BRUNO GIOVE E ROBERTO GAVA, DUE AMICI MEDICI SULLA COSIDDETTA PANDEMIA CORONAVIRUS

da 14 Feb 2020Visuale igienista di virus, batteri e contagi

COMPLETIAMO IL QUADRO

A integrazione di quanto ho giĆ  pubblicato in questi giorni e a beneficio dei miei lettori e dei miei studenti, cito queso breve messaggio giustamente pepato e ironico del dr Bruno Giove dalla Thailandia, e poi un estratto del dr Roberto Gava.

Il dr Gava mette a fuoco con dovizia di particolari le cose essenziali. Chiaro che si tratta in entrambi i casi di medici competenti, trasparenti, non collusi e desiderosi di nientā€™altro che non sia il rendersi davvero utili a se stessi e alla gente.


MESSAGGIO DEL DR BRUNO GIOVE

ā€œTu sai che da 20 anni per me l’OMS ĆØ Organizzazione Malavitosa della SanitĆ . Proprio stamattina ho saputo che nel centro franco-cinese di Wuhan cā€™ĆØ da anni anche un ā€œCentro di ricerca OMS” (e quindi una Organizzazione Malavitosa allā€™interno della Cina). Ulteriore conferma che l’epidemia di Coronavirus ĆØ partita proprio dal mercato del pesce.

Per pura combinazione il 15/10 erano arrivati a Wuhan 300 soldati USA per il Military Word Games e, seconda combinazione sospetta, il 1Ā° caso di malattia a Wuhan porta la data del 2/11. SƬ, questo mercato del pesce ĆØ proprio da disinfettareā€.


Veniamo a Roberto Gava, autore di un articolo intitolato ā€œInfezione da Coronavirus: informazione e buon sensoā€.

INFEZIONE DA CORONAVIRUS: INFORMAZIONE E BUON SENSO

In questi giorni siamo bombardati da messaggi di grande allarme sanitario ā€¦ ma quanto cā€™ĆØ di vero in tutto questo?

Un detto latino insegna che ā€œVeritas filia temporisā€, cioĆØ la veritĆ  ĆØ figlia del suo tempo e se le cose stanno come sembra, si potrebbe dire che oggi la veritĆ  cā€™ĆØ, ma si trova in forte minoranza a causa di molte notizie che la alterano e talvolta la soffocano.

Forse uno dei motivi potrebbe essere che lo scopo primo e ultimo nella diffusione delle notizie talvolta non ĆØ quello di dire la veritĆ , ma di fare notizia, di ottenere consensi, di portare acqua al proprio mulino, di avere in ogni caso un guadagno personale (economico, politico, di prestigio, di potere o di qualsiasi altro tipo ā€¦ purchĆ© ci sia un guadagno).

Alla luce di questa premessa possiamo allora cercare di interpretare i fatti di questa attuale e tanto pubblicizzata infezione da Coronavirus.

INDICE

Cosa dice la scienza sui Coronavirus I sintomi dellā€™infezione da Coronavirus Come si trasmette lā€™infezione Prevenzione del contagio a. Cosa deve fare una persona sana per non ammalarsi b. Cosa fare in caso di contagio c. Come impostare uno stile di vita per prevenire le malattie infettive d. Cosa non ha senso fare La terapia per le infezioni da virus

Cosa dice la scienza sui Coronavirus

I Coronavirus sono una grande famiglia di virus respiratori a filamento singolo di RNA a senso positivo. Possiedono un diametro di circa 80-160 nm (1 nanometro ĆØ un milionesimo di millimetro e il loro genoma ĆØ tra i piĆ¹ lunghi dei virus a RNA (conta circa 30.000 basi azotate).

Il nome ā€œcoronavirusā€ deriva dal loro aspetto al microscopio elettronico, dove le proteine a forma bulbosa poste sulla loro superficie esterna creano una immagine di corona. Queste proteine sono proprio quelle che permettono al virus di attaccarsi alla membrana cellulare delle cellule che poi infetteranno, penetrando al loro interno e obbligando la cellula a codificare il loro RNA, le proteine dellā€™involucro e quindi il virus intero che poi uscirĆ  dalla cellula per infettare altre cellule e cosƬ via (1).

I Coronavirus sono responsabili di patologie in mammiferi e uccelli, nei quali provocano diarrea (mucche e maiali) o malattie delle vie respiratorie (polli).

