DEFINIZIONE DI EPILESSIA O DI MAL CADUTO
Parliamo di una malattia caratterizzata a volte da convulsioni e perdite di conoscenza che provocano anche la caduta improvvisa. Un disordine del sistema nervoso. Nelle crisi più serie si provano sintomi e sensazioni sgradevoli, con traumi, dolori addominali e perdita di coscienza, oltre che amnesia totale. Un vero e proprio andare in tilt del corpo che causa sgomento, disagio, sfiducia in se stessi e comprensibili paure nei soggetti colpiti. Senza contare poi la drammaticità dei ricoveri ospedalieri d’urgenza.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA SINTOMI
Il soggetto affetto da questa anomalia, nei casi più gravi, cade e frana a terra all’improvviso mentre la pelle del viso diventa pallida oppure bluastra. Le vene del corpo si ingrossano. La saliva si fa spesso bavosa e sanguinante, essendoci pure il rischio del morso inconsapevole alla lingua. Passato l’attacco l’epilettico rimane in uno stato quasi comatoso, col corpo stremato, affanno e rantoli.
DUE CAUSE E DUE RIMEDI FONDAMENTALI
Dalle rivelazioni iridologiche si verifica immediatamente che una prima e precisa necessità sta nel 1) Combattere la febbre intestinale, il surriscaldamento intestinale, la congestione sanguigna intestinale susseguente a digestioni lunghe e problematiche. In questo modo si produce una purificazione del fluido vitale e si riesce a ristabilire lentamente e progressivamente per gradi la salute del sistema nervoso messo pure a soqquadro. E sta nel 2) Riattivare la funzionalità del sistema cutaneo, poiché la pelle degli epilettici si presenta inattiva, anemica e fredda, tendente al bianco cadaverico, priva di forza e funzione assistenziale nei riguardi di un sistema renale asintomatico ma decisamente insufficiente e disidratato. In questo modo, attraverso l’attivazione dei 5 e oltre milioni di pori trascurati e lasciati in pensione anticipata, si favorirà l’eliminazione della sostanza morbosa e malsana accumulatasi.
I PARASSITI INTESTINALI TRA LE ALTRE POSSIBILI CAUSE
Chiaro che le crisi sopravvengono quando esistono condizioni aggravanti, tipo peggioramento climatico e carenza di respirazione, di esercizio, di esposizione solare. O in concomitanza con il ciclo mestruale per le donne. O per eccesso di ore tese in ambiente di lavoro. Sicuramente per problemi di precaria alimentazione e di pigrizia linfatica. Da verificare pure la presenza di candida e soprattutto di dannosissimi parassiti intestinali. In questo caso esistono tinture di buccia di noci, liquori al nocino, semi di zucca, aglio, cipolla e porro, camomilla, (infuso, 3 prese per 200 cc d’acqua), basilico sommità fiorite (infuso mezza manciata per un litro d’acqua), girasole 5-20 semi da masticare ogni giorno, rosmarino rametti e salvia, da utilizzare nelle minestre di verdura e con le patate, erba gattaia, finocchio, radicchio, tarassaco, peperoncino, zenzero.
SU COL MORALE E LONTANO DAI FARMACI
Vietato abbattersi per l’epilessia che il più delle volte è una patologia alquanto banale e risolvibile, cioè guaribile del tutto. Non certamente coi farmaci, sempre acidificanti, sempre tossici e sempre rivolti alla cura del solo sintomo anziché ai motivi causanti. Coi medicinali l’epilettico ha tutto da perdere e nulla da guadagnare. Il trattamento del sintomo senza rimuovere la causa è ormai uno schema fisso e inamovibile della medicina.
RINFRESCARE LA ZONA VENTRALE ED OSSIGENARSI IN MODO INTENSO, CONTINUO E PERSINO MANIACALE
Ricordiamo che non siamo di fronte a una patologia drammatica, misteriosa e spaventevole, ma soltanto a una banale conseguenza di croniche e cattive digestioni, per cui è guaribile senza il ricorso ad alcun tipo di cure invasive e farmacologiche. Bisogna soltanto purificare il sangue normalizzando la digestione, rinfrescando la zona ventrale mediante 1) Alimentazione anti-putrida a base di frutta e verdura cruda in forte prevalenza, 2) Ricorso all’aria pura di giorno e di notte, sia a casa che in ambiente lavorativo. Qualora uno lavora in banca o in uffici dalle finestre sigillare per motivi di risparmio energetico o di colleghi troppo freddolosi, ha il diritto di pretendere un arieggiamento periodico generale ogni 2 ore, oppure una finestra socchiusa che lasci filtrare dell’aria all’interno. In caso di impossibilità e di rifiuto, ha il diritto di chiedere al direttore 15 minuti ogni ora per farsi una camminata ossigenante all’aperto.
IMPORTANTE ELIMINARE I VELENI INTERNI
L’eliminazione dei veleni interni si ottiene infatti anche con modesto esercizio fisico abbinato a respirazione addominale ritmata. Il bagno d’aria di buon mattino, con liberazione dei vestiti all’interno della casa in tempo invernale, rappresenta una terapia fortificante. Anche un semicupio freddo mattiniero sul bidè ha effetti fortificanti. Idem per le frizioni sul corpo con panno o asciugamano bagnato. Conviene anche dormire con cataplama di fango termale sul ventre, o anche con cataplasma di foglie di cavolo alternate a cipolla grattugiata.
Valdo Vaccaro
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