LETTERA
SMENTIAMO I DIFFUSORI DI SORDIDE MENZOGNE
Prima che la cosa si diffonda, serve un blocco immediato. Il mondo è strapieno di persone mentalmente pigre che bevono disinvoltamente qualsiasi pozione le venga propinata. A presto
Andrea
SINTESI DEL MESSAGGIO DEMENZIALE CIRCOLANTE SU INTERNET
“PubMed, la più autorevole fonte scientifica mondiale, considerata la bibbia dell’ambiente medico scientifico, riporta i dati riguardo il contenuto di poliammine (putrescina, cadaverina, spermina) in quantità cancerogena e cancerocinetica nei cibi. Nettamente in cima alla lista vi è la frutta acida (agrumi, kiwi, ananas) tramite la putrescina con l’incredibile dato riguardante le arance. Gli agrumi a livello poliamminico sono decine di volte più cancerogeni della carne con il picco di 31 volte dell’arancia. Il succo di arancia ha una quantità di 44,4 nmol e le fibre dell’arancia hanno una quantità di 17,6. Quindi l’agrume in questione ha un totale 44,4+17,6= 62 rispetto all’appena 2,1 della carne”.
http://edizionisicollanaexoterica.blogspot.it/2014/08/frutta-acida-agrumikiwiananas-tramite.html
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2848593/
RISPOSTA
SAPORE, PROFUMO E DIGERIBILITÀ SI SPERIMENTANO DAL VERO
Avete mai visto l’intelligentissima mucca sfogliare le pagine di PubMed prima di mettersi a brucare il suo cibo preferito, erba o fieno che sia? L’avete mai vista entrare in farmacia per dei digestivi o per delle sostanze di prevenzione? Gli animali ci insegnano con la loro innata saggezza chiamata istinto. Da ragazzino il mio sport preferito era quello di arrampicarmi sui ciliegi. Sapevo che il loro frutto è magnifico senza dover leggere e consultare le stupidaggini riportate da PubMed.
ALLA FINE LA VERITÀ VIENE A GALLA
Oggi si pretende di stabilire cos’è giusto e sbagliato dalla carta stampata? Se uno lo fa con nobiltà di intenti, con trasparenza, con atteggiamento scientifico e senza cafoneria, si arriva in ogni caso alla verità e si apprende che la ciliegia, proprio quella più acida e aspra, è quanto di meglio esista per la salute. Idem per il limone, per l’arancia rossa di Sicilia, per quella gialla, per il pompelmo e tutti gli agrumi, idem per la melagrana.
LO SI EVINCE DAI LABORATORI E DAI DATI STATISTICI
Si ottengono conferme puntuali ed irrefutabili di quanto già si sapeva per esperienza diretta. Lo si evince dalle formule chimiche e dalle scale di vitalità vibrazionale Angstrom. Non è un caso che la vitamina C naturale, di cui il corpo umano ha straordinaria necessità, sia abbondante nella frutta agra ed è invece a livello zero nelle carni e nelle proteine animali. Lo si evince anche dalle statistiche. Nei paesi e nelle comunità dove si consuma tanta frutta, e soprattutto tanta frutta agra, le malattie metaboliche e il cancro non sono di casa.
ACIDO ASCORBICO, FLAVONOIDI E ACQUA BIOLOGICA
Il guava e le ciliegine Acerola, iper-agre, hanno 30 volte più vitamina C delle arance! Frutti di bosco, fragile, ribes, uva spina ne sono cariche. La vitamina C naturale è sempre accompagnata da sostanze preziose come i flavonoidi, gli zuccheri autentici e l’acqua biologica, tutte cose latitanti nelle carni.
UNA VITAMINA INSOSTITUIBILE E NON IMMAGAZZINABILE
La vitamina C è fondamentale per:
- Trasporto di ossigeno alle cellule,
- Detossificazione veleni interni,
- Mantenimento del collagene,
- Funzionalità del sistema nervoso e del cervello,
- Contrasto allo stress,
- Integrità del sistema immunitario.
Se uno ha meno di 10 mg di acido ascorbico nel sangue è giustificato sospettarlo di cancro!
L’INSEGNAMENTO DI MAX GERSON
Il celebre metodo Gerson, con decine di malati cancro-terminali riportati in vita era non a caso basato sulla frutta. L’incurabilità per Max Gerson era determinata da A) Deterioramento degli organi del tratto digestivo, fegato innanzitutto, B) Insufficiente presenza di enzimi ossigenanti, C) Eccesso di sodio e carenza di potassio a livello cellulare. Non si muore di cancro ma più esattamente di disturbato metabolismo cellulare.
