LETTERA
Salve Valdo, sono un suo affezionato lettore e le scrivo per parlarle delle “meravigliose” gesta di uno che conosce molto bene, una persona di cui mi fidavo ciecamente, come tanti altri igienisti, e che… beh, di certo ha posto in essere un significativo cambio di rotta lasciandoci a bocca aperta: parlo di Bisanti Pietro.
Pietro Bisanti è un gatekeeper, cioè un falso oppositore del sistema infiltrato nel ventre molle dell’opposizione al fine di distruggerla dall’interno? E se sì, lo è sempre stato o lo è divenuto poi? Domande che non possono non sorgere in tutti quelli che hanno – loro malgrado, come me – assistito ad un suo lento ma inesorabile cambiamento in senso deteriore, accompagnato da un ulteriore mutamento sconvolgente materializzatosi da circa 8-9 mesi che lo ha portato ad essere quel che ora è.
Il personaggio in questione, a titolo d’esempio, è passato dal vantarsi di essere un vegano-crudista ed amante degli animali, all’attaccare in maniera sguaiatamente volgare e rozza il mondo del veganismo nelle sue fondamenta etiche e salutistiche. Ora, io un tale comportamento posso aspettarmelo da un sostenitore della paleo dieta o di altre amenità dietologiche per allocchi soggetti a pesantissima involuzione etico-estetico-culturale, oppure da parte di nutrizionisti di regime od altri simili squallidi figuri; ma era difficile attenderselo da chi per anni ed anni aveva fatto di certi valori un motivo di vita ed un modello di condotta.
Che cosa dire poi dei suoi pseudo-discorsi in favore dei cacciatori, delle proteine animali, degli attacchi contro un certo tipo di etica da egli definita: “Filastrocca di vegani falliti”? Ora, si può senz’altro cambiare idea, ma ciò che stranisce è l’entità della mutazione, in pratica il soggetto ha rinnegato totalmente se stesso non limitandosi a qualche potatura di particolari qua e là. Ciò che stupisce massimamente è l’apparente assenza di motivazioni a sostegno di un siffatto comportamento da chi si è sempre vantato di avere avuto letteralmente la vita salvata dal veganismo tendenzialmente crudista – ricordiamoci la sua crisi eliminativa la cui riuscita la si deve a questo tipo di dieta ed al corollario dei precetti da lei divulgati, norme di vita non affatto disgiunte da quel modello filosofico adesso oggetto di triviali attacchi da parte dell’ex carabiniere.
Insomma un modus operandi alquanto strano. Io, Bisanti Pietro, sto malissimo e arrivo a scoprire Vaccaro e l’Igiene Naturale, decido allora di dargli fiducia, la mia fiducia viene ripagata grandemente con la salute, che ricordiamocelo è la cosa più importante, divengo, giustamente, un entusiasta sostenitore di Valdo Vaccaro e soprattutto di una certa filosofia di vita, e poi? Poi, ripeto ancora una volta, apparentemente senza motivi invero validi, incomincio a ridicolizzare con scritti e soprattutto video teatrali ed urlati, quella stessa filosofia protagonista della mia salvezza: un modo di fare quantomeno schizofrenico.
Cui prodest? Pietro Bisanti è un gatekeeper? Tale domanda riecheggia nella mia mente da un po’. Più forse si tratta di un soggetto che ubriacato da un’inattesa popolarità ha perduto la bussola, però io, a mie spese, ho imparato come non ci si possa fidare di alcuno, oggidì. Tra l’altro il gatekeeping, come ci insegnano autorevoli controinformatori come ad es. i F.lli Marcianò, è pratica diffusa specie in ambienti militari – si sa che carabinieri, poliziotti etc., come stiamo avendo modo di vedere in particolare modo in questi mesi, troppo spesso non sono dalla parte del popolo, anzi -. Inoltre, le argomentazioni usate dal soggetto assomigliano un po’ troppo a quelle di altri disinformatori e falsi amici sguinzagliati dal sistema su internet, allo scopo di confondere le idee alla gente che accortasi dell’inaffidabilità dei mass media storici, tutti manifestamente al soldo dei poteri forti, senza queste ingerenze disinformatrici potrebbero finalmente emanciparsi, ovviamente cosa tutt’altro che gradita alle fecce al potere.
