RIMEDI A CAPSULITE ADESIVA O SPALLA CONGELATA

da 29 Mag 2014Patologie muscoloscheletriche e connettivali

LETTERA

STO DANDOMI DA FARE MA I LATTICINI NON MANCANO MAI

Gent.mo Valdo, Mi chiamo Barbara e sono vegetariana dal 2009. La strada per l’eliminazione di latticini e uova è in programma, ma ancora non sono pronta. Per ora li ho ridotti a una volta per settimana. Cerco di adottare uno stile di vita igienico in linea con il mio atteggiamento olistico e di rispetto della natura. La mia dieta è varia e ricca di germogli che mi coltivo da sola e di semi. Quattro pasti a settimana sono macrobiotici. Niente fumo e niente alcool, ovviamente.

IL CALVARIO DELLA MENOPAUSA È SEMPRE IN AGGUATO

Due anni fa, a 46 anni inizia la mia menopausa, vero calvario di sintomi che però cerco di accompagnare seguendo la natura in modo naturale, mediante isoflavoni da trifoglio rosso, sport, magnesio e vitamina E, ma poco accade.

DETOSSIFICAZIONE DA EUTIROX

Ipotiroidea dall’adolescenza, fino a un anno fa sono stata vittima dell’eutirox. Con l’insorgere della menopausa, dopo aver preso consapevolezza del veleno che per 30 anni mi era stato somministrato a beneficio dei vari endocrinologi interpellati nella mia vita, decido di smettere. Lo faccio per gradi e ci ho messo 15 mesi. Da ottobre 2013 non assumo più la velenosa compressa. Valori Ft3, Ft4 e Tsh nella norma e anticorpi negativi.

SPALLA CONGELATA A PARTIRE DA NOVEMBRE 2013

Bene, mi dico! Ma, da Novembre 2013, inizio ad avvertire dei dolori alla spalla sinistra. I dolori sono sempre più intensi. Spalla e articolazione iniziano a congelarsi. Mesi di fisioterapia ordinati dai medici interpellati, che a seguito di RMN mi diagnosticano una sindrome della cuffia dei rotatori con impingement. Passano i mesi ma dolore e blocco della spalla non se ne vanno. Convivo da mesi con il dolore. A ciò si aggiungono fatigue mattutina, stipsi e freddo. Mi metto a studiare in rete e finalmente riesco a fare una diagnosi corretta. Trattasi di capsulite adesiva! Fra le probabili cause rientra l’ipotiroidismo.

RECRUDESCENZA DELLA PATOLOGIA TIROIDEA?

Suppongo che la sospensione dell’eutirox abbia provocato una recrudescenza della patologia tiroidea, dato che l’organo, poveretto, era stato messo a riposo per 30 anni. Oggi sono determinata a trovare un endocrinologo che sposi la mia tesi e mi aiuti con delle sostanze naturali e non ormoni. Sostanze atte a stimolare il mio metabolismo affinché risvegli la mia povera tiroide. Sono stata al centro medico Broussais di Roma e mi sono resa conto che si tratta solo di una associazione a scopo di lucro. Evidenze scientifiche, competenza e professionalità del titolare e dei suoi valletti uguali a zero.

CERCASI ENDOCRINOLOGO COMPETENTE

Sapresti indicarmi qui a Roma un endocrinologo competente che abbia un approccio a 360° ? Insomma, una persona che utilizzi strumenti di valutazione vari, che sappia spaziare tra le varie discipline medico-scientifiche e che consideri l’individuo nella sua interezza e sempre e comunque come elemento facente parte della Natura e che ad essa si deve armonizzare. Spero di non averti tediato e che anzi la capsulite adesiva legata alla tiroide possa essere per te una ulteriore fonte di interesse di cui parlare sul tuo blog! Ti auguro buon tutto e attendo speranzosa una tua risposta.
Barbara

*****

RISPOSTA

ELIMINIAMO INTANTO LA CASEINA

Ciao Barbara. Più che cercare nuovi endocrinologi, mi concentrerei a cambiare registro in tema di latticini, motivo primario dei tuoi sbalzi tiroidei. Eviteresti così di chiamare in causa il provvidenziale stop all’Eutirox e di cercare nuovi improbabili guaritori a Roma e dintorni.

