BILANCIO DI 100 ANNI DI COMUNISMO IN CINA
Questo mese di luglio 2021 ha una importanza speciale dalle parti di Pekino. Segna infatti il 100° anniversario della fondazione del CCP, del Chinese Communist Party. Celebrazioni e fuochi d’artificio in tutto il paese, con il sostegno di una massiccia macchina propagandistica pronta ad elencare le grandi conquiste di una Cina che in questo secolo, e particolarmente in questi ultimi anni, si è trasformata da paese carico di miseria e di arretratezza in grande potenza mondiale sul piano politico, industriale, militare e spaziale. Una macchina propagandistica che soltanto i regimi dittatoriali e detentori monopolistici del potere e dei media possono permettersi.
80 MILIONI DI CITTADINI CINESI FATTI FUORI DAL REGIME
Peccato per il grande manovratore odierno Xi Jinping e il suo Politburo che, nonostante il clima eccitante e trionfalistico, nonostante i grandi successi dei quali il partito comunista ama accreditarsi, continui a saltar fuori l’infamante e indelebile macchia degli 80 e oltre milioni di persone fatte fuori dal regime comunista in questi cento anni di potere incontrastato e dal pugno di ferro contro ogni minimo cenno di opposizione. Il politburo del resto si riunisce non a caso una volta al mese. Ne deve avere di cose da fare, di nodi da sciogliere e di segreti inconfessabili sui quali dover riflettere.
CLAMOROSE GAFFE DEI DIRIGENTI DI PECHINO
Peccato inoltre che la repressione violenta dei moti di Hong Kong abbia dimostrato nuovamente il vero volto sanguinario e cinico della tirannide comunista. Peccato che la tradizione millenaria del Falun Gong, ormai fuori legge in tutta la Cina fuorché nel suo ultimo bastione di Hong Kong, sia ora messa in pericolo pure nella grande metropoli asiatica. Metropoli sacra e intoccabile persino nell’interesse della stessa Cina, e che il governo comunista sta cercando scioccamente di assoggettare, di colonizzare e di assorbire in tutti i modi, a dispetto della volontà popolare e degli stessi accordi internazionali che stabilirono 50 anni di autonomia della SAR-SpecialAdministrativeRegion fino al 2047.
INTERFERIRE CONTRO LE SANE ABITUDINI DEL FALUN GONG È UNA ENNESIMA PERLA DEL COMUNISMO CINESE
Proibire il Falun Gong è una ennesima balordaggine, oltre che una miopia politica del CCP, qualcosa che rende il regime ulteriormente odiato a livello di massa. Si tratta di esercizi a movimento lento che migliorano la fluidità e l’elasticità del corpo, regolando il respiro in combinazione con le tecniche Chi Gong. Una filosofia anche meditativa e anche morale, particolarmente utile per gli anziani che la praticano da soli e in gruppi soprattutto nelle prime ore del mattino in ogni parco e in ogni spazio ginnico all’aperto.
CENTO ANNI DI COMUNISMO CAPITALISTICO E ILLIBERALE SONO NIENTE DI FRONTE A MILLENNI DI STORIA DI UNA GRANDE NAZIONE
Peccato che le accuse di abusi indecenti sui diritti umani, sulla libertà di espressione, sul lavoro forzato, sui campi di concentramento dello Xinjiang contro la minoranza degli Uiguri continuino a mettere in pessima luce la reputazione di un partito che rimane più che mai non-rappresentativo e non-amato dalla stragrande maggioranza della nazione. L’idea comunista di essere saldamente al comando è pia illusione. Cosa sono infatti 100 anni di fronte a millenni di storia di un grande paese?
I CINESI VIVONO PARALIZZATI DALLA PAURA
Le domande che molti si pongono oggi è sul come mai il popolo Cinese, che conosce troppo bene la situazione e che ama la libertà e il benessere al pari se non di più del resto del mondo, non si ribella contro i suoi satrapi? Come mai non c’è stato un seguito ai moti di piazza Tienanmen del 1989? La ovvia risposta è la Paura che paralizza ogni iniziativa. Da queste parti si finisce dietro le sbarre o anche peggio per cose da poco. Decadi di persone arrestate, assassinate brutalmente, scomparse senza lasciare traccia sono imprintate nel cuore e nel cervello dei Cinesi. Massacri su massacri raccapriccianti ai danni delle minoranze etniche dei Tibetani, dei Mongoli e degli Uiguri, ai danni di ogni opposizione al regime, hanno creato un clima di terrore che impedisce al popolo di reagire e di far valere i propri diritti. È anche per questo che gli esperti di politica internazionale stanno monitorando l’intera situazione nel timore di un prolungamento forzoso del comunismo in tutte le sue forme e varianti, al fine di evitare che l’immane tragedia cinese, spesso da molti tollerata, non trovi accettazione e cittadinanza nel resto del mondo.
