(Conferenza AVA – Roma del 18 Settembre 2014, in Sala Dorotea)
IL MITO E IL MIRAGGIO DELLA SALUTE
Benessere, stare bene, sentirsi in perfetta forma psicofisica, obiettivi spesso sguscianti ed inafferrabili, non facili da conquistare e ancor meno da mantenere, se non ci dotiamo dei necessari strumenti di informazione scientifica e di consapevolezza. Siccome la gente tende ad ignorare e a sottovalutare l’importanza della salute e del benessere personale, e se ne accorge solo nei momenti critici, quando è in procinto di perderla o quando la ha già smarrita per strada, si ritrova a doverla rincorrere con l’ansia e l’angoscia di chi viene preso dalla paura, dalla fifa, dal panico, dal batticuore e dallo sbigottimento. A quel punto, lo star bene, l’armonia interna, la serenità e l’equilibrio corrono il rischio di diventare un mito ed un miraggio.
GLI INDOLENZIMENTI DEL CORPO, DELL’ANIMA E DELLA MENTE
Le ambizioni umane possono essere rivolte sì al successo professionale, sportivo ed artistico, alla ricchezza e alla fama, ma la priorità assoluta rimane quella di trovarsi al riparo dalle cattive sorprese, dall’angoscia, dai traumi, dagli indolenzimenti del corpo, dell’anima e della mente. Erofilo o Herophìlus (335-280 a.C) fu il primo anatomista della storia, e fondò con Erisistrato di Ceo (310-250 a.C) la grande Scuola Medica di Alessandria. Erofilo, al pari di Asclepiade (130-20 a.C) proveniva da Calcedonia-Bitinia (Impero Romano d’Oriente e oggi Turchia). Attribuì sempre notevole importanza alla dietetica e alla ginnastica, in perfetto allineamento col Mens Sana in Corpore Sano, chiave e simbolo della filosofia salubre e sportiva della Roma Imperiale.
QUANDO MANCA LA SALUTE È MEGLIO CHIUDERE BARACCA
“Quando manca la salute la saggezza non vale, l’arte non si può esercitare, la forza della mente e dello spirito latita, e la ricchezza non ha alcun valore”. A volte basta una singola frase per qualificare una persona. Un medico anonimo egiziano dei suoi tempi si era già espresso con qualcosa di simile “Nessun titolo, nessuno scettro e nessuna ricchezza hanno il valore di una salute radiante”. Non si è certi su chi abbia creato l’originaria ispirazione, e su chi abbia copiato da chi. Certo è che conoscenza e saggezza non mancavano davvero 3000 anni orsono, all’ombra delle Piramidi.
VIVISEZIONE ED ESPERIMENTI SUI CONDANNATI A MORTE
Anche se per Celso, Tertulliano, Celio Aureliano e per lo stesso Claudio Galeno, Erofilo era non solo un sezionatore di cadaveri, ma anche un praticante di vivisezione nei riguardi dei condannati a morte. In ogni caso, questa sua riflessione sulla salute lo pone ai vertici della medicina precristiana.
DA ERISISTRATO A WILLIAM HARVEY
Questi due medici di età alessandrina, ossia Erofilo ed Erisistrato, basarono i loro studi sulla dissezione dei corpi. Scoprirono in questo modo i nervi, distinguendoli dai tendini, e distinguendo fra nervi sensori e nervi motori, questo permise loro di indicare nel cervello la sede dell’intelligenza e il centro del corpo. Erasistrato distinse arterie e vene, ma era convinto che le vene contenessero sangue e le arterie pneuma. Non riuscì dunque a formulare una teoria della circolazione sanguigna valida e logica. Teoria che latitò in medicina fino agli studi di William Harvey (1578-1657), primo scienziato a descrivere accuratamente il sistema circolatorio e le proprietà del sangue pompato dal cuore in tutto il corpo.
