LETTERA
SONO ARTISTA, CANTANTE LIRICA E PRODUTTRICE DI SPETTACOLI
Gent.mo Dottore. Speranzosa di una sua cortese risposta visto le centinaia di e mail che riceverà ogni giorno, le scrivo in breve la mia storia. Sono un’artista, cantante lirica e anche produttrice di spettacoli insieme al mio compagno.
ANSIA E PANICO SCATENATI DI NUOVO PER IL VACCINO ANTI-INFLUENZALE
Ho sempre sofferto di ansia, ma ben controllata da un certo pragmatismo, sebbene in alcuni momenti gli attacchi di panico e l’inquietudine siano stati protagonisti indiscussi della mia vita. Ho vissuto sempre in giro per il mondo, fino al Novembre scorso. Evento scatenante? Ho effettuato il vaccino anti-influenzale il giorno stesso che hanno annunciato la sua potenzialità pericolosa e letale. È bastato questo per farmi entrare in una fase ipocondriaca ed autodistruttiva.
CURA XANAX AL PRONTO SOCCORSO E DISTURBI FASTIDIOSI ALLE ORECCHIE
Non assumevo alcun farmaco perché speravo di potermela cavare da sola. Ma, a fine gennaio di ritorno da Madrid, e dopo l’ennesimo attacco di panico, sono finita al pronto soccorso. Mi hanno dato una cura con Xanax e ancora oggi ne assumo 0.25 per 3 volte al giorno. Dopo un mese, cioè a fine febbraio, ho incominciato a sentire vari disturbi nelle orecchie che, all’esordio, erano intermittenti. Una specie di tremolio che durava pochi minuti. Fruscii, ronzii e quant’altro. Disperata sono andata da mio cugino otorino. Sentenza? Abituati!
VISITA OTORINOLARINGOIATRICA A ROMA E PRESCRIZIONE DI LYRICA CON DISTURBI CONSEGUENTI AGLI OCCHI
Ancora più disperata, sono andata a Roma a farmi visitare da un esperto in acufeni. Stessa risposta ma mi dice pure di assumere Lyrica. Ci provo, ma ho disturbi visivi, aggravati dal fatto che qualche anno fa un intervento di chirurgia refrattiva non andò molto bene. Provo a stare calma ma non è facile.
ASSUNZIONE DI SEPLUS COMPLEX E TRE LITRI D’ACQUA AL GIORNO, CON LE ORECCHIE CHE GRIDANO VENDETTA
Inizio ad assumere Seplus Complex. Nel mio caso ha fatto in passato miracoli sull’ansia e sui vari disturbi ad essa connessi, ma con le orecchie sempre peggio, tra ovattamenti e muco. Da 3 mesi provo a bere 3 litri d’acqua al giorno ma risultati zero. Qualche giorno di tregua e le mie orecchie gridano vendetta.
TUTTI COALIZZATI SUL CONCETTO DELLA INGUARIBILITÀ E IO DAREI QUALUNQUE COSA PUR DI GUARIRE
Tutti si ostinano a dirmi che non si può fare niente. Ma come faccio a credere che sia così? Ho bisogno al contrario di credere che si possa fare qualcosa. Dottore mi aiuti! Che cosa posso fare? Cosa posso provare? La mia vita è ferma. Andare in macchina è una tragedia. Le orecchie si aprono e si chiudono in continuazione. La testa è nel pallone. Gli acufeni all’orecchio sinistro sono debilitanti. La prego mi aiuti. Sono disposta a darle qualunque cosa. Mi dica cosa posso fare almeno per stare un pochino meglio.
Chiara
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RISPOSTA
SCHEMI MEDICI ANGOSCIANTI E BEN COLLAUDATI
Ciao Chiara. Intanto grazie per esserti rivolta a me mettendoci quella speranza e quel pensiero positivo che sollecito sempre e in ogni caso come ingredienti indispensabili per guarire. L’idea che disturbi e malattie siano inguaribili è tipica della mentalità medica, abituata da sempre a creare un alone di panico anche sulle cose più banali, a vedere le cose in modo negativo ed angosciante. Spaventare il paziente è uno schema funzionante e ben collaudato. Solo in questo modo lo costringi a rivolgerti a te medico e a diventare malleabile ed obbediente sulle tue cure, sui farmaci e sulle operazioni che gli prescriverai a titolo di curomania sul sintomo, e mai sul fattore causante.