UN REGIME PRECARIO E INSTABILE CHE NON POTRÀ DURARE A LUNGO
In effetti non bisogna farsi ingannare dalla apparenze, né tantomeno dalla capacità del regime cinese di normalizzare ogni aspetto, anche il più macabro e paradossale del suo operato. Non è tutto oro ciò che luccica. I visi seriosi e compassati di Xi Jinping e del suo potente entourage, i loro sorrisi di circostanza, i loro discorsi contorti e memorizzati al pari di litanie, lasciano trasparire gravi contraddizioni ed enormi guasti interiori. Le tensioni e i disaccordi nell’ambito dello stesso Politburo, le lotte intestine mai placate tra il potente leader Ziang Zemin e il presidente Xi, lo scarsissimo appeal internazionale della Cina di oggi, dove tutti i paesi confinanti la temono, la sopportano ma non la rispettano e ancor meno la amano, fanno capire quanto precario e instabile sia il regime comunista, quanto Tigre di Carta sia il comunismo attuale in versione cinese, al di là delle apparenze esteriori.
L’ANGOSCIA PEGGIORE RESTA QUELLA DI FARE LA STESSA FINE DELL’UNIONE SOVIETICA
L’opposizione all’interno della Cina opera necessariamente nell’ombra e nell’anonimato, visto il rigore con cui ogni protesta viene annientata. Tuttavia, essa è ben conscia dei punti vulnerabili del sistema. L’esempio dell’URSS non viene per niente sottovalutato. L’Unione Sovietica è collassata all’improvviso dall’oggi al domani, lasciando a bocca aperta un po’ tutti. Non è detto che ciò non si ripeta con il CCP. L’obiettivo minimo che i movimenti di liberazione dal comunismo cinese si pongono è quello di rovesciare il dominio rosso nel giro di 10 anni.
APATIA E RESISTENZA PASSIVA: ULTIME STRATEGIE DELL’OPPOSIZIONE
Gli ultimi sviluppi delle strategie anti-comuniste vertono sul Tang Ping che in cinese significa Laying-Flat o giacere piatti in orizzontale, oziosi e inattivi. Trattasi di una tecnica lanciata di recente dalle nuove generazioni. Si tratta di un atteggiamento di resistenza passiva che riflette il disincanto e la disaffezione della classe media che si ritrova senza speranze e senza prospettive serene per il proprio futuro. Una vera minaccia per una Cina che punta costantemente alla crescita economica innanzitutto.
IL LAYFLATTISMO, AL PARI DEL PASS THE DAY, SI STA ESTENDENDO A MACCHIA D’OLIO TRA LA GENTE CHE NE HA LE TASCHE PIENE
Il Laying-flattismo rigetta l’attitudine e i comportamenti promossi dal governo per mantenere l’economia ai vertici, lavorando secondo lo schema delle 70 ore settimanali, secondo lo schema del matrimonio precoce per produrre bambini e giovani da inserire nel sistema ad evitare un invecchiamento della popolazione. Il manifesto è apparso in aprile 2021 su internet, presso i vari siti Tang Ping. I media governativi si sono accorti del pericolo e lo stanno contrastando a tutto spiano. “Alla gente è permesso scegliere di vivere miseramente, ma non di stare laying-flat, non di rimanere inattivi e inoperosi. La rassegnazione alla sfortuna può andare ma il laying-down è inaccettabile. Il pessimismo non deve colpire la produttività”. Questo Yang Ping non è un fenomeno del tutto nuovo. Infatti la filosofia del Pass the Day (passa la giornata e fregatene di tutto il resto) era già presente nella società cinese presso la generazione precedente, che già allora ne aveva piene le tasche del regime.
CI ATTENDE UN DECENNIO DI INSIDIE
Per gli esperti di politica internazionale, il periodo 2020-2030 potrebbe essere il decennio più insidioso della storia umana proprio a causa delle dispute territoriali innescate dalla Cina comunista. Taiwan ad esempio si sta preparando ormai da tempo a una invasione da parte delle forze della Mainland. La presidente Tsai Ing-Wen ha buone ragioni per preoccuparsi. I caccia di Pekino sorvolano da mesi i cieli di Taiwan. La Cina comunista sta diventando un vero e proprio impero del male che mostra senza ritegno i suoi muscoli e che digrigna i denti. Parliamo di una Cina assai diversa da quella di Deng Hsiao-Ping. Tutto si può dire della Cina comunista odierna fuorché che si tratti di una nazione saggia, prudente, equilibrata e felice. È al contrario un paese instabile e vorace, disposto al rischio, disposto pure a rendersi antipatico e odiato agli occhi del mondo, un paese carico di contraddizioni e incapace persino di mantenere i suoi impegni e i suoi accordi internazionali su Hong Kong.