Per finire, ci tengo a specificare che non sto accusando il Bisanti di essere un gatekeeper od altro, piuttosto da persona pensante non ho potuto non notare certi suoi nuovi comportamenti e più in generale una trasformazione abbruttente – e so per certo che molti suoi lettori la pensano come me – e dato che lei lo ha conosciuto personalmente facendone, oltre a tutto, un docente dell’HSU, desideravo sapere cosa ne pensasse a riguardo, ritenendo che sarebbe giusto che lei prendesse le distanze da questo personaggio oramai palesemente nemico ed oppositore di tutto quello predicato da lei in questi anni.
Ovviamente lei è liberissimo di fare come crede, anche di non pubblicare questa lettera se lo riterrà opportuno, e ci mancherebbe altro; se il sottoscritto si è permesso di scriverle ben sapendo in potenza di potere sollevare un vespaio, lo ha fatto non di certo per metterla in difficoltà, bensì per proteggere i nostri ideali e la sua informazione, messi in pericolo da tizi purtroppo in vista e condizionanti negativamente l’opinione del pubblico interessato alla scienza della salute.
Come lei certamente saprà, essendo sempre informatissimo su tutto quel che concerne il mondo igienistico, il soggetto protagonista di questa mia lettera è divenuto – aggiungo io, grazie soprattutto alla sua parlantina coinvolgente e ad un’oculata scelta di spendersi sui social come youtube e facebook ove è più facile arrivare al grande pubblico svogliato che non ama leggere scritti lunghi e complessi, ma preferisce visionare video ed al massimo leggiucchiare quattro righe in un post – assai popolare e questo è un male poiché la gente, ignorando il vero Igienismo e le sue basi, può essere facilmente fuorviata da una versione semplicistica, ridicola che d’Igienismo possiede soltanto una sbiadita apparenza; una versione che è piuttosto una paleo dieta con meno carne e più frutta, condividendone la natura meramente materialistica e l’evoluzionismo neodarwiniano come basamento esistenziale, quest’ultimo propagandato ad ogni piè sospinto dal diversamente igienista in questione.
Insomma, vorrei che certi personaggi la smettessero di utilizzare la scienza della salute che mai hanno compreso appieno nella sua essenza più intima e vera. Siccome mai la smetteranno, credo sia necessario che i veri igienisti prendano le distanze da questi sgonfiandoli come meritano e prima che rovinino irrimediabilmente quel poco di buono che vi è nel Brutto paese, terra di sperimentazioni di ogni sorta. Non lasciamo che l’errore sporchi e ci porti via anche le mirabili opere che ci hanno lasciato i vari Shelton, Lezaeta Acharan ed altri maestri, compreso lei.
P.S. Le allego alcuni link con la spiegazione accurata di cosa sia un gatekeeper, della sua prodigiosa importanza (più dei disinformatori canonici, le cui fake news non attecchiscono come una volta) e di come siano soliti muoversi nei meandri del web. Oltre a ciò, accludo alcune significative prove della condotta del personaggio, di modo che ognuno si faccia la sua buona idea. Purtroppo non mi è possibile inserire dei collegamenti diretti, per cui scrivo i link e basta copiarli ed inserirli nel motore di ricerca per accedere ai documenti.
