LETTERA
1
GUARIGIONE A PROSTATA E CISTIFELLEA MA NULLA DA FARE CON L’ASMA
Gentilissimo Valdo, ti ho già scritto altre volte e ti stimo tantissimo in quanto grazie a te ho risolto abbastanza bene il problema alla prostata (adenoma) e la cistifellea (adenoma più calcoli).
Ma com’è che malgrado sia vegano crudista da 5 anni i miei problemi sono peggiorati al punto che ho come unica speranza l’intervento di asportazione dei polipi, riduzione dei turbinati e settoplastica FESS?
RICORSO CONTINUO A RINAZINA E FOSTER
Sono disperato. Ho provato di tutto, incluso l’omeopatia. Ho messo in pratica in questi anni tutti i consigli di Valdo, di Carmelo Scaffidi, di Lazaeta, le fregagioni mattutine e serali, le fustigazioni con ortiche, bagni di sole e aria, tisane depuranti, Rinoplus e digiuni, ma niente risultati. Se non assumo il Foster ho delle crisi asmatiche pesantissime. Se non assumo la Rinazina ho il naso cementato e di notte, se va bene dormo 4 ore. Non riesco a parlare e camminare contemporaneamente. In verità ho risolto il problema alla prostata e alla cistifellea ma, per quanto riguarda il respiro, sono veramente disperato.
MI SVEGLIO ALLE 4 DI MATTINA COL NASO BLOCCATO
Sono sempre in malattia e rischio il posto di lavoro e non me lo posso permettere perchè ho famiglia e affitto da pagare, ma sono così oppresso che desidero a volte morire. Continuo con fede a pregare per questo problema ma nemmeno quello serve. Spero tutte le sere prima di dormire di svegliarmi al mattino con anche solo un leggero miglioramento e invece mi sveglio alle 4 con l’asma e il naso così chiuso che mi sento i timpani scoppiare. Proverò a farmi operare. Se qualcuno sa come aiutarmi lo ringrazierò per il resto dei miei giorni. Grazie.
Michele
*****
LETTERA 2
ASMATICA CON CATARRO STAGNANTE ED INESPULSO AI POLMONI
Buongiorno Valdo, mi chiamo Anastasia e ho 28 anni. Nata nell’86, gemella omozigota e nata prematura suppongo per Cernobyl. Sono asmatica dalla nascita, e da 6 anni presento bronchiestasie ai polmoni nella parte inferiore. La mia vita è diventata un inferno. Prendo cortisonici ogni giorno, ed ogni mese devo ricorrere agli antibiotici perché ho del catarro stagnante nei polmoni che non riesco ad espellere.
RICORSO SISTEMATICO AI FARMACI
I miei farmaci sono Foster spray, Ventolin spray, Montelukast pastiglie, Antibiotici al bisogno, Augmentin e affini. Anche in questo momento sono intasata nuovamente e respiro malissimo. Cerco di mangiare vegan. Almeno ci provo. Non è semplice. Non so mai cosa e quanto mangiare e mi ritrovo affamata più di prima. Inoltre qualche volta mi scappano cose onnivore.
TIMORE DI PEGGIORARE LA SITUAZIONE
Ho letto molte esperienze di guarigione tramite una dieta crudista, ma non ne conosco le linee guida e non so come applicarla correttamente. Ho paura di peggiorare la situazione. Inoltre perché bere acqua e limone? Sono molto spaventata, perché adesso mi trovo in Irlanda per lavoro e ho paura di tornarmene di corsa a casa e non esaudire il mio sogno lavorativo. Ho paura che tutto vada in frantumi, e che la mia salute, nuovamente, mi mandi tutto all’aria. Spero in una tua risposta.
Anastasia
*****
RISPOSTA ALLE LETTERE 1 E 2
ASMA SIGNIFICA RESPIRAZIONE CORTA ED AFFANNOSA
Il termine asma sta per respirazione penosa o forzata. Deriva dal greco asthmaìno=ansimare, respirare corto e con affanno. Parliamo di una condizione cronica caratterizzata da ostruzione bronchiale, da muco, tosse, restrizione del flusso d’aria e mancanza di fiato. Infiammazione alle vie respiratorie, al diaframma ed alle vie respiratorie, provocata primariamente da infiammazione gastrointestinale. Viene spesso provocata dalle vaccinazioni di ogni genere le quali incrementano l’acidità del sistema, addensano il sangue, causano ritenzione idrica, sovvertono il pH digestivo, destabilizzano enzimi e flora intestinale, rendono il soggetto debole, vulnerabile ed immunodepresso.