IL PRONTO SOCCORSO E GLI INSIDIOSI FARMACI CONTRO L’ANSIA
Esempio classico quello del Pronto Soccorso dove, se fosse stato gestito con modalità umane e scientifiche, non medico-interventistiche, non ti sarebbe stato di sicuro appioppato un Xanax dai gravi effetti collaterali, al punto d’essere classificato come analgesico specifico sì contro l’ansia, ma insidioso, dopante e non certo ideale per la incolumità e la salute del paziente, visto che sta nella categoria da brivido delle morfine e dei Valium.
LA HEALTH SCIENCE PERCORRE STRADE DIAMETRALMENTE OPPOSTE
Noi della Health Science, scuola di provata esperienza ultramillenaria, la pensiamo in modo diametralmente opposto rispetto alla medicina convenzionale. Non solo perché sappiamo troppo bene quanto importante sia dare stimoli buoni e non inutili paure mozzafiato a chi già di suo sta soffrendo troppo ed è particolarmente vulnerabile e suscettibile a quanto gli verrà detto, ma perché crediamo fermamente nelle leggi della natura che includono alcuni punti-chiave chiari, affidabili, provati e fondamentali.
IL CORPO POSSIEDE FORMIDABILI MECCANISMI DI RIEQUILIBRIO
Leggi eterne ed immutabili come quella di causa ed effetto, a cui la medicina non crede perché non è interessata a far guarire nessuno e preferisce fare le cose più votate e improduttive come la curomania sul sintomo, ignorando che ogni patologia ed ogni disfunzione non arrivano a caso o per colpa di batteri o virus, o per colpa di inefficienze immunitarie, ma derivano invece da un preciso precedente e da un fattore causante che va identificato e rimosso. O come la legge per la quale il corpo non va mai contro se stesso ma tende immancabilmente al riequilibrio grazie ai suoi formidabili meccanismi interni di autoguarigione, a cui la medicina crede ancora meno, perché se lo facesse si ritroverebbe con le mani legate e non sarebbe più inserita contemporaneamente nei libri paga degli Enti Sanitari, degli Ospedali ed in quelli di Big Pharma.
GUARIRAI SENZA ALCUN DUBBIO
Sia ben chiara una cosa. Il tuo tono supplicante e quasi disperato è segno che ti hanno tartassata sul piano dell’ansia e del morale, tanto dal portarti a promettere mari e monti pur di guarire. Tu guarirai certamente e in modo completo e definitivo. Non ho il minimo dubbio su questo. Il guaritore e il guru però non sarò io. Tu guarirai per merito di te stessa e delle straordinarie forze interiori che possiedi e che al momento stai continuando a non utilizzare.
ALCUNE COSE ESSENZIALI TE LE DEVO CHIEDERE
Cosa è mai l’ansia se non l’insicurezza e la non-fiducia in se stessi e in Madre Natura, Sovrana Medicatrice di Tutti i Mali? Mi limiterò a chiederti un paio di cose che sono:
- Estromissione progressiva di ogni farmaco e di ogni integratore alimentare
- Applicazione coerente e fiduciosa del Pacchetto-Salute e delle Chiavi-Vincenti della mia Scuola Comportamentale ed Alimentare chiamata simpaticamente Ambulant University, perché priva di muri, di pareti, di aule, di diplomi e di referenze nell’ambito della Nomenklatura di Regime.
QUATTRO CHIAVI-VINCENTI PER SUPERARE OGNI TIPO DI CRISI
Ripristinare le forze interne e l’autostima, il pensiero fortemente positivo, scacciando ogni forma di ansia ingiustificata, questa è la 1° chiave-vincente. Ovvio che per guarire è obbligatorio dedicarsi al recupero della funzionalità epatico-biliare, della funzionalità splenica, pancreatica, intestinale e renale, e questa è la 2° chiave-vincente, realizzabilissima e non proibitiva, a patto di seguire con regolarità-costanza-fiducia le indicazioni e le istruzioni elencate nel mio pacchetto-salute. Chiaro che occorre pure consolidare-fortificare-puntellare l’immunocompetenza, convogliando verso di lei:
- Più energia risparmiabile mediante digestioni sobrie e razionali a costo digestivo drasticamente ridotto,
- Tutta la vitamina C naturale possibile, ottenibile da alimenti posti al vertice Angstrom della Scala vibrazionale e radiante Simoneton, da alimenti capaci di offrirti un’aura fortificante al rosso o all’infrarosso, al posto dell’aura debilitante ed assorbente al colore grigio-nero che ti ritrovi al momento, e questa è la 3° chiave-vincente dello schema di recupero.
