LETTERA
MI COMPIACCIO PER LA TUA RIPRESA DALL’INCIDENTE DI PIETRASANTA
Ciao Valdo, sono Fabio dalla Liguria. Innanzitutto ti chiedo di dare precedenza a mail più importanti. Se non mi rispondi subito ti manderò altre mail. Sono contento che ti sei rimesso in forma o almeno sei sulla strada giusta, ci hai fatto stare tutti in pensiero.
ARTRITE REUMATOIDE IN VIA DI NETTO MIGLIORAMENTO
Veniamo al dunque. Sono affetto da artrite reumatoide con sintomi a tutte le articolazioni ormai da più di 1 anno. Sono migliorato gradatamente facendo digiuni e adottando ormai da 5 anni una alimentazione vegana tendenzialmente crudista, con un piatto di cotto a pranzo e uno a sera, preceduti sempre da un bel piatto di insalata mista con avocado. Al mattino ricorro a spremute di limoni o arance, seguite da frutta in mattinata e nel tardo pomeriggio.
DIGIUNI SEMPRE MENO SOPPORTATI
Ho eliminato il glutine, a parte ogni tanto un pezzo di pane o pizza fatti da me con pasta madre e farina macinata a pietra. Devo dirti che fare gli ultimi 2 digiuni non è stato facile come i precedenti. Avevo una sensazione di rigetto, non riuscivo neanche a bere, tanto che l’ultimo pseudo-digiuno l’ho fatto di soli 4 giorni, bevendo centrifugati di frutta e verdura.
POSSO FARE QUALCOSA DI PIÙ?
Vorrei chiederti se devo continuare così o se c’è qualcosa in più che potrei fare. Ringraziandoti come sempre per la tua disponibilità e gentilezza, porgo un caro saluto.
Fabio
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RISPOSTA
NON SERVE ESAGERARE COI DIGIUNI
Ciao Fabio. Il fatto che i digiuni siano diventati meno attraenti dai tuoi sensori corporali è un segnale evidente che non servono più e che puoi mantenerti pulito ed efficiente con il semplice mantenimento di una dieta vegan-crudista tendenziale, venendo incontro alle esigenze gustative e caloriche del tuo organismo. Esagerare con delle accelerazioni depurative potrebbe anche diventare un’arma a doppio taglio, producendo crisi eliminative in eccesso.
PROCEDERE COERENTEMENTE
Meglio pertanto impostare un sistema alimentare di rafforzamento immunitario, sfruttando al meglio il fattore stagionale, il sole, l’allargamento delle scelte cibarie a più varietà e a specie vegetali più cariche di energia e di vitalità, di forza vibrazionale elettromagnetica radiante in termini di raggi all’infrarosso e di Angstrom ai massimi livelli.
Valdo Vaccaro
Certo che puoi fare di più, cioè mangiare più frutta, aumentandone la sua quota a discapito del cibo cotto (soprattutto cereali e legumi). In questo modo l'effetto depurativo è ugualmente garantito, senza bisogno di ricorrere ai digiuni: è come se tu un pò digiunassi permanentemente, con grande vantaggio per la tua salute, in particolare per combattere la tua artrite reumatoide. Certo così facendo potresti incorrere, come ti ricorda Valdo, in qualche crisi eliminativa, ma questo è un prezzo che si devo pagare per ritornare a star bene. In tutti i casi queste crisi di detox possono essere in varia misura gestite, frenate, insomma tenute sotto controllo, dominate: facendo le cose con gradualità, oppure semplicemente aumentando temporaneamente la quota di cotto. La bella stagione ti aiuta da questo punto di vista (si sente meno il bisogno di cotto), e poi è già di per se stessa depurativa cioè guaritiva, perchè è la condizione climatica ideale per il nostro organismo, in cui cioè l'organismo funziona meglio.
Quanto agli effetti depurativi della frutta (e della verdura cruda; ma la frutta ha il vantaggio di essere molto più calorica della verdura, quindi realmente sostitutiva dei cereali e dei legumi), è un semplice dato di fatto: la frutta ha un basso impegno digestivo e ha inoltre il vantaggio di essere molto più ricca di nutrienti rispetto ai cibi cotti (cereali e legumi), che infatti hanno un alto impatto digestivo, quindi mangiando più frutta e meno cereali si hanno più energie da dedicare alla disintossicazione/riparazione/guarigione. Buona la tua scelta di eliminare i cereali con glutine, ma certamente puoi fare di più, questo è poco ma sicuro.
Francesco, è sempre un piacere leggere i tuoi commenti e approfondimenti.
La povera ragazza morta qualche giorno fa a 22 anni in un incidente stradale, Alice Magnani, aveva proprio l'artrite reumatoide. Era nota come campionessa di tamburello e rende più drammatica la sua vicenda, ascoltarla in una intervista recente, quando parla della sua malattia e di come veniva curata. C'è l'immancabile cortisone ma per non farsi mancare nulla c'è persino un chemioterapico, il methotrexate. E quando ha chiesto di essere esentata dalla cura, i medici non glie l'hanno permesso. Inutile dire che se si da una letta all'elenco degli effetti collaterali, c'è da rabbrividire. Veramente chi è affetto da questa malattia deve impegnarsi con tutte le proprie forze per non cadere nella trappola nella quale era caduta quella povera ragazza. Non ci si illuda circa il fatto che quelle cure sembravano compatibili con il praticare dello sport. A parte che le reazioni sono sempre individuali e ciò vuol dire che per alcuni lo sport resterebbe un miraggio. Ma c'è il fatto che un ventenne può riuscire, nel pieno del proprio vigore fisico, a superare temporaneamente certi effetti collaterali. Però certamente la catena è misurata e prima o poi bisogna fare i conti con le conseguenze pesanti di una pseudo cura che, a detta degli stessi medici, deve durare una vita. Purtroppo, come si sa, questo problema non si pone più per la sfortunata ragazza in questione, però chissà quali sofferenze le si sarebbero potute evitare dando lo stop alle acidificanti proteine animali.