LETTERA
CERCO UNA SOLUZIONE ALIMENTARE AI MIEI PROBLEMI
Buongiorno Valdo, ti disturbo per chiederti un parere per un problema che mi affligge da tempo.
Mi rivolgo a te perchè, nella convinzione che una giusta alimentazione rappresenti la migliore medicina. Sono approdato nel corso delle mie ricerche e letture ai tuoi libri e al tuo blog che valuto molto interessanti.
ARROSSAMENTI AGLI OCCHI E ULCERE CORNEALI SOPPRESSE CON ANTIBIOTICI
Ho trentaquattro anni, lavoro diverse ore al giorno al computer, e da circa un anno e mezzo soffro di continui arrossamenti agli occhi, la cui causa risulta ancora incerta. I diversi specialisti interpellati mi hanno diagnosticato delle ulcere corneali che sono state curate con successo mediante antibiotici. Oltre a questo problema, quasi una volta al mese, mi sveglio con un’occhio arrossato a causa di blefarite.
SI SOSPETTA UNA MALATTIA AUTOIMMUNE
Alla ricerca di una diagnosi, mi sono sottoposto negli ultimi mesi a diverse visite specialistiche: due immunologiche e una reumatologica, oltre la consueta visita oculistica. Sto facendo analisi del sangue sempre più approfondite in quanto si sospetta una malattia autoimmune, ma ancora non si è capito quale. Ti allego i valori fuori norma.
DEVO CAPIRE IL MOTIVO DELLE MIE CONGIUNTIVITI RICORRENTI
Ho letto quanto hai scritto sulla rosacea e sulla blefarite, ma purtroppo nelle tue tesine non riesco a trovare una risposta alle mie continue congiuntiviti. Sto utilizzando la soluzione indicata in “Blefarite, Rosacea oculare e Calazi persistenti”, con camomilla, eufrasia e rosmarino che mi hanno portato enorme giovamento, ma che non hanno risolto completamente il problema.
CI SONO ANCHE DEI VALORI FUORI NORMA
Qual’è il tuo parere in merito, quale potrebbe essere la causa? Inoltre, cosa può comportare valori così fuori norma che indicano la malattia autoimmune? Costantemente pratico yoga e, per motivi etici, da circa un anno ho deciso di abbandonare il consumo di carne, mentre ho ridotto drasticamente uova e latticini. Per un friulano come me questa ultima privazione è stata una decisione molto sofferta.
Anticipatamente ti ringrazio per la disponibilità e, in attesa di una tua risposta, ti auguro buone vacanze.
Cornelio
RISPOSTA
LE CURE SUL SINTOMO E LE CURE CON ANTIBIOTICI NON APPRODANO A NULLA DI BUONO E DI STABILE
Ciao Cornelio. Sei approdato sì ai miei libri e al mio blog, ma permettimi di osservare che ti devi impegnare maggiormente lungo questo percorso, se lo trovi davvero interessante come sostieni. Nel tuo messaggio ci sono diverse cose che non vanno. C’è infatti una continua ricerca della cura. Cura che significa cura del sintomo e non del fattore causante. Come quando parli di ulcere corneali trattate con successo mediante antibiotici. Se tali cure davvero avessero apportato quel successo di cui dici, non ti ritroveresti con tutti i problemi che tuttora ti assillano. Comincia intanto a ridurre le ore davanti al computer, che è sicuramente un ingrediente negativo della tua patologia. E qui, lo confesso candidamente, predico bene ma razzolo male.
I TEST ISTANTANEI PRESI UNA TANTUM HANNO SCARSO VALORE PREDITTIVO
Anche le tue preoccupazioni sui valori del sangue fuori norma non tengono conto della inattendibilità di questi test presi una tantum e sempre su basi fotografiche istantanee, quando è risaputo che i valori sono soggetti a notevoli variazioni in dipendenza del clima, dell’ora, della situazione gastrointestinale, e di altre variabili ancora.