Nellā€™uomo provocano infezioni respiratorie, spesso di lieve entitĆ  come il raffreddore comune, ma in qualche caso possono causare polmoniti virali non gravi (i comuni Coronavirus sono responsabili di circa il 20% di tutte le polmoniti virali). Come ĆØ accaduto con altri virus, anche alcuni Coronavirus specifici degli animali possono fare un ā€œsalto di specieā€ e passare allā€™uomo causando allora polmoniti gravi e occasionalmente potenzialmente letali (la gravitĆ  della patologia dipende dal fatto che se il virus ĆØ nuovo il nostro organismo non lo conosce perchĆ© non ĆØ mai venuto a contatto con lui, non sa difendersi e subisce lā€™attacco che diventa particolarmente violento e pericoloso nei soggetti immunologicamente deboli o immunodepressi).

Oggi conosciamo 7 Coronavirus umani. I primi 4 dellā€™elenco seguente sono molto comuni (sono detti anche ā€œvirus del raffreddoreā€) e sono stati identificati negli anni ā€™60, mentre gli ultimi 3 sono stati identificati in questi ultimissimi anni:

  1. Human Coronavirus 229E (Coronavirus alpha).
  2. Human Coronavirus NL63 (Coronavirus alpha).
  3. Human Coronavirus OC43 (Coronavirus beta).
  4. Human Coronavirus HKU1 (Coronavirus beta).
  5. SARS-CoV (Coronavirus beta che ha causato la Severe Acute Respiratory Syndrome del 2002, epidemia partita dalla Cina che ha infettato circa 8.100 persone tra le quali ha provocato una mortalitĆ  del 9,5%)
  6. MERS-CoV (Coronavirus beta che ha causato la Middle East Respiratory Syndrome del 2012, epidemia partita dallā€™Arabia Saudita che ha infettato circa 2.500 persone tra le quali ha provocato una mortalitĆ  del 35%).
  7. Wuhan-nCoV (nuovo Coronavirus del 2019 che ha causato la polmonite di Wuhan del 2019-2020, epidemia partita dalla Cina e che probabilmente infetterĆ  alcune decine di migliaia di persone tra le quali sta provocando una mortalitĆ  stimata finora del 3%).
Tipi di Coronavirus

Il Wuhan-nCoV ĆØ stato denominato ā€œnuovo coronavirusā€ perchĆ© ĆØ un nuovo ceppo di Coronavirus che non ĆØ mai stato precedentemente identificato nellā€™uomo. Il virus ĆØ associato a un focolaio di casi di polmonite registrati a partire dal 31 dicembre 2019 nella cittĆ  di Wuhan (Cina centrale). Sembra, ma non ĆØ certo, che la maggior parte dei casi abbia avuto inizialmente un legame epidemiologico con il mercato di Huanan Seafood (Cina meridionale), un mercato allā€™ingrosso di frutti di mare e animali vivi.

I sintomi dellā€™infezione da Coronavirus

I sintomi piĆ¹ comuni nellā€™uomo sono rappresentati da: malessere, astenia, dolori muscolari, raffreddore, cefalea, febbre, faringite, tosse e dispnea. Nei casi piĆ¹ gravi lā€™infezione puĆ² causare polmonite, insufficienza renale e raramente la morte (2).

I sintomi piĆ¹ pericolosi interessano ovviamente le persone immunologicamente molto deboli come quelle che hanno giĆ  una patologia cronica importante, specie se polmonare (bronchite cronica, bronchiectasie) o cardiocircolatoria (scompenso cardiaco, coronaropatie gravi, fibrillazione atriale) o metabolica (diabete mellito scompensato) oppure oncologica avanzata, specie se interessa etĆ  estreme (neonati o anziani).

Come si trasmette lā€™infezione

I Coronavirus umani si trasmettono da una persona infetta a unā€™altra principalmente attraverso il contatto diretto con la saliva, i colpi di tosse e gli starnuti (bisogna trovarsi entro un raggio di 1-2 metri), ma forse (scrivo forse perchĆ© non ĆØ stato ancora accertato) anche attraverso un contatto diretto con le mucose oro-nasali o la mano di un malato (il malato ha facilmente le mani contaminate perchĆ© ĆØ facile che si tocchi il naso o se le metta davanti la bocca quando tossisce e sternutisce) (3).

