LETTERA
IL CALVARIO DELL’ARTRITE REUMATOIDE
Gentilissimo Valdo, sono una biologa nutrizionista e vorrei il suo aiuto in merito al seguente caso. A partire da un gonfiore ai piedi ed alle articolazioni delle mani, ad Agosto 2010 è iniziato il calvario di mia madre, cui il medico ha diagnosticato l’artrite reumatoide. Vorrei pure aggiungere che, a mio fratello, quando aveva14 anni è stata diagnosticata una spondilo-artrite, con gonfiore a livello di ginocchio sinistro.
CURA DI CORTISONE INTERROTTA E ASSUNZIONE DI ANTIDOLORIFICI
Ha iniziato una cura a base di cortisone, che ha sospeso da sola, ad agosto 2011 (per via di un dolore lancinante al dente che l’ha costretta a letto per circa 30 giorni assumendo antidolorifici e antinfiammatori per abbassare la febbre alta fino ad arrivare ad un blocco della mandibola) e Plaquenil, che continua tutt’ora ad assumere per ovviare al dolore che l’affligge nei movimenti.
EPATITE, EPATOPROTETTORI, FORTE PRURITO E SECCHEZZA
All’artrite reumatoide è seguita la diagnosi di epatite autoimmune, per la quale assume epatoprotettori 2 volte/dì dopo pranzo e dopo cena, rifiutando di assumere il cortisone prescritto dal medico. il medico sostiene che l’epatite sia una conseguenza dell’artrite, così come la sindrome di Sjogren. Ad oggi ha paura del cibo, ha paura che il cibo le faccia male, e soffre di un forte prurito che le pervade tutto il corpo. Il medico ritiene possa derivare TUTTO dal fegato, che a sua volta si riconduce all’artrite!
ANEMIA MICROCITICA, AGITAZIONE, ANSIA
Dalle ultime analisi si rileva quanto segue: GOT 100 I.U./l, GPT 125 I.U./l, FOSFATASI ALCALINA 204 U/l, GGT 185 I.U./l, LDH 603, I.U./l, VES 120 mm (sempre alta dal 2010). Soffre inoltre di anemia microcitica e neutropenia. Vorrei, inoltre aggiungere, la presenza di borse sotto gli occhi (anche sua nonna le aveva!) ed una perenne agitazione ed ansia. Per favore, ci dia il suo aiuto ed il suo parere, che a mio avviso è di fondamentale importanza! La ringraziamo infinitamente per i suoi preziosissimi consigli. Con stima. Sara
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RISPOSTA
L’ANSIA DI NON SAPERE IL PERCOME ED IL PERCHÈ
Ciao Sara, Comprendo il tuo stato d’animo e quello dell’intera famiglia. Quasi il gioco, in negativo, della ciliegina che tira l’altra. Ovvio che qui c’è poco da scherzare, essendoci di mezzo il malessere e la sofferenza che portano ovviamente all’agitazione e all’ansia di star male senza saper perché e percome.
INDAGINI, VERDETTI E PRESCRIZIONI MEDICHE
La medicina ha fatto le sue indagini e le sue diagnosi, e i medici hanno emesso i loro verdetti. Il fatto stesso però di aver prescritto genericamente del cortisone e degli antidolorifici non risolventi, significa che, in fatto di eziopatogenesi non ci hanno capito un acca, oppure che non avevano nulla di meglio da proporre se non il solito intervento sul sintomo e non sulle cause del medesimo.
PER SITUAZIONI FLESSIBILI SERVONO MENTI FLESSIBILI E STRUMENTI FLESSIBILI, PIÙ FILOSOFIA E MENO FARMACO, PIÙ PAZIENZA E MENO BISTURI
Malattia autoimmune con caratteristiche genetiche e complicazioni batterico-virali. Capirai, c’è dentro di tutto. Se teniamo presente che i batteri hanno capacità auto-trasformativa a seconda del terreno corporale che trovano, e che i geni variano a seconda delle condizioni ambientali che impattano, capirai dove si può arrivare con le mediocri e povere povere cordicelle metriche fisse e non flessibili della medicina.
LA NETTEZZA URBANA-CORPORALE DEL SISTEMA IMMUNITARIO
Il sistema immunitario è il principale strumento di difesa del corpo umano. Quello che lavora in continuazione per distinguere il materiale self da quello non self, i nutrienti dai non-nutrienti, la materia utile da quella tossica, i prodotti di scarto (detriti cellulari interni ovvero polvere cellulare nostra interna chiamata virus endogeni, nonché virus esogeni o polvere virale esterna, nonché escrementi di batteri e di parassiti intervenuti utilmente a disgregare le nostre tossine), provvedendo a rimuovere il tutto e a scaricarlo dal corpo come una autentica azienda della nettezza urbana-corporale.
