BYPASS GASTRICO E PROTEINO-MANIA SMONTATA DA MEDICI SUPERLATIVI

da 1 Ott 2016Diete

LETTERA

BYPASS GASTRICO E MALASSORBIMENTO CIBI

Caro Dr Vaccaro, mi chiamo Daniela, ho 48 anni. Otto anni fa mi sono sottoposta ad un bypass gastrico, quindi soffro di malassorbimento. Quando sono uscita dall’ospedale mi hanno detto che la mia dieta doveva essere esclusivamente proteica (carne, pesce e simili). Per integrarmi prendo calcio, vitamine e ferro ed ogni 6 mesi faccio una puntura di vitamina B12.

SENZA CARNE E PESCE SI RIESCE A INTEGRARE LE PROTEINE PERSE?

La mia domanda è: non mangiando più carne e pesce per eventuale scelta vegetariana, riesco ad integrare proteine soltanto da vegetali, legumi e cereali? Aspetto una risposta, cordiali saluti.

Daniela

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RISPOSTA

QUALCUNO DEVE ANDARE A NASCONDERSI

Ciao Daniela. Mi spiace dirtelo in tutta franchezza, ma chi ti ha dato quei consigli sulla dieta post ospedaliera farebbe bene se andasse a nascondersi mogio mogio, come qualcuno che ha combinato grossi guai, frantumando dei preziosi vasi o peggio demolendo la salute dei suoi stessi pazienti! Il fatto è che non vanno a nascondersi, ma continuano imperterriti a rovinare la gente. Nulla sanno di alimentazione e nulla fanno di serio e qualificante per aggiornarsi e per liberarsi dalla loro ignoranza.

CONCETTI FUORVIANTI ED IRRESPONSABILI

Ti hanno trasmesso la loro impreparazione imbottendoti di concetti furvianti, non sapendo che le proteine sono l’ultima cosa a cui pensare, come dichiarato a piene lettere la dr Marion Nestle preside della New York University, Department of Nutrition, nonché selezionatrice delle diete e dei menu delle maggiori catene alberghiere tipo Hilton, Hyatt, HolidayInn, Marriott, Intercontinental. Se vai sul sito http://michaelbluejay.com/veg/protein.htlm, in lingua inglese, imparerai qualcosa che servirà a colmare le tue attuali lacune.

COME FAR REGREDIRE DAVVERO LE MALATTIE

Ecco, da uno dei convegni più importanti al mondo, quello che dicono le ultime ricerche su dieta e salute. Vediamo quali sono i maggiori fattori di rischio e le diete-miracolo in grado di far regredire le malattie. C’è in rete un ottimo articolo di Frederic Patenaude, che proverò a sintetizzarti. Lo ha scritto dopo aver partecipato di persona all’Advanced Study Weekend organizzato dal dr John McGougall. McDougall organizza questo convegno due volte l’anno e Patenaude vi ha già partecipato diverse volte in passato, considerandolo il miglior evento organizzato al mondo per quanto riguarda la salute. L’informazione è aggiornata, libera da propaganda e di natura non commerciale, e si avvale della partecipazione di grandi medici distintisi per eccezionali esperienze personali e per doti non comuni di apertura mentale e di franchezza e trasparenza espositiva.

DR KIM WILLIAMS SU DIETA E DISTURBI DI CUORE

Il dr Kim Williams è il presidente dell’American College of Cardiology. Prima di venire alla conferenza, è stato in visita alla Casa Bianca. Egli è un cardiologo convenzionale che segue una dieta non convenzionale: essendo stato malato di cuore, infatti segue un’alimentazione vegana. Il suo intervento è molto informativo e obiettivo. Sintetizza i risultati delle ultime ricerche in termini di dieta e cardiopatie. Molti autori selezionano i dati in modo da favorire i loro punti di vista, ma non è questo il suo caso. Quando una ricerca presenta prove deboli lo sottolinea.