TRATTAMENTI INVASIVI ED ANTIBIOTICI TRASFORMANO L’ASMA IN OTITE
Se trattate con farmaci ed antibiotici, le infiammazioni intestinali e respiratorie si trasformano in miasmi risalenti, e conseguentemente in acufeni ed otiti, oltre che in polipi e sinusiti. La condizione asmatica, altera e blocca il buon funzionamento del sistema sanguigno, linfatico e respiratorio.
Fumo di sigaretta nonché inquinamento domestico e ambientale sono fattori di rischio di BPCO, ossia di broncopneumopatia cronica ostruttiva. Ma tra i fattori causanti primeggiano ancora una volta le carenze alimentari, gli eccessi e gli errori commessi nel mangiare e nel bere.
STRESS E PENSIERO NEGATIVO GIOCANO UN RUOLO CRUCIALE
Non va sottovalutato lo stress di perdere il lavoro, problema comune alle due lettere inviatemi. In ogni caso, non si guarisce da nulla quando si affrontano i problemi con pessimismo, timori e negatività, quando di cercano cure su cure, farmaci su farmaci. Non si guarisce poi a compartimenti stagni, visto che il corpo è un tutt’uno. Non si guarisce nemmeno in tempi brevi o mediante scorciatoie. Men che meno si guarisce quando arrivano delle crisi eliminatorie fatte di incrementi di muco e di blocchi intasanti notturni, che sono spesso sinonimo di scarico e di detossificazione corporale male interpretati. Accogliere queste crisi e non maledirle. Porre massima attenzione ai cicli circadiani e in particolare a quello notturno, dove si va nelle mani dell’ipotalamo. Incrementare la propria preparazione igienista e la conoscenza del proprio corpo risulta basilare.
PIÙ CONOSCENZA DEL PROPRIO CORPO E PIÙ RIGORE NELLE PROPRIE SCELTE
Nulla aiuta quanto una dieta vegancrudista e vitale rigorosa, dove vanno eliminati i cibi muco-formanti ed acidificanti, specie carni e latticini, specie zuccheri e sali concentrati, specie cibi e bevande-spazzatura, specie integratori e farmaci. L’inserimento di bevande al succo di limone risulta benefico in quanto alcalinizza il sistema. Ottimi il rafano e i ravanelli, ciliegie e pesche, mirtilli e ribes, more di gelso e more di rovo. Camminare ogni giorno e tenere impegnato l’apparato respiratorio è indispensabile se lo vogliamo rafforzare. Anche i bagni in mare con acqua salata inspirata dal naso e scaricata dalla bocca aiuta molto, pratica che si può fare anche a casa usando dei sali appositi in vendita nelle farmacie. Il lavaggio delle narici si può anche praticare con acqua e succo di limone. Il peggiore trimestre dell’anno è quello che va da marzo a maggio, in quanto vengono a mancare il supporto della frutta fresca e dei preziosi raggi solari. Prenderne nota e ripartire con maggiore grinta da metà maggio in avanti, con le primizie stagionali e con quanto offre la natura.
IL PACCHETTO SALUTE DELLA HEALTH SCIENCE NON HA EGUALI PER RITROVARE L’EQUILIBRIO
Valgono in questi casi, come per tutte le malattie, i principi del 1) Credere in se stessi e nelle forze guaritive che derivano dal nostro medico interno messo in grado di operare al meglio, 2) Ripristinare la salute del fegato e degli organi base correlati, mantenendoci puliti all’interno, 3) Rafforzare il sistema immunitario, 4) Fluidificare il sangue mediante digestioni semplici e non complicate.
TESINE DA LEGGERE
– Rinite allergica, naso chiuso e ovattato dal muco
– Asma cronica, poliposi nasale, otite ed acufeni
– Il falso problema della rinite vasomotoria
– Digiuno, respirazione e tosse secca serale
– Apnea ostruttiva notturna e sonno difficile
Valdo Vaccaro
Mi permetto, dopo 7 anni da vegano e ora da praticamente fruttariano, di esporre quello che per me chiude il cerchio. NON basta una dieta vegana, quando questa è ricca del peggior cibo che l'essere umano possa consumare dopo le proteine animali: i cereali.
