LETTERA
PERDITA 15 KG COME PRIMO OBIETTIVO
Gent.mo Vaccaro, mia moglie, dopo aver scoperto Albanesi ha trovato lei, ha abbandonato il primo ed ha abbracciato con fervore la causa vegana igienista. Ovviamente dato che io meditavo su una scelta vegetariana, sono stato arruolato. Da ormai 6 mesi sulla mia tavola si inizia con un’insalata mista e sono scomparsi. carne, pesce, latte e derivati, uova, salumi, i dolci erano già assenti. Lo spostamento della mia dieta verso i glucidi come primo effetto immediato ha comportato un aumento di circa 5 kili, anche perché venivo da una dieta classica sulle 1400 Kcal. Sto riducendo pane, pasta e cibo cotto per ricominciare a dimagrire, dovrei perdere per cominciare una quindicina di kili, peso 85 kg. sono alto1,71 ed ho 51 anni. Mi consiglierebbe una sua lettura?
ALLIEVO DI CARLO CANNELLA E AFFETTO DA DISTROFIA DI STEINERT
Premetto che ho una formazione “classica”, laurea in Scienze Agrarie e Master in Scienze dell’ Alimentazione. Tra i miei insegnanti annoveravo il compianto prof Cannella, che faceva sul ciclo di Krebs il conto di quanti kili si poteva dimagrire. Altro problema, sono affetto da Distrofia Miotonica di Steinert per cui prendevo, prima dell’arruolamento tra i vegani, Eskim due volte al giorno, Ubidecarenone (Q10) e Carnitina a mesi alterni, Fosipres (un ace-inibitore per far riposare il cuore, anche se non ho la pressione alta) e, dato che le statine sono controindicate per chi ha problemi muscolari, il Fenofibrato. Tra i regali della malattia ho pure una dislipidemia mista. La mia dieta già prima dei farmaci era ipolipidica. Peraltro, nonostante la nuova dieta, è aumentato l’acido urico. Crisi eliminativa, secondo mia moglie.
TIMORI SU CARENZE PROTEICHE E SU CARENZE GRUPPO B
Terzo problema: per forti bruciori ad una coscia mi è stata prescritta una iniezione di vitamine del gruppo B. due volte a settimana. Considerati questi tre problemi, Le scrivo per avere rassicurazioni e consigli o direttamente da lei o tramite suoi scritti che mi vorrà consigliare. Ovviamente ho le paure classiche e poco tempo per studiare da solo, ho i classici dubbi su problemi di carenze proteiche e di carenze vitaminiche del gruppo B. Sarebbe anche particolarmente gradita una soluzione naturale per questo schiacciamento del nervo. Cordiali saluti e buon lavoro. Antonio
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RISPOSTA
IMMAGINARIA INVERSIONE DELLE PARTI Ciao Antonio, hai un curriculum scolastico di prim’ordine, incluso un master in Scienze dell’Alimentazione e dei corsi presso il professor Cannella, scomparso di recente. Mi trovo dunque nella situazione imbarazzante di dover trasmettere qualcosa a qualcuno che sulla carta la sa più lunga di me. Per rendermi il compito privo di condizionamenti psicologici, farò finta che tu sia a digiuno di concetti e di scuole, e tu supporrai di trovarti di fronte a un docente supergalattico, nonostante i miei raffazzonati, modesti, vaghi e poco intriganti titoli di studio. in tema di nutrizione. Per evitare lo sproposito del dilettante che insegna al professionista, immaginiamo di giocare a ruoli invertiti. Se la cosa ti riesce difficile, allora mettiamola su un altro piano, che è quello della estrema diversità di impostazione igienistica, rispetto alla scuola nutrizionale medica. Una cosa deve essere chiara fin dall’inizio, ed è che l’igiene naturale, la Health Science o Scienza della Salute, è una cosa solida, seria, referenziata più di qualunque altra scuola al mondo. Non rischi niente e non fai strani esperimenti con te stesso. Ti immergi piuttosto in una realtà concettuale diametralmente opposta a quella ufficiale, a quella prevalente, a quella dell’intellighenzia al potere.