CARDIOPATIE PRIMA CAUSA DI MORTE TRA GLI AMERICANI

Le cardiopatie sono ancora la prima causa di morte tra gli americani, sia uomini che donne.
Trattamenti e farmaci servono a gestire il disturbo. Ad esempio, in caso di attacco di cuore, se una persona si presenta al pronto soccorso entro 90 minuti, il tasso di morte passa dal 30% a 3%. Tuttavia, non vanno alla radice del problema. Livelli normali o buoni di colesterolo non proteggono. È comunque possibile morire per una cardiopatia anche con livelli bassi di colesterolo. La proteina C-reattiva (CRP), è un marker dell’infiammazione. Si associa alla morte e agli attacchi di cuore. La combinazione tra livelli alti di CRP e di colesterolo è mortale. Una dieta vegetale funziona nel prevenire e far regredire le cardiopatie. Una dieta basata su cibi vegetali è molto anti-infiammatoria. L’infiammazione è proprio la radice del problema. Lo zucchero va evitato poiché i cibi ad alto carico glicemico hanno un impatto importante sui livelli di colesterolo.

DIETE ALTO-PROTEICHE CAUSA ACCERTATA DI DEMOLIZIONE CORPORALE

Le diete altamente proteiche causano morte e cardiopatie. Una ricerca ha dimostrato che con una dieta low-carb, ad alto contenuto proteico, nel lungo termine il rischio di morte aumenta del 22%. La carne rossa aumenta la mortalità. Il miglior sostituto della carne, che diminuisce il rischio di cardiopatie, sono le noci e i semi. Troppo ferro-eme di origine animale nella dieta è un fattore di rischio per le cardiopatie. Il ferro ossidato si attacca alle molecole del sangue degli animali e il suo consumo si associa ad un doppio rischio di attacco di cuore. Il ferro non-eme di origine vegetale invece non dà questi problemi.

DR GARTH DAVIS SPECIALISTA IN BYPASS GASTRICI

Garth Davis è un chirurgo bariatrico. La chirurgia bariatrica è quella branca della chirurgia che si occupa del trattamento chirurgico dei pazienti affetti da obesità. La perdita di peso si ottiene riducendo il volume dello stomaco tramite un anello gastrico, la rimozione di una sua parte o una deviazione chiamato bypass gastrico. Garth è diventato vegano per ragioni di salute, e spera che i suoi pazienti, seguendo il suo esempio, un giorno non abbiano più bisogno di lui.

FRANCA AUTOCRITICA SULLA PROFESSIONE MEDICA

L’argomento della sua lezione è la dipendenza dai cibi proteici, ma in realtà spazia ampiamente, con grande energia e humor, cercando di sintetizzare tutte le ricerche che ha portato avanti in questi anni. Impegnato a comprendere i fattori che portano a una perdita di peso sostenibile, parla molto candidamente della professione di cui fa parte: “Non abbiamo mai imparato la nutrizione, proprio per niente!” Ridicolizza la conferenza per gli esperti di obesità, chiamata “Obesity Week”, in cui non c’è un singolo intervento dedicato al cibo e all’alimentazione!

L’OSSESSIONE PER LE PROTEINE UCCIDE

Per anni, ha notato che i suoi pazienti non riuscivano a perdere peso nonostante seguissero diete altamente proteiche. Le proteine vengono raccomandate per perdere peso e per anni lui stesso ha continuato a dire ai suoi pazienti “Per prima cosa, mangia proteine”. Uno sguardo più approfondito alle ricerche gli ha fatto comprendere che l’ossessione per le proteine uccide. Gli americani hanno la media di vita più bassa tra i paesi occidentali. Lo studio Epic-Panacea ha dimostrato che 5 porzioni di frutta e verdura al giorno aumentano di 5 anni la durata media della vita. Non fumare ne aggiunge altri 5. Una equilibrata attività fisica ne aggiunge 2. Tutti questi fattori combinati ne danno 10, e se non si beve alcool, diventano 14! Ma solamente il 3% degli americani fa le prime tre cose.

