LETTERA
IL TUO METODO È DAVVERO ECCEZIONALE
Ciao Valdo, sono una tua estimatrice. Ho abbracciato da poco lo stile crudista, a cui mi stavo avvicinando da un anno a questa parte. Te lo dico con franchezza e senza riserve. Il tuo insegnamento mi sta dando grande giovamento! Il tuo metodo è davvero eccezionale!
Volevo aggiungere che da un anno non mangio latticini, latte e derivati, e che da tre mesi ho eliminato completamente anche la carne.
Soffro di tonsillite, che prima era associata a candidosi in forma lieve ma cronica. Ora, con l’alimentazione vegana, la candidosi è radicalmente scomparsa, e questo è già un fatto notevole e meritevole di divulgazione.
TONSILLITE RESIDUA E PATINA BIANCASTRA CON GRUMOLETTI
Solo che intorno alle tonsille continua a formarsi del materiale umido e biancastro, dall’odore di pus. Quando vado a toglierlo e ad osservarlo da vicino si trasforma in pallina farinosa di colore bianco-giallastro o bianco-verdino, morbido al tatto e che schiacciato si sfalda.
INTERVENTI RIPULITIVI MANUALI E FEBBRI RICORRENTI
Ho sentito diversi pareri al riguardo. C’è chi mi dice che ciò è dovuto all’accumulo di cibo che entra nelle fessure delle tonsille e le infiamma. Un otorino mi disse, diversi anni fa, che è una cosa normale (senza spiegarmi di cosa si trattasse) da ripulirsi e togliersi manualmente. Ma non sempre si forma in punti facili da pulirsi, e così mi dà spesso febbre per settimane di seguito. Dopo aver asportato questa sostanza, applico direttamente sulle tonsille della propoli in soluzione idroalcolica.
COME ELIMINARE QUESTI ULTIMI INCONVENIENTI?
Potresti darmi un aiuto a capire di cosa si tratta? Mi daresti un consiglio su come eliminarla? È corretto dover continuare a toglierla o esiste qualche altra soluzione (premesso che non ho nessuna intenzione di togliere le tonsille)? Ti ringrazio in anticipo per il tempo dedicatomi e ti rinnovo i miei più sentiti complimenti per il tuo lavoro. Con stima. Daniela
RISPOSTA
DEBELLATA LA CANDIDOSI! UNA NOTIZIA DA PRIMA PAGINA.
Ciao Daniela, la tua mail è di importanza davvero straordinaria. Se davvero sei riuscita a debellare la candidosi è cosa da annunciare sui telegiornali nazionali e locali, scomodando anche la Reuter e le agenzie internazionali. Ti ho già inserita nella mia mailing list e avrai tutte le mie tesine in via diretta.
COS’È LA CANDIDOSI
Chiariamo però una cosa sulla candidosi. Per noi igienisti non c’è nulla di strano in questo tipo di guarigioni, essendo tutta la nostra teoria basata sul riequilibrio generale del corpo e quindi su una ovvia scomparsa anche di questi fastidiosi inconvenienti. Ma per la medicina ufficiale, che le prova tutte in continuazione, la candidosi è la più diffusa, difficile, intrattabile, e scorbutica infezione sulla faccia del pianeta.
L’USO DI ANTIBIOTICI, DI CORTICOSTEROIDI E DI PROFILATTICI CAUSE PRINCIPALI DELLA PATOLOGIA
Le infezioni, solitamente interne ed endogene, derivano dall’aumentato sviluppo della flora residente e dall’alterata integrità delle barriere di difesa dell’organismo. Clinicamente parlando ci sono candidosi orali, che presentano placche di colore bianco, candidosi cutanee che interessano distretti superficiali e candidosi vaginali o vulvovaginiti, che sono a carico degli organi riproduttivi. Il maggior agente delle candidosi, il miceto Candida Albicans, si sviluppa a causa di uso di antibiotici, di corticosteroidi, di contraccettivi (profilattici, pillole), e anche per insufficienti attenzioni igieniche.