PARLIAMO UNA BUONA VOLTA DI MALATTIE IATROGENE
Parli poi in continuazione di malattie autoimmuni, e mai invece di malattie iatrogene, ossia medico-causate. Queste sono le conseguenze della intensa frequentazione medica e della precaria preparazione igienistica.
MECCANISMI VISIVI DELL’OCCHIO
L’occhio è un complesso sistema che attraverso il cristallino fa convergere sulla retina i raggi luminosi. L’immagine di un oggetto, costituita da stimoli luminosi, viene rovesciata prima di fissarsi sulla retina, e di essere poi raddrizzata e rielaborata a livello cerebrale. Gli occhi, collocati nelle cavità orbitarie, sono difesi da queste e protetti dalle palpebre, ripiegature cutanee tappezzate, e protetti dalla congiuntiva. Liquidi lacrimali umettano l’occhio che possiede la proprietà dell’accomodamento e di formare sulla retina le immagini degli oggetti. Immagini che, a mezzo del nervo ottico, vengono trasmesse al centro ottico del cervello che percepisce così le sensazioni di luce, forma e colore.
DOLORI ED ARROSSAMENTI AGLI OCCHI CAIUSATI DA CONGIUNTIVITE
Un fastidio intenso, accompagnato da lacrime è di solito causato dalla presenza di un corpo estraneo sulla sua superficie o sotto la palpebra, o da un frammento penetrato all’interno del bulbo oculare. I sintomi durano fintanto che il corpo estraneo non viene tolto od espulso. Spesso il dolore agli occhi è causato da infiammazione della congiuntiva o congiuntivite, disturbo assai comune trattandosi di zona esposta agli agenti esterni. In questi casi il dolore è associato a forte arrossamento, ad aumento della secrezione lacrimale, a prurito.
ARROSSAMENTI DA UVEITE E DA GLAUCOMA
Anche l’uveite, o infiammazione dell’uvea, struttura intermedia comprendente coroide, corpo ciliare e iride, può essere causa di arrossamento e dei vari sintomi fastidiosi tipici dell’occhio. Dolori intensi ed arrossamenti accompagnano pure il glaucoma, patologia causata da aumento della pressione all’interno dell’occhio. I gonfiori agli occhi, con tumefazioni delle zone circostanti l’occhio, possono derivare dalla blefarite, da gonfiore alle palpebre, da calazio, nodulo situato nello spessore delle palpebre stesse, o da orzaiolo, ascesso che si forma sul margine delle palpebre.
L’AREA VISIVA È ASSAI VULNERABILE
L’area anatomica dell’occhio è costituita da tessuti lassi e non troppo compatti. Questo la rende suscettibile e vulnerabile, tendente all’accumulo di liquidi di ritenzione. Un colpo diretto che la raggiunga provoca facilmente la rottura dei capillari sanguigni, con successiva tumefazione.
Occorre dunque fare il possibile per porre tutte le possibili prevenzioni e cure nei riguardi del nostro delicatissimo sistema visivo. Facciamo pure una carrellata, secondo criteri prevalentemente medici, sui disturbi che hai elencato.
ULCERE CORNEALI
E qui, pur essendo solo all’inizio, siamo già sul campo di battaglia. Per la medicina le ulcere corneali sono provocate più frequentemente da Stafilococco, Pseudomonas, o Streptococcus Pneumoniae, mentre in realtà questi batteri svolgono il loro compito e le loro funzioni ripulitive in modo fisiologico e intelligente, avendo percepito che nella zona oculare si stanno accumulando dei virus endogeni coi quali banchettare. L’invasione batterica e l’infezione sono causate infatti dall’abitudine di dormire con le lenti a contatto, da inadeguata sterilizzazione delle stesse, da trauma corneale o da corpo estraneo corneale. Le ulcere corneali si verificano anche come complicanze di cheratite da herpes simplex, cheratite neurotrofica, blefarite cronica, congiuntivite, tracoma, cheratopatia bollosa. Esse possono essere anche la conseguenza carenza di vitamina A o di malnutrizione proteica.
DEFINIZIONE DI BLEFARITE
Il termine blefarite deriva dalla parola greca blépharon=palpebra. Si tratta infatti di infiammazione della palpebra, in particolare del bordo ciliare della stessa. La malattia si manifesta prima con un marcato bruciore e una marcata sensazione di calore della palpebra.
