LETTERA
CORRELAZIONE TRA CIOCCOLATO E TACHICARDIA
Gent.mo Valdo, vorrei chiederti alcune informazioni. Stasera dopo aver mangiato del cioccolato fondente ho cominciato a manifestare tachicardia e ho cominciato a preoccuparmi. Mi puoi spiegare se ci può essere qualche correlazione tra le due cose?
ASMA, EMCRANIA ED IMPEDIGINE
Poi un’altra cosa che ti vorrei chiedere. Mio nipotino di tre anni, che vive oltre frontiera, comincia a manifestare i primi segni di asma. Il marito di mia sorella, suo babbo, ne soffre da quando è ragazzino insieme a emicrania. Loro abitano in Francia, patria di mostarde, salumi, baguette e formaggi. Come posso aiutarli? Ultimamente anche il marito di mia sorella, oltre all’asma, si è ritrovato il corpo pieno di punti rossi. Gli hanno detto si tratta di impetigine. Grazie se riuscirai a consigliarmi.
Andrea
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RISPOSTA
EVITIAMO LA TACHIARDIA SOPRATTUTTO QUELLA DI TIPO STABILE
Ciao Andrea. Si parla di tachicardia sinusale quando la frequenza cardiaca supera i cento battiti al minuto. L’aumento del battito può essere causato da tanti fattori. Sforzo fisico, febbre, in fase digestiva, quando si è sottoposti a stati di ansia, stress o dopo un episodio che scatena un senso generale di paura. L’assunzione di farmaci, caffeina, bevande alcoliche può agevolare episodi di tachicardia. Esistono poi tachicardie patologiche per cui l’aumento del battito si deve a disturbi altri come anemia, ipertiroidismo, disturbi cardiaci. Pulsazioni stabili in eccesso portano a una notevole riduzione di aspettativa di vita. Si è visto che il rischio di eventi infausti è 3 volte più alto nelle persone con una frequenza cardiaca stabilmente tra i 90 e i 99 battiti al minuto rispetto a chi ne ha 60.
ALIMENTAZIONE RIMEDIALE
Privilegiare una dieta orientata sul vegetarianismo, integrata con cereali. Portare a tavola pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, cipolla, aglio e formaggi freschi, uova bollite, frutta dolce come pesche e nettarine, tutti alimenti che aiutano a rilassare l’organismo e a catturare il sonno, contenendo triptofano, un aminoacido che favorisce la sintesi della serotonina, il neuromediatore del benessere e il neurotrasmettitore cerebrale che stimola il rilassamento. Evitare, soprattutto la sera, cibi e bevande come cioccolato, cacao, cole, caffè e the per la presenza della caffeina. Evitare o ridurre ai minimi termini aperitivi, digestivi, alcol e superalcolici, che inducono un sonno di qualità cattiva con risveglio al mattino presto. Eliminare dalla dieta cibi raffinati e zuccheri raffinati come il pane bianco, dolciumi, dessert e bibite gassate. Per i vegetariani rigorosi, due o tre porzioni di legumi a settimana soddisferanno il consumo di proteine.
FITOTERAPICI PER LA TACHICARDIA
Una buona abitudine è bere un infuso caldo prima di andare al letto, tipo tiglio, melissa, biancospino frutti e foglie, camomilla. Il magnesio agevola la regolarità dei battiti cardiaci, per cui sarebbe utile incrementare gli alimenti che lo contengono come spinaci, mandorle, cetriolo, avocado, lenticchie, cipolle, arance, pesche, piselli, fagioli, zucchine, ravanello.
DEFINIZIONE DI ASMA
Le persone che soffrono d’asma sanno bene di cosa si tratta. Il respiro diventa faticoso e manca l’aria. È una tipica crisi d’asma. Ma perché l’asma provoca questa sensazione di dispnea? Spesso la causa è un forma allergica alla polvere domestica, ai peli di animali, ai pollini, ad altre sostanze che vengono inspirate o ad una reazione contro le sostanze irritanti tipo il fumo. Negli asmatici si scatenano tre reazioni nelle vie respiratorie chiamate bronchi. Il rivestimento interno dei bronchi, ossia la mucosa bronchiale si infiamma e si ingrossa. Nel contempo secerne un muco denso e viscoso che li ostruisce ancora di più. Ma non basta. Gli anelli fibrocartilaginei, che avvolgono i bronchi, si contraggono restringendo ancora di più i bronchi stessi, causando broncospasmo). Per non arrivare a questo stadio, i pazienti asmatici vengono indotti ad assumere regolarmente dei medicamenti. In Svizzera 1 bambino su 10 e 1 adulto su 14 sono affetti da asma.
