CHE COS’È LA CANDIDOSI
La candidosi, conosciuta anche come candidiasi o moniliasi, è una micosi provocata dal sovraccarico del fungo del genere Candida. La Candida albicans è il più comune, ma ne esistono altri che includono la Candida tropicalis, paratropicalis, dubliniensis, glabrata, krusei, guillermondi e zeylanoides.
Causa un infiammazione delle mucose del sistema gastrointestinale, a partire dalla bocca fino al retto, oltre che anche infiammazioni delle regioni genitali e della pelle, capelli e unghie.
La candida è quindi un fungo presente normalmente nel nostro corpo insieme a miliardi di altri germi. In particolare vive nell’intestino, dove di solito è un ospite discreto, fino a quando non si creano delle condizioni di disbiosi per cui inizia a moltiplicarsi e inizia a dare problemi.
Infatti, in situazione di eubiosi, cioè perfetta armonia tra corpo e flora batterica, la candida è addirittura utile in quanto aiuta il corpo a smaltire tossine e metalli pesanti.
Ma se la funzionalità intestinale è compromessa, per esempio in caso di stitichezza, di diarrea, di disbiosi, cioè quando c’è un’alterazione della flora batterica, quando c’è un meteorismo persistente, la candida tende a dare molti problemi. E infatti chi soffre di patologie da candida sa che si presentano spesso accompagnate a una funzionalità intestinale alterata.
La Candida Albicans colpisce il 75% delle donne e si manifesta come recidivante nel 40-50% dei casi.
TIPI DI CANDIDOSI
La candida, come il lievito che usano i fornai, ama i posti caldi, umidi, scuri, ombrosi, ed impera soprattutto in presenza di zuccheri inutilizzati. Se colpisce i bimbi, lo fa tra le pieghe del collo, in bocca o sotto il pannolino.
La candida non vive quindi solo nell’intestino ma anche nella zone intime, sulla pelle, nella bocca, nelle orecchie e altre aree del corpo e non dà problemi fino a quando l’equilibrio con gli altri microorganismi non viene alterato.
Preferisce la zona inguinale o quella sotto-mammellare nelle persone obese, o si sviluppa sotto le unghie nelle persone con le mani umide e spesso nell’acqua. Si sviluppa sul pene maschile e sui capezzoli delle mamme che allattano. Le zone più colpite sono comunque quelle più intime, cioè le aree sessuali e riproduttive.
Clinicamente parlando ci sono quindi più tipi di infezioni da candida, identificate dall’area colpita dalla micosi.
- Candidosi orale – Il fungo in questo caso si accumula sulle mucose orali, causando lesioni color bianco crema, spesso sulla lingua o sulla superficie interna delle guance. Si può estendere però anche al palato, tonsille, gengive e gola. Colpisce più frequentemente bambini e anziani, persone con difese immunitarie ridotte.
- Candidosi cutanea – Avvengono su aree dell’epidermide poco esposte all’aria e/o mantenute umide per tempi prolungati.
- Candidosi vaginale o vulvovaginite – Sono a carico degli organi riproduttivi femminili. Causano irritazioni, secrezioni e prurito intenso in area genitale. Colpisce in media 3 donne su 4 almeno una volta nella vita. In caso di candidosi al pene si parla di candida maschile.
- Candidosi intestinale – Candidosi che colpisce il tratto enterico.
SINTOMI DI CANDIDOSI
La candidosi, di qualunque tipo sia, è generalmente caratterizzata da una serie di sintomi comuni. Ambienti caldi ed umidi e l’assunzione di alimenti ricchi di zuccheri e lieviti possono peggiorare significativamente questi sintomi che includono:
- Mal di testa, cefalee frequenti, sinusiti croniche.
- Depressione e irritabilità, amnesie, confusione, vertigini, sbalzi d’umore, stati d’ansia, insonnia.
- Desiderio smodato per dolci e prodotti lievitati con attacchi esagerati di fame, a cui fa seguito gonfiore.