PALPEBRE E SCLERA
La palpebra è una formazione cutaneo-membranosa che ricopre l’occhio e svolge un importante lavoro di protezione, contribuendo alla distribuzione del liquido lacrimale. C’è una palpebra superiore (più grande) e una inferiore, entrambe provviste di ghiandole lacrimali e ciglia. Svolgono, tra l’altro, la funzione di proteggere dalla luce eccessiva e dalla polvere. Le palpebre sono costituite da un’impalcatura muscolotendinea esternamente ricoperta dalla cute e internamente dalla congiuntiva che è adesa alla sclera, membrana fibrosa opaca, formata da collagene e fibre elastiche che costituisce la parte posteriore della tonaca fibrosa del bulbo oculare.
CAUSE DI BLEFARITE
- Precedente infezione batterica, di solito sostenuta da uno stafilococco responsabile di una congiuntivite
- Allergie a polveri o a pollini che causano un’infiammazione generalizzata dell’occhio
- Alterata secrezione delle ghiandole della palpebra
- Eczema, ossia una dermatite pruriginosa non contagiosa della pelle
- Carenze vitaminiche
- Diabete
- Ipercolesterolemia.
RIMEDI NATURALI ALLA BLEFARITE
La blefarite è in sé una semplice infiammazione. L’uso di colliri o pomate oftalmiche antibiotici non è consigliabile. Meglio dunque ricorrere a rimedi naturali. Particolarmente indicati sono impacchi e lavaggi a base di principi attivi ad azione astringente e antinfiammatoria come quelli di camomilla, eufrasia, altea, meliloto e malva. Tutte queste piante officinali sono disponibili in erboristeria. Un infuso particolarmente indicato per fare impacchi e lavaggi in caso di blefarite è quello a base di camomilla in fiori, eufrasia pianta intera, e malva in foglie, radici e fiori. L’infuso dopo averlo lasciato raffreddare a temperatura ambiente è adatto a fare impacchi alle palpebre.
CORNEA
La cornea è la membrana trasparente situata nella parte anteriore dell’occhio. Riveste l’iride e la pupilla permettendo il passaggio della luce verso le strutture interne dell’occhio. Il contatto accidentale con polvere, sabbia, trucioli di legno o particelle di metallo può graffiare o tagliare la cornea. Solitamente, la lesione è superficiale, e, per questo, è definita abrasione. Quando la cornea è lesa si può avvertire una sensazione di granulosità nell’occhio, dolore, arrossamento, bruciore, lacrimazione, fotofobia, visione offuscata e male di testa. Un’abrasione corneale può guarire in 24-72 ore e, raramente, progredisce in ulcera, erosione o infezione.
CONGIUNTIVA
La congiuntiva è una membrana mucosa che ricopre il bulbo oculare e la parte interna delle palpebre. Ha la funzione di proteggere il bulbo oculare e soprattutto la cornea. Innervata da diramazioni del nervo ciliare, riccamente vascolarizzata dall’arteria palpebrale e dall’arteria ciliare, possiede nello strato sotto-congiuntivale delle ghiandole accessorie (del Krause e del Ciaccio) e le ghiandole di Henle che producono muco, consentendo lo scorrimento della piega e la stratificazione idrica del film lacrimale.
SINTOMI DI CONGIUNTIVITE
Le patologie legate alla congiuntiva sono difficilmente classificabili in quanto, spesso, rappresentano epifenomeni di patologie di strutture annesse. Vengono definite col termine generico di congiuntivite. I sintomi più comuni della congiuntivite sono:
- Arrossamento
- Gonfiore o secchezza
- Occhi appiccicati
- Lacrimazione
- Difficoltà di apertura occhi al risveglio
- Fotofobia.