LA FUORIUSCITA DI MATERIALE CORROTTO È SEMPRE UN FATTO POSITIVO E PREZIOSO, IN TERMINI DI SALUTE
Occorre però far presente che ad ogni anormalità organica, il corpo risponde con dei processi di tutela che all’uomo, medico e non medico, regolarmente sfuggono. Il corpo cerca in continuazione di liberarsi delle impurità e dei veleni che si accumulano al suo interno. La fuoriuscita di umori conosciuti volgarmente con i nomi di catarro vaginale, flusso, blenoraggie, funghi o perdite bianche, è sempre un processo benefico con cui l’organismo si libera delle sostanze corrotte o comunque inservibili.
LA RITENZIONE DI VELENI COMPORTA INFIAMMAZIONI, CONGESTIONI E QUINDI CISTI E TUMORI
Grave errore dunque interrompere tali meccanismi con lavaggi astringenti o con altri sistemi raccomandati dalla medicina ufficiale, in quanto comportano una ritenzione di veleni nel corpo, nonché una maggiore infiammazione e congestione sanguigna interna. In tal modo si creano le basi e i precursori per la formazione di cisti e tumori. Non dimentichiamoci che la maggior parte delle malattie umane è causata da una congestione interna del basso ventre, col sangue che va ad accumularsi in questa zona, lasciando l’epidermide esterna e in particolare le estremità del corpo (mani e piedi) fredde e raggelate, in un disequilibrio termico che è esiziale per la salute nell’assieme.
LA CONFERMA DI GUARIGIONE, DA PARTE DEI LABORATORI DI ANALISI, AVVIENE TRAMITE TAMPONE FARINGEO
Per quanto concerne la sconfitta della candidosi, immagino che tu abbia notato questi miglioramenti soprattutto a livello di zona genitale, anche se non lo hai specificato. Per poter dire in modo sicuro e definitivo che la candidosi è stata davvero debellata e non esiste più, i medici chiedono ai loro laboratori un tampone faringeo con ricerca dei miceti e dei batteri. L’esito è sempre definitivo e termina con un sì o un no. A livello orale, la candidosi si rivela sulla mucosa geniena, sul palato molle e sui bordi linguali. Di sicuro, il fatto che tu possa affermare che la candidosi è scomparsa rimane importantissimo e carico di significato. Anche se ciò non venisse confermato dal tampone faringeo, sarebbe comunque un segnale positivo verso la guarigione.
COSA SONO LE TONSILLE
Quanto alla tonsillite, in forma lieve ma cronica, prima associata alla candidosi e ora rimasta in forma residua, occorre fare un discorso specifico. Le tonsille sono due ghiandolette poste ai lati della gola sotto l’ugola, hanno la forma di una mandorla. Fungono da sentinella e difendono l’organismo dalle sostanze estranee che circolano nel sangue. Le tonsille non solo distruggono le sostanze impure provenienti direttamente dall’esterno, ma anche quelle che circolano nel sangue.
LE TONSILLITI SI RISOLVONO CON UNA LUNGA SERIE DI DIGESTIONI VIRTUOSE, E ATTIVA ELIMINAZIONE DA PARTE DI PELLE, RENI E INTESTINI
L’infiammazione delle tonsille, o tonsillite, denuncia una situazione di sangue guasto che necessita al più presto di buone digestioni in serie continua, e non a periodi o a sprazzi. Servono buone e leggere digestioni, con attiva eliminazione da parte della pelle, dei reni e degli intestini.
ASPORTAZIONE COMBINATA DI TONSILLE E APPENDICE SIGNIFICA 10 ANNI DI MENO SUL POTENZIALE
Chiaro che l’estirpazione delle tonsille non rimuove mai la vera causa del male, ma priva piuttosto l’organismo di una delle sue più fide difese. Sopprimendo le tonsille si caricano di maggiore lavoro gli altri organi immunitari come l’appendice (che svolge una funzione analoga), e che finiscono facilmente per infiammarsi a loro volta. La scuola igienistica tedesca, amante delle cifre e delle statistiche, dice che l’asportazione combinata di tonsille ed appendice significa 10 anni di vita in meno per il soggetto operato.
GLI ZAFFI DI PUS CASEOSO INDICANO IL PERMANERE DI UNA PATOLOGIA CRONICA TONSILLARE
Nel tuo caso personale, cara Daniela, ti stai già comportando bene e quindi sei sulla via della normalizzazione a tutto campo. Ma il protrarsi di queste patine e di questi frammenti che si chiamano in termine tecnico zaffi di pus caseoso, indica una patologia cronaca tonsillare, dovuta a leggera carenza immunitaria e a infezioni ricorrenti.