1) https://aliceoltrelospecchio.blogspot.com/2011/07/la-tattica-della-polpetta-avvelenata.html 2) https://aliceoltrelospecchio.blogspot.com/2012/05/gatekeeper-queste-misteriose-creature.html 3) Video Bisanti 1
4) Video Bisanti 2
5) Video Bisanti 3
6) Qui si accanisce sugli ormoni della soia, e guarda caso, “stranamente” non pone l’accento su quelli contenuti nelle carni, assai più simili a quelli umani e perciò maggiormente pericolosi
7) Qui consiglia le proteine animali (una delle innumerevoli occasioni) = https://pietrobisanti.blogspot.com/2019/09/tonnellate-e-tonnellate-di-psicofarmaci.html Attendo la sua risposta. Un saluto affettuoso. Gaspar
RISPOSTA
UNA CONFERENZA-CAPOLAVORO IRRIPETIBILE
Faccio una premessa importante. Ho sempre pensato che uno dei migliori ed efficaci interventi mai realizzati nella storia della Scienza Igienistica Italiana e probabilmente Mondiale abbia avuto luogo a Imola-Bologna, Hotel Olimpia, in due fasi, la prima il giorno 17 aprile 2016 e la seconda il 25 settembre 2016, ad opera di Pietro Bisanti, i cui video sono inclusi tra i documenti che hai qui allegato.
Si tratta di un autentico capolavoro avvenuto sotto i nostri occhi. Forse molta gente ivi presente non si è resa conto di questo. Forse lo stesso Bisanti non si è accorto delle perle preziose che stava producendo. Parliamo di Igienismo non teorico ma applicato alla realtà quotidiana, e in particolare modo a fatti veri e particolarmente drammatici come quelli dei suicidi, che erano compito specifico assegnatagli per una ventina di anni.
Ho voluto rivedere il filmato parola per parola e confermo in pieno la mia opinione di allora. Chiamiamola pure una perla ispirata e probabilmente irripetibile nella sua spontaneità.
PIETRO BISANTI CI HA REGALATO UN DOCUMENTO DI ALTISSIMO VALORE
Non è mia abitudine dare facilmente giudizi entusiastici. Ne ho sentite di conferenze da favola. Quelle di Alec Burton ad esempio erano ai massimi livelli. Ma la performance di cui parlo è unica e va messa in cornice. Non troverai facilmente qualcosa di meglio in qualsiasi circolo culturale del mondo, in qualsiasi ambiente medico e non medico, in qualsiasi università, in qualsiasi altra lingua. Questo non lo posso e non lo voglio dimenticare.
Non so se in quella occasione Pietro Bisanti abbia toccato il vertice assoluto della perfezione e se abbia tuttora dei margini di miglioramento, o se sia invece in qualche modo incappato in una fase leggermente discendente, o in qualche forma di involuzione, o in toni troppo seriosi e duri. Di sicuro so che nei due video segnalati c’è il meglio del meglio di una persona al top della sua forma psico-fisica nonostante i postumi di un incidente stradale. Ogni sua parola e ogni suo concetto esprimono il dono della ispirazione, della trasparenza, della competenza e della coerenza.
UNA SERIE DI RARE COINCIDENZE UMANE
Trovare comunque una persona critica e perspicace per sua natura, amante autentica della franchezza e della verità e non soggetta alle facili apparenze, non legata patologicamente al soldo o al potere, proveniente da straordinarie trasformazioni personali sul piano fisico e mentale, sottoposta nel suo lavoro di carabiniere a una serie incredibile di esperienze drammatiche come i drammi familiari e i suicidi, e capace nel contempo di venirne fuori vittorioso e trionfante, capace di incontrare la scienza igienistica, di applicarla coerentemente e di interpretarla nei modi e nei toni che gli sono più congeniali, al punto di sapersi liberare addirittura del suo importante e sicuro posto di lavoro con tanto di stipendio-premi-pensione-sicurezza-considerazione, non è un fatto comune ma una portentosa dimostrazione di personalità e carattere. Un capitale che ci viene regalato e che va messo in bacheca aperta al pubblico, e che va pure distribuito agli studenti di tutte le classi e di tutte le lingue. Punto.
LA MIA AMMIRAZIONE PER PIETRO BISANTI RIMANE INAMOVIBILE
Per tutte queste cose, io rimango un ammiratore incondizionato di Pietro Bisanti. Non tanto per le parole gentili nei miei confronti o perché mi ha dato il credito e l’onore di essere stato decisivo nel fargli cambiare la vita in meglio, quanto perché ha prodotto qualcosa di oggettivamente unico al mondo.