DEFINIZIONE DI CAPSULITE ADESIVA

La capsulite adesiva, o spalla congelata, è una infiammazione acuta si ha quando la spalla fa male e perde il movimento a causa di un’infiammazione. La capsula articolare dell’articolazione della spalla ha legamenti che tengono le ossa delle spalle collegate. Quando la capsula si infiamma, le ossa delle spalle sono in grado di muoversi liberamente nel giunto, per cui si ha diminuzione funzionale, dolori e rigidità, per cui non si riesce a portare il braccio sopra la testa.

LA CUFFIA DEI ROTATORI

La cuffia dei rotatori è il complesso dei quattro muscoli e rispettivi tendini che concorre al movimento dell’articolazione della spalla, tenendo stabile l’articolazione fra scapola e omero. La tendinite della cuffia dei rotatori è l’infiammazione di uno o più tendini che la costituiscono, mentre la borsite è l’infiammazione di una delle borse, piccole sacche con un fluido che servono a diminuire gli attriti durante i movimenti.

INFIAMMAZIONE DELLA CUFFIA

L’infiammazione dei tendini della cuffia dei rotatori è una condizione molto comune e viene caratterizzata generalmente da dolore, sia in movimento che a riposo, nonché da limitazione di alcuni movimenti. Se dovuta a sorsi eccessivi, l’infiammazione si risolve attraverso il riposo, oppure, nella visuale medico-terapeutica, mediante il ricorso a farmaci antinfiammatori e a terapie fisiche e fisioterapiche.

CAUSE DEL PROBLEMA

L’infiammazione può essere causata da traumi, dall’eccessiva ripetizione di movimenti che stressano l’articolazione fra scapola e omero, dalla naturale degenerazione delle strutture tendinee dovuta all’età o da postura e movimenti impropri per l’articolazione. Alcuni tipi di attività sportiva sollecitano particolarmente l’articolazione fra scapola e omero o la espongono a una maggiore probabilità di infiammazione. Fra questi, i più diffusi sono tennis, nuoto, canottaggio, sollevamento pesi, basket, rugby e tutti gli sport di lancio. L’età, inoltre, è uno dei fattori più importanti, poiché con gli anni diminuisce l’afflusso di sangue all’articolazione, e con esso la quantità di proteine fibrose e soprattutto collagene da fissarsia tendini e muscoli. Patologie metaboliche come diabete e tiroiditi, e abitudini di vita come il fumo, il caffè, l’alcol, i latticini con la micidiale caseina,hanno una influenza predisponente allo sviluppo di patologie a carico della cuffia dei rotatori.

FATTORI CAUSANTI E TERAPIE MEDICHE

  • Malattia cervicale al disco del collo,
  • Diabete,
  • Ipotiroidismo,
  • Ipertiroidismo, Infortunio alla spalla.

Il dolore viene trattato con farmaci anti-infiammatori e iniezioni di steroidi. Ci possono volere un paio di settimane per vedere miglioramenti, ma possono volerci anche fino a 6-9 mesi per avere un completo recupero. La terapia fisica intensa deve essere fatta ogni giorno. Se non si interviene, la condizione può migliorare da sola e con poca perdita di movimento.

ESISTE ANCHE LA REMISSIONE SPONTANEA NEL GIRO DI UN ANNO

Eventuali fattori di rischio per la capsulite adesiva, come il diabete o problemi di tiroide, dovrebbero essere trattati. Il trattamento con medicinali e la terapia di solito restituisce il movimento e la funzione della spalla entro un anno. Ripetiamo però che in realtà, anche se non curata, la spalla può migliorare da sola in 24 mesi.