Ovviamente, in questā€™ultimo caso chi ĆØ stato toccato dalla una mano di un malato ĆØ a rischio di ammalarsi solo se si mette la mano in bocca o se si tocca le mucose nasali o congiuntivali.

Un malato puĆ² diffondere i virus durante i sintomi della malattia, ma, come per tutte le virosi, lo puĆ² fare anche 2-3 giorni prima della manifestazione clinica dei sintomi e quindi prima che si scopra che ĆØ realmente ammalato.

Prevenzione del contagio

Prima di tutto va detto che i virus non vivono e non si riproducono al di fuori di un essere vivente (uomo o animale), ma possono sopravvivere un poā€™ di tempo allā€™esterno (si ritiene che il Coronavirus non possa sopravvivere piĆ¹ di 30-60 minuti fuori dellā€™ospite).

La vera prevenzione del contagio dipende dalla probabilitĆ  che le persone possano avere di entrare in contatto con virus emessi da soggetti malati. Ovviamente da noi questo pericolo attualmente non esiste e dato che lā€™incubazione di questo virus ĆØ di circa 3-15 giorni, grazie alle norme nazionali di controllo e di protezione, per lā€™Italia tale rischio sarĆ  verosimilmente nullo a partire dal 15 febbraio 2020, a patto che non vengano registrati numerosi casi confermati di patologia nel nostro Paese (per esempio a causa di viaggiatori che sono partiti dalla Cina e che hanno fatto scalo aereo in qualche nazione prima di giungere in Italia, dato che vengono controllati solo i viaggi provenienti direttamente dalla Cina, ma non su chi fa scalo).

In ogni caso, le norme di prevenzione del contagio sono le stesse che valgono per tutti i virus (4, 5, 6) e che qui cercherĆ² di riassumere:

a. Cosa deve fare una persona sana per non ammalarsi

  • Evitare contatti diretti o ravvicinati (meno di 1-2 metri) con persone malate o con sintomi respiratori come quelli suddetti o anche semplicemente con le persone a rischio di malattia (le persone a rischio sono quelle che negli ultimi quindici giorni si sono recate nelle zone coinvolte dallā€™epidemia o che sono state in contatto con persone malate).
  • Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi o con soluzioni antisettiche (a tale proposito considerare che se un malato ha toccato il rubinetto dove noi ci laveremo le mani, dopo che ci saremo lavati noi lo ritoccheremo e ci infetteremo ā€¦ Quindi, lavarsi le mani dove si ĆØ da poco tempo lavato un malato puĆ² facilitare il contagio invece di ostacolarlo).
  • Evitare di toccarsi gli occhi, il naso o la bocca con mani non lavate (ovviamente se le mani hanno toccato persone od oggetti contaminati).
  • Proteggere i propri naso e bocca con una mascherina chirurgica o comunque con qualcosa che possa essere una barriera meccanica allā€™entrata del virus nel proprio corpo,solo nel caso di una reale epidemia (quella attuale per ora non ĆØ reale per noi) o andando a contatto con persone ammalate di patologie respiratorie o sospette per esserlo.
  • Proteggere le mani utilizzando guanti usa e getta.
  • Evitare assembramenti dove ci sono casi di malattia.
  • Non viaggiare verso Paesi ad elevata prevalenza di malattia.
  • Ridurre al massimo le azioni immunosquilibranti (come gli stress e le sostanze inquinanti volontarie e involontarie) e incentivare le azioni immunorinforzanti (come tenere un corretto stile di vita e assumere eventuali integratori).
  • Integrare lā€™alimentazione con alcuni nutrienti essenziali per il nostro organismo e/o con alcuni nutraceutici indicati dal proprio medico di famiglia.

b. Cosa fare in caso di contagio

  • Restare in casa.
  • Starnutire o tossire in un fazzoletto o sul gomito a braccio flesso (in modo da non contaminare nĆ© lā€™ambiente e meno che si puĆ² le proprie mani).
  • Non toccarsi il naso e la bocca con le mani.
  • Utilizzare una mascherina chirurgica e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino che deve essere chiuso immediatamente dopo lā€™uso.
  • Lavare ed eventualmente disinfettare (ove possibile) oggetti e superfici che possono essere stati contaminati.

c. Come impostare uno stile di vita per prevenire le malattie infettive

Dato che questa infezione, come tutte le infezioni (virali, batteriche, micotiche e da micoplasmi), puĆ² diventare pericolosa prevalentemente in organismi particolarmente immunodepressi, il primo e piĆ¹ importante consiglio non ĆØ quello di seguire le norme di prevenzione del contagio elencate nel primo suddetto gruppo (ad eccezione delle ultime due), bensƬ di avere dei corretti stili di vita che permettano allā€™organismo di stare bene, essere immunologicamente forte e capace di attivare tutti i suoi meccanismi difensivi.