GARANZIA CHE NON ESISTE ALCUN PROBLEMA PROTEICO
Dovrò dunque tener conto del tuo curriculum vitae, quello che ti porta a temere le carenze proteiche e al gruppo B. Ti assicuro che con la dieta vegana tendenziale crudista non ci sarà mai nel modo più assoluto nessuna carenza di tipo proteico, visto che A) bastano da 20 a 30 grammi di proteine al giorno per coprire abbondantemente il fabbisogno e B) passata tale quota si sfora il tetto massimo oltre al quale il sangue umano (sangue vegano per natura) va in pesante stato di acidificazione, sconvolgendo, squilibrando ed ammalando l’intero organismo. Per tua conoscenza, qualsiasi dieta vegana-tendenzialcrudista, purché saziante in termini calorici, raggiunge a occhi chiusi la quota di 30 grammi/giorno e, le quote eventualmente eccedenti, vengono facilmente smaltite dall’apparato renale, trattandosi di materiale organicato, sminuzzato cioè molecolarmente dalla fotosintesi a livelli collaginosi e non cristallini.
IL GRUPPO-B NON E’ MAI STATO PUNTO DEBOLE DEL VEGANISMO INTELLIGENTE
E ti assicuro in contemporanea che il gruppo B non rappresenta affatto un problema, ma è al contrario un punto di forza per la nostra scuola. A livello pratico, quando ci sia un buon apporto di foglia verde e cruda in apertura dei 2 pasti di pranzo e cena (meglio se con germogli, avocado e buon olio EV), seguito da cereale integrale o patate o legumi, corredato tra mattina e pomeriggio da una crema di avena con germe di grano e semini vari aggiunti, e da una manciata di spuntini a base di frutta succosa (lontano dai pasti), includendo mandorle-noci-pinoli e simili, sfido chiunque al mondo a trovare qualcosa di più etico, sano, digeribile, delizioso, saziante e nutriente.
TUTTE LE B ANTICARENZIALI, E LA C CONTRO LO SCORBUTO, STANNO SUI CAMPI E AL SOLE, NON NELL’ANGUSTIA DELLE STALLE E DEI MACELLI
Eliminando alcol, zucchero, sali inorganici, nicotina e caffeina, tutte le vitamine del gruppo B non subiranno dispersioni. La B1 (hydrocloride o tiamina, anti beri-beri), amica del glucosio, dell’energia e dei nervi, troverà nel germe di grano, nei pinoli, nelle arachidi nel girasole, nell’avocado, nel tarassaco, nel cavolfiore, nei piselli, neoi legumi e nei cereali integrali i suoi punti di forza. La B2 (riboblavina), amica del ferro, della diuresi renale, della vista, della pelle e dei capelli, amica dei muscoli e dello sport, troverà pieno sostegno nel germe di grano, nelle mandorle e nei pinoli, nel riso integrale, nel sesamo, nel tarassaco, nei cavolini e nei broccoli, nel crescione, nei germogli, nei funghi, nelle cicorie, nei peperoncini rossi. La B3 (niacina o PP antipellagra), amica dei nervi e dei muscoli, del derma e della digestione, trova i suoi punti di forza nel sesamo e nelle mandorle, nel riso nero e nel miglio, nel germe di grano e nel peperoncino rosso, nelle arachidi e nei datteri. La B5 (acido pantotenico), amico dei capelli e della pelle, dei polmoni e del sistema endocrino, può contare su verdure crude e frutta, su germe di grano e legumi, su arachidi e semini.
