LETTERA
POSTUMI RELATIVI A INTERVENTO CHIRURGICO
Buongiorno Dottor Vaccaro, mi chiamo Claudia e ho 27 anni. Le scrivo perché ho dei disturbi conseguenti a un intervento chirurgico. Leggendo i vari articoli su questo argomento ho scoperto per caso il suo blog, e ho deciso di rivolgermi a Lei.
ASPORTAZIONE CALCOLI, CISTIFELLEA E PERSINO APPENDICE
Nel settembre del 2010 ho subìto una colecistectomia, con asportazione dei calcoli e di tutta la cistifellea) e, tanto che c’erano, anche un’appendicectomia. Proprio così. Avevamo fissato l’intervento per rimuovere i calcoli e la cistifellea e, dopo l’intervento, quando mi sono svegliata dall’anestesia, il medico che mi ha operata mi ha detto: “Ah, signorina! Guardi che le abbiamo tolto anche l’appendice”!
NESSUN MIGLIORAMENTO DEL DOPO-OPERAZIONE
In seguito all’operazione, non ho riscontrato tutti i miglioramenti decantati da questo luminare, anzi. Prima dell’intervento, avevo delle coliche alla cistifellea, o comunque dei dolori, anche abbastanza fastidiosi, in quella zona. Ad operazione ultimata, il medico mi ha detto che la mia vita non sarebbe cambiata senza la cistifellea, e che avrei potuto mangiare come prima, a parte il primo mese, in cui avrei dovuto seguire una dieta in bianco. Finito il primo mese, ho ricominciato a inserire tutti gli alimenti della mia dieta normale, inclusiva di pasta e riso, frutta, verdura, formaggi, uova e sostituti della carne e del pesce, come la soia e il seitan, visto che ero vegetariana da circa tre anni.
ECOGRAFIE RIPETUTE E MEDICO SCOCCIATO
Insomma, ritornata a mangiare come prima, mi si sono ripresentati gli stessi dolori forti che avevo prima dell’intervento, quando avevo i calcoli. Nei successivi sei mesi, dal momento che la situazione non cambiava, sono tornata da questo medico per ben tre volte. Si è limitato semplicemente a farmi un’ecografia e a dirmi che non vedeva niente. La terza ed ultima volta che sono andata da lui per l’ennesima ecografia e visita, si è dimostrato abbastanza scocciato perché, a suo parere, continuavo a non avere niente.
MI SONO FIDATA DELLA CHIRURGIA E SOLO ORA CAPISCO QUANTO IL MIO FISICO NE STIA RISENTENDO
Ho iniziato a documentarmi e ho scoperto che erano i latticini a provocare quelle coliche post-operazione, e qui Lei mi dirà “Bella scoperta!” Ma io, che tra l’altro vengo da una famiglia che ha tanta fiducia in questi medici che si divertono a giocare all’allegro chirurgo, non sapevo assolutamente niente di queste cose, e mi sono affidata a questa persona. Le chiedo di perdonare i miei toni un po’ sarcastici, ma purtroppo mi rendo conto solo adesso di quanto il mio fisico ne stia risentendo.
STACCO DA LATTICINI E UOVA
Dopo l’operazione, mi sono avvicinata piano piano alla medicina alternativa, e ho iniziato, su consiglio del mio medico di base e per brevi periodi di uno o due mesi a eliminare i latticini e le uova, riscontrando miglioramenti significativi. Finalmente, non avevo più l’ansia dello “Speriamo che, finito di mangiare, non mi vengano le coliche”. Quando poi tornavo a mangiare come prima, ricominciavano, nella stragrande maggioranza dei casi, gli stessi dolori pre-intervento.
SCELTA VEGANA A INIZIO 2015 E NOTEVOLI MIGLIORAMENTI
Il primo di gennaio 2015, quindi praticamente un anno fa, finalmente sono diventata vegana. Eliminando tutti gli alimenti di derivazione animale, e sto veramente meglio. Non l’ho fatto prima per via del panico che mi avevano attaccato i medici: “Con l’intervento che hai fatto, già non mi mangi la carne, se non mi mangi nemmeno i formaggi andrai incontro a gravi carenze!”
FEGATO APPESANTITO, DIFFICOLTÀ EVACUATIVE E CADUTA CAPELLI
Ma, dal momento che ho deciso, per una volta, di fare di testa mia, mi sono assunta tutta la responsabilità. Pur senza questi dolori, ho notato alcune cose. Quando passo un periodo stressante, mi sento proprio il fegato pesante, come se fosse più grosso, e mi sento molto gonfia in generale. Inoltre, ci sono dei periodi durante l’anno, quelli del cambio di stagione, in cui perdo i capelli a valanga. Infine, non sono mai stata molto regolare d’intestino ma, dopo l’operazione ho ancora più difficoltà ad evacuare.