Troppo evidente infine che per cicatrizzare ogni ferita e per uscire in modo definitivo dal tuo presente tunnel patologico serve un sangue sano da formula uno e non una miscela micidiale di grassi e di veleni. Questo si potrà raggiungere in modo facile e diretto, costruendo sangue fluido e puro mediante digestioni semplici e sobrie che rappresentino poi la 4° chiave-vincente, con rispetto dei requisiti di Padre Taddeo da Wiesent-Baviera (“Nessuno al mondo muore di cardiopatie, di cancro, di depressione e di malattie intermedie, ma tutti soccombono e crepano per sangue guasto, ovverosia per sangue grasso e viscoso a difficoltosa circolazione”) e con rispetto dei requisiti del grande medico parigino dr Claude Bernard (Se non modificherai radicalmente il tuo Milieu Interieur, ovvero la tua chimica interna corporale e quindi la formula del sangue, non verrai mai fuori dai tuoi attuali problemi”).
DIFFERENZE SOSTANZIALI TRA ANSIA E PAURA
Detto queste cose, vorrei parlare dell’ansia, uno stato emotivo caratterizzato dal timore, fondato o ingiustificato, per un evento futuro spiacevole e pericoloso, ma molto spesso campato in aria. Ovvio che se uno vive con le tipiche paure globali di dover lasciare tutto e di morire, il motivo esiste ed è reale, perché il destino umano è quello di nascere, compiere un ciclo esistenziale e andarsene in vacanza oltre le nuvole. Questo tipo di ansia potrebbe avere ragione d’essere se fossimo totalmente atei, materialisti, privi di rispetto per un creatore che ci avrebbe impietosamente e cinicamente messi sul suolo terrestre in modo casuale, privo di possibilità di completamento e di recupero sul piano spirituale, privo dell’esame di riparazione a settembre. Siccome tutti, nel dentro dei di dentro non la pensiamo in questo modo, e crediamo ancor meno ai banali schemi dell’inferno e del paradiso su basi eterne ed immutabili, quel tipo di cruccio esistenziale può anche andarsene.
LA MINACCIA GENERICA MA INCOMBENTE
La paura è comunque diversa dall’ansia, essendo essa diretta a qualcosa di reale e di specifico, non a qualcosa di generico e di non identificato, come nel caso dell’ansia. Le persone ansiose percepiscono una sensazione di minaccia incombente anche in assenza di reale pericolo. L’ansia diviene patologica quando ha conseguenze limitanti sulla capacità intellettiva e sui comportamenti. Gli ansiosi avvertono costantemente il presentimento che sta per accadere qualcosa di grave. A volte sentono di avere una malattia cronica ed inguaribile, o temono che persone care stiano correndo dei grossi rischi. Frequente la paura di perdere l’autocontrollo. Frequente la frustrazione e l’incapacità di rilassarsi. Frequente la somatizzazione su fegato e stomaco di questa costante e spesso gratuita inquietudine.
SINTOMI DI ANSIA
L’ansia produce conseguenze negative sul fisico e sul morale, come palpitazioni, incapacità di sfruttare la capacità polmonare e quindi la caduta sul respiro corto, tensione muscolare, mali di testa ricorrenti, male di schiena, incapacità di trovare un minimo di armonia e di dialogo costruttivo con se stessi, tremori alle mani, stanchezza continua, gastroenteriti, bocca secca, gonfiori ventrali, scarso appetito, sudorazioni, rossori, allori, stordimenti, vertigini. Con questo non intendo affatto spaventarti. Parlare chiaro a volte aiuta a capire meglio cosa è e chi è il nemico da combattere e da vincere.
FLUIDIFICANDO IL SANGUE SI OSSIGENANO I TESSUTI
A tuo vantaggio, ricordo qui che persino l’ansia depressiva e schizofrenica può essere guarita del tutto. Come? Sempre agendo sul fattore citato alla chiave-vincente numero 4, ossia sulla viscosità del sangue, autentica maledizione del genere umano. Ogni aumento di viscosità e di grasso nel sangue porta inevitabilmente a una caterva di problemi in campo pancreatico, epatico, biliare, e comporta sempre una Oxygen Deprivation, una carente ossigenazione dei tessuti.
