I FONDATORI DI BILDERBERG E DELLA TRILATERAL COMMISSION
Si sente parlare sempre più spesso di Bilderberg, specie da quando la super-setta si è aperta pochi mesi fa ad un piccolo gruppo selezionato di giornalisti. In effetti ormai si nascondevano dietro un dito, per cui i loro segreti non erano più tali. Pochi però sanno chi ha fondato il Bilderberg e la Trilateral Commission. Vi troviamo personaggi legati ai Cavalieri di Malta, ai Gesuiti e quindi al Vaticano stesso, che prima di ogni cosa promettono fedeltà al Santo Padre, il cui fine è la “difesa della fede”.
NEL 1952 NASCE UFFICIALMENTE IL BILDERBERG
Era sorta da poco la NATO ed un profugo polacco, tale Retinger fondatore del “Movimento europeo” finanziato dalla CIA, si fece promotore di un club riservatissimo che avrebbe dovuto raggruppare gli uomini più influenti d’Europa e degli USA, il Bilderberg Group appunto.
IL FONDATORE JOSEPH HIERONIM RETINGER
Józef Hieronim Retinger (1888-1960) accusato di essere un agente del Vaticano, una spia gesuita, un massone di alto rango, un Cavaliere di Malta, un Ebreo, un omosessuale, un agente della CIA, un agente sionista, un agente dell’MI5, un agente MI6, un agente russo e ”cugino del diavolo”. Tutto questo veniva da lui commentato senza batter ciglio con un: “Non siamo nemmeno alla metà”.
VICENDE FAMILIARI E SUPPORTO DEL CONTE ZAMOYSKI
Il padre morì improvvisamente nel 1897 mentre JHR era ancora un ragazzo, e il conte Zamoyski (famiglia nobile che aveva acquisito il titolo di “conte” dall’Holy Roman Emperior), divenne suo “padrino”. Wladyslaw Zamoyski era di nobili origini e fu il portavoce per i proprietari di immobili nella Grande Polonia. Egli non fu solo un devoto patriota ma anche un cattolico molto devoto.
DUE MATRIMONI PRIMA DI IMMERGERSI NEL LAVORO COSPIRATIVO
Retinger pensa in origine di diventare prete e si iscrive ad un seminario (entrando nel noviziato dei Gesuiti a Roma), ma poi si ritira perché l’obbligo del celibato sarebbe stato un ostacolo problematico. Più tardi Retinger conclude due matrimoni, prima con una donna polacca di nome Otylia Zubrzycka, e poi con una certa Stella Morel, “la figlia di un amico, del sindacalista Ed Morel”. Ma questa donna morì nel 1933, e appare molto probabile che il vedovo Retinger non abbia in seguito iniziato nuovi rapporti, ma si sia invece riorientato sulla sua vita Gesuita e si sia immerso nel lavoro cospirativo.
BERNARDO D’OLANDA PRIMO PRESIDENTE BILDERBERG
Primo presidente fu Bernardo d’Olanda, massone implicato nello scandalo Lockeed del 1976. Non solo. Bernhard van Lippe, fra le moltissime onoreficenze, vanta anche quella di Balivo di Gran Croce del Venerabile Ordine di San Giovanni (lato protestante dei cavalieri di Malta) ed anche Balì Gran Croce di Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta.
COMITATO PROMOTORE BILDERBERG CON DE GASPERI E QUARONI, AMBASCIATORE ITALIANO IN USA
Del comitato promotore del Bilderberg fecero parte anche De Gasperi e l’ambasciatore italiano negli USA Pietro Quaroni. Negli USA fra i promotori vi furono il direttore della CIA e Joseph Johnson della fondazione Cervage, messa sotto inchiesta per i finanziamenti avuti dalla CIA.
BILDERBERG FINANZIATO DALLA CIA
Nel 1967 venne alla luce che, attraverso collaboratori di Bernardo d’Olanda, il Bilderberg fu finanziato dalla CIA stessa. Tra coloro che parteciparono al primo meeting del Bilderberg nel 1951 figurano molti personaggi in qualche modo legati alla CIA, come risulta da un’inchiesta del Sunday Times di Londra, censurata dal governo e pubblicata in Italia dall’Europeo il 17/10/1975.