AUTOSTIMA VA BENE MA UN PIZZICO DI UMILTÀ VA MANTENUTO
Detto questo, Pietro è un uomo, non un robot metallico. È normalissimo e fisiologico che uno con la sua storia abbia un elevato concetto di sé, una grande e quasi sconfinata autostima, un sentirsi più in alto della media. Il rischio in questa fase è quello di guardare gli altri dall’alto in basso, e di perdere quelle doti genuine di scienza, consapevolezza e umiltà che ha sempre dimostrato di avere.
DIVERSE SUE POSIZIONI ATTUALI MI PAIONO CONDIVISIBILI
Negli ultimi suoi video ho notato qualche increspatura, qualche frase e qualche concetto non privo di criticità, magari più formale che sostanziale a mio avviso. Molte delle sue osservazioni sui soyboys, sugli effetti perversi degli estrogeni e della alimentazione effeminante-mascolinizzante che confonde e ottunde l’appartenenza al maschile e al femminile, sono peraltro pienamente condivisibili.
PREDICA MENO LACRIME E PIÙ COERENZA
La sua pretesa di maggiore coerenza e di maggiore realismo in fatto di etica animalista non è aria fritta. Troppa gente versa lacrime per cani e gatti e mai per i troppi macelli. Troppa gente condanna i cacciatori mentre continua a rifornirsi nei supermercati sotto casa al reparto prosciutti e formaggi. Troppi animalisti sono tali perché se ne stanno comodi e pasciuti sul divano di casa. Troppi vegani si alimentano di schifezze, o magari a patatine e coca-cola come lui faceva anni addietro a livelli industriali. Bisanti sopporta poco lacrime e sentimentalismi, soprattutto se conditi da ipocrisia.
NON PENSO AFFATTO CHE BISANTI INTENDA SCIVOLARE NELLA PALEO-DIETA
Il suo attacco frontale ai vegani che non sempre sarebbero nella forma fisica voluta è per certi versi esagerato. Su questa critica di Gaspar posso essere d’accordo. Nella esposizione di Bisanti sembra quasi che i non-vegani se la cavino meglio, un discorso che pare l’anticamera di un qualsiasi sostenitore della paleo-dieta. Probabile che Bisanti intendesse solo fare una provocazione.
In questo senso comprendo che più di qualcuno se la sia presa e legata al dito. Ringrazio Gaspar per questa lettera che mi consente di fare un commento. Mi pare però fuori luogo ipotizzare una specie di voltafaccia e di tradimento. Il carattere di Bisanti esclude totalmente questo tipo di supposizioni.
FORSE HA RINCARATO LA DOSE
Il suo discorso del 25/9/16 non faceva una grinza. Bisanti ammise che esistono persone capaci di resiste discretamente al glutine, ai legumi, ai semini e alla frutta secca, mentre lui no. Nei video successivi ha rincarato la dose andando probabilmente un po’ fuori dal seminato, scordando che non tutti siamo uguali o costruiti in fotocopia.
LA PLANT BASED-DIET DA SOLA NON BASTA
Di certo non si risolvono stabilmente i problemi di equilibrio energetico con 25 banane al giorno come gli è capitato di fare. I vegani malandati contro cui egli si scaglia impietosamente, sono il più delle volte novizi-vegani o meglio novizi vegan-crudisti tendenziali che hanno intrapreso questa fantastica strada da qualche mese o da qualche anno, dopo decenni di stravizi, per cui vivono tuttora in pieno contesto depurativo ed eliminativo, e sono dunque in fase di recupero, come lo era lui anni addietro quando pesava 20 chili di più e quando aveva il corpo incrostato di dermatosi e di herpes.
Trovare dei vegani-vegetariani-vegancrudisti autentici e coerenti che sono tali da una vita, che non si drogano e non prendono farmaci, è sicuramente un fatto non comune, se non addirittura rarissimo. Ovvio che essere vegani è importante ma non basta affatto. Il veganismo condotto nei modi giusti regala una salute formidabile e lui stesso ne è stato testimone e gli auguro di esserlo tuttora.