OPERAI ASTEMI ED OPERAI UBRIACHI
Il sistema immunitario si avvale di molti operai, tra i quali i linfociti, cellule immunitarie che producono anticorpi pronti ad aggredire gli invasori inghiottendoli. Nelle cosiddette malattie autoimmuni, alcuni operai, non si capisce quali e per quale motivo (forse perché hanno alzato il gomito), sbagliano bersaglio e, anziché “colpire batteri o virus” (obiettivi comunque sbagliati, se i batteri sono in associazione con noi e se i virus sono nostri pezzi interni in fase escretoria), vanno a colpire cellule sane, producendo i cosiddetti auto-anticorpi.
IGNORANTI NOI E IGNORANTI I MEDICI, MA NOI PIÙ VICINI ALLE LEGGI NATURALI
Dicendo questo non vogliamo dire che l’igiene la sappia più lunga. Ignoranti noi, ignoranti loro. La vera differenza però sta nel fatto che l’igiene opera con in testa le leggi della natura per cui è portata a interpretare correttamente i fenomeni, mentre la medicina odierna ama dominare, intervenire e modificare, con ovvi rischi e pericoli, e purtroppo per lei e per tutti, con pessimi risultati. Per l’igiene non esistono malattie genetiche in senso stretto, ma solo abitudini inveterate che portano a certe tendenze non assolute e comunque non immodificabili.
DIFFICOLTÀ OGGETTIVA A DISTINGUERE TRA SINTOMI NUOVI E VECCHI
Per l’igiene inoltre non esistono malattie autoimmuni in quanto la natura (il sistema immunitario) non sbaglia ma è la mente umana che, guardando fino al naso o poco più in là, interpreta male l’intera faccenda. È nota poi l’oggettiva difficoltà di distinguere tra sintomi nuovi da odierna intossicazione e sintomi eliminativi da antichi depositi interni, in via di disgregazione e di espulsione grazie a digiuno idrico, o semidigiuno, o cambio migliorativo dieta, o cambio migliorativo ambiente (vacanza al mare, relax, sole e respirazione).
LE STESSE ANALISI MANDANO SPESSO FUORI ROTTA
Se questa difficoltà esiste per gli stessi igienisti, figurarsi per i medici che non riconoscono, non approvano e non studiano nemmeno i meccanismi del digiuno e della detossificazione naturale, ricorrendo eventualmente solo a operazioni invasive d’emergenza e a chelazioni chimiche. Le stesse analisi del sangue, essendo flash istantanei di un determinato momento, hanno gravi limiti e mandano spesso fuori rotta. Questo accade soprattutto a chi attribuisce ai numeri dei valori assoluti che essi non hanno.
TUTTO È VARIABILE E TUTTO È RELATIVO
Non considerano infatti i fattori costituzionali (ognuno tende ad avere i suoi valori specifici in quanto non esiste l’uomo-medio se non nella fantasia), i fattori ciclici, i fattori stagionali, i bioritmi, e ancor meno considerano la relatività e la fallacità dei range, costruiti su basi statistiche-umane particolari (americane newyorkesi). Quel che è peggio, le analisi vengono spesso condizionate ed inquinate dai veleni in uscita tipici delle crisi eliminative. È c’è infine l’interpretazione dei dati, che varia a seconda della cultura di chi li esamina.
L’INTERPRETAZIONE NON È UN DOGMA
Per me igienista, la B12 a livello 100 ng/mL è straordinariamente desiderabile, accoppiata a folati alti e fuori range (20 e oltre ng/mL), perché amo il sangue fluido e il basso LDL, senza ricorrere a disinfiammatori, diuretici e fluidificanti, senza eparine e senza statine. Per il medico della mutua, Già 190 ng/mL bastano per giudicarti scarso in B12 e passibile di integrazioni. È solo un esempio dei tanti.
LA MEDICINA VA SEMPRE E SOLO SUL SINTOMO
La medicina interviene sempre e solo sul sintomo e mai sul fattore causante. Vale l’esatto opposto per l’igiene, che considera intoccabile la spia luminosa e la sirena d’allarme, e va invece a cercare tra le pieghe della mente, tra i meandri del comportamento e degli stili di vita alimentari ed emozionali del paziente, che sono poi le vere sorgenti dell’intossicazione.
SCARTANDO IL VINO BRULÈ E IL GRAPPINO PER GLI OPERAI DELLA NETTEZZA, COS’ALTRO CI PUÒ ESSERE?
Nel caso di tua madre si parla di artrite reumatoide, e quindi di infiammazione degli arti, e si parla di epatite, e quindi di infiammazione del fegato. Se è falso il concetto medico dei linfociti ubriaconi che sbagliano bersaglio e vanno a colpire arti e fegato con frecce velenose ed infiammanti, cos’altro può essere nella nostra visuale igienistica?