AGNELLI, FANFANI E LONGO TRA I PRIMISSIMI COMPONENTI DEL BILDERBERG
Vi erano due sindacalisti dell’Afl-Cio, Irwing Brown e Walter Renter, anche loro sovvenzionati dalla CIA e finanziatori della destra sindacale italiana e della DC. I primissimi componenti italiani del Bilderberg erano Gianni Agnelli, Alighiero De Michelis, Amintore Fanfani e Luigi Longo. Tra gli statunitensi apparivano Gerald Ford, Henri Kissinger, David Rockfeller, Allen Dulles della CIA. Tra i componenti degli altri paesi vi erano Joseph Luns segretario generale della NATO, Hermann Abs della Deutsche Bank, Fritz Berg presidente della confindustria tedesca, Donald Mc Donald ministro della difesa del Canada.
GIANNI AGNELLI E DAVID ROCKFELLER ALLARGANO AL GIAPPONE E NASCE LA TRILATERAL
Nel 1973 Gianni Agnelli e David Rockfeller si fanno promotori di un nuovo Bilderberg, meno clandestino e allargato al Giappone, usando ancora i canali massonici e dei servizi segreti. Nasce in questo modo la famosa Trilateral, con una veste formalmente meno arcigna e clandestina, ma con funzioni analoghe a quelle del Bilderberg. Il Principe Bernardo, inizia la Regina Beatrice come “Comandante Onoraria” nell’Ordine di Malta il 19 giugno 1959 a l’Aia.
ERA DEL POST-NAZIONALISMO, CON NIENTE PIÙ PAESI MA SOLO REGIONI CIRCONDATE DA VALORI UNIVERSALI
William Vincent Shannon, non proprio un paranoico complottista, ma un giornalista e redattore del New York Times e persino ambasciatore degli USA in Irlanda durante la presidenza Carter (1977-1981), affermava che “I membri del Bilderberg stanno costruendo l’era del post nazionalismo, dove non avremo più paesi, ma piuttosto regioni della terra circondate da valori universali”.
DISEGNO DI DISTRUGGERE LE NAZIONI SUPPORTATO DAI GESUITI E DAI MILITARI DEL VATICANO
In effetti all’interno dell’agenda è ormai risaputa la volontà di “distruggere le nazioni ed i loro governi” per allargarsi ad autorita’ sovranazionali. E non è forse quello a cui stiamo assistendo da alcuni anni? Troppo semplice puntare il dito sulla solita massoneria o sulla para-massoneria. Le informazioni riguardo gli ideatori di queste commissioni ci riporta direttamente fra le mani omnipresenti dei Gesuiti e dei “Militari del Vaticano”.
GOVERNO MONDIALE NON ELETTO E RELIGIONE UNICA
Sarebbe a dire, un’economia globale, un governo mondiale, non eletto, e una religione unica. Per essere sicuri di raggiungere questi obiettivi, i Bilderberg decidono per un approccio maggiormente tecnico e per una minore consapevolezza da parte del pubblico in generale.
IL PROCESSO AL GOVERNO MONDIALE DEVE INEVITABILMENTE ESSERE SEGRETO ED IMPOSTO
Del resto, lo stesso fondatore del Bilderberg Group, il principe Bernardo d’Olanda, sul punto era stato chiaro: “È difficile rieducare gente allevata al nazionalismo, portandola all’idea di rinunciare a parte dei propri diritti nazionali, a favore di un potere sovranazionale”.
DAVID ROCKEFELLER ORGOGLIOSO DI ESSERE COSPIRATORE
Sincero è stato pure David Rockefeller, che è anche Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, il quale ha lasciato scritto nelle sue Memorie (2002): “Alcuni credono che facciamo parte di una cabala segreta che manovra contro gli interessi degli Stati Uniti, definendo me e la mia famiglia come internazionalisti e cospiratori, per costruire una più integrata struttura politico-economica globale, un nuovo mondo, se volete. Se questa è l’accusa, mi dichiaro colpevole, e sono orgoglioso di esserlo”.