Ho scritto numerosi articoli e alcuni libri in proposito e qui mi limiterei a citare solo le norme piĆ¹ importanti per una persona adulta:

  • Ridurre al massimo i cibi animali (specie carne e latte con i loro derivati) e quelli confezionati dallā€™Industria Alimentare (ĆØ utile ridurre il consumo di carne anche per combattere indirettamente contro gli allevamenti intensivi dove gli animali sono allevati in condizioni malsane e trattati peggio di oggetti privi di valore; trattandoli in quel modo gli animali vengono messi in condizione di essere altamente stressati e quindi facilmente ammalabili di infezioni che predispongono allā€™uso cronico di antibiotici con conseguente facilitazione delle infezioni virali e alla fine con il porre le basi per germi molto patogeni che possono fare il ā€œsalto di specieā€ e passare dallā€™animale allā€™uomo).
  • Aumentare al massimo i cibi vegetali, specie verdura fresca, cereali integrali con poco glutine, legumi e frutta fresca e secca.
  • Bere circa 1,5-2 litri di acqua al giorno, debolmente alcalina e con basso residuo fisso.
  • Assumere qualche integratore o nutraceutico in base alle proprie carenze nutrizionali, ma anche in base alle carenze di nutrienti essenziali per il nostro organismo (che oggi sono sempre piĆ¹ frequenti a causa dellā€™inquinamento dellā€™ambiente e della catena alimentare) (gli integratori antivirali piĆ¹ importanti sono le vitamine A, C, D e i sali minerali a base di cloruro di magnesio, zinco e iodio).
  • Fare ogni giorno un poā€™ di attivitĆ  fisica (almeno 30 minuti di camminata a passo veloce).
  • Dormire un minimo di 7 ore per notte.
  • Fuggire i conflitti e, piĆ¹ in generale, tutte le occasioni di stress che dipendono da noi (cercare perĆ² di fare qualcosa anche per migliorare quelle che non dipendono da noi).
  • Avere un animo buono e sereno per ridurre al massimo le condizioni di stress sia personale che inter-personale (ĆØ certo che non tutti nascono cosƬ, ma tutti possono fare qualcosa per migliorarsi).

Non dimentichiamo mai, infatti, che il nostro sistema immunitario ĆØ fortemente influenzato dal nostro sistema nervoso centrale (e quindi dagli stress psico-fisici), dalla nostra alimentazione (se sbilanciata, carente e/o inquinata), dal nostro grado di stanchezza o di scarsa mobilitĆ , dalla presenza di processi infiammatori recidivanti o cronici e piĆ¹ in generale dal gradi di tensione con cui viviamo la nostra quotidianitĆ .

ƈ su questi fronti che si gioca la nostra capacitƠ difensiva non solo verso il Coronavirus ma verso qualsiasi virus, batterio o germe. Anzi verso qualsiasi malattia!

Infatti, sarebbe da chiedersi: perchĆ© le infezioni da SARS e da questo nuovo Coronavirus sono nate in Cina e lā€™infezione da MERS ĆØ nata in Arabia Saudita? Forse perchĆ© in quei luoghi le condizioni di vita delle persone e gli allevamenti di animali non sono ottimali? In Arabia Saudita possono aver svolto unā€™azione patogena gli sbalzi termici tra lā€™interno delle case e il clima esterno?

Ovviamente sono solo ipotesi, ma ĆØ certo che lo stile di vita ĆØ essenziale per mantenere normofunzionante il nostro sistema immunitario.

d. Cosa non ha senso fare

Per chiudere il capitolo delle prevenzioni vanno anche ricordate le azioni prive di significato che quindi non vanno compiute:

  • Non ha senso evitare di recarsi in ristoranti cinesi o asiatici, sia perchĆ© nel nostro Paese non cā€™ĆØ alcun pericolo di epidemia da Coronavirus, sia perchĆ© questo virus non si trasmette per via alimentare, sia perchĆ© in Europa ĆØ vietata lā€™importazione di animali vivi o di carne cruda dalla Cina.
  • Non ha senso evitare persone originarie dalla Cina che vivono in Italia da anni e quindi neppure i bambini cinesi che frequentano le nostre scuole (il contagio ĆØ teoricamente possibile solo con persone che si sono recate nelle zone coinvolte dallā€™epidemia negli ultimi quindici giorni o che sono state in contatto con persone malate).
  • Non ha senso evitare gli acquisti o disinfettare gli oggetti prodotti in Cina, perchĆ© non possono essere vettori di infezione (lā€™infezione ĆØ possibile solo per contatto diretto malato-sano).