TEST DIAGNOSTICI
Metodi diagnostici usati correntemente dalla medicina sono il test cutaneo per l’identificazione delle allergie, o prick test, la spirometria o test della funzione polmonare e il test di provocazione. Se questi test risultano positivi ed è possibile comprovare i tipici sintomi dell’asma, la diagnosi di asma è assai verosimile.
DISTINZIONE NETTA TRA ASMA E BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA
Ad ogni buon conto, è importante distinguere l’asma dalla Broncopneumopatia Cronico Ostruttiva BPCO, un’affezione cronica polmonare caratterizzata da una ostruzione bronchiale, con limitazione del flusso aereo, poco reversibile, lentamente progressiva, causata da un’infiammazione cronica delle vie aeree e del parenchima polmonare. Considerata la quarta causa di morte in Europa e negli USA, con almeno 65 000 morti all’anno, e con sintomi tipo dispnea, ossia respirazione faticosa o fame d’aria, tosse e produzione di espettorato.
BPCO TERZA CAUSA MONDIALE DI MORTE CON 3 MILIONI DI DECESSI ANNUI
Il fumo di sigaretta è la causa più comune della condizione insieme ad altri fattori, quali l’inquinamento dell’aria, le cucine scarsamente ventilate e i fuochi utilizzati per il riscaldamento.
In tutto il mondo, la BPCO colpisce 329 milioni di persone e quasi il 5% della popolazione. Nel maggio 2014 la BCPO è classificata come la terza causa di morte, essendo responsabile di oltre 3 milioni di decessi. Il numero dei morti è destinato ad aumentare per gli alti tassi di fumatori e per l’invecchiamento della popolazione riscontrabile in molti paesi.
TEST DELLA FUNZIONE POLMONARE MEDIANTE SPIROMETRO
Un esame importante per la diagnosi dell’asma e per determinare l’eventuale presenza della BPCO è il test della funzione polmonare. Per questo si utilizza uno spirometro. L’apparecchiatura misura da un lato la quantità massima d’aria che il paziente è in grado d’inspirare. Dall’altro lato misura anche il tempo di cui il paziente ha bisogno per espirare di nuovo tutta l’aria. I valori misurati indicano se i bronchi sono aperti o ristretti. Se si sospetta un’asma, dopo il primo test il paziente deve inspirare un medicamento broncodilatatore. Se nel secondo test i valori migliorano si tratta di un tipico sintomo d’asma.
TEST DI PROVOCAZIONE
Se il test della funzione polmonare è normale nonostante i tipici sintomi dell’asma, si procede ad effettuare il cosiddetto test di provocazione. Il paziente inala una sostanza che irrita provvisoriamente i bronchi. Le persone asmatiche reagiscono alla sostanza, a causa della sensibilità della loro muscolatura bronchiale, in modo più violento rispetto alle persone non affette da asma.
L’ASMA BRONCHIALE E LA FEBBRE DA FIENO SI GUARISCONO IN QUATTRO E QUATTR’OTTO
L’asma bronchiale comunque, assieme alla hay fever o alla febbre asmatica da fieno, è una condizione catarrale tra le più facili da guarire. Un minidigiuno o una dieta a succhi di frutta, adottabili fino a quando il respiro non ritorni normale e fino a quando il torace non si sia liberato di ogni suono anormale, e poi una alimentazione normale e corretta accompagnata da qualche attenzione in più basata sul buon senso, e ogni situazione asmatica si risolverà al meglio senza uso di alcun farmaco.
