LETTERA
BAMBINA DI 10 ANNI CON ARTRITE AL 4° DITO DELLA MANO SINISTRA
Sono una mamma di una bambina di 10 anni. All’ età di 6 anni è comparsa un’ artrite AIG oligoarticolare, ANA positiva, a carico dell’ articolazione interfalangea prossimale (IFP) del 4° dito mano destra. All’ età di 8 anni è stata fatta una radiografia al dito che risulta nella norma e un’ ecografia che mostra minima ipoecogenicità con modesto edema.
INFILTRAZIONE INTRARTICOLARE, UVEITE E GOCCE
All’ ospedale di Trieste le è stata fatta un’ infiltrazione intrarticolare con 2 ml di Kenacort. Sempre all’ età di 8 anni, comparsa di uveite solo all’ occhio sinistro, tenuta sotto controllo con Etacortilen gocce. Ora all’ età di 10 anni ne deve mettere una goccia al giorno. Come la sospende, ricompare l’infiammazione.Per quanto riguarda il dito non ha altre ricomparse. Esito degli esami: Fattore Reumatoide < 15, ACE 55, Anticorpi-Citoplasma Neutrofilo 1:1280 positivo.
INFIAMMAZIONE PERENNE ALL’OCCHIO E DIETA DEPURATIVA
Cosa posso fare per migliorare la situazione? E’ possibile, con alimentazione adeguata, diminuire questa infiammazione perenne all’ occhio, evitando di prendere altri farmaci? Ho iniziato da poco tempo anche una terapia biofisica per la depurazione dell’ organismo. La ringrazio per la sua disponibilità, cordiali saluti. Maria
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RISPOSTA
DEFINIZIONE DI ARTRITE IDIOPATICA GIOVANILE
Ciao Maria. Parliamo di AIG, vale a dire artrite idiopatica giovanile, oligoarticolare, a carico di un dito con modesto edema. Artrite sta per infiammazione di uno o più arti, giovanile sta per esordio-patologia prima dei 16 anni, idiomatica sta per “Non ne conosciamo le cause”, oligoarticolare sta per processo a carico di 5 articolazioni al massimo. Trattasi di malattia rara (80 bambini su 100 mila), di malattia cronica, caratterizzata da persistente infiammazione, in questo caso, di una sola articolazione che è il citato dito. Cronica significa che le cure praticate non portano a guarire ma soltanto alla attenuazione dei sintomi, o dei segni che sono il dolore, la tumefazione (gonfiore) e la limitazione del movimento.
ALTRE FORME DI ARTRITE E DI RIGIDITA’ ARTICOLARE
Se poi l’artrite è sistemica o poliarticolare, vengono coinvolti altri sistemi del corpo, con febbri alte intermittenti, con eruzioni cutanee, dolori muscolari, ingrossamento milza-fegato-linfonodi, infiammazione membrane intorno al cuore (pericardite) e intorno ai polmoni (pleurite). Ci sono diversi tipi di artrite come la psoriasi, associata a psoriasi, e l’entesica, associata a entesite (le entasi sono i punti di inserzione dei tendini sulle ossa). Il segno della malattia sta nella rigidità articolare, soprattutto dopo un riposo prolungato, e quindi particolarmente al mattino, quando domina la rigidità mattutina, quando il soggetto mantiene l’articolazione colpita in posizione antalgica o indecorosa, a metà strada tra flessione ed estensione.
TESINE DA LEGGERE
- Artrite giovanile o sindrome di Still
- Acido urico, gotta, artrite e macrobiotica
- Cura vincente del lupus
- Il rheuma, il dolore e il cavolo
- La gotta e il moto perduto
CURARE UN DISORDINE SENZA CONOSCERNE LE CAUSE, TIPICO VIZIETTO DELLA MEDICINA
L’alibi per intervenire anche quando non è necessario farlo i medici lo trovano sempre. E se manca lo inventano addirittura. In questo caso, accampano i possibili danni che deriverebbero se non si tratterà in modo adeguato la patologia in corso. Patologia non conosciuta, per loro stessa ammissione. “Un medico che tenti di curare un disordine fisico senza conoscerne le cause è come un cieco che brancola nel buio”, ci ha insegnato un grande pioniere dell’igiene come Sylvester Graham (1794-1851).
