LETTERA
ASPORTATA UNA DELLE DUE GHIANDOLE DI BARTOLINI
Caro Valdo, Ho 48 anni, alta 1,58 e peso 54 kg, vivo in Puglia e sono vegetariana ma non vegana da 10 anni, ma sto vedendo che il veganesimo-crudismo è un passo essenziale. Sono stata operata 10 anni fa a una delle ghiandole di Bartolini, che mi hanno asportato perché mi si gonfiava e mi dava dolori fortissimi dopo ogni rapporto, per cui era diventata un incubo.
FIBROMA UTERINO E SALVATAGGIO UTERO
L’anno scorso sono stata operata di un fibroma uterino di 8 cm, salvandomi l’utero grazie al chirurgo che è riuscito a non asportarmelo. Ora mi si sta presentando il problema dell’ipertiroidismo, perché i valori di FT3 (3,30) e FT4 (1,23) sono nei limiti,
ANCHE LA SECONDA GHIANDOLA COMINCIA A DARE FASTIDIO
Il dottore mi ha consigliato l’endocrinologo, che “sicuramente”, a suo dire, mi darà l’Eutirox. Non solo, ma la seconda ghiandola di Bartolini (l’unica rimasta) starebbe diventando pure essa a rischio di asportazione..
TENDENZA A IPER-PRODURRE
E allora, dico basta! E c’è pure oltre la glicemia, che è a 95 (anche questa, secondo il dottore, alla medicina tradizionale e a un’alimentazione evidentemente non sana (mi piace ogni tanto bere vino o una birretta con gli amici, cicchetto di rum ogni tanto, nelle feste qualche dolce, cibo cotto e non “attivo”, come dici tu). Il mio corpo pare abbia tendenza a “iper” produrre: la ghiandola s’ingrossa, il fibroma arriva a 8 cm, tendenza a ipertiroidismo e a diabete.
VOGLIO FERMAMENTE APPLICARE IL CRUDISMO TENDENZIALE DEL TUO LIBRO
Un amico mi ha passato il tuo libro Alimentazione Naturale, e mi sento pronta a condividere questa filosofia di vita, che già un po’ è la mia e delle persone intorno a me (sorelle/compagno/amici). Ho letto in un post sul tuo blog che ridurre la caseina e il glutine fa bene alla tiroide (Miglioramenti tiroidei senza farmaci, del 31/10/2012) e voglio provarci. Vorrei cominciare con un bel digiuno e poi con lo schema alimentare vegano-tendenzialmente crudista, con passeggiate all’aria aperta sulla riva del mare. Se puoi darmi ulteriori consigli, ben vengano. Grazie.
Rosa
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RISPOSTA
IL PRIMO CONSIGLIO E’ DI IMPEGNARSI CON LA LETTURA
Ciao Rosa. Il consiglio primo è quello di dare un’occhiata ai precedenti scritti andando sul blog e usando come motori di ricerca Basedow, ipertiroidismo, tiroide, bartolinite, vestibolite, fibromi. Essendo il corpo un assieme integrale e non un organismo a compartimenti stagni, tutte le tesine diventano importanti ai fini di una corretta applicazione del metodo igienista.
ALCUNE TESINE DA LEGGERE
- Vestibolite vulvare, vulvodinia e urgenze minzionali
- Malattia di Flaiani-Basedow-Graves e rischio tiroide
- Ipertiroidismo, morbo di Basedow e Tapazole
LE ZONE EROTICHE DELLA DONNA
Le ghiandole di Bartolini, chiamate anche ghiandole vestibolari maggiori, sono due ghiandole poste da una parte e dall’altra delle piccole labbra vicino all’apertura vaginale. Quando il corpo della donna attraversa le fasi di eccitazione e plateau (orgasmo), le ghiandole di Bartolini secernono, in piccole quantità, un liquido filante, untuoso, incolore o leggermente opalino.
GHIANDOLE DI BARTOLINI E GHIANDOLE DI COWPER
Originariamente si pensava che questo liquido, che viene emesso soprattutto al momento del coito, avesse il compito di lubrificare le parti genitali. Studi più recenti condotti da Master e Johnson hanno dimostrato che la lubrificazione è invece dovuta a secrezioni prodotte più a monte nella vagina.