CARNI TUTTE DANNOSE MA QUELLA DI POLLO PIÙ DELLE ALTRE

I seguaci della dieta Paleo evitano lo zucchero per via dell’insulina, ma la carne provoca una secrezione di insulina equivalente a quella provocata dallo zucchero. In realtà, il consumo di fruttosio è inversamente correlato allo sviluppo del diabete. Rimpiazzando i grassi saturi anche con puro glucosio si osserva una diminuzione del 30% nella secrezione di insulina. Il pollo contiene più estrogeni della soia. Il consumo di pollo è una delle cause primarie dell’aumento di peso e di una accresciuta percentuale di linfomi. Gli indiani Pima dell’Arizona sono passati in 50 anni dal non avere un solo caso di diabete all’essere la popolazione più colpita da questa malattia, tutto a causa di un cambiamento nella dieta. Prima seguivano una dieta a base di cibi vegetali ad alto contenuto di carboidrati naturali ed ora seguono le diete McDonald’s.

DR JOEL KHAN E REGRESSIONE DALLE CARDIOPATIE CON PLANT-BASED DIET

Dopo una carriera come cardiologo e chirurgo al pronto soccorso, il dr Joel Khan si sta ora dedicando all’insegnamento dell’alimentazione a base di cibi vegetali. La Finlandia nei primi anni ’70 era un paese agricolo con pochi casi di attacchi di cuore, quando improvvisamente scoppiò una specie di epidemia. Uomini sulla quarantina morivano improvvisamente ogni giorno. Questo portò alla campagna pubblica anti-cardiopatie di maggior successo nella storia. Nel nord della Carelia fu rimpiazzato il burro con l’olio vegetale e fu incrementato il consumo di frutta e verdura. La percentuale di fumatori, che era del 60%, oggi è del 20%. In 5-10 anni le cardiopatie sono diminuite dell’85%.

EFFETTI ISTANTANEI DOPO UN PASTO PESANTE E VELENOSO

Il cibo può essere un veleno. Si verifica un danno alle arterie pochi minuti dopo un pasto pesante e cattivo, e l’effetto dura per ore. L’effetto è istantaneo oltre che provato. Un gruppo fece una colazione low fat a base di fiocchi d’avena, mentre un altro mangiò un “egg McMuffin”, sandwich a base di uova, bacon e formaggio. Nel giro di 40 minuti, nel secondo gruppo si verificò una incapacità delle arterie di dilatarsi, espandersi e resistere a un attacco di cuore.

NON BASTA LA MODERAZIONE

La moderazione nella dieta non aiuta a guarire. Ci vogliono scelte radicali per far regredire processi patologici in atto da anni. Citato il programma Ornish, che con la dieta riesce a eliminare l’angina 9 volte su 10 (cosa che i farmaci non riescono a fare). Nel 2003 si è scoperto che abbiamo meno geni di un lombrico, tuttavia i nostri geni possono attivarsi e disattivarsi. Cambiamenti salutari nel nostro stile di vita possono attivare i geni che sopprimono il cancro e disattivare quelli che promuovono la sua crescita. Questo i farmaci non possono farlo.

DR MICHAEL GREGER SU PREVENZIONE MALATTIE MEDIANTE CIBO

Michael Greger è un brillante oratore, e il suo aspetto fisico è più che mai straordinario. Il suo motto è “Leggo ogni singola ricerca in lingua inglese su alimentazione e salute, in modo che non dobbiate farlo voi!” Il suo discorso verte sulle “malattie più temute”. Il cancro colon-rettale è il secondo tipo di cancro più letale. È estremamente raro nelle popolazioni native africane, ma tra gli afroamericani il tasso è 50 volte più alto. Si pensava dipendesse dalle fibre, ma nonostante l’alimentazione africana moderna ne contenga molto poche, il tasso di cancro al colon non è aumentato. La grande differenza? Mangiano poca carne. I nativi africani, nonostante la loro dieta povera di fibre, hanno un colesterolo totale medio pari a 139, mentre quello degli afroamericani è di 212.

