LETTERA
MADRE CON CARCINOMA PERINEALE E CURE MEDICHE POCO PROMETTENTI
Buongiorno, da quasi un anno mia madre sta combattendo mediante i classici rimedi della medicina tradizionale, con risultati decisamente scadenti e poco promettenti, contro un carcinoma peritoneale, al punto da essere necessaria l’alimentazione parenterale. Lei ha indicazioni, suggerimenti e/o consigli su come poter sperare di vincere o almeno curare la malattia? Grazie.
Luca
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RISPOSTA
DEFINIZIONE DI TUMORE AL PERINEO
Ciao Luca. Carcinosi peritoneale o CP significa che il tumore primitivo si è spostato dalla sede di origine (ovaio, stomaco, pancreas, appendice o colon), invadendo l’intera cavità addominale ed i visceri in essa contenuti. Il peritoneo è la sottile membrana sierosa e trasparente che ricopre la parete interna della cavità addominale e pelvica, nonché tutti i visceri ivi ospitati.
FORMAZIONI DI LIQUIDI E SINTOMI DAVVERO FASTIDIOSI
È frequente che questo sconfinamento del tumore si accompagni alla produzione e all’accumulo nell’addome di un’abnorme quantità di liquido (ascite), da parte delle cellule tumorali, fonte di notevoli disturbi. Ne risulta compromessa infatti la funzione intestinale, ma diventa difficoltosa anche la respirazione, disturbata dalla spinta verso l’alto del diaframma da parte dell’ascite. E così i trattamenti, in questi casi, sono spesso finalizzati esclusivamente al controllo del dolore e della formazione dei liquidi di accumulo. La chirurgia rinuncia spesso all’intervento dichiarando il tumore inoperabile e limitandosi ai prelievi di controllo, ovvero alle biopsie.
STATISTICHE RIGUARDANTI GLI STATI UNITI
L’incidenza di CP, nei vari tumori, oscilla dal 50 al 10 percento, in base alla sede di origine della neoplasia. L’incidenza maggiore di CP si riscontra nel carcinoma ovarico (50-70%). Negli Stati Uniti si parla di 22000 nuovi casi-anno nel 2012 e costante incremento negli ultimissimi anni, con oltre 15000 decessi annuali. Altri tumori che possono dare, con frequenza minore, carcinosi peritoneale sono il carcinoma del colon retto, dell’appendice, dello stomaco e del pancreas. Esistono poi tumori primitivi, molto meno frequenti, del peritoneo (sottile membrana che avvolge tutti i visceri contenuti nell’addome), come il mesotelioma e il pseudomixoma che danno quasi sempre una carcinosi peritoneale.
TECNICA OPERATORIA IPERTERMICA
La medicina propone da qualche anno una tecnica integrata chirurgica e oncologica per alcuni di questi tumori, soprattutto per quelli più sensibili alla chemio, come il carcinoma dell’ovaio, colon e appendice, chiamata peritonectomia con chemioterapia ipertermica intraoperatoria (CiiP), tecnica consistente nell’asportazione completa del materiale tumorale presente nella cavità addominale (peritonectomia) associata ad un bagno di soluzione chemioterapica riscaldata a 41-43°C, effettuata direttamente durante l’intervento chirurgico ad addome aperto per circa 90 minuti, una terapia che i medici definiscono incoraggiante nei risultati.
LE OBIEZIONI DELLA HEALTH SCIENCE CONTRO OGNI TIPO DI DEMOLIZIONE DEL SINTOMO
Le valutazione della scienza igienistica non sono affatto positive. L’intervento è sicuramente pesante, invasivo, e non privo di complicanze, con un tempo demolitivo di 6-8 ore. Ma non è soltanto questo. L’obiezione generale è quella solita per cui asportare il materiale tumorale, anche nel modo più abile, accurato ed assoluto, non rappresenta una soluzione del problema, trattandosi sempre e comunque di un intervento sul sintomo e non sulle cause.
