LETTERA
ESISTONO ALTERNATIVE ALLA CHEMIO? SONO ALQUANTO PREOCCUPATA.
Buona sera, scusi l’orario. Il Suo nominativo mi è stato dato da una mia carissima amica. Le vorrei esporre il mio problema e chiederLe se, secondo la Sua esperienza, ci sono alternative a quanto farmacologicamente mi hanno detto devo espormi. A seguito di mammografia, ecografia, RMN, biopsie, mi hanno diagnosticato: Carcinoma Duttale NAS G3 infiltrante ER: 1% PGR: neg MIB-1: 25% C-erb-B2: 80% 3+. Linfonodo ascellare risultato positivo: frammenti di tessuto fibroadiposo con infiltrazione di carcinoma. RMN area di impregnazione 22x20mm al QSC destro. A sinistra al QII area di impregnazione di 50mm. Linfonodi patologici a destra. Second look ecografico per l’area di impregnazione a sinistra: area a contegno misto meritevole di monitoraggio. Mi perdoni ancora per quanto sia stata dettagliata nell’esporLe il mio problema, ma sono alquanto preoccupata. RingraziandoLa anticipatamente per quanto potrà riferirmi, cordialmente saluto. Sissi
RISPOSTA
NESSUNO BATTE I MEDICI NELLA LORO TECNICA OPERATIVA
Ciao Sissi, Tecnicamente ed anatomicamente parlando, hai in mano una diagnosi perfetta e dettagliata, una diagnosi da manuale. Che vuoi di più? Si parla di infiltrazione e di impregnazione con tanto di misurazioni millimetriche. Nessuno batte gli oncologi in queste cose. Del resto si tratta per loro di normalissima routine giornaliera. “Condizione meritevole di chemioterapia, di radioterapia e di relative asportazioni”, sempre secondo i massimi esperti senologhi. Ovvio che su questo terreno non posso e non voglio competere. Parli di esperienza mia nel settore? Scherzerai mica? Non ho nessuna esperienza in asportazioni e in trattamenti chemio. Nessuna esperienza in esperienze che ritengo sbagliate.
CI SONO ANCHE MEDICI ECCELLENTI E CHIARI, COME IL DR ANDREA GRIECO DA PISTOIA
Il problema va spostato su un altro piano. Su una prima domanda basilare che gli oncologi non si pongono mai: “Perché mai tutto questo disastro”? E su un secondo punto altrettanto importante, per cui pretendere di curare una patologia, senza conoscerne le cause, non è medicina saggia ma semplice follia. “La guarigione può solo avvenire laddove la malattia ha avuto inizio”, scrive un grande medico pistoiese di oggi, neurologo e nefrologo, come Andrea Grieco, nel suo ottimo libro “Vivere alcalini, vivere felici”, Edizioni Nuove Esperienze, che raccomando vivamente a tutti. Curare i tumori senza capirne le origini equivale a brancolare al buio con gli occhi bendati. A noi igienisti non interessano più di tanto gli aspetti dettagliati del tumore, visto che non andremo certo a toccarlo, e che al massimo gli troncheremo i rifornimenti.
PIU’ PROTEINE ANIMALI INGERIAMO E PIU’ SUSCETTIBILI DIVENTIAMO AI TUMORI
Noi affermiamo con Tilden e con Shelton che sono le abitudini malsane, specie le abitudini alimentari aberranti, a creare le modificazioni per un terreno morboso sul quale i svilupperà l’alterazione tumorale. Un organismo sottoposto ad avvelenamento cronico da alimenti azotati, si trova in stato di morbosità e di malattia cancerogena. Se osserviamo la natura,il cancro è frequente negli uccelli predatori, nei pesci e nei rettili. Tra gli animali domestici il cavallo non è esposto, e nemmeno i bovini in libertà. Conigli e lepri non sanno cosa sia il cancro. Ma cani, gatti, topi ne sono colpito con frequenza. Le scimmie raramente sanno cosa sia. Per i vegan-crudisti vale la stessa cosa. Rarissimo trovare casi di cancro tra le comunità vegane americane. Più carne e latte si mangia e più tumori si sviluppano, questa è la regola. Lo aveva capito persino Max Gerson, che igienista non era, ma che diventò superlativo nel recuperare i malati terminali a suon di frutta.
INFORMARSI E FARE LE PROPRIE SCELTE
E’ da quasi un secolo ormai che medici e chirurghi conoscono la verità e non la dicono. E’ da quasi un secolo che le operazioni chirurgiche abbreviano la vita dei cancerosi, per cui chi non si sottopone ad operazione vive più a lungo degli operati e dei chemio-trattati. Ed è su questo terreno che vogliamo misurarci. Cos’è che ti posso dire ancora? E’ una questione di scelta di campo. Se credi nelle soluzioni mediche è opportuno che tu le segua. Se non ci credi, è giusto invece rimboccarsi urgentemente le maniche e darsi da fare alla ricerca di una valida alternativa. La medicina interviene sul sintomo, mentre l’igienismo pratica la non cura del sintomo, e la modifica rigorosa delle scelte vitalI e degli alimenti in particolare. Siamo su piani diametralmente opposti.
PANICO, FRETTA ED ANSIA NON AIUTANO AFFATTO
Posso solo suggerirti di non andare in stato di ansia e di panico. Lo stress è amico del cancro. Dedica più tempo a te stessa per respirare, riflettere e studiare. Non delegare la tua salute a nessuno, medico o igienista che sia. Le scelte siano mirate e motivate. Finché sei viva, dinamica e reattiva, gli spiragli di luce per saltarne fuori, per aver ragione della patologia anziché farti travolgere da essa, esistono. Se sei interessata al nostro tipo di scuola, cerca di leggere i miei libri e di andare sul blog captando quanto più materiale possibile, per capirci meglio e per fare liberamente le tue scelte.
TESINE DA LEGGERE
- Zona tumore e zona cancro
- Malattia di Paget, seno e capezzolo, paura e bisturi
- Il calvario femminile del nodulo al seno
- Carcinoma duttale scarsamente differenziato
Valdo Vaccaro
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