- Parestesie periferiche.
- Sindrome da fatica cronica.
- Iperattività.
- Ipotiroidismo.
- Desiderio forte per l’alcol.
Molti di questi sintomi derivano da un aumento della produzione di muco da parte del corpo in risposta alle varie infiammazioni causate dalla candida.
1. SINTOMI DI CANDIDOSI VAGINALE
I sintomi tipici della candidosi vaginale sono:
- Forte prurito o bruciore, che spesso si fa più intenso durante il passaggio dell’urina.
- Perdite vaginali biancastre e granulose dall’aspetto simile a ricotta, spesso inodori.
- Perdite vaginali acquose.
- Arrossamenti, infiammazioni e gonfiore in zona genitale.
2. SINTOMI DI CANDIDA INTESTINALE
I sintomi di candidosi intestinale sono:
- Rallentamento della digestione.
- Gonfiore e meteorismo e pesantezza, in particolare in seguito a pasti ricchi di carboidrati.
- Dolore e crampi intestinali.
- Costipazione e diarrea in alternanza.
- Perdita di peso corporeo.
- La candida intestinale può causare anche febbre, brividi, vertigini e un malessere generale.
- Alterata qualità delle feci, che saranno molli, informi.
- Prurito ed eczema perianale.
3. SINTOMI DI CANDIDOSI ORALE
La candidosi orale è caratterizzata dalla lingua coperta da una patina di colore bianco o macchie bianche intorno alla bocca. Inizialmente può presentarsi in modo molto leggero da passare inosservata. I sintomi più frequenti di candidosi orale sono:
- Lesioni biancastre su lingua, l’interno delle guance, a volte sul palato, gengive, tonsille e gola.
- Lesioni leggermente sporgenti con un aspetto simile a formaggio.
- Arrossamento, infiammazione e dolori che possono causare difficoltà alla deglutizione.
- Leggero sanguinamento in seguito allo sfregamento delle lesioni.
- Ulcerazioni, infiammazioni e taglietti agli angoli della bocca (cheilite angolare).
- Perdita della capacità gustativa.
Nei casi gravi, di solito associati a tumore o a difese immunitarie molto basse, le lesioni della candida possono estendersi fino all’esofago (Candida esophagitis), creando difficoltà e dolore alla deglutizione e sensazione di cibo incastrato nella gola.
4. SINTOMI DI CANDIDOSI CUTANEA
La candidosi cutanea può presentarsi su varie parti del corpo, in particolare in aree poco esposte alla luce, umide o che vengono spesso a contatto con l’acqua.
- Pelle – Funghi sulla pelle, dita, mani o sotto le unghie, eruzioni cutanee, psoriasi, acne.
- Candidosi al seno – Prurito e arrossamento dei capezzoli, pelle dell’areola lucida o secca, dolore durante l’allattamento, fitte al petto.
CAUSE DI CANDIDOSI E RECIDIVE
Nelle persone sane la popolazione micetale della candida è, in genere, limitatata e mantenuta a livelli non patogeni dalla funzionalità del sistema immunitario e dalla presenza dei batteri saprofiti, come gli acidofili o il bifidobattere, che competono con essa per i substrati nutritivi.
Il fungo organico Candida Albicans, viene orchestrato e tenuto sotto controllo direttamente dal sistema immunitario, e da un virtuoso equilibrio batterico che si crea nell’intestino e nel corpo delle persone sane e normali.
Al limite, direi che la candida è utile ed indispensabile, nel senso che si comporta da fattore fastidioso e sintomatico di riequilibrio e di spurgo di sostanze non assimilate e non espulsibili tramite il sistema escretorio (reni, polmoni, pelle). Il perdurare della candida è a questo punto una questione di terreno, cioè di salute globale, e non certo di infettività o sciocchezze simili.
