengive, ma tutto ciò non appena si placa, la piorrea prosegue il suo decorso. Come un generale che porta le sue immense truppe in aiuto ai pochi in guerra sbaragliando il nemico in un barlume, essa eradica tutto e tutti e quel dente è perduto, fissando già addirittura il prossimo obiettivo. Indubbiamente la prevenzione è necessaria, certamente la flora batterica ed il tartaro incidono, ma avverto che esistono altre cause, probabilmente molto più importanti e profonde di cui forse non abbiamo ancora la piena visibilità, noto solo che talvolta quello che emerge, è quella presunzione di averne il controllo pieno e l’assoluto sapere in merito.
Perdonate la prolissità