ASSUEFAZIONE AI FARINACEI E CASO PARKINSON IN FAMIGLIA

da 13 Gen 2015Malattia di Parkinson

LETTERA

ASSUEFAZIONE AI FARINACEI

Buongiorno, sto leggendo il suo libro e sto pure cercando di passare ad un alimentazione crudista, vegana fruttariana in particolare. L’unico mio freno è ancora quella che credo sia una vera assuefazione ai farinacei. Non riesco a rinunciarci. Provo, riesco per giorni e poi cedo. Cosa mi consiglia di fare???

UN MORBO DI PARKINSON IN FAMIGLIA

Poi un più grave problema che incombe sulla mia famiglia. La suocera di mia sorella ha il morbo di Parkinson ed è sotto le cure di un neurologo che le ha prescritto ogni tipo di cura da 7 anni a questa parte. Inutile dire quanto sia degenerata la situazione. Anche il suo stato mentale ora è devastato. Alterna momenti di lucidità a momenti di allucinazioni e vuoti. Si potrebbero ancora avere dei risultati con l’igienismo, pur arrivati a questo livello di intossicazione, secondo lei? Cosa mi consiglia di fare? Dove andare?
Monica

*****

RISPOSTA

POLITICA DEL PASSO DOPO PASSO

Ciao Monica. Per la questione farinacei non è il caso di fare dei drammi. Il passare dalla tua alimentazione odierna a quella vegan-crudista tendenziale non deve essere necessariamente pesante e traumatico. Esiste la politica del passo dopo passo. Comincia intanto ad essere fruttariana di mattina in modo rigoroso, eliminando biscotti, pani, caffè, the e simili, optando per una spremuta di arance o di agrumi, o di melagrana allungata con acqua al risveglio, completando la colazione con frutta di tuo gradimento, con eventuale centrifuga di carote-sedano-mela o ananas, con una paio di banane e con del pop-corn casalingo.

PRANZO E CENA CON PRIMO PIATTO DI VERDURE CRUDE

A pranzo avrai un buon appetito suppongo. Comincialo con un primo piatto di verdura cruda, condita con olio extravergine di oliva e limone. Il secondo piatto sarà di patate o gnocchi o minestrone o pasta o pizza o cereali. A cena stessa cosa cambiando e alternando gli ingredienti, dopo che alla merenda delle 17 avrai assunto dei mirtilli o un grappolo d’uva. L’importante è che i tuoi amati farinacei siano integrali e di qualità. Ricorda comunque che il nostro menu è vegan-crudista tendenziale, ovvero sostenibile, per cui devi personalizzarlo, adattarlo ai tuoi desideri, alle tue esigenze e ai tuoi gusti. Puntare a un 60-70% di coerenza crudista con un 30-40 di cotto inclusivo dei cereali e dei farinacei non sarà impossibile per te una missione impossibile.

MORBO DI PARKINSON E SUBSTANTIA NIGRA

Quanto al morbo di Parkinson, o encefalite letargica, trattasi di un disordine motorio causato da un’infiammazione cerebrale. Disordine da carenza o da eccesso di movimento che porta alla distruzione delle cellule dopamina-produttrici situate nella sostanza nigra o nera, che è poi la cosiddetta materia grigia. Se vuoi approfondire ho diverse tesine sul Parkinson e ti suggerisco “Sindrome extrapiramidale e Parkinson” del 29/3/10, da cui prendo qualche stralcio. La substantia nigra è un nucleo nervino, situato a livello del mesencefalo o cervello medio, dove viene prodotta la dopamina, neurotrasmettitore di carattere inibitorio, una specie di acceleratore e di freno per il controllo dei movimenti corporei.

A 350-400 MILA NEURONI SI HANNO I PRIMI SINTOMI

Quando il numero di neuroni dopaminergici scende del 20-30% sotto il normale livello di 500 mila unità, si ha un esordio clinico, con i primi sintomi che denunciano l’anormalità. Il sistema medico, come suo solito, ricorre ai correttivi applicati sul sintomo e quasi mai sulle cause. Quando poi le cause non si conoscono affatto, come nel caso in questione, si finisce per brancolare esattamente nel buio.

A VOLTE IN CAMPAGNA SI COMMETTONO PIÙ STRAFALCIONI CHE IN CITTÀ

Le cause possono essere tante, a volte anche contraddittorie. Il fatto che molti parkinsoniani arrivino dai paesi di campagna, e non soltanto dalle città inquinate, ha portato i fabbricanti di caffè e sigarette a esaltare anni fa le qualità anti-Parkinson dei loro rispettivi veleni. In realtà, sappiamo benissimo che le cose non stanno affatto in quei termini. Sappiamo benissimo come certi anziani contadini, anziché sfruttare al meglio la loro invidiabile rendita di posizione ecologica, diventino bravi a sfruttare intensamente le loro cantine, i loro salami, le loro bottiglie, i loro pasti grassi ed alto-proteici, i loro sigari e i loro caffè, battendo addirittura in viziosità i loro coetanei metropolitani.