CAUSE VERE E CAUSE INVENTATE
Quattro sono le possibili cause per l’infiammazione oculare nota come congiuntivite. La prima, secondo la medicina ma non secondo la Health Science, è di origine batterica. Si attribuiscono responsabilità causative a streptococchi e stafilococchi. Ma la loro presenza non basta a giustificare tale ipotesi trasformata dalla medicina in teoria monatta-untrice, in dogmatica verità priva di dimostrazione. Troppo facile scaricare il barile sulla flora batterica e giustificare l’uso indiscriminato e disinvolto degli antibiotici.
SMETTIAMOLA DI DEMONIZZARE I BATTERI
I batteri ci sono sempre, per nostra fortuna e non per disgrazia. Ne abbiamo 1000 trilioni nel corpo. Aumentano allorquando c’è cibo organico da mangiare, in particolare quando ci sono accumulazioni virali derivanti da debolezza immunitaria ed incapacità di espellere rapidamente le nostre scorie cellulari, che arrivano in continuazione per fisiologico ed ovvio ricambio cellulare. Batteri in eccesso dunque che sono non causa ma conseguenza di patologie già in atto. I parassiti invece sì, possono causare problemi agli occhi, e si devono contrastare con dieta crudista, limone, aglio e cipolla, peperoncino, semi di zucca, peperoncino, zenzero, miele grezzo.
SMETTIAMOLA DI PENSARE AI VIRUS COME MOSTRI INCARTTIVITI
C’è poi la possibilità, sempre la medicina che parla e pontifica con le sue ingiustificate sicumere, con la solita arroganza, con la sua ostentata sicurezza di sé, sostenendo che la patologia sia di origine virale, provocata dai virus Herpes Simplex o labiale ed Herpes Zoster o fuoco di Sant’Antonio, patologie contrabbandate come contagiose. Medicina incapace di dimostrare le sue affermazioni e persino di descrivere in modo chiaro, comprensibile e realistico la struttura, la motivazione, la provenienza e la logica dei virus, visti come mostriciattoli vivi e costantemente incattiviti, nonché riproducenti per moltiplicazione, quando invece sono innocenti detriti cellulari non contagiosi, ovvero polvere cellulare morta di noi stessi che si accumula fisiologicamente per sommatoria e non certo per moltiplicazione, causando al massimo danni da ostruzione-condotti.
LA MIA PROVA DEL NOVE SULLA TOTALE INNOCENZA DI BATTERI E VIRUS
Sbalordimento e incredulità? Di questo, a differenza di certi medici che vanno tuttora a cercare ceppi misteriosi mandati da Tutankhamen o da Satana, ho dato personalmente la prova del nove. Preso un malato di pesante influenza e febbre, e quindi di debolezza immunitaria e di detriti inespulsi che si accumulano fisiologicamente a miliardi ed in continuazione, lo mettiamo a totale riposo fisiologico, senza cibo, senza farmaci, senza antibiotici, senza antivirali, ma con tanta acqua da bere a piccoli sorsi.
LA PASTEUROLOGIA MONATTA È IL PIÙ COLOSSALE BIDONE AI DANNI DELL’UMANITÀ
Se ha ragione la Pasteurologia medica monatta, questo soggetto soccomberà e morirà atrocemente dilaniato dai batteri in moltiplicazione incontrollata (non mediata da alcuna immunocompetenza), e devastato dai virus in moltiplicazione incontrollata (e non in sommatoria e in accumulazione). Succede invece che non solo non muore ma, perso qualche chilo di acqua di ritenzione, egli si riprende e sta meglio di prima. Prova del nove che la scienza della Salute ha ragione ad assolvere batteri e virus e che la medicina pasteuriana-monatta di ieri e di oggi è il più colossale bidone congegnato a danno dell’intera umanità.
L’UNICA CAUSA MEDICA ACCETTABILE RIMANE QUELLA TRAUMATICO-IRRITATIVA
Scartate le prime due cause di congiuntivite, rimangono per la medicina due altre cause possibili,
ovvero quella irritativa, causata da agenti chimici, da prolungata ed eccessiva esposizione a forti luci o corpi estranei come ciglia o polvere, e quella allergica, anche quest’ultima nel mirino della Health Science, visto che le allergie derivano dal fatto che il corpo è intriso di veleni, per cui non sopporta la minima traccia di ulteriori insulti alla sua già precaria condizione tossiemia. Tanto che, depurato il corpo con una dieta vegan-crusista tendenziale, le allergie svaniscono come per incanto.