I fattori principali che causano un’alterazione dell’equilibrio batterico con la proliferazione eccessiva della candida sono:
- I farmaci come antibiotici, steroidi, cortisonici – sono tutti acidificanti e creano pericolose tossine. Soprattutto gli antibiotici sconvolgono la flora batterica distruggendo quella buona.
- Tutte le diete prevalenti e standard, inclusive di carni e salumi, formaggi e zuccheri raffinati – Tutte le diete che si allontanano dai principi delle plant-based diets o del vegeto-crudismo tendenziale, producono carenza di vitamina C e indebolimento immunitario.
- Le interferenze dello stress sul sistema immunitario e l’ecosistema intestinale, specie nel colon irritabile dei soggetti ansiosi, concorrono nel favorire la virulenza del fungo. L’alterazione della flora microbica intestinale favorisce infatti lo sviluppo della micosi.
- Preparati ormonali femminili come i contraccettivi orali.
- Le vaccinazioni dissestano l’equilibrio tra Th1 e Th2, i principali meccanismi di difesa. Th1 è l’immunità legata alle cellule T helper di tipo 1 (immunità cellulo-mediata con secrezione intracellulare di monossido di azoto) ed è la primaria difesa contro funghi, protozoi e virus. Th2 invece è l’immunità legata alle cellule T helper di tipo 2 ed è la difesa cellulare legata alla produzione di anticorpi. La predominanza di Th2 favorisce lo sviluppo di infezioni virali croniche o micosi perché l’organismo non riesce ad arginarle efficacemente.
- Il mercurio contenuto nelle amalgame dentarie è associato ad aumento di candidosi.
- Insufficienti attenzioni igieniche.
FATTORI DI RISCHIO
I fattori di rischio includono situazioni di sistema immunitario indebolito, uso di farmaci come antibiotici, FANS, pillola anticoncezionale, corticosteroidi, tutti cause di squilibrio del microbiota intestinale.
Le conseguenze includono la sindroma dell’intestino gocciolante, nella quale molecole attraversano le pareti intestinali e determinano risposte allergiche, ipersensibilità e intolleranze alimentari.
Situazioni di gravidanza e in fase premestruale, gli alti livelli di estrogeno potrebbero favorire la candidosi.
TRATTAMENTI
I trattamenti convenzionali per le micosi dipendono dalla gravità e dalla frequenza con cui queste infezioni si presentano.
Nel caso di sintomi di moderata intensità e frequenza bassa vengono in genere proposte:
- Terapia vaginale a breve termine – Consiste in farmaci antimicotici da assumere per un periodo che va da 3 a 7 giorni. Sono disponibili sotto forma di creme, unguenti, compresse e supposte, e includono farmaci come il miconazolo (Monistat 3) e il terconazolo. Sono sconsigliati in gravidanza e gli effetti collaterali includono nausea, eritema, prurito e sensazione di bruciore.
- Fluconazolo (Diflucan) – È un farmaco antimicotico da assumere per via orale da prendere una sola volta. Non è consigliato se in gravidanza. Gli effetti collaterali comprendono cefalee, rash cutanei, nausea, vertigini, vomito, diarrea e dolore addominale. Effetti più rari sono anoressia, oliguria, alopecia, trombocitopenia, parestesie e costipazione.
In caso di sintomi più gravi, o infezioni più frequenti, le terapie consigliate dalla medicina sono:
- Farmaci antimicotici a lungo termine – da prendere ogni giorno fino a due settimane di tempo, poi una volta a settimana per sei mesi.
- Farmaci orali – Più dosi di Diflucan vengono utilizzate per candidosi più gravi. Sempre non consigliato in gravidanza.
- Ovuli di acido borico – Vengono inseriti nella vagina capsule di acido borico da 600mg, che agisce come disinfettante e antisettico. Effetti collaterali possibili sono la vulvovaginite (in particolare in caso di sovradosaggio).
La candida può chiaramente ripresentarsi se in seguito al trattamento non vengono rimosse le vere cause di micosi.