Via immediatamente quelli contenenti glutine, e moderazione assoluta di quelli che non lo contengono.
Inoltre, asma=sangue troppo carico di zuccheri=insulina che non raggiunge il torrente sanguigno=troppo grasso nella dieta.
Non mi stancherò mai di ripeterlo: è indispensabile mantenere le calorie giornaliere provenienti dai grassi a non più del 10% del totale.
Ho visto vegan crudisti rovinarsi con le proprie stesse mani a causa del di un'alimentazione crudista ricca di frutta secca, olii e avocado.
Le calorie si prendono principalmente dalla frutta, tutto il resto deve essere di contorno.
Valdo Vaccaro fornisce dei magnifici, dico magnifici consigli generali, che possono andare bene a moltissime persone.
Per molti, e mi includo anche io, bisogna fare un salto di qualità maggiore se si vuole stare bene.
Quello che le sta accadendo non accade per caso, quindi significa che ancora qualcosa va sistemato.
Proceda nella direzione che le ho indicato, e se vuole mi contatti a pbisant@hotmail.com o http://www.pietrobisanti.blogspot.it
Sono d'accordo con te, Pietro, al 100%. Purtroppo la strada da te indicata è lastricata di difficoltà e inconvenienti di notevole rilievo, che si chiamano crisi eliminative o detox: crisi che anzichè essere interpretate come strumenti di guarigione sono viste e sentite come il risultato di qualche errore comportamentale (in particolare nella dieta). E' davvero difficile accettare la malattia e la sofferenza come la via scelta dal corpo per guarirsi: è difficile persino per dei maestri igienisti, figuriamoci per chi è al al primo impatto con questa disciplina. Eppure sta proprio in questo l'originalità dell'igienismo, nel saper trascendere la banale apparenza del sintomo e nel comprendere la finalità vera cui quest'ultimo assolve.
Per completare il quadro, c'è poi un'altra difficoltà a seguire un'impostazione come la nostra (dieta prevalentemente fruttariana, via i cereali e grassi sotto il 10%) e cioè la diffidenza, se non l'ostilità , verso un regime alimentare considerato come poco sensato e decisamente estremo: un atteggiamento, questo, che emerge sempre puntualmente anche su questo blog nei suoi momenti cruciali, in cui si fa chiarezza ideologica e si spazzano via i fanatismi di ogni risma compreso il nostro. Un atteggiamento che trova favorevole, dispiace dirlo, proprio Valdo Vaccaro, con tutto il suo peso. E questa, come capisci bene, caro Pietro, è un altro bel macigno da sgombrare, oltre a quello oggettivamente ineliminabile della detox.
C'è un punto fondamentale che riguarda la differenza tra le persone; cosa che nessun democratismo fanatico potrà mai eliminare. Così come mai potrà fare ogni altro atteggiamento esclusivista che voglia inglobare tutto e tutti entro le medesime ferree leggi immutabili.
Il caso di mio fratello onnivoro….comprese sigarette e caffè da una vita. Non solo non sa come sia fatto un dottore, ma lo osservo fumare sul finestrone del terrazzo in pieno inverno, stando disinvoltamente in ciabatte, senza calzini, mentre io in casa devo subito mettere almeno due paia di calzini e scarpe pesanti. Non dovrebbe morire all'istante, piegato da cadaverina, glutine, chimica avvelenante, nanoparticelle, caseina e danni da cibo cotto? Tra l'altro non avendo mai crisi eliminative dovrebbe essere malaticcio e malconcio. A 46 anni non deve neanche fare i conti con le ossa doloranti e fa le tre rampe di scale esattamente come me, anche con pesi da portare….cioè senza fiatone. Almeno finora. Non credo che qualcuno possa pensare che sia tutto inventato di sana pianta, perché basta guardarsi in giro e ci si accorge che casi come questo si possono osservare con buona frequenza.