VIRUS INTESTINALI E RECIDIVE CALCOLI
Negli ultimi anni, mi prendo periodicamente dei virus che colpiscono l’intestino. Recentemente, proprio per un virus intestinale, sono andata dal mio medico di base, con il quale è uscito per caso il discorso dell’intervento alla cistifellea. Dopo cinque anni, scopro, assolutamente per caso e da un medico diverso da quello che mi ha operata, che, nonostante l’asportazione della colecisti, i calcoli possono riformarsi!
PROPOSTA FARMACOLOGICA PER SGRASSARE LA BILE
Il medico di base ha subito risolto la questione dicendo che, al massimo, posso prendere periodicamente un medicinale, il Deursil, per evitare che la bile diventi troppo densa, e che si formino i calcoli nei vari condotti biliari, medicinale che io, ovviamente, non ho nessuna intenzione di prendere!
RAMMARICO E RIPENSAMENTO SU UN INTERVENTO CHIRURGICO ACCETTATO CON TROPPA LEGGEREZZA
Sono arrabbiata e mi do della stupida per aver affrontato questo intervento con troppa leggerezza. D’altra parte però, mi è sempre stato detto che è un intervento facile. “Due giorni e poi te ne torni a casa “. Per la cronaca, sono rimasta in ospedale 8 giorni a seguito di varie complicazioni come convulsioni, infezioni e febbre. Ero assolutamente a digiuno di queste nozioni mediche, per cui mi sono fidata! Peccato che tutti gli altarini li sto scoprendo adesso!
MI STO INTERESSANDO AL CRUDISMO
Finché sono incappata nel suo blog. Mi interessa molto quello che Lei dice, e mi sto interessando al crudismo. Ho anche prenotato i suoi libri, e, tra qualche giorno, dovrebbero arrivare. Ma non sono riuscita ad aspettare di leggerli, quindi mi ritrovo a scriverLe adesso.
NESSUN MEDICO HA SAPUTO DARMI DEI BUONI CONSIGLI ALIMENTARI
Le chiedo gentilmente se può darmi dei consigli alimentari su cosa o come mangiare, dal momento che nessuno finora è riuscito a dirmelo! Soprattutto perché nelle ultime analisi del sangue che ho fatto, è risultato che ho carenze di ferro e vitamina B12, che dovrei aver risolto assumendo un integratore alimentare. La ringrazio in anticipo, mi scuso se le ho scritto un poema, e Le auguro una buona giornata.
Claudia
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RISPOSTA
METTI ASSIEME LE TESINE CHE TI SERVONO
Ciao Claudia. Intanto ti invito a procurarti le mie numerose tesine sui temi di tuo interesse. Puoi digitare nel motore di ricerca le parole cistifellea, colecisti, fegato, calcoli, coliche, bile, appendice, dieta, virus, batteri.
I VIRUS OSTRUENTI E DETERMINANTI SONO DI FABBRICAZIONE INTERNA E NON SI PRENDONO
Ti ricordo che i virus intestinali non li prendi ma li produci internamente, trattandosi non di mostri ma di detriti cellulari da fisiologica moria cellulare interna. Polvere morta e inattiva che diventa però ostruente e devitalizzante se non prontamente espulsa dal corpo mediante adeguata forza immunitaria, che in te latita parecchio per le cure che hai dovuto subire.
LE OPERAZIONI CHIRURGICHE NON SONO MAI UNA PASSEGGIATA
Quanto all’intervento chirurgico, ti sei fatta convincere e quasi circuire con modalità poco trasparenti, visto che chi ti ha operata, in un paese civile, avrebbe dovuto informarti del pro e del contro, senza tralasciare gli aspetti critici, ovvero 1) Che i calcoli biliari ricrescono, 2) Che un sistema biliare massacrato non è affatto cosa da niente in quanto si va ad appesantire il lavoro già gravoso del fegato, e si va a complicare e rallentare il metabolismo delle sostanze grasse assunte, latticini e uova in particolare, 3) Che ogni operazione implica uso di farmaci, di anestetici, di antibiotici, di eparina, di antidolorifici, e che quindi non si tratta affatto di una passeggiata di un paio di giorni in ospedale.
UNA APPENDICE NON SI RIMUOVE CON QUELLE MODALITÀ
Se i chirurghi fossero trasparenti e onesti nello spiegare queste cose, la gente non si farebbe più operare con facilità e disinvoltura, e i bilanci degli ospedali finirebbero sotto i tacchi. Pazienza tutto questo nascondere la realtà dei fatti, che rientra nella prassi medica di invogliare la gente a farsi operare promettendo rose e fiori e offrendo alla fine rami secchi e spine, ma l’appendicectomia eseguita fuori programma, senza nemmeno consultarti ed avvertirti prima, è qualcosa di assai grave, fuori dalle più elementari regole.