GRADUALITÀ LOGICA DI OGNI PATOLOGIA
L’infiammazione non arriva a caso e all’improvviso, ma procede per gradi. C’è prima un processo irritativo e un processo enervativo (indebolente), causati da cibi sbagliati e indigestioni difficoltose. Tutto questo porta alla corruzione viscosa e lipo-tossica del sangue. Un sangue che raccoglie sulla sua strada troppi detriti e troppo materiale di scarto, da parte di un sistema linfatico via via più pigro e rallentato. Tutto questa porta anche a squilibri circolatori, con congestione sanguigna in area ventrale e surriscaldamento termico degli intestini, per cui le zone periferiche ed epidermiche del corpo soffrono di crescente anemia.
I FAMOSI SETTE PASSI TILDENIANI DEL CANCRO
Questo processo determina una problematica circolazione del sangue (5-6 litri), un rallentamento della circolazione linfatica (12-13 litri), una ritenzione idrica delle acque interstiziali (20 litri), una secchezza generalizzata dei vari organi e delle varie ghiandole, con progressivi fenomeni infiammatori locali acuti (tonsillite, infiammazione alle tonsille, otite, agli orecchi, congiuntivite agli occhi, nefrite ai reni, eccetera). Proseguendo con gli errori comportamentali, le infiammazioni diventano croniche e si trasformano in ulcerazioni, in indurimenti, in cisti e tumori.
SECCHEZZA ESOCRINA O SINDROME DI SJOGREN
Dicevamo artrite ed epatite, ma anche sindrome di Sjogren, cioè malattia infiammatoria (l’autoimmune lo lasciamo ai medici) caratterizzata da disfunzioni alle ghiandole esocrine, con secchezza della mucosa orale e disfagia (xerostomia, dal greco xeròs, che sta per arido e secco), secchezza oculare e congiuntivite lacrimale secca (xeroftalmia), con secchezza delle vie aeree, bronchiti ricorrenti, fibromialgie (xerotrachea), secchezza vaginale.
MALATTIA COMPORTAMENTALE-TOSSICA E MALATTIA IATROGENA
Chiaramente non posso concepire una tesina globale a copertura di questo ingarbuglio patologico. Esiste in tua madre un evidente stato di acidificazione e tossiemia, mai messo seriamente in discussione, ma solo peggiorato con l’uso dei farmaci. Pertanto malattia comportamentale a deriva familiare, malattia tossica e malattia iatrogena, e tutto il resto bubbole.
SERVE URGENTE DISINTOSSICAZIONE, NIENTE ALTRO CHE QUESTO
Detto in breve, non esiste via migliore se non quella di abbandonare progressivamente l’uso dei farmaci e disintossicarsi il più velocemente possibile, affrontando chiaramente i fastidi, temporanei e costruttivi dei veleni in uscita (interpretati dalla medicina come malattie autoimmuni, o al massimo idiopatiche o criptogenetiche, cioè qualsiasi cosa che non faccia ricorso a spiegazioni logiche che mettano in luce l’ignoranza o la malafede medico-farmaceutica).
NIENTE LINFOCITI ALTERATI, NIENTE MOSTRI VIRALI MA MATERIALE TOSSICO DI UN CORPO IMPREGNATO DI VELENI
Non sono i linfociti alterati a colpire ed infiammare gli arti di tua madre, cara Sara, ma sono i cristalli di urato di calcio, i calcoli, le calcificazioni, i depositi di ferro e di mercurio. E a ogni suo risveglio, la breve quota di digiuno-detox notturno, ne manda fuori alcuni, producendo dolori e fastidi intensificati nella prima mattina, producendo voglia di altro micidiale caffè e the (acido urico ancora), di altre micidiali proteine (ovetti, formaggi, pancetta) cariche di 28 grammi di acido urico per Kg, mentre non abbiamo enzima uricasi per disgregarli.
UNA GAMMA DI MIGLIORIE DECISIVE VERSO IL BENESSERE
Miglioramenti dieta, passaggio al cibo crudo e vitale, ricorso a digiuno totale ad acqua, dieta rigorosa fruttariana e a centrifugati di tuberi vari, atmosfera positiva e armonica, pensieri positivi, respirazione ritmata e profonda, bagni d’aria, d’acqua e di sole, movimento secondo le proprie possibilità, sono tutte cose che portano verso il contenimento e l’eventuale scomparsa di tutti i malesseri, dalle occhiaie, agli spasmi epatici, alle punzecchiate artritiche, alla secchezza lacrimale e salivare.