TESTIMONIANZA DI PAZIENTE SU UN FORUM

“Da maggio soffro di capsule adesiva o spalla congelata”, scrive una giovane paziente su uno dei forum. Ho fatto risonanze, ecografie, radiografie in movimento collezionando varie indicazioni e parcelle varie. Tutti mi hanno detto che la fisioterapia non serve e che nel 90% dei casi la spalla congelata si risolve da sola dopo un anno e anche di più. Alla fine, dato che non dormivo più la notte dal dolore, ho fatto la prima infiltrazione di cortisone. Acqua fresca, ossia nessun risultato.

500 EURO A VISITA PER LO SPALLOLOGO DI FAMA

Cambio medico e vado dal professorone spallologo di fama che mi fa pagare la bellezza di 490 euro per visita e infiltrazione numero due, stavolta direttamente nella capsula. La situazione peggiora tremendamente con dolori terribili tutto il giorno, tanto da non poter stare più seduta. La terza infiltrazione non l’ho fatta e sono andata invece da uno straordinario chiropratico-osteopata di Roma che si chiama Peter Crisera.

A ROMA ESISTE LA SOLUZIONE PETER CRISERA

Miracolo! Mi ha sbloccato:

  • Due vertebre cervicali del collo che stavano schiacciate con conseguente brachialgia,
  • Quelle della schiena,
  • Le ossa del piede.

Uscendo dal suo studio già mi sentivo meglio e, dopo due giorni, il dolore alla spalla è diminuito del 50 per cento. Dopo una settimana e un’altra seduta ancora il dolore è sparito del tutto! Non lo ringrazierò mai abbastanza! Ho sofferto per così tanto e a lungo che per la prima volta voglio condividere l’esperienza per chi, come me, cerca disperatamente su internet una soluzione.

CORTISONE BUONO SOLO A DEVASTARE I TESSUTI

Sappiate che il cortisone fa male e danneggia i tessuti. Se vi tormenta il dolore è meglio capirne i motivi e resistere, senza mai imbottirsi di farmaci spesso inutili. Nel mio caso hanno persino peggiorato la cosa. Ho sofferto per così tanto e a lungo che per la prima volta voglio condividere l’esperienza per chi, come me, cerca disperatamente su internet una soluzione.”

PERIARTRITE SCAPOLO-OMERALE

La periartrite scapolo-omerale è una infiammazione dei giunti e coinvolge i tessuti di natura fibrosa che circondano l’articolazione, cioè i tendini, le borse sierose e il tessuto connettivo. Colpisce soprattutto soggetti intorno ai 40 anni, ed è molto frequente. Come tutte le artriti, non è di facile e rapida soluzione. L’insorgenza della malattia avviene all’improvviso, con un dolore alla spalla quando la si muove e quando si tiene il braccio fermo nella stessa posizione per un certo periodo. Ci sono limitazioni ai movimenti. Il paziente non è in grado di alzare il braccio più di 30-40 gradi ed anche il movimento rotatorio è ristretto. Il dolore è accompagnato da difficoltà a compiere anche i movimenti più banali come il radersi e il lavarsi i denti.

DOLORI ALLA SPALLA E SOLUZIONI CONCRETE

Problemi di cattiva dieta, di pesce e crostacei carichi di acido urico, di stress, di aria condizionata, di posture sbagliate, di intossicazione e indebolimento generale, di ore passate al computer. È importante tenere in movimento la spalla e il braccio e fare esercizi riabilitativi. Il complesso muscolare che consente la rotazione del braccio e la sua elevazione è denominato cuffia dei rotatori. Il dolore è causato dall’infiammazione, ma anche dall’ispessimento della capsula articolare.

NON DIMENTICHIAMO LE CURE NATURALI

Stare alla larga pertanto dalle proteine animali, dal sale e dallo zucchero industriali, dal the e dal caffè, dai cibi devitalizzati. Una buona cura è quella di un buon estratto di carote, bietole e sedano, bevendone un litro al giorno. Aumentare l’assunzione di cibi vitali tipo frutta e verdura, senza trascurare cereali integrali, avocado, germogli, e frutta secca. Qualche massaggio può essere d’aiuto. Aiutare il braccio indolenzito e depotenziato a completare i movimenti normali usando il braccio buono. Prendere sole. Pazientare. Aiutare il braccio indolenzito e depotenziato con il braccio sinistro, sia per svolgere le funzioni ora impedite, che per eseguire esercizi di movimento coinvolgenti la spalla stessa. Cataplasmi di fango sulla parte dolente sono ottimi. Anche le foglie di cavolo applicate regolarmente aiutano a disinfiammare.