FIN DAGLI ESORDI IL BILDERBERG COLTIVA PRECISI PIANI POLITICI
Alla luce dei fondatori di questi gruppi potremmo certamente supporre che non si tratta di semplici uomini d’affari, ma che fin dai tempi della sua fondazione, il Bilderberg ha una precisa missione impostata, al tempo, da uomini legati ai casati Nobili, ai Gesuiti e ai Cavalieri di Malta.
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L’ELITE EBRAICO-ITALIANA (note del 24/1/2013 di Pasquale Velasco)
Considerando che l’informazione ufficiale lo disegna come un Dio dell’Olimpo, nonché come eminente benefattore della patria, e considerando le molteplici lodi e i molteplici elogi dedicati dai sistemi di informazioni ai propri padroni occulti, ho deciso di creare una nota nella quale voglio mostrarvi una parte del lato oscuro dell’oggi pluri-celebrato Gianni Agnelli, della sua famiglia e della parentela con la famiglia Elkann.
GIANNI AGNELLI NON FIGURA DI SECONDO PIANO MA PILASTRO FONDAMENTALE DEL BILDERBERG
1995: Gianni ed Umberto Agnelli, 1996: Gianni Agnelli, 1997: Gianni ed Umberto Agnelli, 1998: Gianni Agnelli, 1999: Umberto Agnelli. Queste sono le riunioni Bilderberg a cui ha partecipato Gianni Agnelli. Per chi non sapesse nulla a riguardo, può bastare anche solo wikipedia per una prima lettura veloce: http://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_Bilderberg
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(Da “Il vizietto degli Agnelli” di Luigi Cipriani)
GIANNI AGNELLI PUNTO CARDINE DELLA TRILATERALE
Nel 1983 ha luogo a Roma, e non a Washington o a Londra o a Bonn, la prima riunione in pompa magna della misteriosa Trilaterale, con 320 big dell’economia mondiale. Tra i Vip più in vista Kissinger, Rockefeller, Agnelli e i potenti del Giappone. Gianni Agnelli fa parte della Commissione Trilaterale creata da David Rockfeller. Per una prima lettura veloce, consiglio nuovamente wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Commissione_Trilaterale
APPARTENENZA DI GIANNI AGNELLI ALLA MASSONERIA E ALLA P2
Gianni Agnelli, assieme ad altri industriali, faceva parte della massoneria, nella quale fu introdotto da Valletta, e della P2 prima che venisse sciolta nel 1974. “La perquisizione del pretore Guariniello colse di sorpresa Agnelli, che si trovava in vacanza. Rientrato precipitosamente, Agnelli si incontrò col presidente Saragat e col procuratore generale Colli. Quest’ultimo avocò a sé l’inchiesta, la tenne nei cassetti per un mese e successivamente la spedì alla Corte di Cassazione a Roma, sostenendo che per motivi di ordine pubblico l’inchiesta non poteva essere fatta a Torino. La Cassazione accettò la tesi di Colli e il processo venne trasferito a Napoli dove fu insabbiato. Venne apposto anche il segreto di stato per i rapporti con la NATO di alcune produzioni FIAT.” Questo contribuisce a chiarire di che tipo di persone stiamo parlando. Le famiglie dell’èlite sono potentissime. La giustizia vale per tutti, tranne per loro.
ILLECITI E TRUFFE BORSISTICHE NELLA STORIA DELLA FAMIGLIA AGNELLI
Il 23 giugno 1908, Giovanni Agnelli (padre di Edoardo, nonno di Gianni Agnelli) venne denunciato dal questore di Torino per “illecita coalizione, aggiotaggio in borsa e falsi in bilancio”. Giovanni Agnelli veniva segnalato come il maggiore indiziato delle manovre fraudolente in borsa che avevano turbato il mercato dei valori e arrecato danni rilevanti ai portatori di azioni. Le scritture stipulate da Agnelli nel 1906 occultavano operazioni personali a scapito della società. Il 23 agosto 1909 Agnelli venne rinviato a giudizio per rispondere di aggiotaggio e truffa.
MINISTRI E BANCHE SALVANO IL NONNO AGNELLI DAL CARCERE
Con la benevola attenzione del ministro Orlando e con ricorsi vari, Agnelli riuscì a rinviare il processo sino al 21 giugno 1911. Il 22 maggio 1912 il tribunale mandava assolto Agnelli e a nulla valse il ricorso del pubblico ministero, il quale nel giudizio di secondo grado si trovò di fronte, come difensore di Agnelli, l’ex ministro Orlando e come testimoni a favore di Agnelli i dirigenti della Banca Commerciale di Milano.