EGEMONIE E CONTRO-EGEMONIE
Le pretese comuniste di egemonia su Taiwan, una realtà indipendente, antitetica e incompatibile con la Cina maoista e post-maoista, e che dai tempi di Chiang Kai Shek cammina con sbalorditivi successi sulle proprie gambe, sono più che mai assurde e irragionevoli. Allo stato attuale delle cose, esse sono meno logiche delle pretese che Taiwan potrebbe vantare sull’intera Cina intesa come cittadinanza globale o nazione, dal momento che il popolo cinese della Mainland di oggi si identifica molto di più con l’esperienza liberale e democratica di Formosa che con quella neo-schiavistica del proprio regime. L’ossessione con cui la Cina comunista affronta da anni la questione Taiwan è la prova che i comunisti hanno i piedi d’argilla e che sono ben consci di non avere la coscienza a posto.
TENSIONI SUL PIANO INTERNO E SU QUELLO INTERNAZIONALE
La Cina pare fregarsene del fatto che la comunità internazionale la veda sotto una luce decisamente negativa e inaffidabile. Ma sbaglia di grosso a sottovalutare questo aspetto. E ciò aggiunge pericolo a pericolo. Le tensioni non sono soltanto di tipo interno, coi suoi stessi cittadini, ma anche coi paesi frontalieri, con le Filippine e le altre realtà insulari del Sud-Est Asiatico, oltre che con il Giappone a Est, l’India a ovest, e la Russia di Putin a nord. Le tensioni riguardano pure la questione virale Covid, utilizzata ampiamente dal regime per scopi strategici quali lo stop ai moti di Hong Kong.
LA CINA È ENTRATA INEVITABILMENTE NELLA NOSTRA VITA
Qualcuno potrebbe dire che sono tutte cose di stretta pertinenza cinese e che pertanto non ci riguardano più di tanto. In realtà ci siamo dentro fino al collo. Italia e Cina sono sempre state collegate da una specie di cordone ombelicale sin dai tempi di Marco Polo, con notevoli legami commerciali, politici e culturali. Le problematiche e le irrequietezze in corso ci vedono pienamente coinvolti. Anni addietro si usava dire che la Cina è vicina, e pareva una frase fatta e inverosimile. Oggi la situazione si è evoluta a un punto tale che la Cina ce l’abbiamo in casa non soltanto per l’invasione di prodotti svariati a basso costo, ma soprattutto per contaminazioni di tipo ideologico-istituzionale attinenti le libertà dell’individuo e la dignità della persona umana, dettagli fondamentali che il sistema-Cina non può e non intende garantire.
LA CINA DI OGGI EQUIVALE ALL’OCCIDENTE DI DOMANI
“Se volete capire cosa capiterà in Occidente domani, guardate attentamente la Cina di oggi”, è l’ammonimento di David Icke. La Cina gioca d’anticipo sui tempi. In Cina ci sono milioni di telecamere per il riconoscimento facciale. Il divieto di assembramento è tipico dei regimi maoisti. In Cina esiste una tirannia aperta e dichiarata, sotto gli occhi di tutti. L’unica forma di uomo possibile in una dittatura comunista è l’uomo robot che si allinea e obbedisce al sistema. In Occidente, sia ben chiaro, le cose non vanno diversamente, anche se i governanti non hanno la franchezza e il coraggio di ammetterlo. Viviamo infatti in regime di democrazia sospesa a tempo indeterminato.
IDEALIZZAZIONE DELL’UOMO DOCILE E CONSENZIENTE
La schiavizzazione progressiva dell’homo sapiens in homo hobedientis e in homo docilis è già in atto da tempo, procede anche da noi in modo sottile e mascherato. Non è un caso che si stia srotolando la tecnologia 5G. Così controllano e registrano il tuo comportamento e puoi persino ottenere crediti sociali. Da noi non si chiama tirannia, lo fanno ufficialmente per il tuo bene! Diventi un bravo ragazzo allineato e consenziente ai dettami del governo e vieni premiato, che vuoi di più? Se non lo fai i benefici ti vengono tolti.