UNA INGIUSTIFICSATA MUTILAZIONE AL SISTEMA IMMUNITARIO
L’appendice è una componente fondamentale del sistema immunitario. Asportarla rappresenta una vera mutilazione dove non si rimuove per niente la causa del male che sta nel cronico disordine digestivo. Per giustificare questo tipo di operazione, i medici sostengono che l’appendice è un organo che non aiuta il corpo ma che lo espone a malattie inattese ed immotivate. Assurdità eclatanti! Il costruttore divino del corpo umano avrebbe in altri termini inserito una ghiandola inutile e difettosa! In realtà nel corpo umano non c’è neppure un capello che non abbia una sua motivazione logica, e men che meno una ghiandola senza un compito ben preciso e giustificato.
ALTERATA LA FUNZIONE GASTRO-INTESTINALE
L’appendice riveste una grande importanza per la funzionalità e la detossificazione dell’intestino, visto che produce secrezioni utili a neutralizzare l’azione tossica delle putrefazioni intestinali. La mancanza dell’appendice altera fondamentalmente la funzione digestiva causando la perdita di una importante funzione organica.
IL BISTURI VA CONFINATO ALLE REALI EMERGENZE
Per la medicina, tutto quello che si può togliere senza che uno lasci le penne diventa oggetto di ablazione. Questo vale per le tonsille, le adenoidi, i calcoli, la cistifellea, la milza, il fegato, il midollo, l’intestino, lo stomaco, le crescite tumorali ed altro ancora. Ci stanno tuttora provando col cuore. Quasi che nulla avessero insegnato i pentimenti di Christiaan Barnard (1922-2001) e Michael DeBakey (1908-2008), quasi che nulla avesse i segnato il grande fisiologo di Hartvard Oliver Wendell Holmes (1809-1994) per cui il bisturi, prezioso nelle emergenze indispensabili e nelle ricostruzioni da incidenti, diventa n troppi altri casi simbolo dell’arroganza e del fallimento sostanziale della medicina come arte guaritiva.
CONSIGLI ALIMENTARI
Rimedi maturali alla colicistite? Tutti i ravanelli, specie quelli lunghi e neri, le rape, la rucola, il crescione. Rimedi alle coliche biliari? Cavolo, cicoria, ravanelli, mandorle, pinoli. Rimedi alle coliche intestinali? Cetriolo, papaia, valeriana. Rimedi alle coliche nefritiche? Acetosa, cavolo, mandorle, nocciole, sedano. Rimedi alla pesantezza epatica? Estratti di frutta fresca, succo di mele e limone, succhi di verdure, succo di 4 carote, 1 costa sedano e 1 fetta ananas o di 1 mela. Frutti e verdure crude come arancia, avocado, carciofo crudo ricco di cinarina, carota, cavolo, cicoria, ciliegia, cotogna, crescione, fagiolino, finocchio, fragola, lattuga, mela, melagrana, mirtillo, olive, orzo, patata, pompelmo, prezzemolo, prugna, rabarbaro, rapa, rafano, ravanelli, ribes, sedano, tarassaco, uva.
NIENTE INTEGRATORI E SUPPLEMENTI
La B12 si trova in quantità impercettibili in tutti i cibi naturali, specie in quelli dove abbonda il gruppo B, pertanto semini, germogli, legumi, germe di grano, cereali. Il ferro è ubiquitario, ma si trova in particolare nel germe di grano, semi di zucca sesamo e girasole, miglio, mandorle, castagne, noci, cocco, uva secca, datteri, cachi, spinaci, radicchio, lattuga. Le cosiddette integrazioni e i cosiddetti arricchimenti sintetici vanno considerati negativi al pari dei farmaci per i loro effetti indesiderati di lungo periodo, per il conto che presentano inevitabilmente a scadenza.
Valdo Vaccaro
Non solo gli integratori non sostituiscono affatto quello che eventualmente manca, ma non si dovrebbe mai prendere in considerazione l'idea di sostituire carne e pesce. I quali andrebbero eliminati e non rimpiazzati da qualcos'altro. Altrimenti sarebbe come togliere la ruggine dal ferro e poi sostituirla con altro tipo di ossido che finirebbe per essere lo stesso di ingombro. Poi se i sostituti devono essere seitan e soia….Il primo è un concentrato di glutine che andrebbe vietato per legge, e noi stessi ci sforziamo per cercare di limitarlo al massimo; e c'è anche chi ne fa a meno del tutto. L'altra, la soia, è ormai tutta transgenica al netto della propaganda di chi la commercia.
Sulle pratiche mediche dell'asportazione ha detto fin troppo bene Valdo. E' triste in questi casi dover purtroppo constatare che c'è anche una quota di responsabilità personale che non possiamo in alcun modo ignorare. Vivere con poca autonomia e "passivamente" ha i suoi costi e si va spesso a finire in queste situazioni. Tuttavia è da qui che si deve ripartire ed è inutile recriminare sul passato. Da giovani si può disporre di tutte le forze necessarie per rimettersi sul giusto binario. Basta volerlo veramente.