L’IMMUNOCOMPETENZA RICHIEDE IN PRIMIS ARANCE E LIMONI
In altri termini il cancro non si sviluppa mai se prima non ci sono stati danni funzionali al fegato, ai reni, alla milza, al sistema linfatico e al sistema immunitario. Le sostanze più inibitorie e dannose nei riguardi del sistema immunitario sono il grasso, il colesterolo, l’omocisteina e l’eccesso proteico che porta alla acidificazione, all’addensamento del sangue e alla perversione della flora batterica intestinale. Le sostanze più amiche dell’immunocompetenza risultano essere, guarda un po’, quelle vive, agre ed alcalinizzanti, in primis limoni, arance, pompelmi e melagrane!
CADAVERINA E PUTRESCINA
La cadaverina, una diammina fetida, è un prodotto di degradazione delle proteine. In particolare, è il prodotto di decarbossilazione dell’aminoacido lisina, reazione catalizzata dall’enzima lisina decarbossilasi. Si sviluppa nei processi di putrefazione dei tessuti animali, insieme alla putrescina e ad altre poliammine.
La cadaverina, prodotto tossico e maleodorante, ha formula chimica C5H14N2, e formula bruta NH2(CH2)5NH2. È molto simile alla putrescina dalla quale si differenzia per la catena alchilica formata da cinque CH2 anziché quattro. Il suo nome IUPAC è 1,5-diamminopentano.
IL PROCESSO PUTREFATTIVO
La putrefazione è il processo di decomposizione che interessa le proteine. I batteri dividono le proteine nei loro componenti fondamentali, gli amminoacidi. Poi degradano gli amminoacidi formando nuovi composti. I più comuni prodotti della putrefazione sono il solfuro di idrogeno e due ammine come cadaverina e putrescina. Queste sostanze volatili sono responsabili degli odori nauseanti prodotti da materia organica ricca di proteine in putrefazione, come la carne o il pesce.
ALCALOIDI CADAVERICI CHIAMATI PTOMAINE
Fu il chimico italiano Francesco Selmi a dimostrare per primo nel 1872 che nella carne putrefatta si ritrovano sempre in piccola quantità alcune basi organiche venefiche che presentano le stesse reazioni generali degli alcaloidi. Questi alcaloidi cadaverici furono chiamati ptomaine, dal greco ptoma=cadavere. Hanno un odore repellente. Le più note sono la neurina, la putrescina, la cadaverina, la putrina, la saprina, la neuridina, la marcitina, lo scatolo, l’indolo. Esse originano dall’azione dei batteri della putrefazione sulle sostanze proteiche, sui grassi, sugli acidi nucleici degli organismi, dopo la morte dell’animale.
FROLLATURA E RIGOR MORTIS
Le ptomaine si producono naturalmente con la frollatura, la fase di stagionatura della carne, nella quale i quarti di macellazione vengono tenuti ad una temperatura compresa fra 0 e 4 gradi centigradi per un periodo che va dai 2 ai 20 giorni. Frollatura necessaria per intenerire la carne che altrimenti risulterebbe immangiabile a causa dell’irrigidimento dei tessuti muscolari dovuto al rigor mortis. Le ptomaine sono molto pericolose per l’organismo umano. Possono essere anche mortali. Nemmeno il calore ne annulla l’effetto. Anche a 200 gradi queste terribili sostanze non smettono di essere attive.
AVVELENAMENTO DA CARNI GUASTE
L’avvelenamento da ptomaine rientra nel quadro generale dell’avvelenamento da carni guaste. In questi casi invece il quadro è affine a quello dell’avvelenamento da atropina, antagonista della acetilcolina. La pupilla è dilatata e rigida, le secrezioni salivare e sudorifera diminuite, o scomparse. Ci sono disfagia (difficoltà di deglutizione) e tachicardia, mentre si accompagnano a queste sintomi nervosi, i fenomeni caratteristici della gastroenterite.
QUALE PUTRESCINA?
Ammesso e non concesso che i dati esposti dalla rivista PubMed siano reali e abbiano qualche validità bio-chimica, il fatto che le arance possano avere 31 o 310 o 3100 volte più putrescina della carne non avrebbe alcun significato e nessuna conseguenza. Non è la putrescina in sé a causare i problemi, ma la putrescina nei suoi aspetti qualitativi. Putrescina animale concentrata e miasmatica, priva di acqua biologica, o putrescina vegetale carica di liquidi e facilmente decomponibile.
L’EQUIVOCO DEI NUMERETTI E DELLE APPARENZE
Chi fa quei contorti ragionamenti basati sui numeretti e sul 2+2 fa 4, cerca di fare il furbo e di stravolgere come al solito la realtà, esattamente come succede nella demenziale equivalenza tra vitamine naturali e vitamine sintetiche, tra minerali organicati e minerali inorganici, tra cibo vivo e cibo devitalizzato, tra zucchero organico e zucchero industriale, persino tra batteri e virus. Oppure lavora in buona fede ma con precaria competenza, accontentandosi delle facili apparenze e non andando oltre la punta del suo naso.