Ricordare che l’applicazione di trattamenti che contrastano flusso ed espulsione verso l’esterno, o trattamenti tipo lavaggi stringenti o altri procedimenti curativi medici tesi a sopprimere l’azione benefica del sistema immunitario, significa promuovere maggiori congestioni ed infiammazioni interne.
VISIONE IGIENISTA
La terapia contro la candida albicans con cure mediche specifiche, spesso si rivela inefficace, a dimostrazione che si tratta di una eruzione, ovvero di una fungazione, fortemente voluta e cercata dal sistema immunitario, come soluzione migliore per scaricare il surriscaldamento interno e per avvertire il soggetto colpito che le formule di alimentazione e di vita adottate non si addicono al proprio organismo. L’unico rimedio, pertanto, è quello di puntare con decisione alla salute integrale.
Dopotutto, questa irritazione è il classico sintomo di altre situazioni a monte, che sono lo squilibrio biochimico, l’acidificazione del sangue, la debolezza organica, il surriscaldamento gastro-intestinale, lo stato di fermentazione alcolica del materiale in transito. La fuoriuscita di materiale corrotto è sempre un fatto positivo e prezioso, in termini di salute.
Occorre far presente che ad ogni anormalità organica, il corpo risponde con dei processi di tutela che all’uomo, medico e non medico, regolarmente sfuggono. Il corpo cerca in continuazione di liberarsi delle impurità e dei veleni che si accumulano al suo interno. La fuoriuscita di umori conosciuti volgarmente con i nomi di catarro vaginale, flusso, blenoraggia, funghi o perdite bianche, è sempre un processo benefico con cui l’organismo si libera delle sostanze corrotte o comunque inservibili.
PREVENZIONE
Per ridurre il rischio di candidiasi è bene evitare al meglio tutte le possibili cause scatenanti. Per quanto riguarda la candidiasi vaginale le misure preventive comprendono:
- Evitare di indossare indumenti intimi troppo stretti e in tessuti sintetici.
- Evitare i lavaggi vaginali che possono rimuovere batteri utili a proteggere dalle infezioni.
- Evitare prodotti per l’igiene intima profumati artificialmente, aggressivi e di tipo industriale.
- Evitare i bagni e le docce con acqua troppo calda.
- Evitare l’utilizzo di antibiotici.
- Evitare di mantenere la pelle costantemente umida per lunghi periodi, per esempio con vestiti bagnati o sudati.
Per prevenire le candidosi orali invece:
- Curare l’igiene orale spazzolando e passando i denti con il filo interdentale due o più volte al giorno.
- Rimuovere eventuali dentiere durante la notte e pulirle al meglio, assicurarandosi anche che la dentiera non causi irritazioni.
- Eliminare zuccheri e carboidrati raffinati, che promuovono la crescita della candida.
COME CURARE LA CANDIDA IN MODO NATURALE
Se vogliamo risolvere velocemente i disturbi della candida e se vogliamo evitare che si ripresenti è fondamentale innanzitutto curare la funzionalità intestinale.
La candida non è una malattia ma il bianco sintomo visibile di una serie annosa e praticamente ininterrotta di cattive digestioni. Viene percepita come fastidiosa, scomoda, debilitante ed imbarazzante irritazione, ma in realtà trattasi di spia rossa che segnala la presenza di altri problemi causativi irrisolti. Scagliarsi contro il fungo chiamato candida è autolesionismo. Occorre invece bonificare il terreno ed acidificarlo adeguatamente, nelle aree del corpo a prevalenza acida (ad esempio in zona stomaco, in zona colon e in zona vagina).
Occorre scagliarsi piuttosto contro la vita sedentaria, contro la stitichezza, contro i farmaci e le vaccinazioni, contro le congestioni del basso ventre, contro i vestiti stretti e in materiale sintetico, contro le creme, i detergenti, i bagni schiuma, gli antibiotici, gli antitraspiranti, i deodoranti, le pillole anticoncezionali. Quando nella vagina esiste il giusto bilancio acido-alcalino, con netta prevalenza acida come deve essere nella parte ventrale, la candida non si sviluppa.