RIMEDI NATURALI ALLA CONGIUNTIVITE
Uno dei rimedi naturali più apprezzati per il trattamento della congiuntivite è la camomilla, un infuso molto utile anche in caso di mal di stomaco e acidità grazie alle sue proprietà calmanti e antispasmodiche. Basterà in questo caso mettere un cucchiaio di fiori in infusione per 10 minuti in circa mezzo litro d’acqua bollente, utilizzando poi il preparato per la pulizia dell’area intorno agli occhi. Discorso simile per quanto riguarda il miele, di cui potranno in questo caso essere sfruttate le proprietà antinfiammatorie e antiparassitarie. Basteranno tre cucchiaini in due tazze d’acqua calda per ottenere una lozione per il risciacquo e la pulizia di viso e occhi.
FARE BUON USO DELL’ALOE E DEI SEMI DI FINOCCHIO
Pure il ricorso a un panno intriso di aloe vera per la pulizia e la disinfezione dell’area oculare, può essere utile. Questa pianta è inoltre spesso utilizzata per contrastare gli effetti dell’herpes labiale ed è quindi indicata soprattutto nei casi di congiuntivite cosiddetta virale. Il suo gel è poi ritenuto un toccasana anche per le scottature domestiche o solari e per il trattamento dell’acne. Alleviare il dolore e l’arrossamento degli occhi è inoltre possibile pulendo l’area con un panno imbevuto di tisana ai semi di finocchio o utilizzando quest’ultima per il lavaggio diretto del viso. È possibile volendo prepararne un po’ di più e consumarne una tazza, magari la sera. Aiuterete così non soltanto i vostri occhi, ma anche la vostra digestione e il vostro intestino.
CONSIGLI ALIMENTARI PER BLEFARITI E CONGIUNTIVITI
L’alimentazione durante questo disturbo è bene che comprenda, come nella vita di tutti i giorni in realtà, molta frutta e verdura. Questo perché i prodotti ortofrutticoli contengono spesso buone quantità di vitamine e altre sostanze benefiche per l’organismo, favorendo uno stato di salute generale migliore e una più efficace risposta immunitaria. Evitare le bevande contenenti caffeina, perché questa molecola ha una azione irritante e può causare un aggravamento dei sintomi. Via libera pertanto al mangiare semplice e sano, con broccoli, verze, cavoli, crescione, kiwi, ciliegie, arance, pompelmi, frutta secca, cereali e spinaci.
SGRASSARE IL SANGUE E RENDERLO PIÙ SCORREVOLE ED OSSIGENATO
Una buona vista, e questo vale ovviamente per tutte le altre funzioni corporali, è basata su una regolare disponibilità di sangue sano ed ossigenato. Con le tipiche diete adottate in Occidente la capacità visiva si deteriora in anticipo per causa di arteriosclerosi e di sangue grasso, per cui non è raro trovare dei ventenni la cui capacità visiva è ridotta del 95%. Del resto il campo visuale di un giovane sano può essere decurtato mediante carente ossigenazione nel giro di 10 minuti. Al contrario togliendo il vizio del tabacco a un fumatore, già dopo 2 settimane si ottiene un incremento del suo campo visuale intorno al 36%.
ESERCIZIO FISICO, RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA A RESPIRO LUNGO E DIETA VEGAN-CRUDISTA TENDENZIALE PER UN VERO RECUPERO
La cataratta è una condizione per cui le lenti dell’occhio perdono gradualmente trasparenza per colpa di cristalli di colesterolo. Il glaucoma, malattia subdola che colpisce l’occhio distruggendo lentamente la vista fino alla cecità, e che colpisce 80 milioni nel mondo e 2 milioni nella sola Italia, è causato da incremento-pressione dei liquidi nell’occhio, con le minuscole aperture d’uscita, atte a regolare tale pressione, che risultano bloccate dal grasso. Questi fatti sono ulteriore dimostrazione di come le diete grasse adottate, fanno gravissimi danni non solo a tutto il corpo ma anche alla funzione visiva. Ovvio che la chirurgia nulla può fare. Dieta appropriata vegan-crudista tendenziale e costante esercizio fisico, sono in grado di rimediare.