L’INSIDIA COSTANTE DELLE VACCINAZIONI
Quanto al vaccino anti-influenzale che ti ha causato la crisi, pare che tu abbia molti buoni motivi per lamentarti. Non bastavano i pazienti morti subito dopo la somministrazione del vaccino, pare che si tratti di una ventina segnalati prima che calasse la coltre del silenzio. Ora si scopre anche che il vaccino antinfluenzale non solo fa molto male ma è pure del tutto inefficace nei riguardi dei virus che vorrebbe inibire o distruggere. Ovvio che la cosa non mi sorprende. Quando mai le vaccinazioni prevengono le malattie? Quando mai non arrecano danni immediati e rischi futuri?
MICRORGANISMI AMICI E PARASSITI DA CONTRASTARE DURAMENTE
Perché scagliarsi poi contro i batteri che sono i nostri soci e ci ripuliscono dell’unico danno prodotto dai nostri virus endogeni, che è l’ostruzione meccanica dei vasi e dei capillari, causando così il celebre calo di vitalità sintetizzato da Arnold Ehret con la formula V=P-O (vitalità uguale potenza meno ostruzione). Perché scagliarsi contro i virus che, ben lungi dall’essere esercito di mostri in belligeranza stabile col genere umano, sono frammenti di noi medesimi, detriti cellulari in fisiologico ricambio? Gli unici microrganismi da contrastare duramente sono i parassiti intestinali, capaci di sottrarci il cibo buono che assumiamo.
IL LINGUAGGIO CERVELLOTICO ED ALLUCINANTE DEI MONATTI
La notizia ha causato polemiche e preoccupazione negli Stati Uniti. Il ceppo predominante in circolazione al momento negli Usa sarebbe, nel linguaggio cervellotico e allucinante della medicina monatta, una forma mutata del virus H3N2. Eppure i responsabili della salute pubblica, sia in Usa che qui in Europa, continuano a invitare la popolazione a vaccinarsi, in quanto il vaccino potrebbe fornire teoricamente protezione incrociata, diminuendo la durata della malattia. Roba da incrociare le dita e di comprarci degli amuleti. A quando il recupero della logica e del buon senso?
ANSIOLITICI CARICHI DI EFFETTI PERVERSI
Come suggerisce il termine, gli ansiolitici sono farmaci che abbassano i livelli d’ansia. Alcuni tra questi sono utilizzati in modo specifico per indurre il sonno, e in tal caso sono indicati anche col termine di ipnoinducenti, ipnoinduttori o ipnotici. Gli ansiolitici della classe delle benzodiazepine sono i farmaci in assoluto più usati al mondo, dopo i comuni anti-infiammatori. Ansia, attacchi di panico, gravi e persistenti difficoltà a prendere sonno, sonno disturbato da frequenti risvegli notturni, hanno come conseguenza stanchezza, irritabilità, difficoltà a svolgere il proprio lavoro. In generale provocano un peggioramento della qualità della vita.
ASSUEFAZIONE E CRISI DI ASTINENZA ALL’ORDINE DEL GIORNO
Il miglior modo di affrontare i problemi di ansia e panico non è certo quello di fare uso di ansiolitici. Ricordiamoci che le benzodiazepine provocano, più di altre sostanze psicoattive, dipendenza fisica e psicologica, assuefazione, ovvero bisogno di aumentare la dose per sentirne gli effetti, nonché crisi di astinenza e difficoltà a liberarsi dall’abitudine dopante. Tant’è che una brusca interruzione del trattamento con Rivotril, Tavor, Lexotan, Valium, En, Minias, Xanax e simili non è affatto consigliabile, e si deve optare per la gradualità. La sospensione veloce delle benzodiazepine può provocare ansia, insonnia, irritabilità, nausea, cefalea, palpitazioni, tremori, sudorazione, dolori muscolari, vomito, intolleranza alle luci e ai suoni, difficoltà a pensare e ad esprimere le proprie emozioni.