FUNZIONAMENTO SINERGICO DEL CORPO UMANO
Fondamentale è capire che la salute non è mai parcellizzata o confinata a una determinata zona del corpo. Il nostro organismo non è stato concepito e costruito a compartimenti stagni funzionanti in modo autonomo e indipendente, ma è al contrario un tutt’uno. Un assemblaggio integrale operante mediante collegamenti, interconnessioni e sinergie tra cellule e cellule, tra ghiandole e ghiandole, tra organi e organi, tra sistemi e sistemi.
UN CORPO CHE È L’OPPOSTO DI QUANTO SI AUSPICA LA MEDICINA
Detto tra noi, il corpo inteso come unità funzionale fisico-mente-anima è esattamente l’opposto di come lo ritengono, lo interpretano e lo auspicano i medici convenzionali. Essi lo vorrebbero diviso a settori e a blocchi, anche per poter giustificare la loro irresistibile ed irrinunciabile tendenza specialistica. Essi lo vorrebbero disarticolato e privo di collegamenti. Lo vorrebbero non reattivo, non recidivante, non autoguarente, non soggetto alle leggi logiche e stringenti di Madre Natura. Ma, nemmeno farlo apposta, nessuna delle attese mediche viene soddisfatta. Esiste in altre parole una vera e propria incompatibilità tra corpo umano reale e medicina, in particolare tra medicina interventista-curomane sul sintomo, e il corpo umano.
DISOBBEDIENZA E RIBELLIONE ALLE CURE MEDICHE
Nessuna meraviglia che l’organismo sia refrattario, disobbediente e ribelle, e che non risponda in modo positivo alle cure mediche. Nessuna sorpresa che la medicina continui a fare buchi nell’acqua, inciampando nei propri tranelli, conseguendo risultati parziali, sterili e deludenti, franando sulle proprie incongruenze, apportando non salute come dovrebbe, ma promuovendo piuttosto malattie iatrogene o medico-causate a ripetizione.
LE CAUSE NON SI CERCANO NEL PUNTO CRITICO DEL SINTOMO
Naturopatia germanica e lezaetiana, ma soprattutto le medicine naturalistiche legate all’Igienismo dei John Tilden e degli Herbert Shelton, ridefinite oggi Health Science, hanno un approccio molto più efficace e rispettoso nei riguardi dei singoli sistemi corporali e delle loro complesse sinergie. Quando Padre Taddeo da Wiesent-Bavaria sostiene che “Nessuno al mondo muore di cardiopatia, ma tutti muoiono di sangue guasto, ossia di sangue grasso e ostruente”, egli dimostra una volta di più la magnificenza, la saggezza e l’originalità del suo pensiero, andando a cercare le cause dello squilibrio non nel punto critico del sintomo ma nelle zone a monte.
IL DISAGIO EMOTIVO E LA PERDITA DI SICUREZZA
I pazienti non soffrono solo per la malattia, ma per quello che la malattia comporta, per il disagio emotivo, la perdita di sicurezza, di autosufficienza e di autostima, e tutti quegli aspetti che rendono una persona incapace o inadatta a relazionarsi con il proprio ambiente. La salute viene definita come condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non soltanto come assenza di malattia o di infermità. L’essere umano è una entità complessa e multi-dimensionale che si esprime a livello fisico, emotivo, mentale, spirituale ed ambientale.
LA PERCEZIONE SENSORIALE DEI DIVERSI ASPETTI
L’aspetto fisico riguarda tonicità, forza fisica, coordinazione e capacità del nostro organismo biologico di funzionare senza dolore o tensione. L’aspetto emotivo si manifesta sotto forma di fiducia, di speranza e di pensiero positivo che ci portano a guardare al futuro con serenità e gratitudine. L’aspetto mentale presuppone una comprensione chiara degli avvenimenti di questo mondo e di se stessi. Presuppone un percepire il senso, lo scopo e il valore delle nostre esperienze quotidiane. L’aspetto spirituale coinvolge la nostra intuizione e la nostra volontà di soddisfare aspetti reconditi ed etici dettati dalla nostra coscienza, evitando di essere fissati egoisticamente al soddisfacimento del nostro ego.
