LETTERA
UN CONSIGLIO SULLA SINDROME ANGIO-OSTEO-IPERTROFICA
Buonasera, cercando su internet ho trovato la Sua pagina web ed ho constatato che riceve mail da diverse persone che chiedono il suo aiuto e il suo parere. Perciò ne approfitto per chiederLe un consiglio su una malattia che mi riguarda personalmente. All’età di 10 anni mi è stata diagnosticata la Sindrome di Kleppel-Trenaunay-Weber. Ho letto molto in proposito ultimamente e quindi penso di aver capito di cosa si tratta.
VOGLIA DI FARE QUALCOSA E DI VINCERE IL MIO DISAGIO
Al tempo i dottori, non sapendo come agire, consigliarono ai miei genitori di non fare nulla finché l’arto colpito da ipertrofia non avesse finito di svilupparsi e così hanno fatto. Oggi ho 23 anni e vorrei fare qualcosa per migliorare la mia situazione. Non ho fastidi particolari, però sono 10 anni che non faccio nessun esame. Sinceramente mi sento a disagio con me stessa e cerco di mostrare la mia malattia il meno possibile alle altre persone per paura del giudizio degli altri e perchè mi sento diversa, anche se tutti a modo nostro lo siamo.
COME PROCEDERE E QUALI ESAMI FARE
Quello che Le chiedo è in che modo secondo Lei dovrei procedere? Dovrei fare qualche esame? C’è qualcuno che sia competente con malattie del genere e che potrebbe aiutarmi? In attesa di una Sua risposta ne approfitto per ringraziarla e porLe i mie più cordiali saluti.
Joana
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RISPOSTA
PARLIAMO DI SINDROME MALFORMATIVA DI UN ARTO INFERIORE
Ciao Joana, L’anomalia definita Kleppel-Trenaunay, pur essendo malattia rara, è una delle sindromi malformative degli arti più frequenti. Localizzata di solito ad un solo arto inferiore, comporta alterazioni combinate e complesse della rete venosa, linfatica e capillare. Clinicamente sono evidenti varici congenite distribuite spesso sulla superficie laterale dell’arto, voglie più o meno estese e gigantismo dell’arto stesso. A volte si associano anomalie delle vene profonde.
PROBLEMA DI GONFIORI BENIGNI DELLA PELLE
Nella versione differenziata e definita Klippel-Trenaunay-Weber, si parla di malattia malformativa congenita rara, caratterizzata da gonfiori benigni della pelle, derivati da 1) Raggruppamento di capillari sanguigni, 2) Aumento eccessivo del tessuto spugnoso e delle ossa degli arti, 3) Vene varicose.
MALATTIA DI TIPO EVIDENTEMENTE VASCOLARE
La sindrome di Klippel-Trenaunay-Weber, o sindrome angio-osteoipertrofica, è dunque una malattia congenita vascolare, caratterizzata da vene varicose e da iperaccrescimento asimmetrico degli arti in seguito a malformazione dei vasi sanguigni. Tali malformazioni riguardano i punti di collegamento tra arterie e vene all’interno dell’arto interessato. L’entità della discrepanza nella lunghezza tra gli arti può essere lieve fino a raggiungere o superare i 10 centimetri. In genere, questa discrepanza si evidenzia durante l’infanzia o l’adolescenza. Altre manifestazioni possono essere presenti, come per esempio nevo cutaneo, dilatazione delle vene superficiali, allargamento degli arti, dermatiti, ulcere, emorragie, ipertermia.
LA MEDICINA SVENTOLA BANDIERA BIANCA
La medicina confessa di non avere la più pallida idea sulle cause reali di queste sindromi. Le ipotesi di malattie genetiche sono cadute del tutto. Prevale dunque tuttora una sorta di non-inteventismo forzato e atipico in campo medico, dove la tendenza a intervenire prevale in genere su tutto il resto. Non Cura della Non-Cura tipica della Health Science, tanto per intenderci, ma piuttosto Non-Cura per totale mancanza di idee. La soluzione chirurgica viene scartata per la tendenza del corpo a produrre recidive.
PER GUARIRE SERVE SEMPRE E SOLO CORRETTA PREPARAZIONE
Ti invito a leggere la mia tesina “Angio-osteoipertrofia o sindrome di Klippel-Trenaunay-Weber” del 10/6/12. Resto dell’opinione che rimane più che mai valido, anche in questo caso particolare, il nostro pacchetto-salute formulato in base ai principi inalterabili della Natura, tipo la legge di causa ed effetto, la legge per cui il corpo non va mai contro se stesso, la legge della remissione spontanea e dell’autoguarigione, a patto di favorire le tendenze corporali e di non mettere i bastoni tra le ruote ai meccanismi guaritivi interni. Se avrai poi la costanza, la pazienza e l’umiltà di studiare le mie tesine anche partendo dall’ultima, e di leggere pure i miei libri circolanti, ti metterai nelle condizioni ideali per migliorare la tue condizione ed anche per risolverla del tutto con un minimo di buonasorte aggiuntiva, sempre necessaria ed auspicabile.
IL PROBLEMA STA TUTTO NEL SANGUE ALTERATO
Ho adottato da anni la massima di Padre Taddeo di Wiesent, secondo il quale “Nessuno muore mai di cardiopatie o di altre qualsivoglia malattie comuni o rare, ma tutti muoiono di sangue guasto”. Come ogni tessuto ed organo del corpo, anche le ossa devono la loro formazione e la loro nutrizione al processo sanguino del corpo. Pertanto, ogni malattia e ogni anomalia delle strutture fosse è sempre una conseguenza dell’alterazione del sangue.
CATTIVE DIGESTIONI ED INSUFFICIENZA RENALE E CUTANEA
Come si altera il sangue? Mediante cattive digestioni che causano deficiente eliminazione delle tossine attraverso intestino, reni e sistema cutaneo. Se le malattie in questione appaiono in età precoce, esse riflettono impurità del sangue prese dai genitori. I nomi di queste malattie sono rachitismo, deviazioni colonna vertebrale, scoliosi, dismetria, bacino inclinato, male di Pott, osteite, osteomielite, periostite, osteocondrite, tubercolosi ossea, tumore bianco, osteoartropatia ipertrofizzante o sindrome di Klippel-Trenaunay-Weber.
RIMEDIO PRINCIPE RIMANE UNA CORRETTA FORMULA DEL SANGUE
In tutte queste patologie occorre pertanto migliorare radicalmente il ricambio del sangue del malato mediante la normalizzazione della digestione e la riattivazione dei processi di eliminazione-tossine della pelle, dei reni e degli intestini. Aria pura, sole, movimento, pensiero positivo e alimentazione crudista rimangono il rimedio principe per queste anomalie che miglioreranno e scompariranno solo e sempre depurando e perfezionando la formula del sangue.
NIENTE FARMACI E NIENTE BISTURI
Sangue che dovrà, tramite digestioni sistematicamente leggere e virtuose, ridiventare fluido, sano, vitale e purificato, e non più grasso, denso, lipo-tossico e melmoso. Obiettivo del tutto impossibile da ottenere coi farmaci e con gli interventi chirurgici. Ne consegue che dovrai rimboccarti una buona volta le maniche e diventare l’artefice della tua guarigione.
Valdo Vaccaro
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