STRATEGIE RIVITALIZZANTI NON DA IMPORRE MA DA CAPIRE E CONDIVIDERE
Parliamo infatti di accelerazioni e intensificazioni della iper-trascurata fase detossificante, di qualcosa che mai è stato intrapreso con serietà, coerenza e determinazione nel corso della sua vita. Parliamo di un forte ricambio idrico, con apporto di una sostanza tanto preziosa quanto disconosciuta e mai citata né da voi né dalla medicina, quale l’acqua biologica, la sola capace di produrre una migliore diuresi e una ricarica del magnetismo corporale. Trattasi però di strategie che vanno capite e condivise, non certamente imposte con le buone o le cattive.
CI VUOLE SCIENZA LIBERA E VERA, NON ARROGANTE CAFONERIA
Ed è per questo che la guarigione comincia sempre nella testa e nel ragionamento, nella libera scienza della salute (medica e non medica ovviamente), e non nella cafoneria, nell’arroganza, legale dei titoli medici, nella ciarlataneria sanitaria ed extrasanitaria, e ancor meno nelle offese gratuite e insensate di chi va ad insozzare il blog con commenti diffamanti e quasi da latrina, privi di buona educazione e di ogni base logica.
L’IGIENE NATURALE È L’OPPOSTO DELLA MEDICINA MODERNA
Il mio blog è aperto a tutti, ed esprime pareri igienistici e pertanto spesso diametralmente opposti a quelli della medicina. Faccio spesso la parte di libero “perito contrario”, quello che nei cantieri edili va a mettere il naso e a controllare che ci sia abbastanza cemento nel calcestruzzo. Quando dico aperto a tutti, intendo anche a chi crede alla medicina moderna come si trattasse di una divinità incontestabile dell’Olimpo.
NELLE EMERGENZE, LA MEDICINA E LA CHIRURGIA HANNO UN GROSSO RUOLO
L’igienismo è quello, piaccia o non piaccia. Posso anche capire il disappunto e lo shock di chi non è abituato a considerare verità diverse da quelle che ha incrostato nella testa, ma non posso accettare frasi diffamanti. Se ci sono vere emergenze è giustissimo ricorrere al medico e al pronto soccorso, lo dico in continuazione. Non sto producendo immondizia culturale per nessuno. Non sono un guru e nemmeno un guaritore. Rispondo in coscienza alle sollecitazioni che mi arrivano.
UN BLOG INFORMATIVO E NON PRESCRITTIVO
Quello che faccio lo faccio perché credo che serva e che dia un piccolo contributo critico e una salubre sterzata alla stessa medicina, in direzione Medico-Salernitana, tanto per intenderci. Ci sono dei medici che utilizzano già con ottimi risultati i miei consigli e le mie indicazioni. Ognuno alla fine mangia quello che vuole, e nessuno lo obbliga a seguire i miei menu.
POSSO CHIUDERE ANCHE DOMATTINA
In un mondo stracarico di becero e incontestato medicalismo, di idiozia anti-animale, di inquinamento culturale ed ambientale, di ributtante monopolio culturale e bancario Rothschild-Rockefeller, il mio blog e la mia voce contraria vi danno tutto questo fastidio? Posso chiudere anche domattina. Così mi libero finalmente delle 1000 lettere e delle 20 vostre farneticanti critiche, senza dover dormire 4-5 ore al giorno. Tradirei le aspettative di molti sostenitori. Non so poi in cosa ci guadagnereste voi. Tra 100 cazzate che posso dire, è probabile che ci sia anche qualcosa di assai importante e utile per voi medesimi.
CURE MEDICO-SINTOMATICHE CHE SERVONO PIÙ DELLA NON-CURA O CHE SALVANO ADDIRITTURA? NON ESISTONO GUARIGIONI AL MONDO MA SOLO AUTO-GUARIGIONI!
Un panino col radicchio, un grappolo d’uva, una manciata di mandorle e un melograno li trovo sempre con quei quattro che ho in tasca, e ho anche molti amici disposti a farmeli trovare in ogni angolo del pianeta. Per quanto concerne le cure stabili e di ripristino salute, non esistono metodi medici che salvano la gente, minore o maggiore di età, ma piuttosto protocolli medici farmaco-alimentari che ammalano la gente e la rendono schiava della rete sanitaria, creando maggior mercato per le multinazionali. La situazione è sotto gli occhi di tutti.
L’ELIMINAZIONE DELLE IMMONDIZIE COMPORTA STUPEFACENTI MIGLIORIE, MA HA QUALCHE COSTO PER ARRIVARCI
Ma implicano anche il riconoscimento delle brevi crisi eliminative causate dai cristalli che si sciolgono, dai calcoli che si polverizzano per gradi e non a pericolose frantumazioni da ultrasuoni, dai tessuti che si disinfiammano, dai minerali inorganici mai assimilati che si mobilizzano verso l’uscita, dai tumori che si riducono e scompaiono per autolisi, dal materiale tossico che ripassa attraverso il sangue in cerca di vie d’uscita intestinali, renali, polmonari e cutanee.
Valdo Vaccaro
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