LETTERA
LA LENTE ARTIFICIALE È L’UNICA SOLUZIONE IN CASO DI OPACIZZAZIONE IRREVERSIBILE
Caro Valdo, sono quel Riccardo Giuliana cui accennava il Marco Ricci nella tesina La sclerosi nucleare detta anche cataratta, che mi hai trasmesso ieri e che ho appena letto qui a Manila dove mi trovo. Premetto che l’intervento di facoemulsificazione del cristallino e di inserimento della lente artificiale (IOL), se correttamente eseguito, consente il pieno recupero funzionale del visus, ed è l’unica alternativa possibile quando il processo di opacizzazione è irreversibile. A patto che non sussistano altre patologie oculari, quali ad esempio l’astigmatismo elevato, il distacco della retina o la maculopatia. Occorre quindi una precisa valutazione caso per caso.
VERIFICARE ANCHE I FATTORI AMBIENTALI (NON SOLO L’ETÀ E L’ALIMENTAZIONE)
L’età del lettore, 44 anni, suggerirebbe di approfondire l’eziologia specifica della sua malattia, che potrebbe essere dovuta a fattori ambientali più che a fattori degenerativi legati all’età o all’alimentazione. È persona esposta particolarmente alla luce o al calore? Assume o ha assunto cortisone? Ha subito traumi?
UNA STERZATA DIETOLOGICA RESTA IN OGNI CASO DI FONDAMENTALE IMPORTANZA
Certo, la decisa sterzata sulla dieta da te suggerita è di fondamentale importanza, non solo per la cataratta e, come hai ben sottolineato, il glutatione naturale deve essere associato ad elevate dosi di vitamina C (direi 1:2) per operare nella forma redox, pena l’inefficacia parziale sul problema specifico. In questo caso, dopo i necessari approfondimenti anamnestici, potrebbe essere utile un ciclo di 20 endovene di glutatione 600 mg associato a 1 g di vitamina C iniettabile, secondo il seguente programma: una al giorno la prima settimana, una ogni due giorni la seconda, la terza e la quarta settimana, una alla settimana a finire.
UNA TERAPIA D’URTO EFFICACE, ANCHE SE CONTRASTANTE UN PO’ CON LE CONCEZIONI IGIENISTICHE
Nella mia esperienza personale, ho recentemente seguito questa terapia d’urto che, come tu sai, contrasta con la mia stessa impostazione igienista. Si è però rivelata efficacissima e sinergica con l’alimentazione. Il cristallino è un organo non vascolarizzato, quindi i processi di ripristino funzionale sono alquanto difficili.
CRITICA AL CONCETTO DI OPACIZZAZIONE DA INVECCHIAMENTO, TIPICA DELL’OCULISTICA UFFICIALE
La pratica oculistica corrente attribuisce all’invecchiamento il processo di opacizzazione. Il che non è condivisibile. È vero che i processi degenerativi avvengono nel tempo, ma non è certo il tempo in sé ad essere il villano.
IL CRISTALLINO È FATTO PER DURARE INALTERATO A VITA. È IL CALORE AD OPACIZZARLO, E NON IL TEMPO IN SÉ.
La causa va ricercata nei processi ossidativi o nelle particolari condizioni ambientali. Non c’è nessuna ragione biologica per cui il cristallino non possa restare trasparente per tutta la vita. Il processo di opacizzazione è per effetto del calore e non del tempo. Ovviamente il miglioramento andrà a stabilizzarsi nel tempo seguendo un percorso alimentare vegano crudista. Riccardo Giuliana
RISPOSTA
SE FUNZIONA DAVVERO ANCHE NEL LUNGO PERIODO, E NON CAUSA EFFETTI COLLATERALI, BEN VENGA
Ciao Riccardo, vedo che in fatto di voli aerei intercontinentali, non perdi occasione per tenerti in allenamento. Ed in più trovi pure il tempo per seguire le mie tesine dalle Filippine e dare i tuoi commenti al meglio, con la solita chiarezza e competenza. Commenti per niente banali, ma al contrario fecondi e avanzati, che non mancheranno di suscitare riflessioni e dibattiti tra gli specialisti dell’occhio. Il mio commento alla terapia d’urto che hai sopra menzionato è di tipo pragmatico. Se funziona, e se non provoca effetti collaterali, ben venga.
Valdo Vaccaro
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