BRUCIORE INSOPPORTABILE IN ZONA PERINEALE

da 27 Mar 2016Prurito

LETTERA

OPERAZIONE AL CUORE E STITICHEZZA CRONICA CURATA CON FARMACI

Buongiorno Valdo Vaccaro, ho 77 anni, 57 kg e sono alto 1,72. Anni sicuramente trascorsi con tutti gli errori alimentari che Lei da sempre denuncia. Troppo cotto, troppi farinacei, troppi zuccheri e troppa tensione psicologica. Due anni fa sono stato operato al cuore, per prolasso mitralico. Astenico da sempre. Grave artrosi e scoliosi con dolore alla colonna vertebrale. Stitichezza cronica. Stilnox per dormire e Lyrica per il dolore.

FORTE BRUCIORE IN ZONA PERINEALE

Da cinque anni soffro di un malanno che peggiora col passare del tempo e per il quale tutte le indicazioni dermatologiche risultano acqua fresca. Forte bruciore alla cute in zona perineale, come da severa scottatura. Bruciore che si attenua solo nelle ore notturne. Nessun segno evidente esterno. Impossibile la posizione seduta. La vita sta diventando un vero inferno. Inoltre la pelle degli arti inferiori si sfarina: sovente, prurito con conseguente sanguinamento.

MI SERVE URGENTEMENTE QUALCHE RIMEDIO SPECIFICO

Da quando ho scoperto il suo sito, da qualche mese, mi adeguo lentamente alle sue indicazioni crudiste tra cui estratti di carote, sedani e simili. Mi rivolgo a Lei perché prodigo di consigli. Grazie anticipate per una eventuale graditissima risposta.
Osvaldo da Torino

*****

RISPOSTA

VIA TUTTI I FARMACI E LE CREME

Ciao Osvaldo. Il perineo è la zona che si trova tra gli organo genitali esterni e l’ano. La terapia del prurito consiste nel mettere in atto una serie di misure igieniche e comportamentali quali ad esempio evitare di usare saponi, non sfregare con asciugamani, evitare per quanto possibile il grattamento e l’utilizzo di farmaci o di creme.

BAGNI E SEMICUPI

È inoltre opportuno evitare cibi che peggiorano la sintomatologia, come alcolici, caffè, latte, cioccolato. Inserire nella dieta cibi naturali ad alta acquosità, tipo meloni, cetrioli, e simili. Ricorrere a bagni giornalieri o a semicupi sul bidet tiepidi e freddi in alternanza, con inserimento di camomilla o di lavanda, con acetosa e piantaggine, oppure con sale, aceto e zenzero.

CONTRASTARE EFFICACEMENTE LA STITICHEZZA CON METODI NATURALI

Combattere la stitichezza cronica non coi farmaci ma con rimedi naturali come miele, semi di lino, fichi d’India, acqua di cocco, prugne, legumi, patata cruda da centrifugare assieme a carote-sedano,verza, cavolo, bietola e attività fisica tipo camminate regolari.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. Gianlo

    Suggerisco a Osvaldo, oltre a quanto detto da Valdo, di andare (se può, se vive in campagna, altrimenti la trova anche in erboristeria) in cerca dell'equiseto (o comunemente chiamata coda cavallina), cresce di solito vicino o lungo i corsi d'acqua ed è facilmente riconoscibile (se non la conosce, vada su google immagini e cerchi "coda cavallina" o "equiseto"). Di norma, almeno per quanto ho visto io dalle mie parti, cresce abbondantemente ed è facile farne dei raccolti abbondanti da far essiccare e mettere via in vasi di vetro per la bisogna. Con l'equiseto fare dei decotti (praticamente mettere in una pentola d'acqua fredda la coda cavallina tagliuzzata e farla bollire per circa un quarto d'ora/venti minuti e lasciar raffreddare)e poi usare il decotto (dopo aver tolto la pianta altrimenti marcisce e aver conservato solo la parte liquida) per applicazioni esterne sulle zone interessate. Di sicuro ne trarrà benefici, quantomeno a livello di fastidi esterni. Il massimo sarebbe abbinare al decotto di coda cavallina il fieno greco, sottoforma di farina (reperibile in erboristeria a modici prezzi e non ne serve molto, un etto che dura un bel po' costerà circa 5 euro), così da farne mescolandoli una specie di pomata da applicare e rinnovare ogni tot ore.

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