LA SALUTE TRASCENDE LA MORTE, TRASPIRA E NON ESPIRA
Secondo Peter Roche De Coppens autore di “La salute globale”, Elvetica Edizioni, la salute è al centro del nostro essere e non può essere aumentata o diminuita di grado. La salute è quella forza stabile e attiva che spinge il corpo verso la remissione spontanea degli squilibri.In altre parole, la salute nel nostro corpo non può ammalarsi. La salute nel corpo in realtà trascende la morte, come afferma James Jealous in “Around the Edges”. Essa è disponibile nel nostro corpo al 100%, 24 ore su 24 dal concepimento alla morte, poi traspira, non espira.
MALATTIA COME DISARMONIA INTERNA
La malattia, sotto l’aspetto negativo, è essere estranei a se stessi. Essa implica la perdita di contatto con il proprio sentire profondo, con la propria coscienza. Equivale all’aver perduto la pace e la serenità, la concordia e l’affiatamento con te stesso. La malattia è una disarmonia, una interruzione di dialogo fra i diversi livelli dell’essere. Il sintomo segnala che siamo finiti fuori dall’equilibrio delle nostre forze interiori, ci avverte che qualcosa manca e latita, che qualcosa non va.
MALATTIA COME PROCESSO RIMEDIALE
La malattia, vista invece come processo guarente, non è un disturbo casuale e gratuito, privo di motivazioni serie e circostanziate. Non è un fatto idiopatico, esistente di per sé, come pretende la medicina, né tantomeno un fatto criptogenetico e misterioso e quindi sgradito e spaventevole, che ci coglie per strada. Ancor meno è uno sgorbio della Natura o una distrazione del Creatore che ci avrebbe dato uno strumento immunitario difettoso ed autolesionista. La malattia è anzi la strada per incamminarsi verso la salvezza. Quanto più consapevolmente comprendiamo il percorso, tanto meglio potremo raggiungere la meta. L’obiettivo di qualsiasi terapia intelligente, quindi, non è combattere la malattia, ma utilizzarla come bene prezioso, come strumento guarente. Se la malattia è un processo espulsivo e rimediale, non va assolutamente toccata e curata. Logica vuole che un rimedio non vada rimediato.
DIFFERENZA SOSTANZIALE TRA GUARIGIONE E CURA
Il processo guaritivo consiste nel ripristino dell’armonia, nel riallineamento e nell’integrazione delle energie dei vari livelli. Esiste una differenza importante tra guarigione e cura. La guarigione avviene con la comprensione e l’accettazione della propria situazione in un determinato momento. Cura significa invece far sparire il dolore e i sintomi della disfunzione senza identificare, né eliminare le cause che lo provocano. La guarigione tende all’unità e alla completezza. L’uomo è sano una volta che ha trovato il suo vero sé ed è diventato una cosa sola con tutto quello che è.
CONOSCI TE STESSO E CONOSCERAI L’UNIVERSO
Ognuno deve assumere la responsabilità di se stesso, della propria salute, delle malattie e della guarigione. Ognuno deve convincersi di possedere le risorse interne per identificare e guarire ogni debolezza nel corpo e nella psiche. Uno dei grandi pilastri della saggezza antica, l’essenza del pensiero greco, si trova nell’aforisma scolpito sul tempio di Delfi: ”Gnothi Seauton”, ossia Conosci te stesso. Conosci te stesso e conoscerai l’universo, sostengono gli iniziati. Tutte le medicine necessarie alla nostra salute si trovano nel corpo umano. Occorre aspettare con fiducia che la natura faccia il suo corso e compia il suo dovere riequilibrante. La conoscenza di se stessi porta alla conoscenza delle leggi naturali, inclusa la legge per la quale il corpo non va mai contro se stesso, ed inclusa la legge sulla remissione spontanea delle anomalie.