DEFINIZIONE DI IMPETIGINE
Il quadro patologico dell’impetigine illustra un’infezione batterica acuta, che la medicina definisce all’unisono e in coro come super-contagiosa, cosa che non può non generare sospetto, titubanza e diffidenza in qualsiasi igienista serio e preparato, sorretto dai soliti pilastri ideologici sulla innocenza assoluta dei microrganismi. Su cento siti internet non ne esige uno che assolva i batteri e i virus: Tutti votati al terrorismo e alla ferma richiesta di stare alla larga dal bambino con le bolle, visto come un lebbroso super-appestato. Semplice malattia cutanea che interessa la cute, generando dapprima bolle sierose che, in un secondo momento, scoppiano formando croste dorate. L’impetigine rappresenta una possibile complicanza della dermatite eczematosa o atomica. La più comune forma infettiva del periodo neonatale, infantile e scolare, nota volgarmente nota come “ferite di scuola”.
CAUSE SECONDO LA MEDICINA
Lo Stafilococco Aureus e lo Streptococcus Pyogenes (S. beta-emolitico di gruppo A, noto anche come SBEGA), sono batteri gram-positivi che rivestono un ruolo fondamentale nella manifestazione dell’impetigine, ma solo per chi vede fino alla punta del proprio naso, come certi medici monatti, predicatori permanenti di sventure e pesti da contagio, avvocati che sollecitano sterilizzazioni di massa e immersioni continue nelle amuchine. L’impetigine compare con maggior frequenza durante l’estate, indice del fatto che la proliferazione batterica è favorita anche da clima caldo e umido. Si continua dunque a confondere la presenza dei sopracitati batteri con l’indice causale di malattia, cadendo nel solito tranello. Altri fattori di rischio, che incidono notevolmente sulla comparsa dell’impetigine, sono l’affollamento e la scarsa igiene, peculiare dell’infanzia.
LESIONI CUTANEE
L’impetigine esordisce con tipiche bolle sierose a livello della pelle, associate ad eritema e vescicole che si diffondono sul viso, intorno alla bocca, intaccando in primis naso e mento ed in prossimità dell’ombelico. Nei neonati, durante i primissimi stadi della malattia, appaiono pressoché limpide, per poi opacizzare gradualmente, sino a scoppiare ed evolvere in vere e proprie abrasioni e croste gialle o bianco-brunastre, molto simili alle ustioni da sigarette. Le bolle e le croste giallastre, “essendo altamente contagiose”, si diffondono rapidamente, infettando le aree circostanti. “Quando l’impetigine non viene tempestivamente curata, può addirittura degenerare in linfadenopatia regionale”. Altra sparata pestilenziale e terroristica raccolta su internet.
SINTOMI DELL’IMPETIGINE
Le bolle e le vescicole formatesi sono altamente pruriginose. Il bambino non è in grado di autocontrollarsi, per cui tende a graffiarsi e grattarsi continuamente, peggiorando la situazione preesistente. Le lesioni, infatti, a causa del grattamento e dello sfregamento continuo, favoriscono il “contagio” nelle zone circostanti. Si parla, infatti, di impetigine contagiosa. Come dire l’Aids dei bambinetti. Spesse volte, l’impetigine viene erroneamente confusa per la malattia causata dall’ Herpes. In quest’ultimo caso, però, a differenza dell’impetigine, l’infezione è generata da un virus HV, che si diffonde in modo molto lento, infettando soprattutto la bocca, rimanendo circoscritto a un punto particolare. Anche qui la descrizione medica dell’Herpes e del virus è tale da far ridere anche i sassi.
COMPLICANZE POSSIBILI
Le forme gravi d’impetigine possono dare avvio a patologie molto più serie. Quando l’affezione cutanea non viene riconosciuta tempestivamente, lo Streptococco Beta Emolitico di Gruppo A (SBEGA) potrebbe generare complicanze renali (glomerulo-nefrite streptococcica), dove il bambino affetto presenta un evidente gonfiore alle gambe e al viso, lamenta mal di testa e nausea, ed il volume urinario è decisamente irrisorio.
