LETTERA
CORRENTE MEDICA E CORRENTE IGIENISTICA
Caro Valdo, ho provato a cercare sul blog informazioni sull’incontinenza del cardias, che la medicina ufficiale afferma essere una disfunzione che non recede. Potresti illuminarmi al riguardo?
Sono un seguace tuo personale e della corrente igienistica naturale perché, a mio avviso, è coerente, scientifica e di facile comprensione per tutti.
Trovo invece la medicina moderna una disciplina che si arrampica sugli specchi.
Basta fare un giro in ospedale per restare impressionati dai volumi di affluenza da fiera.
Basta un solo giro per convincersi che qualcosa di profondamente sbagliato ci deve essere.
E chi bazzica la cultura dell’igiene naturale sa bene che l’errore c’è, e sa anche dov’è.
IL PUNTO DEBOLE DEL CONTAGIO
Una sola obiezione faccio all’igiene naturale, ed è quella di non convincere fino in fondo sulla contagiosità delle malattie. Personalmente non credo ai contagi. Osservo però come i miei conoscenti si ammalino entrando in contatto con bambini, con l’ambiente scolastico, ecc. Tutti che si ammalano della stessa patologia. So perfettamente che un corpo pulito non viene contagiato, che non si ammala perché “il terreno è tutto e il microbo è niente”.
L’IPOTESI DEI FEROMONI
Credo nelle crisi di eliminazione. Credo nelle disintossicazioni che l’organismo attua in maniera logica e intelligente e che si manifestano sottoforma di malattia-sintomo.
Mi è venuta un’idea che forse non sta in piedi. Non sarà mica che l’essere umano, in fase di tossiemia e con crisi di eliminazione annesse, produca ed emetta dei feromoni capaci di stimolare lo stesso tipo di crisi eliminativa in un’altra persona a sua volta intossicata?
SPIEGAZIONI PIÙ INCISIVE SULL’AIDS
Penso che ci vorrebbero spiegazioni ancora più convincenti e decisive per convincere i più scettici.
Ho parlato con gli amici della falsità dell’Aids. Dopo qualche giorno, un’amica mi ha riferito di averlo detto a un medico che lavora in un centro prelievi. Questo signore mi ha invitato ad andare a trovarlo per farmi un’iniezione, in modo che io possa convincermi del contrario.
MANCA ANCORA QUALCHE PICCOLO TASSELLO
Ovviamente l’iniezione non me la farei mai fare, e questo dimostra intrinsecamente che anche uno come me, fermamente convinto della valenza dell’igienismo, ammette che manca un piccolo tassello per ritenerla la scienza perfetta.
Ti auguro una bella giornata. Con ammirazione.
Tonio
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RISPOSTA
ANORMALITÀ PEPTICA ED ESOFAGITE DA REFLUSSO
Ciao Tonio, il cardias incontinente è una affezione che riguarda l’apertura tra l’esofago e lo stomaco, situata appena sotto il diaframma.
Trattasi di una anormalità peptica associata alla esofagite da reflusso. Una condizione in cui lo sfintere esofageo inferiore (FES) è incontinente, cioè non si chiude ermeticamente come dovrebbe.
Esclusa ogni responsabilità da parte dell’helicobacter pilori, la medicina parla di cardias malposizionato, e quindi di sindrome del laccio da scarpa, per cui si ha un rigurgito acido dello stomaco con disgeusia (cattivo sapore in bocca), specie se ci si sposta in avanti e in basso, come per allacciarsi una scarpa.
CI PENSEREI DUE VOLTE PRIMA DI ASSOLVERE I MIASMI PUTREFATTIVI
Visto che l’helicobacter pilori è solo uno dei tanti batteri putrefattivi in circolazione, la sua assenza non è, a mio avviso, particolarmente significativa. I miasmi creati in zona colon dai colibatteri disbiotici della putrefazione tendono a risalire in continuazione e non trovano grandi barriere.
In ogni caso il rimedio rimane sempre quello del riposo fisiologico, del digiuno a base d’acqua possibilmente distillata, lasciando che il sistema immunitario rimetta le cose a posto, per poi ripartire con una dieta conforme alle nostre esigenze.
LE PROVE CONTRO IL CONTAGIO SONO ADDIRITTURA STRATOSFERICHE
Sulla faccenda della contagiosità permettimi di non essere d’accordo con la tua versione.
Le prove prodotte dall’igienismo naturale, e non soltanto dall’igienismo, sono non soltanto abbondanti e sufficienti, ma stratosferiche. Il problema è un altro. Le incrostazioni mentali della gente sono assai difficili da superare e da vincere, soprattutto quando le apparenze mostrano che, in qualche modo, la ragione potrebbe stare dalla parte avversa.