L’IPERTENSIONE UCCIDE A RITMO SPAVENTOSO

Cardiopatie? “Anche se tutti gli americani mantenessero il proprio livello di colesterolo sotto i 200 mg/dl, milioni svilupperebbero comunque dei disturbi alle coronarie”. Con i disturbi cardiaci, la moderazione uccide. Il colesterolo va mantenuto sotto i 150 mg/dl. L’ipertensione uccide 1000 persone al giorno. Invecchiando, la nostra pressione sanguigna sale, e la maggior parte delle persone sopra i 60 anni soffre di pressione troppo alta. Un inevitabile aspetto dell’invecchiamento? Certo che no. Nelle popolazioni africane, la pressione migliora con l’età! La loro dieta è a base di mais, fagioli, frutta e verdura.

PIÙ BASSA È LA PRESSIONE MEGLIO È

Perfino le persone che in partenza hanno valori ideali di 120/80, traggono benefici quando riescono ad abbassarla. Valori davvero ideali sono sotto i 110/70. In Cina, gli anziani che seguono diete a base di cibi vegetali, hanno valori bassi di pressione sanguigna. Come sappiamo che ciò è dovuto ai cibi vegetali che mangiano? Lo sappiamo perché nei paesi industrializzati, valori così bassi sono stati osservati solamente tra i vegetariani stretti. Secondo le ricerche, somministrando carne ai vegetariani la pressione sale.

DR LUIGI FONTANA SU SALUTE E LONGEVITÀ ATTRAVERSO DIETA

Sulla base degli studi sui gemelli identici, sappiamo che il 25% della longevità si basa sui nostri geni. Il resto sta a noi. Sappiamo che alcuni fattori possono aumentare la durata e la qualità della nostra vita. Importante mantenersi magri. Il grasso addominale è causa di infiammazione cronica. La restrizione calorica aumenta negli animali la durata della vita e li mantiene in salute. Mettendo in pratica una restrizione calorica del 25%, i bio-markers migliorano, il grasso corporeo scende al 12% e la pressione sanguigna si abbassa. Si riscontra un profilo genetico da 25-enni in individui di 55 anni.

RESTRIZIONE CALORICA E RESTRIZIONE PROTEICA

Effetti collaterali della restrizione calorica negli esseri umani possono essere estrema magrezza negli uomini, sensibilità al freddo, calo della libido, riduzione della massa ossea (anche se la qualità ossea sembra preservata) e irregolarità mestruali nelle donne. Negli studi condotti su animali, la restrizione proteica inibisce la crescita del cancro. Questo sembra valere solo per le proteine di origine animale, a causa di un amminoacido chiamato metionina. Gli animali vivono più a lungo con una dieta a basso contenuto proteico. L’IGF-1 è un ormone della crescita che stimola la crescita del cancro e sembra essere aumentato dall’assunzione di proteine. Per ridurre i livelli di questo ormone, secondo le nuove ricerche, dobbiamo ridurre le proteine e le calorie totali. Nelle diete a basso contenuto proteico si osserva una riduzione dell’infiammazione.

LIBERARSI DALLE IDEOLOGIE ALTO-PROTEICHE E DAGLI INTEGRATORI

Per concludere, le proteine non vanno sostituite e nemmeno integrate. Ce ne sono tantissime non solo nei legumi ma persino dei radicchi, nei cavoli, nelle foglie. Lo dimostrano animali come elefanti, rinoceronti, bufali, ippopotami, zebre, bovini, cavalli, oranghi. Impossibile andare in carenza proteica. Si può semmai andare in carenza calorica che è cosa ben diversa. Calcio, ferro, vitamine e B12 non vanno integrate. Le versioni sintetiche sono cariche di insidie e di controindicazioni, non rispettando in alcun modo la legge del minimo di Liebig, non contenendo acqua biologica, non permettendo al sistema renale di espellere i surplus, non venendo assimilate ma depositate come minerale inorganico incrostato.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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