CICATRICI E PIGMENTAZIONI CUTANEE
Se non diagnosticata correttamente, può peggiorare in linfoadenite satellite, che si manifesta con un’infiammazione a carico dei linfonodi. Un’altra complicanza dell’impetigine è la SSSS (Staphylococcal Scalded Skin Syndrome) detta anche malattia di Ritter. La cute infetta dagli stafilococchi presenta pustole, bolle ed eritema diffuso, mentre il soggetto presenta lieve alterazione termica tipo febbricola o febbre alta.
TERAPIE MEDICHE
I medici prescrivono antisettici e disinfettanti, come ad esempio la clorexidina gluconato. Gli impacchi ad azione topica con sostanze disinfettanti sono utili per la pulizia della zona infiammata, indispensabile per la rimozione delle croste. Ricorrono pure agli antibiotici come la retapamilina ad azione topica, la penicillina e l’eritromicina.
BATTERI IN OGNI DOVE
I batteri possono essere sulla sabbia, ma stanno pure già abitualmente sulla nostra pelle. Una riduzione delle sue normali difese a causa del sole e della secchezza, causata dall’acqua salata o da piccole abrasioni dovute alla sabbia, favorisce l’ingresso dei batteri e la comparsa dei segni dell’infezione.
FOLLICOLITE
La follicolite è una infiammazione dei follicoli piliferi. Deriva da un insulto del follicolo, per lo più dovuto alla rasatura, all’attrito dei vestiti o a punture d’insetto, a cui si sovrappone una infezione da germi Gram +, per lo più Staphylococcus aureus. Il follicolo infetto si presenta eritematoso con lesione di 2-5 mm di diametro e pallina di pus in superficie, che può evolvere in una crosta giallastra. Di solito l’infezione coinvolge più follicoli e il paziente presenta prurito. Se l’infezione è profonda può essere presente dolore. La follicolite può interessare qualsiasi zona del corpo, tranne le superfici prive di follicoli piliferi, quali palmi delle mani, piante dei piedi, mucose, ma interessa più frequentemente il viso, il cuoio capelluto, la metà superiore del tronco. ossia spalle, solco inframammario, ascelle, natiche, cosce, inguine.
VITTIME PREFERENZIALI
È più frequente 1) Nei soggetti affetti da diabete, da dermatite o obesità, 2) Nei soggetti sottoposti a trattamenti steroidei locali, 3) Negli immuno-compromessi, 4) Nei bambini che portano abiti stretti, 5) Negli atleti.
LA FOLLICOLITE NON È ACNE E NEMMENO IMPEDIGINE
La follicolite non è acne. L’acne è un’entità ben diversa, che interessa le ghiandole sebacee. Il follicolo è pieno di sebo e di cellule desquamate. Visivamente le due entità sono simili, ma le sedi sono diverse, senza contare il fatto che la follicolite colpisce soggetti di qualsiasi età e di solito dura solo qualche giorno o qualche settimana, mentre l’acne colpisce soprattutto gli adolescenti e dura per anni. Nell’acne, inoltre, gli elementi caratteristici sono i comedoni, i punti neri. La follicolite non è neppure impetigine, che è una infezione batterica della cute, caratterizzata da vescicole a contenuto chiaro che poi si rompono dando vita a croste giallastre
FORME PARTICOLARI DI FOLLICOLITE
Esistono alcune forme particolari di follicolite, come 1) Follicolite barbae, o follicolite della barba, dovuta alla rasatura, 2) Pseudofollicolitis barbae, ovvero i peli incarniti che continuano a crescere all’interno della cute, provocando un’infiammazione che non è di origine batterica, ma solo irritativa. 3) Sicosi barba e, una follicolte profonda dell’area della barba, che può lasciare cicatrici. 4)
La Follicolite eosinofila, tipica degli immunodeficienti.
ORTICARIA PAPULOSA O STROFULO
Per strofulo si intende una orticaria papulosa caratterizzata da papule molto pruriginose ed eritomatose che talvolta presentano una vescicola sulla loro sommità. Papule che si presentano in gettar successive per circa 1-2 settimane. La causa non è certa ma pare sia provocata da punture di insetti 0 da parassiti di animali domestici, soprattutto in Estate. Il soggetto sensibilizzato ad essi, tipicamente il bambino, reagisce alle punture in anidra esagerata, presentando lesioni che scompaiono nel giro di 1-2 settimane. Negli anni tende a diventa tollerante e quindi lo scrofulo si riduce di intensità sino a sparire.