OGNI SCUSA È BUONA PER SCATENARE IL PANICO
La dimostrazione ce l’abbiamo ogni qualvolta il sistema sanitario segnala una moria collettiva di persone o anche di animali. Il panico è generalizzato.
Saltano i parametri della ragione e tutti diventano pecore disorientate e spaventate.
Il timore della peste bubbonica e della peste spagnola ha lasciato lacerazioni indelebili nel dna umano, ferite che si riaprono ad ogni nuova occasione.
Ormai è diventata una moda. Che si tratti della gallina o del maiale, del cetriolo, o del germoglio, del Messico o della Germania, ogni scusa animale, vegetale e geografica è buona per innestare una nuova pandemia.
DAI SACERDOTI AI MEDICI, UNA SUPERSTIZIONE CONTINUA
E poi c’è la questione della medicina che ha fatto del contagio la ragione della sua vita.
Se tiri via il contagio, tiri via il 90% della paura, e finisci per esautorare il potere della medicina.
Per i sacerdoti del medioevo si parlava di aria infetta e di spiriti maligni.
Per i medici si parla di batteri e di virus, ma la cosa sostanzialmente non cambia.
Siamo sempre in pieno campo superstizioni.
IL DIGIUNO GUARITORE SMONTA TUTTE LE MACCHINAZIONI
Un fatto semplice e banale come il digiuno, con acqua da bersi a piccoli sorsi, disinnesca e smonta qualsiasi patologia batterica e virale, senza il ricorso ad alcun farmaco.
Nessuno viene divorato dai batteri e tantomeno dai virus, e nessuno viene contagiato.
Questa è una prova innegabile e fondamentale.
Esperimenti sulla non esistenza del contagio, nei termini insegnati dalla medicina, ce ne sono stati del resto a bizzeffe.
GLI STRAORDINARI POTERI DEI FEROMONI
Quanto ai feromoni, trattasi di sostanze chimiche anolfattive atte a stimolare reazioni ormonali di tipo attrattivo o comunque coinvolgente.
La tua ipotesi è sicuramente intelligente e meritevole di considerazione, e non mi sentirei di escluderla a priori, anche se una seria obiezione esiste.
Chi sta subendo una crisi eliminativa, o una chelazione naturale chiamata malattia, è in tali condizioni grazie a un sistema immunitario potente e reattivo che sta scaricando via le tossine, gli acidi, gli urati e i minerali pesanti dal corpo. Possedere un sistema immunitario efficiente è condizione sine qua non, nota bene, perché si possa instaurare in un determinato corpo una crisi eliminativa.
PER AMMALARSI E PURIFICARSI SERVE ESSERE INTOSSICATI, MA ANCHE AVERE UNA CAPACITÀ ESPULSIVA
Ammalarsi non è dunque cosa facile e scontata. Se sei troppo inquinato e hai una immunità debole, non ti ammali e non ti depuri, ma continui piuttosto ad accumulare altre tossine, in attesa del momento fatidico, quello in cui i famosi nodi vengono al pettine.
Per ammalarti devi rispettare due condizioni basilari che sono A) Motivo per ammalarti (presenza di tossine da smaltire) e B) Capacità di ammalarti (corpo funzionante, sistema digerente regolarizzato, sistema cardiocircolatorio non accelerato e non dopato, e quindi sistema immunitario reattivo).
Non è detto dunque, come dici, che basti la presenza e la stimolazione feromonale, per replicare una determinata malattia in un’altra persona. Potrebbe avere un suo coinvolgimento, ma ci vuole qualcosa di più.
L’EFFETTO GRILLETTO O LA SCINTILLA SCATENANTE
Parlo spesso di effetto-grilletto, quando devo giustificare lo scatenamento immediato di una malattia simile in una seconda persona. Non ho dettagli scientifici più raffinati e non ho formule chimiche per meglio descrivere questa concatenazione.
Sono d’accordo sul fatto, tanto per fare un esempio, che respirare l’aria viziata di persone indebolite ed intossicate, e perciò cariche di problemi batterico-virali, non faccia bene a nessuno, ma che in un sano, dotato di un buon margine di tolleranza ai veleni, non causi nulla di grave, mentre in un malato, vicino alla deflagrazione della stessa patologia (per il clima simile, gli alimenti sbagliati simili, i comportamenti simili, gli stress simili), produca l’effetto-grilletto, la scintilla scatenante.