LA SPINTA A INTERVENIRE
Quali i danni del non intervenire? Primo, ispessimento della membrana sinoviale e produzione di sostanze velenose con erosione della cartilagine articolare e dell’osso. Secondo, il portamento mantenuto nella posizione antalgica può causare atrofia muscolare (assottigliamento del muscolo), stiramento o retrazione di muscoli e tessuti molli, causando deformità. Tutto vero, ma nessun igienista parla di non fare niente. La cura della non-cura riguarda solo i sintomi. Puntiamo ad agire comportamentalmente sulle cause reali (sconosciute e snobbate dai medici) e non sulle spie rosse del cruscotto (evidenti e appariscenti).
IL SISTEMA IMMUNITARIO CI PROTEGGE DAI MICROBI O DAI MEDICI?
Parlando di cause, dobbiamo andare al sistema immunitario. Per la medicina, tale sistema ci protegge dai virus e dai batteri, chiodo fisso e prioritario di ogni apparato sanitario. Per l’igiene il sistema immunitario è stato inventato dal previdente Creatore per difendere il corpo dai medici e dalle loro tecniche invasive, oltre che dalla nera ignoranza dei pazienti, male istruiti dai medici stessi.
I MAIALI SONO PER MOLTI ASPETTI MIGLIORI DEGLI UOMINI
L’igiene insegna che il problema virale sta tutto nell’autolesionismo degli uomini, abbonati a pensieri sbagliati, a ideologie sbagliate, a presunzioni micidiali, quali la convinzione di essere le creature più brave, più spirituali e più intelligenti del pianeta, mentre i maiali che ammazziamo ci danno dieci a zero in fatto di civiltà, di pulizia e di educazione al buon vivere. Grugnano anziché parlare? Ma è un grugnito pieno di innocenza. Non usano le parole e la cultura per bidonare, tradire, sopraffare e sopprimere il prossimo. Non costruiscono palazzi, ponti o e strade? Non suonano strumenti e non dipingono opere d’arte? Verissimo. Ma non si sognano nemmeno di allestire dei lager e di metterci dentro i bambini umani per farne salumi, e per appendere le loro gambine imbombate di sale a stagionare in tanti bei prosciuttini.
PENSARE BENE E AGIRE DI CONSEGUENZA
Il segreto della salute è tutto sommato concentrato in due parole, pensare bene e agire bene, ossia nelle due notissime esortazioni “Conosci te stesso”, dei templi greci, e “Vivi secondo natura”, dell’imperatore romano Marco Aurelio. Conoscere se stessi significa capire come funziona il corpo umano e come funziona il suo corredo mentale e spirituale. Vivi secondo natura, significa usare quella conoscenza per inserirsi in modo armonioso e non conflittuale nel mondo circostante.
ESISTENZA DI UNO SCHEMA PROGETTUALE CHE CI RESPONSABILIZZA
Il corpo umano evidenzia che dietro di esso esiste un progetto, una motivazione non troppo misteriosa ed arcana. La voglia di un Dio persona, o di un Dio-pensiero di tipo cristiano-islamico-buddhista, o se vogliamo di un Dio-Meccanismo Ateo-Agnostico-Pagano, di dare alle creature viventi la possibilità di svilupparsi, di crescere ed evolversi, di imparare dai propri errori e di affinare il proprio pensiero e le proprie conoscenze, e non certo di fare marcia indietro e di abbruttirsi. Non è spiegabile altrimenti l’innegabile voglia interiore che tutti abbiamo di fare del bene e di comportarci al meglio, più che comportarci da delinquenti. Anche nel peggiore killer esiste una coscienza che lo rimorde e lo tormenta, chiedendogli cosa diavolo sta combinando.
LA SUPERBIA DI VOLER SOTTOMETTERE LA NATURA ANZICHE’ PORTARLE RISPETTO
Restiamo però nel concreto del conoscere noi stessi e il nostro corpo. Il medico lo apre e lo studia per bene meglio e di più di chiunque altro. E’ convinto di averci capito tutto e si mette all’opera per curarlo, modificarlo, aggiungere e togliere dei pezzi, per farlo funzionare come vuole. Una specie di gioco a diventare egli stesso una sorta di Dio che si pone al di sopra della Natura. Un grave peccato di superbia, un andare contro le leggi della Natura stessa, un tentativo di sottomettere e di stravolgere i meccanismi della natura alle sue voglie e alle sue brame di potere, un irridere agli ammonimenti di Ippocrate, per cui la Natura è la Sovrana Medicatrice di Tutti i Mali. Sovrana la Natura e non sovrano il medico!