MALATTIE DELLA PELLE NEI BAMBINI, SECONDO LA VISUALE IGIENISTICA NATURALE
Dopo la carrellata di tipo medico, con relativa e tipica demonizzazione sistematica dei batteri, diamo ovviamente spazio alla visuale igienistica naturale, che assolve in modo totale batteri e virus. È la tossiemia interna che si associa a qualsiasi forma di eruzione cutanea, per cui parlare di infezioni e di contagi significa andare totalmente fuori rotta, significa spaventare la gente senza motivo logico.
NEFROPATIA BRIGHT , ECZEMI, PROBLEMI DIGESTIVI E ADDOMINALI, QUESTE LE REALI FONTI DI ERUZIONI
Nel Bright disease o nefropatia, il veleno viene trattenuto nel corpo, per cui dà frequentemente origine ad eruzioni cutanee. L’eczema si ritrova di norma nei casi di diabete. I disturbi digestivi e quelli addominali producono nei bambini eruzioni di ogni tipo. Gli eritemi in particolare sono riconducibili a pessime digestioni. Tutte le malattie gastrointestinali, i disturbi digestivi, le dispepsie e le irritazioni, danno luogo ad auto-intossificazione e pertanto a problemi espulsivi a livello di pelle.
DIVERSI ALTRI MODI DI PRODURRE ORTICARIA E PAPULE
Il cibo, se è fresco e puro, se è in linea com le esigenze del corpo umano, non è un veleno. Ma anche il migliore cibo, se finisce nel giro della fermentazione, diventa tossico. Stesso discorso per combinazioni sbagliate tra amidi e zuccheri, tra cereali e zucchero. Il latte bovino, specie se dolcificato con zuccheri, diventa causa automatica di eruzioni nell’infanzia. Gli stessi vaccini diventano fonte di eruzioni cutanee. Moltissimi farmaci poi producono urticaria e papule, e a volte eruzioni di tipo emorragico. Molti talchi, creme, lozioni, saponi, amuchine, antisettici, candeggianti comportano eruzioni cutanee liberatorie dei relativi veleni assorbiti. Il materiale putrescente di carni che stazionano troppo a lungo nell’intestino umano, inadatto a subire tale insulto, dà origine a innumerevoli fenomeni eliminativi tramite il derma.
L’UNICA VERA CURA STA NELLA PULIZIA INTERNA ED ESTERNA
Morale della favola? Mai drogare i bambini e mai permettere a nessuno di farlo per voi. Mai concedere a un medico o a un pediatra, per quanto grande, affermato e celebre, di dare un vaccino di qualsiasi genere e per qualsiasi motivo. Tutti i trattamenti locali, ad eccezione della normale pulizia interna ed esterna, non hanno alcun valore e alcuna ragione d’essere nelle malattie cutanee. L’uso di materiale soppressivo con sarà mai abbastanza condannato.
LE CAUSE VERE DI MALATTIA NON SONO MAI BATTERI E VIRUS MA CIBI SBAGLIATI E TOSSIEMIA INTERNA
La malattia, qualsiasi nome essa abbia, rimane una questione di pessima alimentazione e di tossiemia interna. Tende a ridursi o a scomparire in Estate, quando l’abbondanza di sole, di verdure fresche e di frutta dà modo al corpo di rafforzarsi, e riappare in autunno e inverno quando gli ingredienti della salute cominciano a latitare. Le cure naturali e non invasive sono in grado di rimediare a qualsiasi evenienza anche se talvolta si richiedono settimane e mesi per un completo recupero. Il sole e i vegetali verdi migliorano sempre le condizioni del corpo. Carni e proteine animali in genere, pane bianco e zuccheri, grassi, cibi lavorati e concentrati, cibi denaturati e devitalizzati, rendono le condizioni corporali precarie.