MIGLIORIAMOCI SÌ MA SENZA STRAVOLGERE LE NOSTRE CARATTERISTICHE
Essere se stessi, evolversi migliorare senza mascherare o compromettere le nostre caratteristiche peculiari, questo si chiama ragionare. Realizzare coerentemente ciò che si è, conformarsi ai propri doni originali iscritti nelle essenze del Dna e conosciuti dai nostri Spiriti-guida e dai nostri Angeli Custodi, permette di inserirsi con slancio verso le giuste scelte e verso la vita. Se uno tenta di andare contro la propria autenticità, finisce per declinare mediocremente prima del tempo.
NEURONI E CELLULE GLIALI
I neuroni sono i componenti fondamentali del tessuto nervoso e formano circuiti complessi in grado di ricevere, elaborare, conservare e trasmettere l’informazione con grande rapidità anche a notevole distanza all’interno del corpo umano. Nel sistema nervoso centrale dell’uomo sono presenti approssimativamente 1012 neuroni coadiuvati da un numero da 10 a 50 volte superiore di cellule gliali. Possiamo solo immaginarci quale intreccio e quale accavallamento intenso e complesso di comunicazioni bio-elettriche avviene all’interno del nostro corpo!
FUNZIONI BASILARI DELLA GLIA
Ritenute a lungo mero supporto meccanico per i neuroni, le cellule della glia stanno invece rivelando un’enorme complessità di funzioni che includono 1) Guida della crescita dei neuroni, 2) Regolazione del flusso ematico regionale, 3) Regolazione funzioni immunitarie per il sistema nervoso, 4) Elaborazione e rilascio di fattori di crescita e di neurotrasmettitori. I neuroni rimangono tuttavia le uniche cellule in grado di operare in tempi molto brevi. Sono necessari per garantire la sopravvivenza e l’adattamento dell’organismo al continuo e rapido mutamento delle condizioni e degli stimoli ambientali. Le cellule gliali invece, pur partecipando alla comunicazione nervosa, non sono capaci di segnalazione elettrica.
SINAPSI, NEUROTRASMETTITORI E SISTEMA NERVOSO
Il trasferimento di informazioni tra le cellule nervose è operato dai neurotrasmettitori, il cui messaggio viene riconosciuto dalla cellula ricevente e tradotto in risposte biologiche in corrispondenza di una struttura specializzata detta sinapsi. Sinapsi significa congiunzione, connessione, punto di contatto. Tutte le attività nervose, dalle più semplici attività riflesse alle funzioni superiori, come apprendimento e memoria, dipendono dal trasferimento di informazioni tra cellule nervose e quindi dal numero di sinapsi e dall’efficienza di ciascuna sinapsi nel rilasciare il neurotrasmettitore. La trasmissione sinaptica riveste un ruolo chiave per comprendere il funzionamento del sistema nervoso.
SINAPSI ELETTRICHE E SINAPSI CHIMICHE
Numerose patologie neurologiche dipendono da alterazioni funzionali della trasmissione sinaptica, tanto che le sinapsi rappresentano il principale bersaglio dei farmaci attivi sul sistema nervoso. Si suddividono in sinapsi elettriche e sinapsi chimiche. Le sinapsi elettriche trasmettono l’eccitazione molto rapidamente ma l’informazione trasferita è esclusivamente eccitatoria e non modulabile.
CARATTERISTICHE GENERALI DELLE CELLULE NERVOSE
Da un punto di vista citologico, i neuroni sono simili alle altre cellule del nostro organismo. Essi sono rivestiti da una membrana plasmatica e contengono organelli fondamentali, quali il nucleo, il reticolo endoplasmatico, i ribosomi, l’apparato di Golgi e i mitocondri. Nei neuroni però tutto è organizzato per svolgere al meglio un solo compito, quello della comunicazione nervosa, una forma molto specializzata di comunicazione intercellulare. Nella struttura polarizzata dei neuroni sono riconoscibili 1) Un compartimento di ricezione dei segnali costituito dai dendriti e parte del corpo cellulare (soma), 2) Un compartimento di integrazione costituito dal segmento iniziale dell’assone, 3) Un compartimento di trasferimento rapido del segnale elettrico (potenziale d’azione) costituito dall’assone, 4) Un compartimento di trasferimento delle informazioni ad altre cellule costituito dalle terminazioni presinaptiche.