La terapia per le infezioni da virus

Non esistono trattamenti specifici per le infezioni causate dai Coronavirus e ovviamente non sono disponibili, al momento, vaccini per proteggersi dal virus.

In ogni caso, va ricordato che la maggioranza delle persone infettate dai Coronavirus guarisce da sola.

A tale proposito mi permetto di aprire una parentesi sulla febbre. Quando compare una sindrome influenzale nel senso piĆ¹ allargato del termine, pare che la preoccupazione oggi piĆ¹ diffusa sia quella di abbassare la temperatura.

Questo ĆØ un grave errore che puĆ² non solo allungare i tempi di malattia, ma in alcuni casi aumentare anche il rischio di complicazioni e addirittura di morte. Gli Autori di uno studio canadese del 2014 hanno infatti concluso suggerendo che, nel complesso, in una influenza stagionale la soppressione della febbre aumenta il numero previsto di casi di influenza e di decessi negli Stati Uniti del 5% (IC al 95%: 0,2-12,1%) (7).

Non dobbiamo infatti dimenticare che la febbre ĆØ un nostro importantissimo meccanismo di difesa estremamente utile:

  • sia per uccidere i germi (tutti i virus e i batteri sono termosensibili e un aumento di temperatura da 37Ā°C a 38Ā°C puĆ² ridurre la moltiplicazione virale per piĆ¹ del 90% e poco sopra i 39Ā°C blocca la crescita di qualsiasi virus);
  • sia per stimolare le difese immunitarie dellā€™organismo, cioĆØ quelle capaci di confinare, combattere e uccidere qualsiasi germe patogeno.

Lā€™utilizzo invece degli antipiretici (paracetamolo) o comunque di un qualsiasi antiinfiammatorio non steroideo (FANS), come ci ricorda anche il Dr. Donzelli (8), facilita la trasmissione delle comuni infezioni da germi, perchĆ© blocca lā€™aumento della temperatura e tutti i benefici meccanismi di infiammazione che lā€™organismo attiva nella sede dellā€™infezione per bloccare e uccidere i germi (9).

Pertanto, non ĆØ corretto abbassare troppo presto la temperatura, ma bisogna permettere, se non ci sono controindicazioni particolari e se il soggetto la sopporta adeguatamente, che la febbre scenda spontaneamente dato che questo ĆØ il segnale che lā€™organismo si ĆØ immunologicamente rinforzato e che sta vincendo la sua battaglia contro la crescita dei germi. Eventualmente, si puĆ² intervenire farmacologicamente con un antipiretico dopo 1-3 giorni di febbre se lā€™organismo dimostra di non tollerarla o la persona ĆØ affetta da qualche patologia preesistente (ovviamente tutte queste scelte vanno concordate con il medico di famiglia).

Non dimentichiamo perĆ² che, come per tutte le infezioni virali, gli antibiotici non servono, ma possono essere prescritti in caso di sovrainfezione batterica, cioĆØ ad esempio nel caso si instauri una complicazione bronchitica o polmonare non virale.

In questo periodo iniziale di malattia si possono utilizzare invece tanti ausili naturali e in particolare i trattamenti omeopatici che sono utilissimi non solo per aumentare le nostre difese immunitarie, ma anche per ridurre il rischio di complicazioni, accorciare la durata della malattia e fare in modo che non ci siano ricadute (10). Di grande utilitĆ  nelle infezioni virali sono sempre anche:

  • il riposo a letto,
  • un poā€™ di digiuno il primo giorno sostituendo il cibo solido con una abbondante idratazione dolcificata con miele,
  • una riflessione su ciĆ² che ha indebolito il nostro organismo al punto da permettere lā€™infezione virale,
  • la decisione di reimpostare la nostra giornata in modo da migliorare il proprio stile di vita.