L’IDEA DI APPESTARSI E CONTAGIARSI, O DI PRENDERE LE MALATTIE DA QUALCUNO, È UNA AUTENTICA SUPERSTIZIONE VUDU
L’idea che una malattia sia presa avvicinando o contattando un paziente che abbia la medesima malattia infettiva è una pura superstizione. L’intera questione dei contagi è una farsa che continua a creare panico tra la gente, e sappiamo che il panico è il pane quotidiano dei pedici. Senza la paura, la medicina sarebbe ben poca cosa. Tornando ai vaccini che darebbero immunizzazione siamo in piena buffonata. Nessuno è immune dalle tossine esterne e da quelle che creiamo in continuazione al nostro interno, e che non riusciamo a smaltire per la nostra debolezza immunitaria, per la nostra scarsa capacità e fiducia autoguaritiva.
LA SALUTE NULLA HA A CHE FARE CON LE PAGLIACCIATE MICROBICHE
La salute dipende da fattori precisi e circostanziati, ossia da fattori igienici e salutistici come cibo appropriato, acqua pura, aria fresca, esposizione solare, riposo e sonno, posa mentale, nonché lo stare alla larga da tutte le abitudini devitalizzanti.
SE NON C’È PRE-CONDIZIONE E PREDISPOSIZIONE NULLA PRENDI
Se il corpo del vostro bambino è nelle condizioni adatte a sviluppare la scarlattina, lo farà regolarmente anche se non esistesse un solo altro caso al mondo. Se invece il suo corpo non è in quelle condizioni, egli non prenderà la scarlattina nemmeno se si coricasse in mezzo a decine di bambini carichi di quella patologia.
LE MALATTIE ERUTTIVE SONO SFORZI EMUNTORI CUTANEI PER GUARIRE AL MEGLIO
Thomas Sydenham (17624-1689), l’Ippocrate britannico famoso per aver visitato pazienti su pazienti in massa , e per essere considerato padre della medicina inglese, affermò che il vaiolo è la più sicura e benefica malattia della pelle. Anche per lui, tutte le malattie eruttive rappresentano sforzi eliminativi attraverso i canali emuntori della pelle. Trattasi di amiche preziose del sistema renale. Il rash cutaneo è il simbolo visibile di uno stato interno di debilitazione. Il black measle o morbillo nero delle pecore deriva dalla sua incapacità di uscire dal corpo o di essere espulso, al punto da diventare patologia fatale per fallimento di ogni sforzo eliminativo.
SOPPRESSIONE SFORZI ELIMINATIVI CAUSA PRIMARIA DI MALATTIA
Con le cure mediche, anche a contrasto di semplici e facili patologie, si peggiorano i raffreddori, si ingrossano tonsille ed adenoidi, si va incontro a tubercolosi, laringite, otite media, bronchiti severe, broncopolmonite, infiammazioni orali, Bright disease o nefrite acuta che si sviluppa nel 20% dei casi, artrite, meningite, paralisi, ascessi cerebrali e congestione renale. È provato che queste reazioni sono determinate dalla soppressione degli sforzi eliminativi tramite la pelle!
UN PIANO DI GUARIGIONE E DI RECUPERO MEDIANTE FRUTTA E VERDURE
La convalescenza, se affrontata invece con spirito igienistico-naturale, non comporta inconvenienti di alcun genere. L’alimentazione comincerà con succo d’arancia o di pompelmo, o di ananas, e niente altro che quello per il primo giorno. Il secondo giorno, simile al primo, oltre ai medesimi frutti a colazione con l’aggiunta di pesche, si potranno prevedere mele e pere per pranzo, mentre per la cena andranno bene vegetali crudi e cotti. Il terzo giorno dieta normale ma con quantitativi ridotti. Alla fine della settimana tutto rientrerà nel normale.
RASH CUTANEO E VADEMECUM SALUTE DELLA NOSTRA HEALTH SCIENCE
Il rash cutaneo è un mezzo per espellere ed eliminare dal corpo farmaci, sostanze chimiche e materiale settico. La vera prevenzione delle malattie nulla ha a che fare con vaccini, sieri, antitossine, farmaci, operazioni chirurgiche e simili, ma va cercata in quel pacchetto-salute che la nostra Health Science propone coerentemente in lungo e in largo. Con un trattamento appropriato ogni rash cutaneo scompare nel giro di una settimana.
Valdo Vaccaro
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