UN ETTO DI VIRUS ENDOGENO SIGNIFICA MARCIARE CON GOMME SGONFIE E FRENO A MANO TIRATO
Il segreto della salute è di una semplicità estrema. Siamo fatti di 100 trilioni di cellule, ossia 100.000 miliardi, ovvero 100 seguito da 12 zeri, sperando di non sbagliarmi. Per un uomo virtuoso che viva sano e non decrepito fino ai 100 anni, potremmo parlare di 36000 giorni di vita e di un ricambio cellulare di 30 miliardi al giorno, e dunque una moria di cellule pari a 1,5 miliardi all’ora del peso di 0,015 milligrammi. Occorre che il sistema linfatico e il sangue ce le porti fuori in continuazione, perché nell’ora successiva c’è una nuova ondata di altri 1,5 miliardi di cellule morte da espellere. Accumula oggi e accumula domani, c’è gente che si ritrova con una massa virale equivalente a etti, che è una enormità, visto che una cellula viva pesa 1 nanogrammo o un miliardesimo di grammo (10 kg alla meno 12) e una cellula morta o 1 piccolo virus pesa 1 attogrammo (10 kg alla meno 20). Ho fatto i conti alla buona e potrei aver sbagliato la conta, ma poco importa. E’ il concetto che conta.
ARMONIZZARSI COL SISTEMA CELLULARE
Il segreto della salute sta nel non rallentare il metabolismo e nel muoversi in modo armonizzato e co-ordinato col sistema cellulare. Se non adempiamo a tale regola i detriti cellulari o virus, materiale morto e non moltiplicabile, si accumulano per semplice sommatoria. L’igiene insegna pure che i batteri sono vivi e che si moltiplicano dovunque ci sia cibo organico da consumare. Pertanto più soci operanti in collaborazione e in simbiosi col corpo che piccoli mostri da napalmizzare. Per la cronaca, un batterio pesa 1 millesimo di picogrammo (10 kg alla meno 16).
L’ARTRITE CRONICA E L’UVEITE SONO MALATTIE IATROGENE E NON AUTOIMMUNI
Cosa c’entri tutto questo col dito bloccato della tua bambina e con la sua perenne infiammazione all’occhio è presto detto. Mi interessa di insegnare alla sua mamma a ragionare con mentalità aperta e senza pregiudizi, al fine di capire quale percorso guaritivo scegliere e perché sceglierlo. Anche perché sono convinto che l’uveite acuta sia stata innescata proprio dalle cure mediche, ovvero dalle infiltrazioni eseguite all’ospedale di Trieste. E sono pure convinto che l’uveite cronica sia stata resa tale dalle cure mediche a base di Etacortilen gocce.
LO SCARICABARILE SUL SISTEMA IMMUNITARIO
Vediamo cosa dice la medicina a proposito dell’artrite cronica. Dice che l’artrite cronica è ritenuta conseguenza di risposta anomala del nostro sistema immunitario che, in un determinato momento e per cause ignote, perderebbe la sua capacità di distinguere ciò che è estraneo e dannoso (non-self) da quello che è familiare e utile (self), per cui, anziché attaccare il nemico, andrebbe all’attacco delle articolazioni, e i segni probanti di questo sarebbe la presenza di auto-anticorpi, ovvero di residui delle battaglie in corso nel corpo.
CREDIBILITA’ E RAZIONALITA’ MEDICHE VICINE ALLO ZERO
Per questa ragione, malattie come l’AIG vengono chiamate autoimmuni, dove il sistema immunitario agisce contro se stesso. “In ogni caso”, conclude con un pizzico di prudente e contraddittorio ripensamento il medico di turno, “il meccanismo preciso che fa insorgere l’AIG è totalmente sconosciuto, è cioè idiopatico, criptogenetico, lantanico”. Ma se aveva appena detto che si tratta di malattia autoimmune, e aveva appena descritto con dogmatica sicurezza la pazzia immunitaria, guardandosi bene dal citare la componente iatrogena che è base di tutte le malattie croniche. Quanta logica e quanta razionalità in tutto questo? Zero. In realtà, seguendo questa logica, la medicina arriva a catalogare l’80% delle malattie come auto-immuni, per cui siamo nell’assurdità e nel caos sanitario più totale più totale.
LE LEGGI DELLA NATURA SONO INALTERABILI
Dire che il sistema immunitario va contro se stesso è voler sovvertire ed inficiare le leggi inalterabili della natura. La legge di causa ed effetto innanzitutto, ma anche la legge del riequilibrio, quella che dice esattamente l’opposto degli autoimmunofili, affermante che “il corpo non va mai contro se stesso, a condizione che non siamo noi a impedirglielo con azioni e sostanze incompatibili”.
