LETTERA
Buongiorno dr Valdo, vorrei innanzitutto iniziare col ringraziarla per tutto quello che ha fatto e che continua a fare per tutti noi. È da circa un anno che la seguo, anche se avrei voluto conoscerla molto prima. Chissà quanti errori avrei evitato!
IL PROBLEMA RIGUARDA MIO FIGLIO DI 8 ANNI
Le scrivo per parlarle di mio figlio, Jacopo, di 8 anni. Vaccinato, allattato al seno fino a 6 mesi (non avevo più latte) e svezzato nella normalità. È un bambino molto testardo e si rifiuta di assaggiare praticamente tutto. Non mangia nessun tipo di frutta a parte, sporadicamente e a fatica, la mela e la banana. La colpa è sicuramente mia, anche perché prima di rivoluzionare la mia vita, quella di mio marito e quella di mio figlio, di frutta in casa ce n’era veramente poca.
DA UN ANNO C’È STATA LA SVOLTA E HA ABBANDONATO L’ONNIVORISMO
Si è sempre alimentato da onnivoro fino all’anno scorso, quando appunto c’è stata la svolta. Ecco come ad oggi si alimenta. Colazione con latte crudo e biscotti vegani. Non siamo riusciti a sostituire il latte vaccino con il latte vegetale, e vorrei sapere cosa ne pensa del latte crudo, e se è vero che Ippocrate ne faceva largo uso per curare i suoi pazienti. Spuntino e merenda con banana o pizzetta vegana o spianata all’olio o merendina vegana o pane integrale con cioccolata alla nocciola vegana.
IL SUO ATTUALE MENU È SICURAMENTE PIÙ SALUBRE
A pranzo e a cena comincia sempre con un bel piatto di foglie di lattuga, carote, finocchi o sedano o fave e poi a seguire col cotto, che consiste in pasta al pomodoro o pesto, oppure passato di verdure o passato di legumi con pane integrale o cereali, oppure piadina all’olio con broccoli (ridotti in purea) e patate cotte dapprima con la buccia e poi fatte rosolare in forno a meno di 120°C, il tutto sempre senza oli cotti, ed aggiungendone un po’ a crudo. Saltuariamente mangia anche delle mandorle e una mela a fine pasto. Purtroppo, a causa del nostro lavoro, frequenta la mensa della scuola e il più delle volte non mangia quasi niente, consumando solo il primo e quasi mai il secondo.
MA I NONNI LO VIZIANO NEL FINE SETTIMANA
Per fortuna beve solo acqua (esclusivamente naturale). Non ha mai assaggiato nulla se non l’acqua e se da un lato questo è un bene, dall’altro no. Purtroppo non assaggia neanche le spremute o gli estratti che faccio per me e mio marito. Viviamo in Romagna, mio marito romagnolo e io salentina. Il problema più grosso è quando va dai nonni per il fine settimana. Lì si abbuffa di cappelletti, lasagne e dolciumi vari.
UN PASSATO DI BROCOSPASMO, BRONCHITI, FEBBRI E ORTICARIA CONTRASTATI CON VARI FARMACI
Jacopo dagli 8 mesi in avanti ha iniziato ad avere il broncospasmo e ogni volta è stato curato secondo la medicina tradizionale, quindi con Broncovaleas o Prontinal o Bentelan, con trattamenti che duravano 4-5-6 giorni. Per le bronchiti Nurofen, per la febbre Tachipirina. Siccome soggetto a orticarie è andato avanti con antistaminico Ceteris nei periodi critici. La notte non respirava bene e, dopo svariate visite da otorini vari, pensavo proprio che fosse tutto causato da tonsille ipertrofiche che dovevano essere asportate. Se questo non è successo è solo grazie a lei!
ULTIME SETTIMANE CON TOSSE E CONGIUNTIVITE ALLERGICA
Vengo al punto. Nelle ultime tre settimane aveva sempre un po’ di tosse che si acutizzava durante la notte e una congiuntivite allergica abbastanza evidente in entrambi gli occhi. Quindi ho optato per un digiuno di due giorni a sola acqua Plose. Il terzo giorno ha ripreso con mela a colazione, due banane come spuntino e due a merenda, lattuga, carote, finocchi a pranzo e a cena.
MI STANNO ACCUSANDO DI FANATISMO TALEBANO
Purtroppo non mangiando nessun altro tipo di frutta e non bevendo nulla fuorché l’acqua, non ho potuto fare di meglio. Avrei voluto continuare con un altro giorno di digiuno, visto che, anche se la tosse era completamente andata via, gli occhi non erano ancora perfettamente guariti del tutto. Purtroppo però mi sono trovata tra diversi fuochi. Il bambino che voleva a tutti i costi ritornare a mangiare qualcosa, nonché i parenti di mio marito che mi hanno dato della talebana e della fanatica in grado di rovinare per sempre la vita di mio figlio e di traumatizzarlo a vita.