Se questa fosse la risposta alla nostra infezione virale e se questā€™ultima fosse non grave e senza complicazioni, allora si potrebbe veramente dire che ā€œnon tutto il male vien per nuocereā€œ, dato che alla fine la virosi ci avrebbe permesso di migliorare la nostra condizione iniziale.

Conclusioni

Alla fine, il mio parere personale di medico clinico ĆØ che questa epidemia cinese di Coronavirus non creerĆ  molti problemi nel nostro Paese, grazie anche alla macchina difensiva del nostro Ministero della Salute, dellā€™Istituto Superiore della SanitĆ , della Protezione Civile e di tutti gli Organi di controllo e di difesa.

Come in tutte le realtĆ  umane, perĆ², bisognerebbe usare molto buon senso e non spaventare eccessivamente le persone, ma informarle e spiegare che la prevenzione migliore, come ho sempre sottolineato e ripetuto nei miei scritti, ĆØ quella personalizzata, quella che non si attua quando cā€™ĆØ unā€™emergenza, ma che va iniziata molto prima, quando si sta bene. La vera prevenzione delle infezioni virali, anzi di qualsiasi malattia, si attua dal concepimento fino allā€™ultimo respiro.

La vera prevenzione non sarƠ mai un trattamento di massa, perchƩ nelle terapie generalizzate imposte a tutti ci sarƠ sempre qualcuno che avrƠ dei benefici, qualcuno che avrƠ dei danni e qualcuno che sarƠ del tutto indifferente al trattamento.

Il Ministero della Salute (11) e lā€™Istituto Superiore della SanitĆ  (12) forniscono informazioni adeguate sul Coronavirus nei loro siti, ma dovrebbero invitare con piĆ¹ insistenza le persone a visitarli e ancor piĆ¹ invitare la popolazione ad avere un corretto stile di vita.

Nel nostro organismo cā€™ĆØ una legge di fisiologia molto importante che ho chiamato cosƬ: ā€œIl tutto aiuta la parteā€ (13). Il nostro corpo, se sta globalmente bene perchĆ© noi lo nutriamo adeguatamente e lo rispettiamo con un corretto stile di vita, difende tutte le parti che lo compongono e non ha paura nĆ© del Coronavirus nĆ© di altre condizioni patogene ā€¦ ma noi lo nutriamo e lo rispettiamo psico-fisicamente in modo adeguato?

Credo comunque che prima o poi ci dovremo confrontare con unā€™importante epidemia virale veramente globale e allora credo possa essere utile far tesoro di quanto ho scritto in queste pagine, perchĆ© le misure preventive descritte per il Coronavirus sono le stesse che si potranno usare verso qualsiasi virosi epidemica, ma piĆ¹ ancora credo che sarebbe estremamente utile iniziare subito a impostare correttamente la propria vita.

La conoscenza e la consapevolezza comportano una crescita della Persona: la strada per la salute vera parte sempre solo da qui.

Bibliografia

1 ā€“ https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2020.01.22.914952v2 2 ā€“ https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(20)30183-5/fulltext 3 ā€“ https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/about/transmission.html 4 ā€“ https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/ 5 ā€“ https://www.who.int/news-room/detail/30-01-2020-statement-on-the-second-meeting-of-the-international-health-regulations-(2005)-emergency-committee-regarding-the-outbreak-of-novel-coronavirus-(2019-ncov) 6 ā€“ https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21735402 7 ā€“ https://royalsocietypublishing.org/doi/pdf/10.1098/rspb.2013.2570 8 ā€“ http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?articolo_id=80672 9 ā€“ https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4786079/ 10 ā€“ Mengano, V. Influenza e Omeopatia. Una possibilitĆ  terapeutica in piĆ¹. Libriomeopatia.it, 2009. 11 ā€“ http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/homeNuovoCoronavirus.jsp 12 ā€“ https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/ 13 ā€“ Gava, R. La Medicina che vorrei. Librisalus.it, 2019.


COMMENTO DI VV

UN GRAZIE A QUESTI MEDICI DI VALORE

A volte una battuta piccante e un filo di humour valgono quanto una corposa e importante esposizione. Qui abbiamo entrambe le cose e ringrazio sia Bruno Giove che Roberto Gava per il loro importante contributo.