SI STA POCO A TRASFORMARE UN PERSONA SANA IN UNA MALATA CRONICA
Fatto sta che a un banale fatto artritico iniziale, a un ditino bloccato dall’acido urico, che con un miglioramento dieta e una applicazione di fango o di foglie di cavolo, sarebbe stato risolto in quattro e quattr’otto, è seguita una cura medica e una infiammazione all’occhio. E’ abbastanza comune che le condizioni artritiche portino a questo, ovvero a complicazioni di tipo oculare. L’uveite è una infiammazione della camera anteriore dell’uvea, una membrana che avvolge l’occhio provvedendo alla sua vascolarizzazione, all’apporto cioè del sangue necessario a renderlo funzionante. La parte anteriore dell’uvea è formata dall’iride e dal corpo ciliare. La complicanza è definita uveite anteriore o anche iridociclite cronica. Se non identificata per tempo e non curata, l’uveite anteriore può progredire e danneggiare l’occhio (ipotesi giusta, ma anche qui ulteriore spinta alla cura sintomatologica). Gli unici ad avere la lampada a fessura, per visualizzare la camera e scoprire l’anomalia, sono comunque gli oculisti.
LA SOLITA INCONCLUDENTE LOTTA AI SINTOMI
Alla fine di questa storia, cosa fanno e cosa propongono i medici? Da brava mamma che difende amorevolmente la sua bambina, ti sei già resa conto che procedono con la tecnica del tappabuchi. Si presenta un problema e via pronti a contrastarlo e bloccarlo, ad azzerarlo. Mai che gli venga il sospetto che quel problema possa e debba essere solo un segnale d’allarme e che occorra rispettarlo e cercarne i veri fattori causanti.
NON SANNO IL PERCHE’ DELLA MALATTIA, LA DICHIARANO INCURABILE, EPPURE LA CURANO
I medici ammettono che non esiste alcuna cura specifica all’artrite AIG, ma anche all’artrite in generale. Eppure parlano di riabilitazione mediante farmaci antinfiammatori e antipiretici, citando rimedi tipo Naprossene, Ibuprofene, FANS e comuni aspirine (per contenere i sintomi ed abbassare la febbre). Parlano di Triamcinolone Esacetonide (per infiltrazioni nelle articolazioni colpite). Parlano di farmaci di secondo livello tipo il methotrexate e la ciclosporina, tutte sostanze ovviamente cariche di effetti collaterali, e a volte anche di corticosteroidi.
L’IGIENE NATURALE HA LA GIUSTA SOLUZIONE
Una cura vera contro l’artrite? Esiste e l’igiene naturale è in grado di proporla, in quanto l’artrite non è affatto un mostro misterioso ma è definita come un intasamento di acido urico da alimentazione sbagliata e da espulsione rallentata di detriti cellulari o virus interni, come detto poc’anzi. Divorziare dall’alto-proteico animale, dai cibi spazzatura, dai caffè, dai cioccolatini al latte, dai gelatini, dalle merendine e dalle cole, è una priorità assoluta per tutti. Abbondare con arance e agrumi a colazione. Consumare regolarmente melograni, uva, kaki, pere, meloni, mirtilli e ananas. Rifornirsi di cavoli crudi, verze, broccoli, crescione, rucola, tarassaco, cicoria, carciofi, cardi, patate non irradiate, cipolle, melanzane, finocchi e ravanelli. Gnocchi di patate, orecchiette alle cime di rapa, passati di verdure, risotti alla zucca e alle ortiche, patate in 20 modalità diverse, pizze alle verdure, rendono il menù vario e interessante per grandi e piccini.
LA PANACEA STA NELL’ACQUA BIOLOGICA E NELLO SFRATTO ALLA PIGRIZIA MENTALE
La panacea per l’artrite (e anche per la gotta) è pronta per l’uso ed è rappresentata dai succhi freschi di carote-sedano-mele, carote-sedano-ananas, bietole-sesano-finocchi, topinambur-sedano-batata, con aggiunte di manciata di verdurine di campo (ortiche, malva, piantaggine, portulaca, bardana, farinaccio, aglio ursino) e con eventuale aggiunta di 2 cucchiai di germe di grano. Ma è importante anche il mantenersi vivaci e attivi col pensiero, lo studiare gli argomenti in modo aperto e libero, il soffrire e combattere, il liberarsi di tanti pregiudizi, di tanti dogmi, di tante false sicurezze.
Valdo Vaccaro
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