ASPORTAZIONE DI ADENOCARCINOMA PROSTATICO

da 3 Ago 2010Tumori agli organi genitali maschili

LETTERA

UN TUMORE FREQUENTE CHE PERÒ NON TENDE A EVOLVERSI IN METASTASI

Gentile Valdo, che consiglio darebbe a chi è in procinto di operarsi per un adenocarcinoma prostatico localizzato? Ho letto che questi tumori, anche se maligni, possono rimanere in sito anche molti anni.
In Svizzera, in autopsie compiute su persone maschili decedute (a migliaia), si è scoperto che quasi il 50% era affetto di tumore prostatico localizzato e che probabilmente non si sarebbe mai evoluto in metastasi.

NON ESISTE UNIFORMITÀ DI VEDUTE NEMMENO FRA I MEDICI

Mi sembra che anche a livello scientifico ufficiale non ci sia uniformità di vedute sulla necessità di intervenire, considerando gli effetti invasivi e negativi di tale intervento (catetere, impotenza, riabilitazione funzionale).

PERCHÉ NON SEGUIRE UNA DIETA VEGETARIANA, DAGLI EFFETTI AMPIAMENTE DOCUMENTATI?

Personalmente, se mi trovassi nella stessa situazione di chi si deve operare (mio fratello, anni 64, è uno di questi), seguirei una dieta strettamente vegetariana, come quella che sto già quasi osservando.
Gli effetti positivi di tale alimentazione sullo sviluppo del carcinoma sono ampiamente documentati.
Ma mio fratello, terrorizzato com’è dalle metastasi, non seguirà certamente il mio consiglio.
Cordiali saluti.
Franco

*****

RISPOSTA

LA MALATTIA STA INNANZITUTTO NEL PENSIERO

Ciao Franco, d’accordissimo con te sulle considerazioni che fai sul tumore prostatico, e sui dati provenienti dalle autopsie in Svizzera. Il problema è che molti malati, prima ancora di essere malati di qualcosa di specifico e di localizzato, che si chiami tumore alla prostata o tumore al colon o altro ancora, sono malati nel pensiero. Credono di essere stati presi di mira dal demonio, da Belzebù, da Satana, o magari dalla pura casualità chiamata sfiga. Pensano di essere dei malati inguaribili e di trovare sempre e comunque nella medicina il non-plus-ultra delle soluzioni ai loro problemi.

LA MALATTIA NON HA CAUSE E NON HA RESPONSABILI, PER CUI SI PROCEDE ALLA ELIMINAZIONE DEI SINTOMI

Il vizio di non attribuire la propria malattia a degli errori di percorso e di comportamento, a degli stravizi nel bere e nel mangiare, impedisce loro di capire che la patologia stessa è stoppabile, regredibile e remissibile con un drastico cambiamento alimentare. I medici gli danno una mano in questo, concentrando tutte le attenzioni sulla comoda, conveniente e pratica eliminazione del sintomo. E i pazienti si illudono così di aver risolto al meglio i propri drammi corporali.

NESSUNO CHE PENSI SERIAMENTE ALLE SUE CAPACITÀ AUTO-GUARITIVE

Nessuno che usi il cervello, il raziocinio, la riflessione. Nessuno che la metta sul piano della legge naturale di causa ed effetto, che caratterizza ogni accadimento fisico-chimico-biologico e psicologico sulla faccia della Terra. Nessuno che pensi per un attimo alle capacità innate di autoguarigione del corpo umano.

NESSUNO CHE CAPISCA E RISPETTI IL SUO SISTEMA IMMUNITARIO

Nessuno che rifletta sul fatto che il proprio corpo non va mai contro se stesso, a condizione di mettere il proprio sistema immunitario in grado di funzionare.
Nessuno che capisca quanto danno si faccia al sistema immunitario con un intervento operatorio, che implicherà una serie di interventi farmacologici prima, durante e dopo l’operazione.
Basterebbe che la gente imparasse a pensare e a riflettere con la propria testa, senza farsi influenzare da chi ha interesse a influenzarla secondo determinati schemi, e sarebbe la sua salvezza.

IL NEMICO NUMERO UNO DELLA PROSTATA RIMANE LA STITICHEZZA

La stitichezza è la causa primaria della prostatite. Chiunque voglia evitare problemi alla prostata deve fare delle precise scelte alimentari, evitando di cadere nella trappola infida delle carni e dei formaggi, dei cibi cotti e concentrati, del sale, dello zucchero, del caffè, dell’alcol e del fumo. La prostata è quella formazione ghiandolare spugnosa che circonda il collo della vescica. Nello stato di infiammazione si congestiona e si gonfia, aumentando di volume. La prostatite si manifesta con uno spasmo accompagnato da necessità di orinare o defecare, senza però la minima possibilità di farlo effettivamente.