CON LE CURE MEDICHE NON SI VA LONTANO

La terapia medica continua imperterrita la via dei farmaci e del cortisone a somministrare altri farmaci e altro cortisone, tutto materiale irrisolvente e causatore di pesanti effetti collaterali, incluso vasculiti, inclusi danni cerebrali, inclusi fenomeni degenerativi tipo lupus, Parkinson ed Alzheimer. Hanno ragione a dire spesso che non si guarisce. Non si guarisce di certo coi farmaci, che sono materiale acidificante ed incompatibile!

SERVE PAZIENZA E COERENZA

In realtà l’artrite e la spondilite si possono sicuramente bloccare e sconfiggere, ma non in un giorno o in una settimana. Occorrono settimane e a volte qualche mese. Occorre chiudere i rubinetti del veleno in modo ermetico. Bloccare dunque farmaci e vaccini, fumo, caffè, alcolici, purine, cadaverine, caseine, acidi urici, visto che ogni kg di carne bianca o rossa, di pesce o di gallina contiene 28 grammi di purine. incrementare nel contempo tutti i fattori positivi inclusi nel nostro magico  e sobrio armamentario salutistico.

C’È BISOGNO DI FEBBRE E C’È BISOGNO DI BENEFICHE CRISI INFLUENZALI

Siamo noi stessi gli artefici dell’intossicazione del nostro sangue. Abbiamo urgente bisogno di sane febbri e di benefiche influenze, perché è soltanto attraverso crisi eliminative che possiamo espellere in modo intenso i nostri veleni vecchi e nuovi. “Datemi il potere della febbre e saprò fare mirabilie”, diceva Parmenide, e intendeva esattamente questo. Se non sappiamo disintossicarci da soli, ci pensa il sistema immunitario prima o poi a metterci sotto le coperte. Ma, se ci vacciniamo, niente più influenza, e i veleni restano dentro a corroderci inesorabilmente.

FATALISMO MEDICO A TUTTO SPIANO

Come riportai nella tesina Spondilo-artriti anchilosanti e beffardi cortisoni, il dr Emmanuel Rudd, consulente della Arthitis Foundation, ha scritto che l’artrite è fatta di alti e bassi, ma che progredisce fatalmente verso il peggio. Questo è il tipico fatalismo dei medici. Quegli stessi medici che ti mettono in ginocchio da bambino, ti impediscono di guarire da giovane, e ti crocifiggono poi da adulto, mettendoti ansie ed inquietudini ad ogni occasione. Parliamo di alti e bassi? Gli alti corrispondono alle infiltrazioni, agli antinfiammatori, ai corticosteroidi, alle droghe e ai veleni, mentre i bassi corrispondono alle inevitabili crisi depressive derivanti da tali pratiche terapeutiche, strozzanti, iatrogene e prive di speranza.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

2 Commenti

  1. cris atx

    ho sofferto di capsulite adesiva severa ( e dolorosissima) per più di un anno, provando tutto il calvario delle cure istituzionali. ma con nessun risultato, se non remissione del doloro per qualche ora con l'uso di medicinali cortisonici che in breve tempo mi hanno creato problemi gastrici. Sospeso tutto, medicine e inutili sessioni fisioterapiche, mi sono curata con una sola seduta di ipnosi regressiva, tramite la quale ho capito l'origine psichica della malattia. il dolore è completamente sparito seduta stante, i tendini si sono via via liberati già dal giorno dopo, ora sto riprendendo giorno per giorno la completa mobilità della spalla. Il tutto in meno di un mese. Sono felice e ringrazio la capsulite adesiva per avermi fatto scoprire l'enorme forza guaritrice che ognuno di noi conserva.

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