Detto tutto questo, traggo le seguenti conclusioni:
-il vegan crudismo resta il miglior modo di mangiare
-serve uno schema generale dell' alimentazione ampio e flessibile, come quello di Valdo, all'interno del quale ognuno possa variare a seconda di ciò che è, fa e vuole. Vale a dire che non per tutti può valere il lato più rigoroso e se vogliamo …estremo. Così come non tutti possono mangiare così come fa personalmente Valdo, altrimenti certi problemi di salute non si risolveranno mai. E magari anche col comportamento virtuoso potrebbero non risolversi lo stesso. Questo anche perché esiste un terzo punto fondamentale
– il fattore mentale. E' come un motore sempre acceso, che nella propria vita spinge di continuo verso una direzione o l'altra. E allora, se i risultati della sua azione non sono buoni, sta a noi o correggerli/ tamponarli con l'alimentazione, o affrontarli direttamente risolvendo ( se possibile) le anomalie che ne sono alla base. Qualcuno lo ha fatto o può farlo, con gli esiti più vari e certo non scontati.
-quest'ultimo punto, di là dalle giustissime raccomandazioni in favore del pensiero positivo, sono alquanto trascurate dall'igenismo e lo stesso Valdo, stando più che bene, non sente il bisogno di tentare alcuna nuova strada. La quale, invece, può essere obbligatoria per qualcuno. O altrimenti gli sarà difficile driblare il discorso dei grassi al tot % e i kg di frutta giornaliera per coprire le calorie mancanti.
Aggiungo un punto che forse non è chiaro a tutti o che forse andrebbe ulteriormente approfondito….e allora certamente non è chiaro del tutto neanche al sottoscritto. Si tratta della detossificazione dell'organismo umano. La quale va pensata costantemente in atto per ciascun individuo, dalla nascita alla morte, senza escludere alcun istante. Ci si intossica continuamente (tossine esogene ed endogene) e ci si detossifica ugualmente, di pari passo. Conta il bilancio complessivo finale, questo è certo. Ma ciò che mi preme sottolineare è la mia convinzione ( che è personalissima, come il cartellino di Rino Tommasi) circa il fatto che entro certi limiti la sintomatologia di tale processo è di nuovo individuale. E' cioè come un parto più o meno doloroso o come il post partita di un atleta che può essere più o meno acciaccato o stanco il giorno dopo. Conta come il proprio organismo, in base alle differenze individuali, reagisce e come……diciamo….sopporta i relativi processi. Che possono andare dal quasi violento al soft, tenendo conto anche del carico tossico.
Se così non è, allora come posso spiegare la concomitanza dei risultati eclatanti per la mia salute e la mancanza di crisi eliminative negli ultimi tre anni? Ho detto mancanza di CRISI, che altri non è che il modo in cui un organismo può affrontare il processo in questione e non mancanza di detossificazione. Modo che può essere problematico, dunque, secondo vari gradi. Il pugno di Tyson non mette ko tutti quanti, ma certamente stende la grande maggioranza. E qui non è un fatto di cartellino.
Roberto, se elimini i cereali dalla tua dieta, ti becchi anche tu la tua bella detox (cioè una crisi che va al di là del quotidiano silenzioso processo di detossificazione che tutti abbiamo), ci puoi scommettere. Magari non in forma particolarmente virulenta, visto che ognuno ha la sua propria detox, secondo quanto deciso dal corpo in ogni specifico caso; magari non subito ma più avanti. Ma qualcosa prima o poi, piccola o grande che sia, arriva comunque anche per te.
Sul ruolo giocato dalla sfera mentale e emotiva, sono d'accordo con te, peccato che su questo fronte siamo abbastanza disarmati e non sappiamo bene come comportarci.
Francesco, sono stato io stesso a scrivere circa il rischio di estendere a tutti indistintamente il proprio caso personale , ma qui sono evidentemente obbligato a considerazioni personali che devo cercare di spiegare e che, se fosse matematico quello che tu affermi, sarebbe in parte (sottolineo in parte) privo di ragioni sufficienti. Con sorpresa per es constatai un paio di anni fa che le mie pulsazioni cardiache erano diminuite di una decina di battiti, come già ho avuto occasione di riferire. Come è stato possibile ciò in assenza di crisi eliminative? Questo fatto….ma ne potrei citare altri….mi induce a pensare di averne avute, ma indolori e asintomatiche. Infatti ciò che provoca crisi non è l'eliminazione in sé ma la reazione del proprio organismo alla circostanza. Inoltre qualche mese fa ho portato dei cambiamenti alla mia dieta. Vale a dire che sono quasi spariti i legumi e i cereali li ho limitati ad una sola volta al giorno. L'altro pasto principale è solo ed eslusivamente di crudo, soprattutto di frutta. Ad ora non ho notato alcun cambiamento personale e anche questo è strano. Tu dirai che finché ci sono cereali anche in piccola misura, non si ha detox evidente. Altra cosa strana se ci pensi. Non oso pensare che tu ritenga che chi mangia cereali non ha detox. Perché allora mio fratello ( per restare nell'esempio di prima) dovrebbe essere morto da anni. Infatti la domanda è : come ha fatto per tutti questi anni a non star mai male?