DAL PARKINSON SI GUARISCE, MA NON CERTO COI METODI DELLA MEDICINA

Gli avvelenamenti da ossido di carbonio, da cianuro e da manganese possono pure indurre manifestazioni di tipo parkinsoniano. Traumi cranici, tumori al cervello e malattie degenerative tipo l’Alzheimer, possono pure essere inserite tra i precursori del Parkinson. Si prescrivono così dei farmaci dopamino-antagonisti che danno diversi disturbi allo stomaco e provocano persino allucinazioni, senza portare alcun miglioramento reale e concreto di lungo periodo.

SERVE ESPELLERE RADICALMENTE IL MATERIALE INQUINANTE

Il parkinsoniano non è un alieno o un extra-terrestre malmesso, o privo di sistema immunitario, ma una persona normale e dunque guaribile, una persona normale con qualche ossidazione cupro-ferrica in più, e con qualche residuo drogante in più. Non dunque un malato strano, inguaribile e senza speranza, ma un soggetto spesso ancora recuperabile a condizione di non drogarlo ulteriormente mediante farmaci e di dargli modo, tramite radicali cambiamenti dietologici, di espellere gli inquinanti che ha accumulato nei meandri del suo cervello.

DIVE TROVARE IL LITIO AL NATURALE

Utile ai parkinsonismi una dieta vitale e leggera, con tanti minerali e quindi una dieta in prevalenza verduriana. Importante che non manchi nella dieta il minerale litio in versione organica. Il litio si trova abbondante nelle cipolle, alghe, patate, patate dolci, topinambur, peperoni, patate, rape, ortaggi, frutta, cereali integrali e uova.

SINDROME EXTRAPIRAMIDALE

La sindrome extrapiramidale è una patologia caratterizzata da perdita completa della funzione motoria, definita paralisi o plegia, oppure da perdita incompleta della medesima, definita paresi.
La paralisi si esprime in due fasi. Una prima fase deficitaria, detta paralisi flaccida, con tono nervoso-muscolare diminuito e privo di resistenza al movimento, e una seconda fase detta paralisi spastica, con tono aumentato. La deambulazione è ovviamente problematica.

SINTOMI

Il paziente è esitante, cerca sempre basi di appoggio, tende a sbandare lateralmente, e la gamba viene lanciata in avanti, non certo guidata o supportata. C’è la voglia e c’è l’idea del movimento, ma mancano i tiranti nervo-muscolari. In termini medici si parla di atassia (movimenti scoordinati), ipotonia (diminuita resistenza al movimento passivo) e tremore intenzionale (durante i movimenti volontari). Ci sono pure alterazioni nella parola, che può essere rallentata, scandita o esplodente, per cui si parla di disartria, e alterazioni nei movimenti oculari, definite col termine di dismetria.

ANCORA UNA VOLTA IL SANGUE DENSO

Tutte le paralisi sono determinate da un sangue denso, inabilitato a compiere il suo dovere. Per il grande Manuel Lezaeta, la cui scienza racchiude 500 anni di igienismo naturale di marca germanica, tutte le paralisi sono determinate dalla stessa causa. E si tratta di una causa che la medicina non si sogna mai di citare. Anche perché, se davvero lo facesse, la prima a finire sul banco degli accusati, sarebbe proprio lei. Trattasi della solita maledetta impurità viscosa del sangue, la quale non gli permette di fare il suo dovere metabolico (nutritivo-ripulitivo) in generale, e ancor meno gli permette di circolare al meglio nei punti chiave del cervello.

VACCINAZIONI SOTTO ACCUSA

I medicamenti a base di mercurio e arsenico, tipici delle vaccinazioni, sono sotto accusa da decenni.
Non a caso, i vaccinati della epidemia Spagnola del 1917-18 furono non solo i primi a cadere preda dell’influenza, ma anche i primi a sviluppare il Parkinson qualche decennio dopo. Clamorosi poi i casi di polio causati dai vaccini antipolio, che mandarono in bestia il grande pediatra americano Robert Mendelsohn, trasformandolo nel più grande accusatore della pediatria e della medicina mondiale.
Rileggere la mia tesina “Il caso Sandlers e i conigli polio-resistenti”, del 30/4/2009, per capire alcuni interessanti addentellati tra le varie forme di paralisi, gli alimenti sbagliati e l’uso demenziale e persecutorio delle vaccinazioni.

NORMALIZZARE IL PROCESSO DIGESTIVO

La paralisi si può manifestare per due cause abbastanza precise, secondo il natural-terapista cileno. Una di tipo cerebrale o spino-midollare, e una di tipo intestinale. Indipendentemente dalle cause e dal tipo di paralisi, il trattamento consiste nella normalizzazione dei processi digestivi e della temperatura viscerale. Al paziente incapace di movimento bisognerà effettuare da 3 a sei frizioni al giorno di acqua fredda. Un paio di orticazioni generale del corpo potranno essere anteposte a suddette frizioni.
I cataplasmi di fango freddo sul ventre, durante la notte, aiuteranno ulteriormente a stemperare l’intestino. L’alimentazione sarà a base di succhi di frutta se il paziente non può masticare, o a base di frutta e di insalata negli altri casi.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. EpiNeo

    Si Monica, oltre ad una dipendenza psicologica si instaura una dipendenza fisica. Il glutine (e anche la caseina per i latticini) sono trasformati dal corpo in composti simili alle morfine. Ovvero sono una vera e propria droga, normale quindi la tua dipendenza.

    Rispondi

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