Solo qualche piccolo commento alla visuale del dr Gava. Eviterei di usare la parola ā€œpersona infettaā€ o ā€œpersona infettataā€ che non sono a mio avviso termini scientifici ma linguaggio monatto-untorale da lazzaretto veneziano del ā€™300, e oggi ripreso e riproposto dai media per colpire lā€™auto-stima e il rispetto verso se stessi, verso il prossimo e verso il Creatore. Del resto lo stesso Gava fa capire di credere molto di piĆ¹ ai corretti stili di vita immuni-rinforzanti che alla ideologia del contagio.

NON ANDIAMO DIETRO AGLI SPETTRI E AI FANTASMI

La realtĆ  ĆØ che tutti portiamo dentro di noi lā€™intera gamma di microrganismi circolanti al mondo, per cui tutto sta nel rendersi meno vulnerabili ai corpi estranei e al materiale intasante-ostruente-ingombrante.

La spocchia e la sicurezza di dire che ci sono tot colpiti e tot contagiati, che il contagio avviene a 1-2 metri, che dura 15 giorni o un mese, che i test in corso sono affidabili, che la febbre ĆØ un segnale basilare, che il tutto parte da lƬ o da lĆ  e non da altrove, sono tutti sproloqui, presunzioni e semplificazioni del regime sanitario e di chi lo sostiene e lo mima per non andare contro il pensiero unico prevalente e forzato, per non arrischiare il posto di lavoro.

Le persone infette e contagianti sono lā€™idea fissa e lo spettro che terrorizza da sempre le menti fragili e deboli della medicina sintomatologia ufficiale (vedi Florence Nightingale). Tutto questo lo afferma il dr Gava stesso in modo chiaro e perentorio nelle sue conclusioni finali.

DATEMI UNA FEBBRE ALTA E NE SAPRƒ FARE MIRABILIE

Apprezzo molto il discorso sulla febbre, sulle sue funzioni positive e sui danni gravi e anche mortali che comportano le interferenze a suo danno. ā€œDatemi una febbre alta e saprĆ² farne mirabilieā€ era il motto tuttora valido del grande Parmenide.

RISCHIANO I GARZONI DA STALLA E DA MACELLO E RISCHIANO I CONSUMATORI DI CARNE

I salti di specie citati opportunamente avvengono frequentemente tra gli operatori che stazionano in mezzo allā€™aria e alle acque inquinate, ai pozzi neri, alle deiezioni degli animali degli allevamenti intensivi e ai liquidi organici misti a sangue dei macelli.

E avvengono pure introducendo nel proprio organismo carni bianche e rosse di animali sgozzati, rischiose e deleterie in ogni caso, indipendentemente dalla specie e dalla qualitĆ , con punte massime nei casi delle encefalopatie stile mucca pazza.

GiĆ  abbiamo una moria fisiologica giornaliera di 200-400 milioni di cellule con relativi detriti cellulari da smaltire prontamente onde concedere spazio alle cellule morte di domani e di dopodomani e dei giorni seguenti.

Immettere residui estranei cellulari di altri animali ĆØ stupiditĆ  manifesta di tutte le diete prevalenti attualmente sul pianeta e in particolare di tutte le diete low-carb e alto-proteiche giustamente demonizzate duramente da Pitagora, da Leonardo, da Luigi Alvise Cornaro, da Voltaire e da tutte le Scuole Igieniste della storia.

QUALCHE PICCOLA DISCREPANZA NON GUASTA

Sulla assunzione di integratori e sul bere 2 litri di acqua minerale al giorno mi si conceda di non pensarla come Roberto Gava, ma questo non deve scandalizzare nessuno. Se per integratori si intendono germogli, germe di grano, ortiche, semini di zucca e al limite un cucchiaio di miele grezzo o di pappa reale nei momenti di depressione, vada.

Niente vitamine sintetiche e niente minerali inorganici per non alterare le digestioni e per non modificare il pH rendendo in tal modo problematico il basilare super-lavoro degli enzimi. Se per acqua leggera ci si limita a soddisfare la propria sete in presenza di fatica fisica e di trasudazione intensa, vada ma senza esagerare.

Non scordiamoci che Gava ĆØ Signor Medico, ma sempre un medico che ha sorbito il duro inquadramento delle scuole di medicina. Non se la prenda. Ce ne fossero al mondo tanti medici come lui.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, ĆØ ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dellā€™amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertĆ . Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per lā€™Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualitĆ  e altro ancora. Al momento, oltre allā€™attivitĆ  sul blog, ĆØ direttore scientifico e docente dellaĀ HSUĀ ā€“ Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro ĆØ orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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