In sostanza la candida non va combattuta ma aiutata ad esprimersi ed espellersi. Come? Smettendo immediatamente di mangiare, e bevendo acqua leggera a volontà, mediante un digiuno di 2-3 giorni dove la crisi eliminativa spinge a mandar fuori più veleno ancora fino a scomparire.
ALIMENTAZIONE
Se ci sono ricorrenti episodi di mughetto (candida in bocca) o candida vaginale, e di cistiti frequenti, significa che sussiste un proliferare di candida nella sua forma tossica di fungo anche intestinale. Agire su quest’ultimo è l’unico modo per non avere più recidive di alcun tipo. Prediligere verdure fresche e cotte al vapore. Frutta poco dolce tipo limoni, pompelmi, mirtilli, frutti di bosco, aglio, cipolla, ravanelli, crescione, alghe, bietole, cavolini, broccoli, zenzero, zucca, curcuma, cannella.
Un programma regolare di succhi freschi di carota, patata, sedano e ananas, oppure di bietola, patata dolce e mela, oppure di topinambur, rapa, zenzero e carota, con l’utilizzo di un adeguato estrattore di succo è di sicuro beneficio. Se in stagione si può anche adottare un semi-digiuno a base di uva soltanto, chiamato anche cura dell’uva, da consumarsi senza limiti che non siano quelli della sazietà.
Importante massimizzare l’apporto di alimenti ricchi di vitamine, come:
- Vitamina A – Oltre che a mantenere mucose vaginali ed ovariche sane e funzionanti, la vitamina A serve a limitare le tensioni premestruali e l’irritabilità. Troviamo la vitamina A in peperoncino, carota, tarassaco, acetosa, patate, patate dolci, spinaci, crescione, zucca, manghi, finocchio, melone, kaki, broccoli, cipolla.
- Vitamine del gruppo B – In associazione a buoni livelli di calcio, agiscono come panacea del sistema nervoso e giocano pure un ruolo significativo nel bilancio ormonale e nel bilancio zuccherino. Il gruppo B lo troviamo in sesamo, girasole, pinoli, pistacchi, anacardi, miglio, castagne, semi di zucca, mandorle, dattero, tarassaco, acetosa, avocado. Importante la B6 o piridossina naturale, contenuta in limoni e arance, bietole, cavoli, crescione, legumi non stracotti, cereali integrali non stracotti e germe di grano. Il calcio lo troviamo nel sesamo, mandorle, tarassaco, crescione, finocchio, spinaci, girasole.
- Vitamina C – L’acido ascorbico, non è solo utile contro lo scorbuto e contro il raffreddore, ma ha pure effetti diuretici, per cui collabora contro le congestioni cicliche e la ritenzione idrica. La troviamo nelle ciliegie, rosa canina, bacche di goji, guava, ciliegie, crescione, cavolini Bruxelles, cavolfiore, acetosa, kumquat, cavolo, limone, litchi, longan, mangostin, mango, tarassaco, asparago.
- Vitamina E – Come aiuto alla fertilità e alla circolazione. Si trova nel germe di grano, durian, noci, legumi, lupini, foglie verdi, e viene coadiuvata da carciofi, finocchi, ortiche, finocchi, asparagi, fragole, frutti di bosco, limone, tutte risorse pro-circolazione.
- Vitamina F – Apporta benefici in quanto allevia i problemi all’apparato riproduttivo femminile. La troviamo nell’avocado, olive, olio di oliva extravergine e oli vegetali estratti a freddo.