Chiudo con la circostanza che ho riferito qualche giorno fa proprio qui sul blog e che in parte risponde (sottolineo in parte) al tuo dilemma finale. Ho visto sparire in una sola seduta, ormai tempo fa, una allergia invalidante in un soggetto sottoposto ad una particolare tecnica psico energetica impartita all'uopo da un esperto. E che io sappia quel problema non si è più ripresentato. Come già detto, se l'allergia è un ingorgo problematico da tossicità accumulata, allora è evidente che la procedura non può averlo fatto sparire. Sicuramente ha invece creato una nuova capacità di adattamento del proprio organismo al grado di tossiemia interna. Dunque ciò è per me la conferma del fatto di cui parliamo, vale a dire che tutto dipende dalla capacità del proprio organismo di gestire il processo di disintossicazione. Che dunque può anche essere indolore o comunque inavvertito. Come un parto, un cambio di stagione o un' amore finito che danno gradi di dolore ben diversi. Altrimenti l'uomo comune che non si ammala rischia di scoppiare da un momento all'altro. Ti rendi conto di quanta zavorra si porta dietro anche solo considerando quello che si mangia in una sola settimana? A tacere dunque del fattore endogeno, inquinamento ecc ecc
Ma il fatto è proprio che non esiste una mia ricetta valida per tutti. L'ho sottolineato più volte e lo si può evincere anche dal mio primo intervento. Nel secondo punto lo dico espressamente, parlando di dieta flessibile ecc ecc…
E forse non esiste una dieta o ricetta valida per tutti neppure per Valdo. Ricordo bene una sua risposta, proprio qui sul blog, alla domanda :"ma si può vivere solo di frutta?" La risposta fu affermativa. Aggiunse solo il consiglio di controllarsi ogni tanto. Sono certo di non sbagliarmi.
Senza contare l'ammettere da parte sua il fatto che, in caso di patologia, occorre rigore crudista. Cosa che più volte ha ripetuto.
Vero è che nelle sue raccomandazioni indirizzate a coloro che gli scrivono, non va mai contro i cereali e questo non lo si può negare. Ma io la mia umiltà l'ho messa in atto quando ho deciso di variare ulteriormente la mia dieta in ASSENZA TOTALE di problemi di salute (rispondendo così in parte alle tue stesse sollecitazioni), così come avevo già fatto 3 anni fa scarsi, quando decisi di provare il veganismo crudista tendenziale, avendo problemi di salute irrisori.
C'è un punto invece che mi induce a sollevare una critica all'igenismo e di rimando anche allo stesso Valdo. Chi è igenista al 100% sente spesso parlare di atteggiamento positivo nella vita, il quale è realmente indispensabile. Ma poi non riceve mai alcuna indicazione sul come realizzare in pratica questo stesso atteggiamento. E' come sentir sempre parlare di belle ragazze in mille occasioni, ma poi non avere neanche un' indicazione su come contattarne una. Ed è quasi superfluo aggiungere che la semplice esortazione ad essere positivi nella vita spesso non serve a nulla. Ma Valdo si è più volte detto scettico verso ogni possibile metodo da mettere in atto per raggiungere lo scopo in questione. Al punto che ogni igenista ripete spesso quello che tu dici sempre con eccessiva fretta e cioè che in quel versante non possiamo fare niente. Allora qui il problema diventa vostro, non certo mio. Visto che passo la mia vita anche a cercare di modificare costantemente (con risultati sufficienti ma mai netti come vorrei) la mia relazione emotiva con me stesso e col mondo nel quale vivo. Spero di essermi spiegato bene.