RICORSO AL COLLIRIO CORTISONICO-ANTIBIOTICO NON SENZA MALINCUORE
Hanno minacciato persino di denunciarmi. Mio marito è dalla mia parte e quindi sta con l’igienismo, però non ha piena fiducia nel digiuno attuato alla maniera di Jacopo, cioè senza l’apporto della frutta acidula di cui il corpo ha assoluto bisogno. Quindi non ho avuto molta scelta e a malincuore siamo ritornati in farmacia e con il collirio cortisonico-antibiotico Cloradex stiamo affrontando la questione occhi, anche se so benissimo che in questo modo non si risolve un bel niente, a parte mandar via il sintomo e chissà per quanto poi!
DOMANDE E DUBBI SUL DIGIUNO
A questo punto mi chiedo e le chiedo:
- Posso davvero traumatizzare la vita di mio figlio con il digiuno?
- Un digiuno impostato in quella maniera può andar bene?
- Se no, cosa dovrei fare nei casi in cui si verificano queste crisi eliminative?
- Se continuasse a mangiare tranquillo, nonostante le crisi stesse, c’è la possibilità di guarire ugualmente senza dover ricorrere all’uso di farmaci e senza aggravare le cose?
PER PARADOSSO IL PRIMO BENEFICIARIO DELL’IGIENISMO È PROPRIO MIO MARITO
La cosa che mi fa letteralmente incavolare è che, chi ne ha giovato di più di questo cambiamento, è proprio mio marito, quindi il loro figlio. Prima ha sempre sofferto di coliti, emorroidi, ernia iatale, sottoponendosi a colonscopia, gastroscopia con relative profilassi, imbottendosi di farmaci tipo Duspatal, Antrolin e simili, senza mai ottenere un risultato positivo. E poi mi sento dire dai suoi genitori (per mia fortuna ne ha 4, divorziati e risposati) che lo sto manipolando, che lo sto obbligando a fare cose che non avrebbe mai fatto, primo fra tutti il digiuno di Jacopo.
PARENTI PREVENUTI, LEGATI AI MEDICI, E DUNQUE PRIVI DI OGNI COGNIZIONE IGIENISTICA
Tutto perché sono venuti a trovarlo al suo secondo giorno di digiuno e lo hanno trovato debole e non in grado di fare la lotta con il nonno, nonostante avessi spiegato che fosse una cosa del tutto normalissima date le circostanze. Invece di farsi un esame di coscienza e capire che dovrebbero cambiare il loro modo di alimentarsi e, soprattutto, di curarsi visto che si imbottiscono di farmaci dalla mattina alla sera, non hanno fatto altro che additare me, come unica colpevole, senza poi andare a leggere e ad informarsi su cosa sia effettivamente l’igienismo e la sua cura della non cura, continuando invece a ripetere “Ne vuoi sapere più tu dei medici?”.
L’EVIDENZA E LA DIMOSTRAZIONE CONCRETA NON BASTANO A FAR RAGIONARE CHI NON HA VOGLIA DI ASCOLTARE
Spesso mi chiedo come fa la gente, una volta che le si è sbattuta la verità in faccia, a non capire, a far finta di niente e ad andare avanti a farsi solo del male ripetutamente nell’arco della giornata, dei mesi e degli anni, senza avere neanche un piccolissimo dubbio che tutte, o quasi tutte, le malattie possano derivare da quello che uno porta alla bocca.
NESSUN PROBLEMA PER ME ADOTTARE LE REGOLE GIUSTE
Eppure per me è stato così semplice cambiare prospettiva. È vero che non ho mai avuto fiducia nella medicina e sono stata sempre alla larga da farmaci e medici di qualsiasi tipo, è vero che non ho mai avuto dei veri problemi di salute, sicuramente anche grazie alla mia dieta che è sempre stata priva di veleni, di bibite gasate, cole, succhi pastorizzati, caramelle, prodotti in scatola, gelati, alcol.
QUALCHE SACRIFICIO OCCORRE ANCHE SAPERLO FARE
Però di sicuro non è stato facile neanche per me cambiare le mie abitudini. Cominciare a mangiare tutta quella frutta, inserire il crudo prima del cotto, eliminare il latte, la carne, i formaggi (che ho cominciato a mangiare dai 18 anni in poi, ora ne ho 38, uova, dolci vari, non è stato per niente facile. Il sapere che il nostro corpo è vegano sotto tutti i punti di vista, dentatura, mascella, stomaco, intestino, per me è stato più che sufficiente, non ho avuto bisogno di altre motivazioni.