RECORD MONDIALE DELL’AUSTRALIA
L’Australia vantava il record mondiale di consumo analgesici nel 1967, con 40 grammi a testa o 200 pasticche a testa. La seconda era la Svizzera, con 22 grammi/anno pro-capite. Terza era la Svezia che, per sua fortuna, perse poi posizioni grazie a restrizioni imposte dal governo sull’uso della phenacetina e sui farmaci contenenti analgesici. In USA il livello era di 7 grammi/anno procapite. Non ho i dati odierni, ma c’è da immaginare che la situazione non sia di certo migliorata, visto che il consumo di queste sostanze è dovunque in crescente aumento.
SOPPRESSORI DI SINTOMI AL PARI DELLE COMUNI ASPIRINE
Da rilevare che gli analgesici non curano alcunché. Sono dei semplici e banali soppressori di sintomi, con l’aggravante di causare effetti indesiderati. Un po’ come l’aspirina che porta sollievo temporaneo ma che causa nel contempo inibizione dei globuli bianchi e caduta delle protezioni immunitarie. L’Australia Kidney Foundation sostiene da anni che la causa di tanti fallimenti renali in quel paese è causata dall’uso indiscriminato di compresse anti-dolorifiche. L’aspirina rimane anche la maggiore causa di avvelenamenti mortali tra i bambini. I consumatori più fanatici di queste compresse sono non a caso le donne e quindi anche le mamme!
DANNOSITÀ ACCERTATA DELLO XANAX
I danni degli analgesici, e pertanto anche dello Xanax, sono rilevanti:
- Nefrite, con tanto di insufficienza renale, quella che porta dritti alla emodialisi e poi al trapianto renale,
- Ulcere peptiche,
- Emorragie gastroenteriche,
- Anemia,
- Ferrocarenza,
- Cancro vescicale,
- Cancro renale, prova ne è che le donne che prendono regolarmente questi farmaci rivelano una incidenza di cancro al rene 10 volte superiore alla media,
- Peggioramento di eventuali disordini agli occhi, dove si richiederebbe una intensa fornitura di ossigeno, cosa impossibile con le diete alto-proteiche e alto-grasse dei paesi occidentali e dell’Australia.
INTEGRAZIONI AL SERPLUS COMPLEX PERFETTAMENTE INUTILI
Quanto al Serplus Complex, esso viene usato per integrare l’alimentazione quando l’intestino, logorato da stress, farmaci e additivi alimentari, non riesce a ricavare dalla dieta tutto il triptofano necessario alla sintesi di serotonina. Il Serplus è un nutraceutico naturale il cui principio attivo è l’alfa-lattoalbumina. Caratteristica peculiarie di questa proteina è il suo elevato contenuto di triptofano, unico precursore della serotonina. Andando a dormire presto, catturando raggi solari mediante la retina, respirando più azoto naturale, sfruttando bene il ciclo circadiano assimilativo (dalle 20 alle 4 am), si accumulano scorte di melatonina nella ghiandola pineale e poi si ottiene la somatotropina, proteina della crescita, a costo digestivo zero.
ABBONDANZA DEL TRIPTOFANO IN NATURA
Molte sintomatologie neurologiche sono dovute a deficit di serotonina cerebrale. La più nota è la depressione. Dal 1970 la terapia farmacologica della depressione si basa sul potenziamento della serotonina cerebrale. Il deficit di serotonina cerebrale peggiora l’aggressività, il nervosismo, l’affaticamento, la depressione, l’umore, l’ansia, l’insonnia, le cefalee, il dolore cronico. Da sottolineare però che Madre Natura non è mai avara e spilorcia. Il triptofano si trova infatti in tutti i vegetali crudi. I semi di sesamo in particolare hanno un contenuto doppio rispetto alla carne. Non dimenticare poi piante come il biancospino, l’ortica, la salvia e la menta per le tisane, e nemmeno cavolo e crescione ottimi sia per la depressione che per gli acufeni.
UN FARMACO DA NON PRESCRIVERE IN MODO DISINVOLTO
Parliamo infine del farmaco Pregabalin. Trattasi di un antiepilettico-anticonvulsivante che trova indicazione specifica nel trattamento del dolore neuropatico centrale e periferico. È commercializzato da Pfizer col nome commerciale di Lyrica in dosaggi che partono da 25 mg fino a un massimo di 300 mg. Viene utilizzato anche contro il disturbo d’ansia generalizzato, e contro il dolore neuropatico periferico causato da complicanze dell’algodistrofia. L’Algodistrofia, altrimenti nota anche con il nome di sindrome da dolore regionale complesso (CRPS), è una patologia rara che si manifesta con dolore alle estremità degli arti, quindi interessa principalmente mani e piedi. Solitamente compare in seguito ad un trauma.