I FARMACI TRASFORMANO LA PROSTATITE DA ACUTA IN CRONICA

Trattata coi farmaci l’afflizione, da acuta diventa cronica, causando mali peggiori, tipo complicazioni alla vescica e ai reni, per la conseguente ritenzione sistematica dell’orina, fenomeno che può causare la morte del soggetto in qualsiasi momento. Lavaggi, clisteri, sonde dilatatrici e altre cose del genere finiscono solo per aggravare il male, aumentando l’irritazione e provocando altri effetti perversi.
Alla fine di queste disavventura, la medicina propone l’intervento chirurgico.

I GRANDI SUCCESSI DI MANUEL LEZAETA NELLA CURA DELLE PROSTATITI

Manuel Lezaeta seguì personalmente molti casi di prostatite, trattati per anni dai medici senza alcun risultato, e risolti da lui in poche settimane mediante semplici cure naturali. Per disinfiammare la prostata servono 3-4 volte al giorno dei bagni freddi ai genitali, e durante la notte delle fasciature di fango al basso ventre, con copertura totale della circonferenza genitali-ano. Getti o spruzzi di acqua fredda sulle gambe e sui genitali sono pure ottimi, finché il tempo estivo lo permette.

LA GUARIGIONE DI UN DEPUTATO DEL PARLAMENTO DI SANTIAGO

Il dr GTC, deputato al parlamento di Santiago, malato gravemente alla vescica, si era sottoposto a trattamento medico per 3 anni consecutivi, senza alcun risultato positivo. Gli venne diagnosticato un adenocarcinoma prostatico, più una anomalia consistente nella formazione di due vesciche urinarie.
La malattia aveva raggiunto lo stato di massima gravità, e l’infermo non poteva più sedersi.
Per urinare, doveva usare la sonda, che teneva vicino a sé ormai da tre mesi. Ogni evacuazione era accompagnata da terribili dolori. Come ultima soluzione i medici optarono per l’intervento chirurgico.

TRE ANNI PER AMMALARSI ED AGGRAVARSI, E SOLI 15 GIORNI PER GUARIRE

A quel punto estremo, l’uomo politico si rivolse a Lezaeta per un consulto. Era il gennaio del 1939.
Lezaeta lo visitò e gli promise perfetta guarigione entro 15 giorni, causando incredulità nell’illustre infermo. Lezaeta ordinò l’estrazione della sonda e lo stop immediato a ogni cura farmacologica in corso. Prescrisse dieta crudista fruttariana, più bagni freddi e cataplasmi di fango durante la notte.

GIÀ DOPO 8 GIORNI DI CURA LEZAETA IL PAZIENTE APPARIVA TRASFORMATO

Dopo 8 giorni l’infermo aveva già riscoperto la gioia del benessere e di una vita nuova. Si era moltiplicata in lui la voglia di vivere e di guarire. Un mese dopo era in giro per la città. Un anno dopo venne a ringraziarmi. Non aveva avuto più alcun disturbo. Aveva ripreso le corse ippiche, il suo sport preferito e, già dopo 2 mesi dalla mia cura, aveva recuperato e messo a positiva prova la sua capacità sessuale, conclude Manuel Lezaeta.

LA MAGIA STA TUTTA NEL RINORMALIZZARE I PROCESSI DIGESTIVI

Il segreto di questi successi? Tutto verte nel normalizzare i processi di nutrizione e di eliminazione, mentre si attuano pure dei trattamenti di decongestione delle viscere, con raffreddamento del basso ventre e il sangue che torna a fluire e circolare in zona epidermide, negli arti inferiori e nelle mani.
Tener presente che lo stimolo nervoso prodotto dal bagno ai genitali promuove pure l’attivazione delle difese organiche.

LA DIETA VEGANA-CRUDISTA ALLA BASE DI OGNI RIPRESA SALUTISTICA

La dieta però resta fattore basilare per il ristabilimento dell’equilibrio termico del corpo. È per questo che, fino dai primi giorni, Lezaeta aveva prescritto una dieta rigorosamente fruttariana. Una volta cessati i dolori acuti, impose un regime di prevenzione, con frutta a colazione e a pranzo, e con verdure crude miste a cena, oppure anche con cena libera e con qualche piccola trasgressione sul cotto (ma in questo caso diventava obbligatoria l’opzione del cataplasma di fango notturno sul ventre).

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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