NONNO AGNELLI E GLI ELKANN
Facendo un salto indietro nel passato, tra i fondatori della FIAT c’è ovviamente Giovanni Agnelli (1866-1945). Ma dove sta la relazione degli Agnelli con gli Elkann? Chi sono queste persone dal cognome non italiano? Albero genealogico alla mano, tutto si trova su Wikipedia.
PARENTELA INDISSOLUBILE TRA ROTHSCHILD ED ELKANN DAL XVI SECOLO
Nel 1975 la figlia di Gianni e Marella Agnelli, Margherita Agnelli, sposò Alain Elkann, nonno del Presidente del Concistoro ebraico di Parigi, John Elkann, succeduto per la prima volta nella storia ad un Rothschild. Gli Elkann (Elchanan) sono un’antichissima famiglia di banchieri ebrei, antenati di Mayer Amschel Rothschild, imparentati con questa famiglia dal XVI secolo. http://www.incontrostoria.it/Famiglie2.htm#1
LA FAMIGLIA ROTHSCHILD È UNA POTENZA DISARMANTE E HA IN MANO IL SISTEMA BANCARIO INTERNAZIONALE OLTRE CHE LO IOR (BANCA VATICANA)
La famiglia Rothschild è una delle famiglie più ricche e potenti del mondo. Basti pensare che questi signori hanno nelle loro mani il Sistema Bancario internazionale. Come potete ben intuire il binomio Agnelli-Elkann ha una potenza disarmante. Ognuno è libero di ragionarci sopra, di approfondire e fare le sue conclusioni.
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COMMENTO
TUTTO NELLE MANI DI UNA OLIGARCHIA NEO-MONARCHICA E SUPER-PLUTOCRATICA
Che il NOM (Nuovo Ordine Mondiale) sia nelle mani di una oligarchia neo-monarchica e super-plutocratica ristrettissima, già prescelta per linea di sangue blu o violetto, non vi è dubbio alcuno. Saldamente in testa Beatrice e Bernardo d’Olanda, singoli azionisti della Dutch Royal Shell, una delle maggiori corporation mondiali, con a fianco Queen Elizabeth, Juan Carlos di Spagna e Sofia di Grecia, David Rockefeller (presidente della JB Morgan Chase e del gruppo Rockefeller), George Soros, Bill Gates, Bill Clinton (cugino al 19° grado di Elisabetta d’Inghilterra), Josef Akermann (presidente Siemens, colosso tecnologico mondiale, e Deutsche Bank), Peter Sutherland (presidente Goldman Sachs e BP), Paul Wolfowitz (ex pres. Banca Mondiale), George David (presidente Coca-Cola), Indra Nooyi (presidente Pepsi Cola), Daniel Vasella (Novartis), Jurgen Weber (Lufthansa), John Elkann (Fiat), Etienne Davignon, Henry Kissinger, Franco Bernabè (Telecom), Mario Monti (Bocconi), Paolo Scaroni (ENI), Giulio Tremonti, Romano Prodi (la Mortadella sta in ogni indecente panino), Tommaso Padoa-Schioppa (finché era in vita).
SIAMO PACIFISTI E FACILI AL PERDONO, PER CUI NON DEMONIZZIAMO E NON IPOTIZZIAMO VENDETTE
Questo non vuole essere un articolo di demonizzazione degli Agnelli, degli Elkann, dei Rockefeller, dei Rothschild e dei Windsor. Le accumulazioni di ricchezza e di potere indiscriminato non sono la malattia ma il sintomo, se vogliamo parafrasare l’idea igienistica nel campo della salute ed applicarlo al mondo della politica internazionale.
LE GHIGLIOTTINE NON SERVONO MA PEGGIORANO LA SITUAZIONE
La Rivoluzione Francese ed anche quella Bolscevica hanno dimostrato che ghigliottinando i re e straziando gli zar non risolvi un bel niente. L’uomo è fatto così. È legato al soldo e al dominio. Il povero è povero, ma odia la sua povertà e punta normalmente ad elevarsi e a diventare ricco. Il debole sogna di diventare potente e di far valere la sua volontà nei riguardi degli altri.