Spero possa rispondermi presto per quel che riguarda Jacopo e la prego di scusarmi se mi sono dilungata tanto. Comunque mio figlio la conosce benissimo, visto che gli parlo tutti i giorni di lei e di quello che divulga e mi dice sempre di volerle un gran bene, come del resto gliene voglio io. Grazie, grazie e mille volte grazie!
Vera
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RISPOSTA
LE POLEMICHE DEI PARENTI FANNO PARTE DEL GIOCO
Ciao Vera. Complimenti per la tua combattività e la tua coerenza. Tutto sommato vieni già premiata dai risultati ottenuti personalmente e da quelli conseguiti da tuo marito. Per quanto concerne le critiche provenienti dai parenti è una cosa abbastanza comune, ma prima o poi finiranno per essere meno polemici man mano che i fatti dimostreranno da quale parte sta il torto e la ragione.
NON SERVE PREDILIGERE POSIZIONI ESTREME
In ogni caso tu stessa hai dei margini di miglioramento. Non occorre essere troppo rigidi e nemmeno troppo dogmatici. Sottolineo che la migliore dieta rimane quella essenzialmente “plant based”, quella che verte sui vegetali. Ma sempre rispettando i termini tendenziale, personalizzata e sostenibile. L’eccesso di zelo finisce spesso per ritorcersi contro chi la mette su piani troppo rigorosi. Ovvio che il rigore sia utile a depurarsi e a liberare il corpo dalle tossine. Ma occorre anche evitare che le regole ed i buoni principi si trasformino in qualcosa di drammatico.
CON LA STAGIONE CALDA CI SARANNO DEI VANTAGGI DA SFRUTTARE
Quanto alle domande specifiche su Jacopo, non occorre traumatizzare il bambino. Deve comunque capire che le mele in questo momento sono prive di vitalità e di potere nutritivo e che farebbe bene ad ampliare notevolmente le sue scelte. Le crisi eliminative sono normali, fisiologiche e addirittura auspicabili. La bronchite è una condizione catarrale dovuta a eccesso di grassi, di zuccheri e di amidi raffinati. Ricordarsi che il corpo non va mai contro se stesso a condizione di essere mantenuto a proprio agio. Importante non dissipare energie con inutili perdite caloriche. Sei stata bravissima ad evitargli interventi alle tonsille e a risparmiargli curomanie medico-farmaceutche sul sintomo. Questa è la giusta carreggiata da seguire. Approfittare del caldo stagionale a partire da giugno per incrementare l’esposizione solare e per ampliare l’apporto di frutta acquosa e carica di raggi solari incapsulati.
ARIA FRESCA E MANTENIMENTO CALORICO
Tutti i trattamenti sul sintomo sono soppressivi e dannosi, tipici del vuduismo più che di una vera scienza guaritiva. Vengono effettuati e imposti dalla medicina ufficiale senza considerare che la bronchite ha delle cause. Dare al bambino aria fresca giorno e notte mantenendolo caldo. Il caldo ha una speciale importanza. Fin quando c’è situazione di crisi acuta meglio dare uno stop al cibo solido, sostituendolo con succhi e spremute eventualmente allungati con dell’acqua. Riposo, quiete e silenzio sono essenziali al pari del calore. Mai imporre un vero e proprio digiuno se manca piena e convinta adesione da parte del protagonista, bambino o adulto che sia.
DEFINIZIONE DI BRONCOSPASMO E DI ORTICARIA
Il broncospasmo è una contrazione anomala dei bronchi che porta ad un’ostruzione delle vie aeree, impedendo la libera respirazione. Il sintomo più comune è un attacco di tosse, di affanno respiratorio e di boccheggi. È frequente nei bambini perché si manifesta con asma e bronchite. A differenza dell’asma, in questa malattia c’è del muco nei bronchi che scatena un attacco di tosse. L’orticaria fa pure parte dei sintomi eliminativi. Come dire tossine e veleni e farmaci assunti in precedenza e che ora, grazie alla ritrovata vitalità del sistema immunitario, vengono spinti verso l’espulsione attraverso i canali escretivi del derma, prezioso alleato del sistema renale.
BUON SENSO E APERTURA MENTALE INNANZITUTTO
Tra le indicazioni rimediali ci sono consigli sulla respirazione, che va effettuata prevalentemente con il naso e non con la bocca, in modo profondo e non corto, in modo ritmato e non disordinato, consigli sulla dieta sobria, digeribile e priva di sale, consigli sugli esercizi fisici ed aerobici da fare sempre all’aria aperta. Mai anteporre comunque la rigorosità e il proprio status igienistico al buon senso e al mantenere un buon dialogo col proprio corpo e con i propri sensori di fame e sete. Preferisco un vegetariano soddisfatto e sorridente a un vegano dal viso tirato e sofferente.
Valdo Vaccaro
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