BARTOLOMEO CAMILLO GOLGI E L’APPARATO DEL GOLGI
L’apparato del Golgi prende nome dal microscopica italiano Camillo Golgi (1843-1906). È un complesso di membrane lisce raccolte a formare sacchi appiattiti tipo cisterne o sacculi addossati gli uni agli altri e spesso disposti concentricamente, racchiudendo porzioni di citoplasma ricche di vacuoli, organuli sub-cellulari formati da cavità che si trovano all’interno di un materiale a consistenza porosa. Le proteine sintetizzate per essere secrete, formate sui ribosomi alla superficie del reticolo endoplasmico, sono incanalate nei corpi di Golgi dove vengono accumulate e racchiuse in vescicole. Tali vescicole vengono poi trasportate sino al rivestimento cellulare esterno, quindi liberate al di fuori della cellula. Costituiscono un’entità morfologica distinta. Provvedono, infatti, alla sintesi di polisaccaridi e di porzioni saccaridiche di proteine coniugate.
SPINA DENDRITICA, ASSONI, CONO DI EMERGENZA E POTENZIALE DI MEMBRANA
I dendriti sono prolungamenti corti, contenenti un’impalcatura di microtubuli e neurofilamenti. Essi presentano in molti casi una specializzazione strutturale chiamata spina dendritica, che costituisce un sito privilegiato di comunicazione fra neuroni. La spina dendritica si interfaccia con un terminale nervoso (bottone terminale), che è l’estremità dell’assone di un altro neurone. L’assone è di solito un prolungamento più lungo dei dendriti (lungo fino a 1 m nel nervo sciatico). Esso inizia dal soma, con il Cono di Emergenza. In questa zona vi è una eccezionale concentrazione di canali sodici e voltaggio-dipendenti che servono a generare il potenziale d’azione del neurone.
GUAINA MIELINICA PROTETTIVA CON MIGLIORIA NELLA PROPAGAZIONE DEGLI IMPULSI ELETTRICI
Al cono di emergenza segue un lungo segmento cilindrico riempito di citoplasma, microtubuli, neurofilamenti e piccole vescicole in transito. In molti casi il segmento è avvolto da una guaina mielinica discontinua che lo isola dai tessuti circostanti migliorando notevolmente la propagazione degli impulsi elettrici. Tutto questo a differenza della maggior parte delle cellule dell’organismo, che mantengono una stabile differenza di potenziale tra l’interno e l’esterno della membrana stessa.
LUIGI GALVANI E FORZA NERVEA
Neuroni e cellule muscolari hanno acquisito la capacità di variare in maniera assai rapida il loro potenziale di membrana invertendone la polarità, generando un segnale elettrico di brevissima durata (2-3 msec) e in grado di propagarsi rapidamente lungo la membrana senza attenuarsi, detto potenziale d’azione. Luigi Galvani (1737-1798), fisiologo, fisico ed anatomista, nonché scopritore dell’elettricità biologica. chiamò questa proprietà Forza Nervea e ipotizzò che l’elettricità fosse presente nell’organismo in uno stato di squilibrio, con eccesso di cariche negative sulla faccia interna della membrana e di cariche positive sulla faccia esterna, generando una differenza di potenziale nota come Potenziale di Membrana.