I FATTORI CAUSANTI EMERGONO DAI DATI SULLA DIFFUSIONE TUMORALE
Non è che manchino dati conoscitivi sui motivi per cui nascono le patologie tumorali, soprattutto quelle definite come tumori al peritoneo. Questa forma di cancro si verifica maggiormente nei paesi occidentali a più alto consumo di diete carnivore, ad alto tasso grasso-proteico, particolarmente Australia, Usa, Canada, Nuova Zelanda, Inghilterra ed Argentina, ma anche nelle varie nazioni europeee che seguono queste pessime abitudini. La Scozia in particolare, vanta il più alto primato mondiale di cancro intestinale, concentrato in particolare nella zona di Aberdeen, il centro degli allevamenti più intensivi del Regno Unito. La relazione tra alimenti e bevande riguarda sempre e comunque sia l’alto consumo di grasso animale e sia l’alto consumo di birra, di vino e di alcolici, nonché di farmaci.
I FATTORI DI PERVERSIONE PROLIFERATIVA ACCOMUNANO OGNI TIPO DI CANCRO
Le posizioni della Health Science sulla questione tumori non varia in base alle varie classificazioni zonali o dimensionali della patologia proliferativa. Secondo i noti crismi della non interferenza sul sintomo, e secondo i noti principi della lotta alla tumorosità e non allo specifico materiale tumorale di accumulo. Questo in forza del fatto che tutte le formazioni tumorali traggono origine dai medesimi fattori perturbativi di carattere tossico, alimentare e metabolico.
DIETA LIQUIDA AD ALTO CONTENUTO DI VITALITÀ E DI FORZA TRADIANTE
Pertanto vietato operare e vietato toccare il sintomo chiamato tumore o cancro, vietata ogni forma di chemio-terapia a freddo o a caldo, ma agire solo e sempre contro il fattore causativo. Pertanto dieta leggera e liquida ad alto contenuto di acqua biologica da frutta acquosa, secondo i metodi gersoniani e sheltoniani, e adozione in contemporanea dei criteri di recupero previsti nel nostro pacchetto salute, compatibilmente con le possibilità concrete della paziente.
NON ESISTONO GUARIGIONI E NON ESISTONO MIRACOLI
Alla domanda se possediamo metodi in grado di contrastare o vincere la patologia in questione, o se abbiamo tecniche risolutive o magiche, noi non siamo per niente in concorrenza clinica con la medicina o con altre forme di terapia clinica. Non guariamo e non facciamo miracoli. Diamo però importanti istruzioni alternative che, se applicate con la dovuta coerenza, fiducia e determinazione, mettono in grado il sistema immunitario dei pazienti e le strutture autoguaritive interne di svolgere il loro compito istituzionale e pertanto di guarire in modo progressivo, secondo ritmi e tempi che variano fortemente in base alle condizioni individuali.
TUTTE LE GUARIGIONI SONO IN REALTÀ AUTOGUARIGIONI
Se i poteri autoguaritivi fossero compromessi e corrosi, niente e nessuno al mondo potrebbe farci nulla, visto che tutte le guarigioni, con intervento o senza intervento, sono sempre e comunque delle auto-guarigioni ad opera delle nostre risorse interiori. In tali circostanze ogni cura invasiva, ogni tentativo medico o non medico, si tradurrebbe pertanto in un accanimento terapeutico fine a se stesso, improntato a maggiori sofferenze e maggiori patimenti per la paziente.
MAI DECURTARE LA VOGLIA DI VIVERE E LA SPERANZA
Occorre evitare ogni ansia e ogni rassegnazione a tutti, ma nel contempo non si può mistificare e nascondere la realtà. Chi è vivo ha diritto a caldeggiare prospettive di recupero. Chi ha la forza di vedere la luce, di ascoltare e di parlare, ha diritto alla speranza.
PERSINO L’OPZIONE DEL DISTACCO VA VISTA CON LA GIUSTA DOSE DI SERENITÀ E DI ACCETTAZIONE
Ma la corretta e trasparente informazione non deve mai mancare. Persino l’opzione apparentemente più drammatica del distacco va vista con la giusta serenità. Se il corpo avesse davvero esaurito le proprie capacità rimediali, è logico e naturale ringraziarlo per i servizi che ci ha dato e dargli un ultimo saluto. L’importante a quel punto è che l’anima trovi il modo migliore per una nuova collocazione karmatica.
Valdo Vaccaro
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