CRISI DI ASTINENZA E GRAVI DEPRESSIONI
In seguito alla sospensione del trattamento con pregabalin o Lyrica può comparire una sindrome da astinenza. Il trattamento con pregabalin è stato associato a cambiamenti dell’umore, a comparsa di depressione fino a ideazione e comportamenti suicidari. Sulla base dei dati disponibili, l’uso di un farmaco antiepilettico aumenta il rischio di pensieri e comportamenti suicidari di circa 2 volte rispetto al placebo. Tale rischio può manifestarsi già dopo una settimana di terapia e si mantiene per 24 settimane. Il pregabalin è stato pure associato ad episodi di scompenso cardiaco in pazienti con malattia cardiovascolare.
PRIMO PASSO ELIMINARE GLI PSICO-FARMACI DAL PRIMO ALL’ULTIMO
Tornando a te, cara Lucia, ho voluto spiegarti la pericolosità dei farmaci che stai assumendo e sui quali non mi pare che ci sia da parte tua sufficiente contrarietà. Il primo passo per guarire e progredire sta nella consapevolezza relativa alle sostanze che assumiamo. Ci tenevo a dirtelo. Tutte le malattie depressive, incluso l’insonnia, vengono in genere attribuite dai medici a fattori psico-nevrotici, per cui si procede alla prescrizione disinvolta di psicofarmaci.
DISORDINI FUNZIONALI DA PROBLLEMI DIGESTIVI
I risultati sono ovviamente disastrosi e fallimentari perché la vera causa di queste alterazioni è dovuta a disordini funzionali del sistema nervoso, del fegato, dei reni e del cuore, in conseguenza di gravi e prolungati disturbi digestivi. Le fermentazioni e le putrefazioni generano dei vapori, dei miasmi intestinali la cui natura leggera ed ascendente li fa convogliare verso la testa alla ricerca di una via di fuga attraverso gli orifizi della parte superiore, alterando il normale funzionamento degli organi sensoriali, come udito e vista, e di quelli cerebrali.
STRATEGIE IDROTERAPICHE A FAVORE DEL SONNO E DELL’APPETITO
Per contrastare queste fermentazioni e questi fenomeni servono aiuti alla circolazione con frizioni fredde al risveglio, servono bagni genitali sul bidè, eventuali cataplasmi notturni di fango termale sul basso ventre, bagno freddo di due minuti a piedi e gambe seguito da bagno tiepido prima di coricarsi, camminate rilassanti giornaliere di almeno un’ora, associate a respirazione sbuffante e ventrale, eventualmente con l’aiuto di racchette da trekking. Con questi stratagemmi il sonno arriverà di certo, e col sonno anche l’appetito e la forza. Chi non dorme non avrà mai una sana voglia di mangiare le cose giuste.
CURARE L’ORECCHIO CON TUTTE LE ATTENZIONI POSSIBILI
Concludo col punto cruciale del tuo orecchio sinistro. Le morbosità che che cercano sfogo tra gli orifizi del cranio, danno luogo dicevamo ad affezioni agli occhi, al naso, alla gola e all’udito. Quando la parte malata dell’orecchio è quella esterna, il caso non è pericoloso. Se invece è compromessa la parte mediana, con processo infiammatorio del timpano abbiamo già ronzio, fruscio e sordità. Se poi l’infiammazione è nella parte interna il pericolo aumenta in quanto il processo infiammatorio potrebbe estendersi al cervello, dando luogo a meningite o a encefalite.
UNA SCOMMESSA DI FRONTE AL MONDO
I rimedi per l’acufene esistono comunque. Innanzitutto normalizzare la digestione del paziente, riattivando tutta l’attività emuntoria-secretoria-eliminatrice che coinvolge sistema epatico-biliare, intestino, reni e sistema cutaneo. Consigliata l’applicazione del vapore con ebollizione in acqua di 4 foglie di eucalipto da convogliare all’interno dell’orecchio per semplice caduta. Tale applicazione si applica fino a totale guarigione, che in genere si risolve con una abbondante suppurazione. Per il resto, mi pare di averti dato una panoramica adatta ad innestare la marcia della ripresa. La tua autoguarigione è per me una scommessa da non perdere nel modo più assoluto. Una scommesso di fronte a te, a me medesimo e ai tanti che ci seguono. Niente scherzi pertanto!