L’albumina è un’altra sostanza importante per il benessere umano e per il rafforzamento delle difese immunitarie. Per incrementare l’albumina si può ricorrere a funghi secchi, fave, fagioli, piselli, soia, mandorle, pinoli, noci, nocciole, pistacchi, anacardi, avocado, quinoa, grano saraceno, miglio, semini vari, olive e uova.
Gli zuccheri della frutta invece, in quanto accompagnati dal loro succo e dal loro contorno mineral-vitaminico, sono amici e mai nemici.
Altre erbe e radici speciali di supporto restano la curcuma, lo zenzero, l’aglio, l’acetosa, il plurimenzionato tarassaco, la genziana, la salvia, la malva, il silene, i germogli di luppolo, il prezzemolo, porro, peperoncino piccante, il ravanello, la malva, ortica, piantaggine, germogli di alfa-alfa.
In caso di disturbi intestinali e di colon irritabile si possono assumere alimenti ricchi di probiotici o consumare quotidianamente yogurt naturale o anche yogurt vegano alla soia, arricchendolo volendo con dei mirtilli depurativi o, in alternativa, con un cucchiaio di germe di grano e uno di miele e di farina di carrube, onde evitare cadute psico-fisiche di metà mattina.
ALIMENTI DA EVITARE
Gli alimenti da evitare sono i soliti, cioè carni, latticini, prodotti industriali, caffè, bevande confezionate. Particolare attenzione agli zuccheri e alle farine raffinate e all’alcol, fonte di nutrimento per la candida.
Zuccheri industriali e proteine animali portano allo sviluppo della flora batterica cattiva, disbiotica, anaeroba. La massa fecale di un soggetto vegetariano è costituita da un salubre 20-40% di germi buoni, ossia di enterobatteri simbiotici o saprofiti, bisognosi di ossigeno per vivere.
I germi cattivi e disbiotici sono capaci di iper-moltiplicazioni patologiche riuscendo a sopravvivere senza ossigeno e causando un ambiente putrefattivo che apre la strada ai funghi e alle candide, e di conseguenza alla parassitosi, condizione di non facile cura, vista la capacità di resistere e di trasformarsi in parassiti diversi, alla capacità di cambiare velocemente i connotati, da parte di questi microorganismi che vivono non dei nostri residui tossici interni come i batteri, ma dello stesso cibo che noi assumiamo, mettendoci letteralmente in ginocchio e causando debolezza, anemia ed inquinamento interno.
Mettere quindi in conto la probabile presenza di parassiti intestinali pericolosi in quanto di difficile diagnosi e cura, per cui oltre che stare alla larga da zuccheri e dolciumi, consigliabile nel contempo assumere mezza manciata al giorno di semi di zucca, nonché aglio, zenzero, peperoncino e miele. Verificare, in fase di analisi del sangue, che gli eosinofili non superino il livello di guardia del 2%.
RIMEDI NATURALI
Quando la candida muore libera molte tossine. È quindi importante che i canali preposti ad eliminarle siano pronti per farlo, in primis il colon. Questo significa che prima di iniziare a prendere eventualmente degli antimicotici sarebbe opportuno seguire una dieta basata su verdure crude e cotte, cereali senza glutine (grano saraceno, miglio, quinoa, amaranto, riso integrale per circa 70 gr al giorno) e oli vegetali (olio di oliva, di semi di canapa e di semi di lino) per almeno una settimana.
In questo modo si dà un po’ di tregua all’apparato digerente e si inizia a privare la candida dei suoi cibi preferiti, gli zuccheri. Inoltre, questo tipo di alimentazione dovrebbe favorire l’evacuazione. A intestino libero e pulito, sarà più facile eliminare le tossine che la candida libererà per le cure antimicotiche. Una settimana di dieta anticandida super stretta, come 5 giorni di sola verdura e oli vegetali, potrebbe essere il metodo ideale.