INVERSIONE DI POLARITÀ, TESSUTI ECCITABILI E CANALI VOLTAGGIO-DIPENDENTI
Tuttavia, bisogna aspettare il Novecento per una completa descrizione delle basi ioniche dell’elettricità animale e delle modalità con cui il potenziale d’azione si genera e si propaga lungo i prolungamenti dei neuroni. Il potenziale di membrana si sposta da un valore di riposo negativo di circa −80 mV a un valore positivo di circa +40 mV, generato dal passaggio di una corrente entrante di ioni sodio attraverso canali ionici voltaggio-dipendenti presenti nella membrana neuronale. L’inversione di polarità della membrana ha una brevissima durata, sia per l’interrompersi della corrente di sodio, sia per la comparsa di una corrente uscente di ioni potassio che riporta il potenziale della membrana al valore di riposo. I canali attivi, rispondenti a una depolarizzazione del potenziale di membrana, rappresentano il tratto fenotipico fondamentale che distingue i tessuti eccitabili come i neuroni, dalle altre cellule non eccitabili come le cellule gliali. Fenotipo, per la cronaca, significa insieme dei caratteri fisico-genetici di un individuo.
MATERIALE COLLANTE CHIAMATO GLIA
La glia, o neuroglia, è la maggiore componente cellulare del sistema nervoso. Il nome deriva dalla sostanza amorfa o il cemento nervoso che circonda e sostiene i neuroni. Le cellule della glia, oltre a fornire sostegno ai neuroni, controllano l’ambiente interno del cervello, partecipano alla formazione di strutture specializzate come la barriera ematoencefalica e la guaina mielinica, assicurano l’isolamento delle cellule nervose e la loro protezione da agenti estranei o traumi. Il ruolo fondamentale della glia nello sviluppo e nel funzionamento del sistema nervoso è testimoniato dal suo coinvolgimento in molte importanti neuropatologie.
CEMENTO NASCOSTO STUDIATO DA RUDOLPH VIRCHOW
Le prime evidenze sperimentali a favore dell’esistenza di una sostanza avente funzione di tessuto connettivo nel sistema nervoso risalgono alla metà del 19° secolo, quando indagini microscopiche portarono Rudolph Virchow (1821-1902) a formulare l’ipotesi che le cellule nervose fossero circondate e sostenute da un cemento nervoso (Nervenkitte), per il quale venne coniato il termine di glia, dal greco clèa o colla. Secondo la descrizione di Virchow, questa sostanza si presentava amorfa, molle, finemente granulare e al suo interno era presente un gran numero di elementi cellulari con grandi nuclei. Questi elementi vennero caratterizzati in seguito da altri studiosi, tra i quali Otto Dieters e Camillo Golgi, come elementi cellulari stellati, con prolungamenti filiformi che entrano in contatto talvolta con elementi cellulari più propriamente nervosi, talvolta con altre cellule gliali o con i vasi sanguigni.
INNOCENZA DEI MICRORGANISMI E DISORDINI INTERNI ALLA CELLULA
Mentre Virchow in Germania sviluppava la nuova scienza chiamata chiamata allora patologia cellulare, in Francia Louis Pasteur operava nella batteriologia. Wirchow non condivise nessuna delle teorie pasteuriane. Ogni malattia dei tessuti è per lui causata da un disordine interno alla cellula e non dall’invasione di un organismo esterno. Sul tifo scrisse un penetrante report che criticava le misere condizioni sociali collegate allo sviluppo della malattia. Fu coerente avvocato della salute. I suoi scritti e i suoi insegnamenti sono colmi di raccomandazioni su come migliorare la salute mediante incremento delle condizioni economiche e sociali della gente.
MICROGLIA, MACROGLIA E CELLULE DI SCHWANN
Nel sistema nervoso dei vertebrati la glia viene classificata in macroglia, di origine neuroectodermica, e microglia, di origine mesodermica. La macroglia nel sistema nervoso centrale comprende astrociti, oligodendrociti e cellule ependimali. Queste ultime sono gli elementi cellulari che rivestono i ventricoli cerebrali e il canale centrale midollare, dove regolano la produzione, la circolazione e il riassorbimento del liquido cerebrospinale. Nel sistema nervoso periferico, la macroglia è rappresentata dalle cellule di Schwann, corrispettivi degli oligodendrociti del centrale e responsabili della formazione delle guaine mieliniche degli assoni periferici e dalle cellule satellite, che delimitano la superficie esterna dei neuroni nei gangli spinali. Tra i numerosi contributi scientifici di Virchow c’è lo sviluppo della teoria cellulare, la scoperta delle cellule di Schwann nel sistema nervoso, la scoperta e lo studio della pepsina, la scoperta della natura organica del lievito e l’invenzione del termine metabolismo.