TESINE DA LEGGERE
- Dermatite atopica e straordinaria cura della non-cura a Bellinzona
- Sclerosi multipla in crescita esponenziale
- Neurinoma dell’acustico, droghe, voci e sindrome di Ménière
- Triptofano, serotonina e pineale contro occhiaie, sottopeso e depressione
Valdo Vaccaro
ciao
alcune cose le condivido ,altre sono esagerazioni dimostrabili come gli effetti collaterali di alcuni farmaci come lo xanax(cerca di evitare lo stesso atteggiamento che spesso hanno i medici di spaventare se no si ricade nello stesso calderone che spighi bene!)..Infine non per essere critico ma che ti costava oltre alla laurea in filosofia e naturopatia prendene pure una in biologia o chimica (non per forza medicina che sono d’accordo spesso di biologia e chimica e farmacologia,ne sanno poco)tutto quello che scrivevi sarebbe stato piu fondato…Anche sui vaccini la penso come te ma non per partito preso ma in maniera scietifica,quindi è importante che ogni affermazione che fai sia dimostrabile scientificamente(e piu di una che hai fatto non lo è)se no poi arriva il critico e ti boccia tutto buttando via l’acqua sporca col bambino…
ciao
marcello
Stabilire una credibilità scientifica basata su pezzi di carta chiamati diplomi e lauree è una pratica sviante che non posso condividere. Per quanto la mia laurea in Economia venga dall’Università degli Studi di Trieste, ottimamente reputata in Italia, il paragone non regge con la Bocconi. Nemmeno Bologna, Padova, Normale di Pisa, Sapienza di Roma se la cavano meglio, occupando posizioni che vanno dal duecentesimo al quattrocentesimo posto sulla scala mondiale delle referenze, precedute dai grandi campus americani, dagli atenei inglesi, svizzeri, persino singaporiani e giapponesi. Stesso discorso per filosofia e naturopatia. Già , ma niente medicina e, gravissimo, niente biologia nel mio palmares. Nessuna appartenenza alla Accademia delle Scienze e tanto meno nessun Nobel in vista, salvo che l’interesse e i sequestri subiti dai Nas e dalle Belle Arti non costituiscano dei Riconoscimenti di Alto Valore e Significato.
Non sono affatto contro i vaccini per partito preso o per moda, come dici, dimostrando di conoscermi poco e male. Sono contro i vaccini per profonde convinzioni, per esperienze dirette, e per un bagaglio di conoscenze biologiche che non coincidono necessariamente con le troppe ipotesi contrabbandate per dogmi scientifici dalle Scienze Asservite. L’innocenza batterico-virale è una delle basi fondamentali della Scienza Igienistica. Non esistono Biologie Divinizzate in grado di scalfire le Leggi di Madre Natura. Sono apertissimo a cambiare opinione su qualsiasi cosa, non appena qualcuno mi porta qualcosa di più scientifico e convincente di quanto sostengo.
Pretendo troppo se chiedo di essere valutato per ogni mia singola affermazione, per la mia impostazione globale, per il non essere sul libro paga di nessuno, per il buon senso e la veridicità misurata sul campo e non sulla base di ipotesi cervellotiche e affascinanti che però non reggono al rigore della logica e alla prova dei fatti? Chiedo troppo se chiedo di essere valutato per quello che sto producendo e affermando da una vita, e per quello che sto promulgando da oltre 10 anni tramite il blog, i miei libri e la mia Scuola?
Non mancano al mondo studiosi e ricercatori seri per i quali ho il massimo rispetto. So cosa significa lavorare, studiare di giorno e di notte, sudare sui libri, sostenere esami e fare ricerca. Tuttavia il mondo brulica di scienziati con tanto di laurea fine a se stessa. Come rilevato da Peter Duesberg ottantenne e docente di biologia molecolare e cellulare a Berkeley, messo in croce per aver dimostrato in modo puntuale-dettagliato-scientifico l’inconsistenza e l’iniquità di tutta la questione Aids-Hiv, la scienza non è affatto una questione di unanimità e ancor meno di opinione maggioritaria. Le verità scientifiche emergono da individui isolati e liberi che vanno controcorrente, più che da scienziati di nome ma non di fatto, inquadrati ed allineati al potere e alla nomenklatura ufficiale.