Non mi pare di riscontrare in Valdo una grande apertura nei confronti della dieta quasi- fruttariana (sul modello Pietro Bisanti, con integrazione di verdura, sia cruda che cotta), ogni volta che ne parla mantiene sempre un taglio critico, di rimprovero per lo scarso buon senso di chi l'adotta. Un atteggiamento, questo, per me abbastanza incomprensibile, visto che questo genere di dieta potrebbe a buon titolo collocarsi all'interno del modello di menù da lui proposto, se solo lo adattasse allargandolo a coloro che hanno problemi di tolleranza coi cereali. Sarebbe un'operazione semplicissima, peccato che per lui questa categoria di soggetti (che non sono una frangia residuale ma una moltitudine) non esista e dunque non meriti pari diritto di citazione, con relative specifiche esigenze dietetiche.
Per quel che riguarda il tuo rilievo critico sui limiti dell'igienismo in materia di "igiene mentale", son perfettamente d'accordo con te: l'igienismo non ha praticamente nulla da proporre, si limita ad affermare l'importanza della sfera mentale/emotiva, ma è poi totalmente incapace di dare seguito e concretezza a questa affermazione di principio. Prendiamone atto, Roberto, è così ed è inutile pretendere ciò che l'igienismo non ci può dare, accontentiamoci di quel che invece può offrirci su altri versanti. Per avere risposte alle nostre istanze "spirituali", dobbiamo rivolgerci altrove. Tu dici di aver trovato risposte all'altezza delle tue aspettative in questo campo, ti credo e me ne compiaccio,purtroppo non posso dire lo stesso per me stesso, sicuramente sarà un mio limite e non pretendo che non esistano risposte adeguate. Diciamo che la materia è ancora piuttosto informe e di non facile accesso e fruibilità , questo penso tu me lo possa concedere.
Credo proprio ché l'igienismo sulla sfera mentale ed emotiva possa fare ben poco. Spetta solo a noi stessi trovare la strada che purtroppo sembra non esserci. Solo perché dovremmo veramente riimmergersi nella natura di altri tempi e non in questo nostro tempo frenetico e senza scopo.
Per un attimo avrei voluto commentare i vostri rilievi, Alessandro e Francesco, dicendo che esistono delle vie che l'igenismo potrebbe adottare, ma che sottovaluta o ignora o che non riconosce come tali. Vuoi per partito preso, vuoi per "eccesso di sicurezza" o infine perché si sente sicuro dei propri mezzi. Io stesso avevo detto, difendendo l'igenismo, che è a suo modo un tutto completo in sé stesso e che dunque non avverte la necessità di completarsi o integrarsi con materie che in parte le sono estranee.
Poi riflettendoci e rileggendo quello che avete sinteticamente scritto noto che il commento più adeguato lo avete già esposto voi. Vale a dire che in fondo le "istanze spirituali" che tu Francesco citi, sono al massimo grado cose strettamente individuali e dunque sono difficili da sistematizzare così come, invece, si fa con i temi dell'alimentazione. Ma l'igenismo non le rifiuta a priori e Valdo ogni tanto tratta questi temi; e lo fa ovviamente in maniera molto personale. A dire il vero il "mentale" si può trattare con più facilità ma i problemi sorgono quando diventa propedeutico allo "spirituale". E allora Alessandro mi dai il "la" per una considerazione finale, proprio quando parli dei tempi che corrono e dell'agitazione senza scopo. A pensarci bene, non solo spetta a noi trovare la strada, ma finiamo per trovare quella rispetto alla quale siamo adeguati, a seconda cioè delle nostre possibilità . In altre parole bisogna esserci tagliati altrimenti si perde subito interesse. In altri tempi e in altre circostanze si usava dire che bisogna sentirsi "chiamati" o che è questione di vocazione. Ma il concetto non cambia.