LA SCELLERATA BUFALA COVID È PERFETTAMENTE FUNZIONALE A TUTTO QUESTO
Ci sono milioni e milioni di persone in Cina che sono andate contro le norme governative e che ora hanno il divieto di muoversi, di volare, di prendere un treno. Persone catalogate ormai come Nemici del Popolo, e pertanto da emarginare. Tutte cose ben pianificate in anticipo, e addirittura coordinate con quanto sta accadendo in Occidente. Si tratta di un controllo totale e assoluto. E, questa truffa del Covid-19, questa scellerata bufala è stata progettata e combinata per mettere in croce i popoli liberi del mondo, per sviluppare in tempi brevissimi una centralizzazione mondiale del potere, come previsto e profetizzato esattamente 30 anni fa da David Icke. Non occorre peraltro essere dei geni di saggezza e di intelligenza. Basta un briciolo di buonsenso per capire che siamo tutti finiti in un imbarazzante teatro dei Burattini e delle Beffe !
SI TRATTA DI UNA COSPIRAZIONE MONDIALE CHE DURA DA LUNGO TEMPO
Questa cospirazione non è stata costruita in mesi e anni, e nemmeno in decenni. Come ha fatto Aldous Huxley nel suo The brave New World del 1932 a prevedere il futuro punto per punto? Perché è stato così incredibilmente preciso sulla direzione che avrebbe preso il mondo odierno? Perché George Orwell ha fatto altrettanto col suo testo “1984” pubblicato nel 1948, quando come Huxley descriveva la tecnologia smart tv? Come facevano Huxley e Orwell a sapere di queste tecnologie quando esse non esistevano ancora? Come faceva Richard Day, uomo della organizzazione Rockefeller, ad annunciare ai pediatri di Pittsburgh-Pennsylvania nel 1969, che Internet stava arrivando, descrivendolo nei minimi dettagli? Nel ’69 ha pure descritto l’emigrazione di massa degli africani verso l’Europa. Come faceva a saperlo? Perché esiste un progetto pianificato a lungo termine che porta a un controllo totale e assoluto attraverso l’Intelligenza Artificiale, per il controllo della mente e della percezione.
FACCIAMO IN MODO CHE CHI VIENE DOPO DI NOI NON CI MANCHI DI RISPETTO
Il padre di Bill Gates era capo della Planned Parenthood e sostenitore di Malthus l’eugenetico, come lo è Bill Gates per sua stessa ammissione. Se sei un insider come loro capisci ogni cosa. Questo è il motivo -dice David Icke- per il quale i miei libri sono stati straordinariamente profetici su quanto sta succedendo ai nostri giorni. “Se c’è un’agenda diabolica per il mondo, e nulla viene fatto per fermarla e farla cadere, che è poi l’obiettivo centrale della mia vita, allora tutto questo accadrà davvero. Nello scoprire l’agenda e nel dire che questo è il piano, se non avviene un intervento, si può prevedere il futuro. Ognuno di noi deve fare un pensiero sui propri figli e sui propri nipoti. Io ti ho presentato i problemi e vieni a dirmi che non sei pronto ad alzare il culo? Così non va. Dobbiamo smettere di acconsentire a questo culto. Veniamo cucinati in un 5G in continua espansione. Arrivano i 60 GigaHz e non riusciamo più nemmeno a respirare. Tra mascherine e avvelenamento elettromagnetico ci stiamo privando dell’aria e del respiro. Diamoci tutti da fare. Sarebbe imbarazzante sentire i nostri ragazzi lamentarsi di noi e accusarci di non aver fatto tutto il possibile per assicurare loro una vita libera, creativa e degna di essere vissuta”.
CERTI SCRITTI HANNO UN VALORE SPECIALE E VANNO FATTI CIRCOLARE
Non mi sono proposto di offendere nessuno. Un briciolo di umanità esiste persino nei soggetti più indifferenti e cinici. È tutta una questione di risveglio delle coscienze e di assunzione in prima persona delle pesanti responsabilità che ogni uomo si porta appresso. Con questo articolo spero di portare un contributo fattivo e costruttivo contro gli insanabili mali di testa e contro i sensi di angoscia che stanno sconvolgendo l’umanità. Sarebbe però un peccato che esso si limitasse e si arenasse nelle nicchie di chi già conosce più o meno l’intera situazione. Serve diffusione capillare verso la massa disinformata. Spero di trovare ancora la collaborazione preziosa di tanti traduttori spontanei nelle varie lingue.
Valdo Vaccaro
Anche qui si parla di rosso: https://www.youtube.com/watch?v=oCpFJyAJ5v4