LA NATURA MERITA UN GRANDE RISPETTO
Anche il suo discorso sulla natura, definita postaccio dove prevale la lotta per la sopravvivenza, dove prevalgono i campi di battaglia sui percorsi lisci e bucolici, dove non ci sarebbe solo posto per l’etica e gli arcobaleni colorati le margherite e le violette, è sì realistico ma forse po’ troppo crudo ed estremizzato, e risente probabilmente della sua vita trascorsa a contatto col crimine e coi fatti scabrosi della vita.
Mio figlio Francesco ammira Pietro Bisanti più ancora di me. Gli dà pienamente ragione sugli aspetti a volte brutali della Natura. Come quando la volpe ha brutalmente assalito e decapitato prima la nostra oca e poi l’anatra alle quali eravamo affezionati come si trattasse di persone in famiglia.
POCHI CEREALI E POCHI LEGUMI PRECEDUTI DA VERDURE CRUDE
Per quanto concerne l’alimentazione, e il suo demonizzare i cereali e i legumi, non serve a mio avviso essere così categorici. La razza umana ha basato la sua esistenza sul riso e sui grani duri per millenni. Ho spesso detto che la dieta vegan-crudista che pratico e propongo è anche sostenibile e, dettaglio importante, è anche personalizzabile, per cui se c’è gente che sopporta il glutine ed anche alcuni legumi (vedi ad esempio fagiolini, fagioli freschi, piselli freschi, lupini), li può assumere in quantità limitate e sempre preceduti da un piatto di verdura cruda che rende sempre maggiormente digeribili i cibi che vengono dopo. Stesso discorso per semini e pinoli e simili.
Ogni vegetale produce limitati quantitativi di fito-tossine. Giusto pertanto limitare le quantità. I cibi naturali usati da millenni e riconosciuti come eduli vanno inseriti senza farsi troppi problemi, sempre in quantità limitate e commisurate al nostro gradimento e alla nostra capacità digestiva e assimilativa. D’accordo che la frutta acquosa è il miglior cibo possibile, e nella frutta acquosa ci metto pure pomodori, peperoni, zucchine, melanzane e cetrioli.
LONTANO DAGLI OCCHI LONTANO DAL CUORE? SPERIAMO DI NO
Per concludere, è da 2 o 3 anni che non sento più Pietro Bisanti. Un allontanamento? Un raffreddamento di rapporti? Ha scelto la sua via tagliando i ponti? Non so. Personalmente ho sempre espresso giudizi positivi e favorevoli nei suoi confronti. Ho la coscienza a posto. Le lamentele e i malumori che Gaspar ha espresso in questa mail non sono le uniche.
Qualcuno mi ha persino segnalato qualche critica di Bisanti nei miei riguardi, non ho capito quali critiche e nemmeno il perché, e questo in ogni caso mi dispiacerebbe molto. Troverei il tutto inopportuno e assurdo. Grazie in ogni caso a Gaspar per aver esternato le sue perplessità e per avermi dato modo di ricordare e di rivalutare la magnifica opera di Bisanti a favore di tutti noi.
MINIMIZZARE OGNI CONTRASTO, NON C’È BISOGNO A MIO AVVISO DI SOLLEVARE VESPAI PER QUALCHE ESPRESSIONE INFELICE
Alla HSU non siamo affatto chiusi e dogmatici, non rappresentiamo ortodossie di alcun tipo né distribuiamo patenti di dignità igienistica o bocciature nel campo della Salute Naturale. Siamo aperti e gli abbiamo teso una mano. Non penso per niente a Bisanti come a una erbaccia o come un ramo secco.
Uno che vuole muoversi da protagonista e da leader semmai. Uno che punta a pungere e stimolare con un linguaggio a volte provocatorio. Meriterebbe semmai di essere recuperato alla causa a pieno titolo, qualora avesse davvero un po’ deviato. In me rimane un grande concetto di Pietro Bisanti versione 2016. Tutto il resto, tutte le eventuali vere o false negatività, per ora non mi riguardano e non le considero.
Valdo Vaccaro
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