LA TRIADE PIRIDOSSINA-FOLICO-COBALAMINA LAVORA IN STRETTA SINERGIA
La B6 (piridossina), amica dei nervi, del sonno e del ferro, sinergica a B9 e B12, trova sostegno in bietole e topinambur, cavoli e crescione, arance e limoni, semini e grani integrali. La B9 (acido folico), basilare per le donne in gravidanza primariamente, ma per tutti in linea generale, guadagnerà molto dalla eliminazione di alcol, fumo, stress, contraccettivi, caffè, cadaverine, the e cole, e troverà i suoi punti di forza in patate, carote, fagiolini, asparagi, funghi, arance, cicorie, mandorle, arachidi. La B12 (cobalamina), si trova nelle giuste quantità minime, e impercettibili ed imponderabili dappertutto, e non serve nemmeno parlarne, L’ideale è averne il minimo possibile, cioè intorno ai 100 ng/mL, mentre la coalizione medico-farmaceutica spinge la gente a folli integrazioni per rispettare tabelle fasulle e pesantemente manipolate dalla solita FDA (autrice di un blitz nei riguardi della stessa WHO per raddoppiare il minimo dagli 80 ng/mL originari agli attuali 157, a sostegno delle quote proteiche spropositate che la stessa FDA proponeva negli anni ’70-80, con 200-300 grammi/giorno al posto dei 30 grammi/giorno realmente necessari).
CANNELLA SIMBOLO SUO MALGRADO DELLE STALLE E DEI MACELLI
Per tua consolazione ho contestato duramente sia in vita che, ahimè dopo la sua scomparsa, il professor Cannella, per oggettiva divergenza di vedute su tutto quanto insegnava, e ti allego qualche tesina in proposito. Non poteva e non può essere altrimenti, visto il ruolo che egli ha svolto per anni a favore delle proteine animali. Un difensore a spada tratta di stalle e macelli, e della più becera versione della dieta Mediterranea, prima responsabile del grave stato di crescente obesità della popolazione italiana, era destinato a finire nel mirino. Passava disinvoltamente dalla sua cattedra romana della Sapienza, alle interviste e alle televisioni. Un vero paladino del latte e delle stalle, del sangue e dei macelli. Simbolo e punto di riferimento dell’Agroalimentare Italiano, al pari di Giorgio Calabrese.
COL SENNO DI POI, AVREBBE ANCHE POTUTO REDIMERSI
Riposi chiaramente in pace. Lo avrei preferito però vivo, polemico, combattivo e sano (per quanto sano possa essere un carnivoro). Era sicuramente una persona valida e in buona fede. Tanto in buona fede da lasciarci le penne. Se solo avesse avuto il tempo di analizzare seriamente le ultime impressionanti ricerche del “The China Study”, con relativi pentimenti e cambiamenti drammatici di rotta esistenziale da parte del professor Colin Campbell e di alcuni grossi allevatori americani, come ad esempio Hyman, ex-produttore leader di latte del Montana, avrebbe avuto anche il tempo, chissà, per redimersi, per rimediare a tanta diseducazione alimentare disseminata lungo il suo percorso.
I CONCETTI DELLA GENETICA SONO TUTTI DA RICONSIDERARE E DA PRENDERE CON LE PINZETTE
Quanto alla distrofia miotonica di Steinert, anomalia che colpisce i muscoli volontari, provocando deperimento muscolare coinvolgente viso, organi e arti, non concordiamo col pessimismo medico, basato tutto su quei dogmi della genetica che stanno cadendo uno ad uno come dei birilli. I geni non se ne stanno fissi e imbambolati a bloccare una sana evoluzione dell’individuo, ma interagiscono in continuazione coi suoi pensieri, coi suoi movimenti, con la suia alimentazione e col suo ambiente. Non diamo dunque per scontato che determinate condizioni critiche del Dna rendano inarrestabili e progressive le malattie neuromuscolari. Diamo preminenza alle leggi naturali, quelle che affermano l’unicità integrale del corpo umano e la sua tendenza atavica ed irresistibile al riequilibrio, a condizione però che non gli si neghino i mezzi per auto-guarire. Tu stesso, quando ti preoccupi delle vitamine B, dimostri di aver intuito che il problema, più che genetico, è di tipo nutrizionale-assimilativo-funzionale.
LA DETERMINANTE IMPORTANZA DI CHI CI STA VICINO
Hai la fortuna di avere una compagna intelligente e preparata, capace di spiegarti come l’aumento dell’acido urico sia derivato da una crisi eliminativa del sistema. Questo fatto ti aiuterà a rientrare in forma. Non mi resta che inviarti delle tesine in coerenza con quanto appena detto, e a supporto delle tue esigenze di dimagrimento, di digiuno, di riequilibrio alimentare.
Valdo Vaccaro
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