LETTERA
NASO CHIUSO E MANCANZA DI RESPIRO
Ciao Valdo, mi sono imbattuto nel tuo blog e mi sembra interessantissimo. Ho un problema. Soffro di apnee ostruttive nel sonno, dormo malissimo e spesso ho dolori alle mani al risveglio. Ho fatto diverse visite e l’otorino dice che mi devo operare al naso, ma a me addirittura sembra si di avere il naso chiuso, ma è come se durante la notte mi mancasse lo stimolo di respirare.
Ho già fatto i turbinati con il laser ma senza alcun risultato. Siccome la data dell’intervento di settoplastica si avvicina, vorrei sapere quali potrebbero essere le indicazioni da seguire secondo te per tentare una remissione spontanea. Sarei felicissimo di evitare l’intervento. Grazie mille.
Marco
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RISPOSTA
DEFINIZIONE DI APNEA NOTTURNA
Le apnee notturne sono un disturbo abbastanza comune, in cui la respirazione del paziente si interrompe una o più volte, oppure rallenta durante il sonno. Le pause possono durare da pochi secondi ad alcuni minuti. Di solito la respirazione riprende, in alcuni casi con un russare sonoro. La qualità del sonno risulta però precaria e penalizzata, per questo motivo ci si sente stanchi durante il giorno. L’apnea nel sonno è una delle cause di sonnolenza diurna.
APNEA OSTRUTTIVA E RIMEDI
La sindrome più diffusa è l’apnea ostruttiva, in cui le vie respiratorie collassano o si ostruiscono durante il sonno, rallentando o interrompendo la respirazione. L’apnea ostruttiva del sonno è più diffusa tra i pazienti in sovrappeso, ma può colpire chiunque. Ad esempio i bambini che hanno le tonsille ingrossate possono soffrire di apnea ostruttiva. I rimedi contro le apnee notturne stanno spesso nel contrastare il sovrappeso, nell’astenersi dal fumo, dall’alcol e dai sedativi, nel regolare il ritmo sonno-veglia e dormire preferibilmente di fianco.
UNA OSTRUZIONE NASALE CHIAMATA RINITE
Quando l’aumento di volume dei turbinati inferiori diventa costante nel tempo per diverse cause individuali (stitichezza cronica, sangue denso, allergie, variazioni ormonali, uso di spray anti-congestionanti, uso di farmaci, di antidepressivi in particolare), o per motivi ambientali (variazioni rapide di temperatura e di umidità, gas irritanti presenti nell’aria) si determina il fastidioso quadro clinico di una ostruzione nasale chiamata rinite (infiammazione delle cavità nasali). Infiammazione che, trascurata, può diventare ipertrofica ed irreversibile, e prende il nome di rinite cronica ipertrofica, o ipertrofia dei turbinati.
RAFFREDDORE E INDIGESTIONE VANNO A BRACCETTO
Il fastidioso fenomeno si accentua durante le ore notturne, in quanto la posizione sdraiata favorisce una ulteriore congestione dei turbinati, e può accompagnarsi ad altri sintomi come rinorrea (naso che cola), starnutazione, prurito nasale, iposmia (diminuzione olfatto), cefalea, apnee notturne, respirazione irregolare, non escluso il russare). Raffreddore secco o umido, rinite conclamata o nascosta, tutte le infiammazioni della mucosa turbinale, sono invariabilmente legate alla digestione e alla stitichezza. Raffreddore o rinite e indigestione sono cose inseparabili, scrive Lezaeta.
DAGLI SPRAY NASALI AI LASER, UN ERRORE GRAVE DOPO L’ALTRO
Ignorando questa semplice equazione, i medici rimangono costantemente fuori rotta e non sanno cosa proporre. Sono i primi a rifugiarsi nelle sostanze antinfiammatorie da spruzzare e sono i primi a condannare gli effetti perversi degli spray nasali stessi. Alla fine cadono invariabilmente nella riduzione dei turbinati mediante intervento laser, visto come sola e unica soluzione, priva, almeno secondo loro, di effetti collaterali. Le cause originarie dell’ipertrofia non vanno collegate al raffreddore in sé ma all’acidificazione generale del corpo, alle cause dell’indebolimento, della devitalizzazione, dello stato infiammatorio generale che si trasmette ai vari punti deboli del corpo, e in questo caso all’apparato respiratorio nasale, che tende a rivestirsi di muco colloso e indurito.
L’ORMAI MITICA INCAPACITÀ MEDICA DI RISOLVERE IL RAFFREDDORE
L’incapacità di risolvere non solo il cancro, la cardiopatia e tutto il resto, ma persino il comunissimo raffreddore, è diventata amara battuta umoristica persino tra gli stessi medici, combattuti tra le vane cure antibiotiche e antivirali e i prodotti sopra citati. La contagiosità del raffreddore si è rivelata un bluff, visto che si risolve banalmente al pari di ogni influenza, con 3 giorni a letto e 6 bottiglie d’acqua da bere. Volendo poi ricorrere all’erboristeria, giova per un minuto in un quarto d’acqua un cucchiaio di fiori di sambuco, uno di fiori di tiglio e uno di fiori di calendula, da bersi caldo e addolcito con miele prima di coricarsi. Buono anche l’infuso di foglie di amaranto (la pianta dello psillo), 30-40 gr da bollire nel vino e filtrare, da consumarsi poi a bicchierini a digiuno. Anche il succo di cipolla porta a un miglioramento dello stato infiammatorio.
L’IPERTROFIA AI TURBINATI È TOTALMENTE SCONOSCIUTA PRESSO I VEGANI CRUDISTI
L’ipertrofia ai turbinati si combatte e si vince in ogni caso fluidificando il sangue e distribuendo meglio la circolazione, mediante digestioni leggere e fredde, digestioni prive di leucocitosi e di surriscaldamento intestinale. È rarissimo trovare questo tipo di patologie tra i vegani crudisti. Sia a scopo preventivo, che in eventuale funzione terapeutica, una dieta ad alta percentuale di acqua biologica (frutta e centrifugati di tuberi, includendo zenzero e ravanelli) impedisce alla rinite cronica e all’ipertrofia turbinale di entrare nella nostra vita in modo cronico ed irreversibile.
TESINE DA LEGGERE
- Rinite cronica e ipertrofia dei turbinati
- Rinite ventennale risolta con vegan-crudismo e pedali
- Sinusite, cioè surriscaldamento intestinale
- Sinusite, muco e antibiotici
Valdo Vaccaro
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