PERSINO LO STACCO DELLA RETINA È GUARIBILE CON LA HEALTH SCIENCE
Persino lo stacco della retina è causato da precaria fornitura di ossigeno per lipo-toxemia, ovvero per eccesso di grasso nel sangue, normalmente rimediabile mediante severo cambio di alimentazione.
Nessuna delle malfunzioni visive accade a chi usa una dieta basso-grassa e basso-proteica. Nel suo best-seller The Healing Factor (il Fattore Guarente), Irwin Stone (1907-1984), celebre biochimico americano, descrive moltissimi casi di stupefacenti recuperi e guarigioni grazie alla vitamina C, che si trova nelle diete ad alta vitalità Angstrom sulla scala Simoneton.
PIÙ CHE NEGLI OCCHI, I PROBLEMI DEL VISUS STANNO NELL’INTESTINO
Concludiamo con le considerazioni sagge, illuminanti e sempre valide di Manuel Lezaeta. Parlando di malattie degli occhi, uno degli errori più abituali e pregiudiziali che la Medicina convenzionale commette, consiste nel voler considerare la malattia come una affezione locale, mentre i veri problemi non stanno negli occhi ma piuttosto all’apparato digerente, per cui non si risolve nulla se prima non ristabiliamo una normalità digestiva.
PRIORITARIO CONTRASTARE LE IMPURITÀ DEL SANGUE
Gli occhi si ammalano per le impurità del sangue viziato ed alterato per scelte di vita aberranti ed innaturali, e specialmente per cattive digestioni e conseguenti stati di stitichezza. Le suppurazioni agli occhi, l’opacità degli stessi, l’offuscamento della vista, le infiammazioni, le cateratte, le retiniti, le congiuntiviti, le blefariti e tutto il resto sono effetto della degenerazione digestiva, del sangue viscoso e grasso, del fegato affaticato, del sistema immunitario claudicante, dei reni che non filtrano e della pelle che non trasuda come dovrebbe.
GLI INTERVENTI SUL SINTOMO NON SERVONO A NULLA
Ovvio che nel malaugurato caso di emergenze tipo incidenti di lavoro o incidenti stradali e simili richiedano spesso degli ottimi oculisti e degli abili chirurghi, nei riguardi dei quali va tutta la nostra stima. Occorre però aggiungere che tutti i trattamenti farmacologici e chirurgici rivolti a trattare il sintomo sono del tutto inutili, visto che danno soltanto un passeggero ed illusorio miglioramento, senza però fare la cosa fondamentale che rimane la rimozione della causa.
Valdo Vaccaro
In attesa di miglioramenti derivanti dalla dieta (ma non sono sicuro che tu voglia adottarla), ti consiglio dopo esserti informato e aver sentito il parere di un esperto, di instillare negli occhi, per un periodo non troppo lungo (es una settimana o dieci giorni) dell'argento colloidale che si è dimostrato utile in casi di infiammazione, arrossamento e necessità di rigenerazione del tessuto circostante danneggiato. In ogni caso l'uso del computer alla lunga fa male agli occhi, sottoponendoli a stress continuativo. Ho suggerito degli accorgimenti da adottare nei commenti alla mail "ridotta lacrimazione e sindrome da occhio secco" nel mese scorso. Ripetuti poi in parte nella tesina di Valdo sul diabete di qualche giorno fa.
Io stesso sono obbligato dalle circostanze a servirmene negli ultimi tempi e qualche risultato lo comincio a vedere.
Per guardare e leggere su schermi si possono usare gli occhiali stenopeici "rasterbrille" che aiutano l'occhio a correggere certi difetti. Non sono il massimo della bellezza ma c'è chi li usa con profitto. C'è chi dice che col tempo si recupera un pò dei gradi perduti.