Per completare sull'alimentazione, Francesco, credo che il compito principale di Valdo finisca per essere quello di traghettatore, il quale trovandosi di fronte a casi spesso gravi, cerca di realizzare il passaggio dalla sfera onnivora a quella vegana. Poi è vero, consiglia l'alimentazione coi cereali da abbinare a frutta e verdura, ma cerca di farlo in un quadro di scelta flessibile. Magari non abbastanza, ma ognuno deve poi cercare di usare la propria capacità di riflessione e scelta adeguata. Il metodo sembra spesso funzionare. Mi vien spesso da pensare, per fare un esempio al caso di Enzo Spataro che spesso ha scritto i suoi commenti qui sul blog. E' uscito da una malattia che ha spesso esiti mortali e sulla quale, spiace dirlo, la medicina ufficiale continua a speculare con inutili raccolte di fondi per la ricerca e cose simili. Ebbene credo lui avesse adottato una formula molto rigorosa, credo (se non sbaglio) a sola frutta. E al termine era ovviamente molto riconoscente verso chi, di fatto, gli aveva dato le indicazioni giuste per venirne fuori. Da questo punto di vista Valdo ti indica come iniziare a camminare e poi tu vai dove vuoi, con scelta che dovrebbe essere autonoma. Ma ovviamente sui cereali siamo ormai quasi su opinioni coincidentii. Le quali si discostano un pò da quelle di Valdo.
Mi incuriosisce la storia di Enzo Spataro: in particolare mi piacerebbe sapere con quale dieta è riuscito a guarire da una patologia che la scienza medica attribuisce a cause di origine genetica. Sicuramente Enzo ne avrà già dato ampia informazione, ma si dà il caso che questa mi sia sfuggita e credo che potrebbe essere di grande utilità anche per molti altri che ne sono in qualche modo interessati.
Quanto alla posizione di Valdo, concordo con te: la nostra distanza non è poi così incolmabile, basterebbe un atteggiamento più aperto da parte sua nei confronti del vasto mondo delle intolleranze ai cereali. Che tuttavia stenta ad affermarsi, anzi a volte si ha l’impressione contraria, di una fossilizzazione su vecchi schemi, impressione che non può certo esser migliorata dall’indulgenza di Valdo, qui sì molto flessibile, nei confronti dell’ovetto ruspante, del formaggio di malga e del pesciolino azzurro. Non che la cosa mi scandalizzi, mi ci vuole ben altro, ma forse altrettanta elasticità andrebbe valutata anche sul fronte della definizione di menù tendenzialmente crudista.
Allora ho provato a ricercare la sua prima mail a Valdo, ma ho trovato solo quella successiva nella quale si dichiarava ormai pressoché guarito. Il titolo da ricercare è: "Una strepitosa rinascita atletica e respiratoria" del 26-07-12.
Rileggendo alcuni suoi interventi a seguire, leggo che si dichiarava guarito mangiando solo sedano e carote, il che non coincide con quanto ho prima riferito a memoria. Però ricordo ciò che mi disse tempo dopo in uno scambio di opinioni qui sul blog. Infatti parlava del sacrificio nel dover rinunciare all'onnivorismo, del fatto che non amava la frutta e infine della circostanza per la quale la sua alimentazione era al momento quasi di soli agrumi. E' ovvio che avrà mano a mano adottato tutte le variazioni che credeva più opportune.
In un'altra occasione rispondeva positivamente ad un tizio disturbatore (una volta ce n'erano molti di più, mentre adesso ci siamo ridotti al solo povero Andrea! Ma dove andremo a finire?), il quale lo sfidava a tirare fuori documentazione e cartelle cliniche che provassero la realtà di una guarigione che, la medicina ufficiale, ritiene impossibile.
Il bello è che mi fornì pure le indicazioni per seguire in dettaglio quello che era stato il suo caso, ma è passato tempo ed evidentemente la memoria non mi aiuta troppo. Che dipenda dalla B12 o magari 13?
ma in quella tesina non si parla di fibrosi cistica
Scusami ma ci ho messo un pò perché non è facile controllare, visto il meteriale ormai sterminato che c'è qui. In una mail successiva Enzo conferma che si trattava di fibrosi cistica e ciè quella del 03-12-12 dal titolo:"fibrosi cistica e pallequadre". Dove però non ci sono ulteriori informazioni. Viene solo detto che la prima mail con annessa risposta di Valdo era del 28-05-12. Ho provato a trovarla ma mi pare non ci sia.
A questo punto solo lui ci può aiutare e visto che ha fornito la sua mail in qualche occasione, proverò ad usarla affinché ci possa dire come sono di fatto andate le cose. Tra l'altro c'è anche una ragazza che ringrazia Valdo per il fatto di essere uscita dalla fibrosi ed ha pure un blog personale. Ti faccio sapere.