FUNZIONE DELLE GHIANDOLE
La funzione di queste ghiandole, quindi, rimane ancora oggi in via di studio. Probabilmente non hanno ruolo basilare, a parte essere l’equivalente femminile delle ghiandole di Cowper nell’uomo. William Cowper (1666-1709), è l’anatomista inglese scopritore delle due ghiandole collocate dietro la base del bulbo uretrale maschile. La secrezione di queste ghiandole entra a far parte dello sperma. Le ghiandole sono state descritte per la prima volta nel nel XVII secolo dall’anatomista danese Caspar Bartholin il Giovane (1655-1738). Alcune fonti erroneamente attribuiscono la scoperta al nonno, il teologo e anatomista Caspar Bartholin il Vecchio (1585-1629).
BARTOLINITE E TERAPIA ANTI-INFIAMMATORIA
Anche se è abbastanza insolito, può accadere che le ghiandole di Bartolini si irritino e si infiammino, procurando gonfiore e dolore. Il liquido secreto si accumula allora nella ghiandola ostruita causando una cisti o la cosiddetta Bartolinite. Tuttavia se la cisti si infetta, aumenta di dimensioni e si riempie di pus, ci troviamo davanti ad un ascesso con conseguenti dolori, difficoltà a camminare e a sedersi. Sarà necessario recarsi dal medico per una terapia antinfiammatoria o un’incisione per favorire la fuoriuscita del liquido infetto.
RUOLO BASILARE DELLE DIGESTIONI SEMPLICI E RAPIDE
L’azione dell’acqua biologica magnetizzata e vibrazionale, del succo zuccherino, della clorofilla e dei bioflavonoidi, e di quello che in breve viene chiamato vegan-crudismo, non pretende di strafare o di apportare miracoli diretti, ma garantisce in ogni caso digestioni virtuose e ragguardevoli risparmi energetici all’intero sistema, rafforzando la reattività immunitaria e i meccanismi che, a loro, volta servono a ristabilire gradualmente l’equilibrio funzionale chiamato salute.
SOTTOVALUTAZIONE DEI CIBI DA PARTE MEDICA
Affinché il vegancrudismo dimostri la sua efficacia i farmaci vanno dunque eliminati, cosa che i medici si guardano bene dal fare. I medici tendono ad affermare che “Non esiste una sola guarigione da vestibolite o da Bartolinite determinata dalla alimentazione”. Non esiste guarigione da alimento perché la pratica medica non vuole che esista e fa di tutto perché non possa esistere. Non puoi mantenere la fiammella guaritiva, riversarle sopra dell’acqua e accusarla di essere priva di calore e di efficacia.
I NON-CIBI AGISCONO DA FRENO-A-MANO E DA IMPEDIMENTO ALLA SALUTE
L’esatto contrario di quanto fanno A) Le proteine animali apportatrici di acidosi e di putrefazione, B) Gli zuccheri raffinati distruttori di B1, C) I latticini carichi di caseina, D) I cibi stracotti e devitalizzati, ladri di enzimi pancreatici e sovvertitori dell’equilibrio mineral-vitaminico, E) I farmaci, acidificanti ostacoli all’azione immunitaria, F) Gli integratori mineral-vitaminico-ormonali, stimolanti e apportatori di minerali inorganici e incompatibili col filtraggio renale.
LE AUTO-GUARIGIONI HANNO I LORO TEMPI LOGICI E GIUSTI
Chiaro che l’alimento virtuoso non accontenta le esigenze urgenti ed immediate della terapia medica, desiderosa di rapidi e visibili risultati e disinteressata nel contempo a quello che accade dopo, agli effetti collaterali, al ripresentarsi dei problemi con modalità ripetitive (recidive) o sotto diverse spoglie (scomparsa di un semplice sintomo e ricomparsa dello squilibrio sotto-forma di altri sintomi più complessi).
Valdo Vaccaro
http://www.albanm.com/rubriche/albavirisponde/app-genitale