FUNZIONAMENTO COORDINATO E LOGICO DEI VARI APPARATI
Per concludere, il nostro corpo opera non tramite iniziative individuali parziali o zonali di cellule e di organi, ma attraverso lavoro coordinato e sinergico di interi sistemi che stanno al suo interno. Abbiamo appena visto in dettaglio il sistema nervoso centrale e periferico, capace di regolare tutte le nostre funzioni, di permetterci ogni interazione col mondo esterno, di svolgere funzioni superiori come parlare, pensare e ricordare.
SISTEMA IMMUNITARIO, SISTEMA ARTICOLARE E SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIO
Il sistema immunitario rappresenta poi una rete integrata del nostro organismo. Dotato di capacità intrinseca di riconoscere cellule self e non-self e di proteggerci da qualsiasi forma di insulto chimico, traumatico o infettivo. L’apparato locomotore, includente il sistema articolare e il sistema muscolare-scheletrico, con il compito di permettere ogni movimento del nostro corpo nello spazio. L’apparato cardiocircolatorio è formato da una pompa cardiaca e da un mantice polmonare, con rete estesa di vasi chiusi. Ha il compito di fornire ossigeno e sostanze nutritive, rimuovendo nel contempo catabolismi e sostanze nocive. Il sistema circolatorio linfatico porta la linfa dalla periferia verso il centro, ed è pure in contatto intimo col sistema cellulare. Drena i liquidi in eccesso e permette il trasporto di diverse sostanze.
APPARATO DIGESTIVO, RESPIRATORIO, RENALE ED URINARIO
L’apparato digerente ha il compito di demolire ed assorbire le sostanze nutritive assunte, espellendo dal corpo i residui. L’apparato respiratorio ha il compito di effettuare gli scambi gassosi tra organismo e ambiente esterno, presiedendo al continuo ricambio di ossigeno O2 e anidride carbonica CO2. L’apparato renale ed urinario hanno il compito di regolare l’escrezione dei liquidi in eccesso e dei prodotti finali tossici degli svariati metabolismi, come il metabolismo dell’azoto. Producono e filtrano urina, nella quale vengono disciolte varie sostanze idrosolubili di cui il corpo non ha più bisogno.
APPARATO SESSUALE ED APPARATO BATTERICO
L’apparato genitale maschile o femminile, formato dagli organi atti alla copulazione e alla prosecuzione della specie. Il sistema endocrino, formato da svariate ghiandole che producono ormoni regolatori di numerose funzioni e fenomeni vitali del nostro intero organismo, tipo la calcemia, la crescita, la temperatura e l’omeostasi. L’apparato batterico, coi suoi 1000 trilioni di batteri che superano di 10 volte il numero totale di cellule, e che si comporta da vero alleato, divorando i detriti cellulari o virus endogeni, generati fisiologicamente ed in continuazione dalla moria e dal ricambio cellulare.
FRAGILITÀ, INCONCLUDENZA E STERILITÀ
Visto l’intreccio di funzioni sinergiche tra tutti questi sistemi appare chiara e lampante l’impossibilità e l’assurdità di impostare delle cure settoriali in caso di squilibri e di malattie. Eppure la medicina, seguita e copiata malauguratamente da omeopatia e da altre scuole interventiste sul sintomo, continua a giocare disinvoltamente questa carta perdente, quasi si divertisse masochisticamente nell’ottenere risultati disastrosi a ripetizione.
Valdo Vaccaro
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