GIANNI AGNELLI, FARABUTTO SÌ MA ALMENO CON STILE E SAVOIR FAIRE
Gianni Agnelli era del resto persona simpatica e deliziosa agli occhi di tutti, nonostante tutte queste inquietanti trame. A dimostrazione che si può essere dei farabutti ma sempre con stile e col sorriso. Ora che il libro Bilderberg è aperto in molte delle sue pagine, sarà il caso di rivedere il tutto e di usare un minimo di buon senso, anche da parte di chi finora non ha brillato in tale direzione.
COMPLETARE AL PIÙ PRESTO L’INQUIETANTE MOSAICO DEL DOPOGUERRA E DEI GIORNI NOSTRI
L’Italia è tuttora in attesa di conoscere in dettaglio nomi e cognomi degli assassini di gente come Aldo Moro, o come Roberto Calvi del Banco Ambrosiano, anche se la verità si sta delineando a spicchi, e se la puzza di bruciato arriva da determinate parti e non da altre. D’accordo, non è stata fatta piena luce in centinaia di casi drammatici che vanno dal generale Dalla Chiesa, a Falcone e Borsellino, per non dire delle scorte, per non dire delle stragi di Piazza Fontana a Brescia, della strage di Bologna, e di tanti altri fatti tremendi che hanno listato a lutto il nostro paese.
LA GENTE VUOLE CAMMINARE SUL PULITO, E NON INFANGARSI ED ARENARSI AD OGNI NUOVO PASSO
Di sicuro la gente è arrivata al limite e non ne può più di questi imbrogli, di queste storture interne ed internazionali, di queste manovre e di queste manipolazioni, di queste crisi mondiali finanziarie pianificate ed inventate, giocando sul banale meccanismo inflativo dello stampare moneta e su quello deflattivo del non stamparla, in vista di una riduzione e di un forte dimagrimento dell’economia mondiale, di una de-crescita in esplosiva coesistenza con una marea di consumatori spinti a spendere.
STANNO SUCCEDENDO COSE STRANE E SCHIZOFRENICHE
In nessuna parte del mondo può accadere che la gente spenda più di quanto guadagna e che sia per giunta perseguitata dal fisco mentre la redditività si è azzerata e si vive in regime di perdita e di indebitamento. In nessuna parte del mondo si può sopravvivere economicamente e socialmente quando ti privano della valuta necessaria al commercio dei beni e dei servizi. In nessuna parte del mondo può succedere che ti contano i soldi in tasca e ti decapitano quanto hai sul conto corrente.
LE FABBRICHE DEVONO VENDERE MA MANCANO I CLIENTI
Eppure gli spot televisivi continuano a proporre auto da 300 km/ora e da 50 mila euro in avanti, quando non si può marciare a oltre 100 e quando la gente fa fatica a fare un normale pieno di benzina super, super negli ottani ma soprattutto nel prezzo. Eppure gli spot televisivi continuano a parlare di griffe e di design, di stile e di alta moda, quando l’unica prospettiva logica è la tuta di Mao e una buona bicicletta.
TANTI CARTELLI “CHIUSURA FALLIMENTARE” SU MUNICIPI, REGIONI E PARLAMENTI
Se naufraga l’economia privata e il modo di far soldi della gente, si può cominciare anche da domattina ad appendere sui portoni dei comuni d’Italia, sugli ingressi del Parlamento e dei Ministeri, un cartello “Chiuso per Fallimento dello Stato”. Non c’è bisogno di meeting, di comitati, di elezioni. Ognuno a casa sua privo di titoli e privo di privilegi, al pari di ogni singolo cittadino del resto. Se c’è davvero tanta miseria sia essa almeno democratizzata e uguale per tutti, con un sano stalinismo, e con un minimo di organizzazione militare per la sopravvivenza, chiudendo le autostrade, i distributori di benzina, e mantenendo le ferrovie, ed imponendo 2 biciclette a testa, meglio che nella Cina di Mao.