L’AURA POSITIVA DI COLORE ROSSO E L’AURA NEGATIVA DI COLORE GRIGIO
Altra cosa, a cui penso spesso, è il discorso dell’aura positiva e negativa, o se vuoi delle onde elettromagnetiche che emettiamo.
Se i nostri Angstrom sono superiori a 6500 e la nostra aura sta pertanto sul rosso, o ancor meglio sull’infrarosso dei 9-10000 Angstrom, caratteristici dei consumatori di frutta e di cibi crudi, diventiamo esseri vivificanti e generosi, capaci di irradiare onde positive e quindi di elettrizzare chi ci tocca e chi ci sta vicino.
Al contrario, se stiamo sotto il livello 6500, e magari scendiamo ai 3000 tipici dei consumatori di carni e latticini, di cibi cotti, salati e zuccherati, di caffè, alcolici e sigarette, diventiamo dei buchi neri assorbenti, e rubiamo energia vibrazionale agli altri, più che donarne.
GLI SCAMBI SESSUALI
Il fenomeno è riscontrabile in particolare nei rapporti sessuali, dove lo scambio è di tipo biochimico, elettromagnetico e vibrazionale, oltre che, a volte ma non sempre e non necessariamente, psicologico ed affettivo. Se hai un accoppiamento con una partner stanca e spompata, ti ritrovi alla fine esausto, non tanto per la perdita seminale ma per una vera rapina di carica elettromagnetica, o se vuoi per un travaso di energia da te medesimo alla donna in questione, in base alla legge dei vasi comunicanti.
Il contrario avviene se la controparte è carica di energia.
Ovvio che il discorso vale anche in senso inverso.
IL CORPO UMANO È UNA RADIO EMITTENTE
Anche senza spingersi a un rapporto intimo e completo con un’altra persona, si è in grado di valutare la situazione di chi ci sta di fronte. Una stretta di mano, calda e vigorosa, o fredda e smorta. Uno sguardo significativo e magnetico, o vuoto e sfuggente.
Pare che il cuore generi un campo elettromagnetico 60 volte più ampio, e 1000 volte più intenso, di quello del cervello, estendendosi fino a 5 metri dal corpo, come un potente emettitore di onde elettromagnetiche.
Sentimenti positivi e negativi, di amore e di odio, trovano spazio operativo in queste comunicazioni interpersonali. La contagiosità, vista in questi termini, può anche trovare delle giustificazioni.
IL MEDICO INIETTATORE DI AIDS
Quanto al medico che ti ha sfidato a subire una sua “iniezione di Aids”, potrà anche essere una brava persona, ma come medico ha perso una buona occasione per dimostrare che non è una scamorza.
Cosa ti inoculerebbe? Un virus Hiv che non esiste per farti sviluppare una malattia Aids che esiste solo nella sperticata fantasia del CDC che l’ha inventata?
Se va ad inoculare anche della semplice acqua a uno psicolabile, gli creerà tanta e tale paura che quello si ammala davvero di qualcosa, per effetto placebo negativo.
STARE IL PIÙ POSSIBILE ALLA LARGA DALLE INIEZIONI
Se poi il medico stesso pensa di inocularti qualche liquido organico preso da chicchessia, Aids o non Aids, può benissimo stare che ti ritrovi con le gomme a terra.
Ma questo succede con qualsiasi trasfusione, anche da sano a sano.
È risaputo come le iniezioni dirette nel sangue siano particolarmente insidiose, in quanto portano sostanze estranee nel circuito sanguigno evitando le procedure filtranti del circuito immunitario.
I FAMOSI ESPERIMENTI DELLA MARINA MILITARE AMERICANA
Quel medico non sa forse che gli esperimenti più significativi sulla non contagiosità di sifilide, gonorrea, herpes vaginale, papilloma e Aids, li ha realizzati paradossalmente la medicina militare americana, sottoponendo gruppi di marines volontari a frequenza stabile e controllata con un gruppo di prostitute giapponesi cariche, almeno secondo i criteri della medicina stessa, dei sintomi di tali malattie.
Nonostante i rapporti frequenti ed intensivi, senza creme e senza alcuna protezione, non si è verificato nemmeno un caso di contagio.
UNA VERA BIBBIA SULL’AIDS
Quel medico farebbe meglio a svilupparsi e a farsi un minimo di cultura, anziché dedicarsi alle smargiassate verbali stile osteria.
Gli consiglio un testo fondamentale come “AIDS, il virus inventato”, di Peter Duesberg, docente di biologia molecolare e cellulare a Berkeley, e maggiore esperto mondiale del settore.
È tradotto in italiano, e costa 20 €, edizioni Baldini&Castoldi.
Valdo Vaccaro
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