LA TONSILLITE CRIPTICO-CASEOSA E IL CONSEGUENTE PROBLEMA DELL’ALITOSI
La tua attuale patologia, e lo posso dire dopo aver consultato un mio caro amico otorino, specialista di livello internazionale, è classificabile come tonsillite criptico-caseosa. È sconsigliabile fare quanto stai combinando. Non risolvi nulla e puoi causare ulteriori danni. Gli zaffi caseosi apportano di sicuro dei problemi di alitosi. Nessun dubbio sul fatto che se ne dovranno andare.
LA SOLUZIONE STA NELLA DIETA E NEGLI STILI DI VITA A SUPPORTO DELLA DIETA
Le soluzioni stanno nella dieta, nell’igiene della bocca e negli immunostimolatori. Nessun medico serio e competente al mondo può negare che la dieta vegana-fruttariana-crudista sia il meglio del meglio. Se però non basta la dieta, occorre perfezionarla ancora di più, ed occorre abbinarle altri comportamenti di supporto, tipo ginnastica, traspirazione, fatica, movimento, respirazione ed esposizione solare.
LA RIMOZIONE DÀ LUOGO A RAPTUS NEVROTICI CHE È MEGLIO ABBANDONARE
L’igiene della bocca esclude la rimozione dei grumoletti gialli, che viene definita col termine patologico di raptus nevrotici. Si può ricorrere invece ad antisettici e colluttori di tipo vegetale, che si trovano nei negozi di erboristeria, e fare dei risciaqui periodici, ma sempre senza esagerare, per non compromettere l’equilibrio ambientale della bocca stessa.
IMMUNOSTIMOLATORI E RIMOZIONI RESTANO ULTIMA RATIO PER GLI SPECIALISTI MEDICI
Quanto infine agli immunostimolatori, trattasi di farmaci tipo i lisati batterici (derivati batterici decurtati del loro potere patogeno). L’ultima ratio, sempre per i medici del settore, resta l’asportazione delle tonsille, che cito solo a scopo informativo, visto che l’igienismo esclude rigorosamente interventi invasivi, soprattutto in zona immunitaria.
LA MIA ESPERIENZA PERSONALE
Aggiungo anche la mia esperienza personale. Una ventina d’anni fa, quando ero vegetariano ma non vegano, e prendevo liberamente uova e qualche formaggio tipo camembert, succedeva pure a me, a volte, di deglutire e di trovarmi automaticamente sulla lingua tali grumetti. Non spesso e non tanto, ma ricordo che succedeva. E la cosa avveniva soprattutto dopo le partite di calcio, dove si sudava tanto e si faticava, spingendo dunque l’organismo alle massime sollecitazioni e ad automatiche purificazioni. Da quando sono vegano-fruttariano-crudista con più grinta e intensità, cioè da 25 anni a questa parte, non ho mai più sperimentato tale fenomenologia cripto-casearia.
UN ULTERIORE PASSO IN AVANTI PUÒ ESSERE UN DIGIUNO DI CIRCA 3 GIORNI
Sicuramente, i zaffi di pus caseoso fanno parte del materiale nocivo da espellere, per cui è positivo che essi vengano a galla e trovino una via di sfogo. Dannosissimo quindi combatterli con interventi di ricerca nella gola, che vanno solo ad intralciare il lavoro riparativo delle tonsille stesse. Un buon digiuno di 3 giorni, e una continuazione paziente delle attuali tue buone abitudini, dovrebbe sicuramente portarti a ulteriori perfezionamenti, e alla scomparsa graduale della tonsillite. È probabile che nel tuo corpo esistano tuttora depositi di cadaverine, caseine, ed altre sostanze accumulate negli anni scorsi, e che trovino attualmente una valvola di scarico nel tuo organo tonsillare.
Valdo Vaccaro
Il suo intervento, dottore, è molto ben strutturato e ricco di tutti i dettagli essenziali. Sarebbe molto gradevole trovare questo genere di risposte ogni qualvolta una persona abbia il bisogno di conoscere i propri problemi dalla radice alle sfumature. Complimenti di cuore!