I rimedi naturali per i casi di candidosi includono:
- Acido caprilico – L’acido caprilico è una sostanza antimicotica e antifungina presente naturalmente nell’olio di cocco. Oltre alla candida può essere utile in casi di infezioni da E. coli. Puoi assumere l’olio di cocco sia come alimento che applicandolo direttamente sulla pelle, ottenendone oltre all’effetto antimicotico dell’acido caprilico, anche un effetto ammorbidente e protettivo della cute. Non va comunque considerato come cura risolvente. Fino a quando la superinfezione intestinale non viene sconfitta e la flora batterica intestinale ricostituita tramite un’alimentazione adeguata, le manifestazioni vaginali, a livello della bocca, della pelle o delle unghie tenderanno a ripresentarsi sistematicamente e recidivare.
- Evitare l’umidità prolungata – La candida ama l’umido, quindi evitare anche di rimanere con il costume bagnato. Per la doccia ovviamente nessun problema, basta utilizzare acqua fresca o non troppo calda e asciugarsi bene. Gli assorbenti interni possono essere utilizzati, ma vanno sostituiti ogni 6-8 ore. Ammessa la palestra ma con moderazione, evitando eccessive sudorazioni, utili in generale, ma fastidiose in queste circostanze. Evitare eccesso di lavaggi. Usare detergenti intimi a pH leggermente acido o neutro.
- Evitare la depilazione del pube – Da quanto comunemente si possa ritenere, la pratica della depilazione del pube e dell’area genitale esterna, non comporta una migliore condizione igienica ma, al contrario, può irritare la cute esponendola a maggior rischio di infezione.
- Cataplasmi di fango – Lezaeta include nei rimedi per la candida i cataplasmi di fango freddo al basso ventre nelle ore notturne, la frizione corporale fredda con un panno bagnato al risveglio per incrementare la circolazione, e 3 bagni genitali di 15 minuti ogni giorno, a volte col sale, a volte con la camomilla, fino a 3 giorni prima del mestruo. Questi sono gli unici trattamenti che si addicano in tutti i casi di disordini all’apparato femminile della donna.
Respirazione ritmata ed approfondita, esposizione al sole e attività fisica intensificata, testa libera e rasserenata, alimentazione crudista e straricca di acqua biologica, bagni di mare ogni volta che si può, tutta la frutta alcalinizzante e ripulente che si vuole, tutti i cereali integrali e i semi germogliati che si vuole, estratti di carote e di sedano a volontà.
Il vero segreto di ripristino normalità sta in ogni caso nell’operare con pazienza e coerenza nella direzione della depurazione corporale.
Quando una donna adotta questi suggerimenti, la candida diventa un pallido ricordo dei tempi andati. Qualche compromesso a base di pizza alle verdure, prive di formaggio e con tante verdure fresche, o a base di pasta integrale al pomodoro crudo, o a base di minestroni di verdure cotti ai valori minimi (18 minuti e non di più), possono essere inseriti senza troppi problemi.
CONCLUSIONE
I funghi non crescono sul prato normale, ma soltanto sul prato che, sotto il manto erboso, nasconde depositi di humus adatto alla loro crescita. Niente di trasmissibile e contagioso, ma qualcosa di trasbordabile e scatenabile per simpatia e ricettività biochimica in terreno simile e già predisposto e quasi-pronto al medesimo problema.
Puoi buttare secchi colmi di funghi sul tuo prato. Diventeranno semplice letame fungino senza che niente spunti alla prossima stagione. Se invece li scarichi sul punto adatto del bosco, sono capaci di proliferare in lungo e in largo.
Il terreno è tutto, bisogna dirlo e ripeterlo. Se sei sano ed hai il sangue pulito e scorrevole, non ti viene la candida neanche a cucirtela addosso.
Occorre più determinazione e più voglia di stare bene e di procurarcene gli strumenti essenziali. Nulla di meglio al mondo esiste che la propria salute e già questo dovrebbe bastare a darci maggiormente da fare in quella direzione.
Valdo Vaccaro
Qui puoi leggere le testimonianze di auto-guarigione da candida.
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