CITTADINI APOLIDI E LIBERI DA OGNI STRESS FISCALE
Ognuno si arrangerà al meglio e diventerà autosufficiente ed autonomo, cestinando ogni codice fiscale e liberandosi dalla magagna di uno stato corrotto, colluso, deficiente ed incapace persino di stampare la sua moneta, ma abile solo nel mettere le mani nelle tasche e nei conti correnti dei suoi cittadini. Sospendere la situazione esistente e mandare in vacanza a stipendio zero e pensione zero tutti i dirigenti statali e tutti i parlamentari per almeno tre anni, facendoli partecipi pure loro della crisi e della decrescita che hanno fortemente contribuito a far nascere, è il minimo che può accadere. Possiamo sempre diventare cittadini apolidi e privilegiati al pari degli Zingari, liberi da ogni balzello e da ogni stress fiscale.
FANTASTICHERIE POLITICHE DA DUE SOLDI O SITUAZIONI REALI DIETRO L’ANGOLO?
Prospettive apocalittiche e demenziali? Può darsi, ma di sicuro non meno demenziali di quelle che sentiamo tutti i giorni sui telegiornali. Di sicuro non meno demenziali di quanto si sente dai palazzi del potere, dove tutti fanno gara a chi vede prima la luce in fondo al tunnel, senza capire che per avere la luce bisogna che qualcuno la accenda e non la tenga spenta con le scie chimiche e le speculazioni bancarie.
BUONO A SAPERSI CHE I GIOCHI SI FANNO A ROMA E NON ALLA CASA BIANCA
Sapere poi che il Bilderberg e la Trilaterale non sono necessariamente una faccenda di oltre Atlantico, ma piuttosto una questione romana-torinese-vaticana, e che i nostri Agnelli sono più Lupi dei Lupi Americani, più bravi di chiunque altro a calpestare e svuotare di significato la Costituzione Italiana a vantaggio del Trattato di Lisbona e di altri documenti mai letti, mai capiti e mai approvati dalla cittadinanza italiana, ci fa capire a quale punto siamo arrivati.
RIFONDIAMO L’IMPERO ROMANO? LA COSA CI STA BENE, A PATTO CHE CI SIA TRASPARENZA E BUON SENSO PRATICO
Roma Caput Mundi nelle mani dei Rothschild, dei Rockefeller e degli Agnelli-Elkann? Ci sta benissimo. A patto che si annullino tutti i trattati europei e che dentro il Colosseo si comincino a stampare Lire Italiane-Vaticane Mondiali e non più dollari privi di valore, o stupidi euro germanizzati e coniugati a quei dollari.
MAI SAREMO PAESE-ZIMBELLO DI ROZZI MANDRIANI GUERRAFONDAI
L’Italia tutto può essere. Paese indipendente, autonomo e nazionalista, con al governo un regime qualsiasi, selezionabile tra il comunista, il democratico, il fascista, e tutte le altre forme possibili ed immaginabili. Ma una cosa non potrà mai essere. Mai sarà stato-zimbello degli USA, paese distruttore di indiani e di bisonti, paese che gioca a diventare imperatore del mondo senza averne i requisiti. Mai sarà stato-zimbello di un paese grande solo di superficie terrestre, di portaerei e di impianti elettromagnetici proibiti.
MAI NELLE MANI DI FALSARI IMBRANATI ED AUTOLESIONISTI, INCAPACI PERSINO DI FAR MARCIARE L’ECONOMIA MONDIALE
Mai sarà stato-zimbello di un paese privo di caratura morale e persino privo di abilità e intelligenza nell’essere un buon falsario, incapace di mantenere i suoi immeritati ed enormi supporti creditizi del neo-gigante cinese, incapace di difendere la sua moneta inflazionata e svalutata, incapace di stamparla, distribuirla e farla circolare, mantenendo vivi e attivi i mercati del mondo, lasciando liberi di evolversi i vari paesi e le varie religioni.
Valdo Vaccaro
Ci tengo a dire di non fare di tutta l'erba un fascio… I Cavalieri di malta,quelli veri,non sono corrotti.Con la scusa che bazzicano in certi ambienti ormai vengono additati come complici del nuovo ordine mondiale,ma ovviamente è solo il filone corrotto che fa parte della congraga..
.."congrega"… -__-