L’ARANCIA MARCIA NON PUZZA MENTRE IL TOPO MORTO SÌ
Le preziose arance dimostrano grande digeribilità negli apparati digerenti integri e funzionali. Se uno è malmesso e soffre di intestino irritato deve ovviamente risolvere i suoi problemi, anziché maledire la frutta acida. Le nobili e profumate arance sono sempre accompagnate da eccezionali liquidi che le rendono facilmente disgregabili, digeribili e assimilabili. Assunte al naturale sono persino autodigeribili a costo digestivo ed enzimatico zero! Le strabilianti arance, lasciate marcire in giardino non causano alcun odoraccio nauseante. Provate a lasciare invece il cadavere di un piccolo topo o di una serpe e vedrete la differenza!
SUCCHI DI FEGATO AL POSTO DI SUCCHI D’ARANCIA
Questi abominevoli falsari, questi diffusori di dati contraffatti e di notizie fasulle e tendenziose, si rammaricano che nei migliori bar del mondo non manchino mai le macchine spremiagrumi. Si dannano nel pensare che nei paesi più salutisti e ricchi del pianeta, specie Iran e paesi Arabi, esistano dei bar dove al posto degli alcolici si distribuiscono favolosi succhi di melagrana. In cuor loro desiderano delle macchine di nuova generazione, in grado di preparare succhi di fegato, succhi di pancreas, succhi di testicoli bovini per diventare più potenti e succhi di cervella animale per diventare più intelligenti.
GELATI AL SANGUE E FRULLATI DI SCORPIONI E SCARAFAGGI
Vorrebbero forse un proliferare più intenso della M di MacDonald’s e della sottintesa C di Cremonini. Puntano ai bar bianchi carichi di latte e latticini, e ai bar rossi, dove poter fare degustazioni prelibate a base di carni esotiche, di affettati d’elefante e di gelati al sangue, con dessert di frullati misti a base di scorpioni, scarafaggi e crostacei.
QUALITÀ UNICHE DI UN FRUTTO PRIVO DI DIFETTI E DI CONTROINDICAZIONI
Non dimentichino costoro che l’arancia rimane uno dei migliori frutti invernali, nutritivo per tutti, capace di supplire alle carenze vitaminiche della stagione fredda. Frutto eupeptico, rimineralizzante, tonico muscolare e nervino, anti-infettivo, rafforzativo delle difese, disintossicante, rinfrescante, protettore vascolare, anti-emorragico, fluidificante del sangue (dote importantissima), diuretico, lassativo, ringiovanente, febbrifugo, antiatomico, antiscorbutico, anti-indebolente, risolvente nella fragilità capillare, antidiabetico, anti trombociti, anti-vertigini, importante nell’intorpidimento degli arti, antidermatite, antitumorale. Dovrebbe bastare, per chi è confortato da un minimo di buon senso e di intelligenza alimentare.
Valdo Vaccaro
Mi chiedo perché queste sostanze tossiche, se sono realmente presenti in quelle quantità nelle arance, non diano sintomi più o meno immediati. Non si dovrebbe trascurare il fatto che le arance ne conterrebbero, secondo Pub Med, quantità spropositate rispetto alla carne.
Come è noto si tratta di sostanze che vengono prodotte a partire dalla decomposizione degli amminoacidi; in genere si parla di prodotti tipici della morte di qualsiasi organismo vivente, dunque della sua disgregazione. Ma in piccole quantità si sviluppano persino negli organismi vivi.
A mio avviso o si tratta di una bufala….intendo le altissime quantità nelle arance……..oppure siamo di fronte ad un rilievo del tutto inutile perché quale sia la quantità….. questa è ben tollerata, sotto tale forma, dal nostro organismo. Casomai può essere un'indicazione della superiorità del prodotto fresco rispetto a quello datato……ma questo già lo sapevamo.
Se quei tonti ci credono davvero, fanno da soli il proprio danno e la loro salute non può che risultarne diminuita. Insomma si danno la zappa sui piedi. Ben gli stà.
Nei ratti e nei topi gli agrumi accelerano i tumori, fatto noto. Non mi risulta tuttavia che i ratti e i topi siano fruttariani: mai visto un ratto in natura salire su un arancio e rubarsi un frutto o ciucciarsi un limone. Ma che esperimenti sono questi? A me sembrano solo perdite di tempo, e soprattutto perdita di vita di queste povere creature.
Non ho competenze per confermare o smentire le affermazioni di certi luminari, delle quali me ne può importare di meno visto che a me gli agrumi e i kiwi piacciono tantissimo e guai a chi me li toglie per la mia colazione, la mia spremuta così dissetante e i miei kiwi così buoni belli e simpatici col loro pelo e i loro pallini dentro. Non ho certo timore di consumarne in abbondanza, perché il mio corpo sta bene e quando smetterà di stare bene accetterò la mia fine, come è nel corso della natura che venga una fine anche per me.