LETTERA
PER RISOLVERE I PROBLEMI OCCORRE PRIMA COMPRENDERLI
Buona Sera Valdo. Mi trovo nuovamente a chiedere un suo consulto. Ho abbracciato il tuo schema nutrizionale da qualche mese a questa parte, ma già da tempo ho imparato ad ascoltare il mio corpo ed i suoi messaggi, e quindi a dargli dei significati ben precisi. Però c’è una cosa che accade, un messaggio che il mio corpo mi manda, ma che non riesco a capire. Ovvio che, se non capisci un fenomeno non riesci a sfogliarlo e a risolverlo.
PESANTEZZA DI STOMACO DA ASSUNZIONE DI ANGURIA, MELONE ED UVA A PRIMA MATTINA
Questa problematica non mi è nuova, mi è capitata spesso anche prima di diventare vegan-crudista tendenziale. La mattina quando mi accingo a far colazione con un frutto acquoso e dolce come ad esempio l’anguria, o l’uva o il melone, ho una strana reazione a livello interno dopo circa 10-20 minuti. Sento un peso forte a livello dello stomaco, con dolore fastidioso e battito del cuore accelerato. Solitamente la cosa è sempre relativa al quantitativo di frutta che mangio. Limitando la quantità la reazione è meno forte.
DISTENDENDOMI PER QUALCHE MINUTO LA SITUAZIONE MIGLIORA
A volte sono costretto a distendermi per qualche minuto per far sì che passi più velocemente, concentrandomi sulla respirazione. La cosa porta anche ad un’accelerazione del movimento intestinale, facendomi evacuare una seconda volta o comunque dandomi un senso di liberazione.
C’ENTRA FORSE L’INDICE GLICEMICO DA RIPULIZIA NOTTURNA?
Noto che la cosa è aggravata se mi metto fretta nel mangiare, o se sono in ritardo. Ho sempre pensato che la cosa fosse ricollegata all’indice glicemico, ossia alla glicemia da risveglio e da digiuno. Cosa pensa di questa reazione? Ho visto giusto sulla glicemia? Secondo lei come dovrei comportarmi in merito? Capisco che ci sono situazioni molto più gravi, dove la gente teme a volte per la sua vita, ma vorrei ugualmente avere un suo parere riguardo la mia problematica.
Un saluto e un ringraziamento speciale per il suo lavoro, per la sincerità e la trasparenza nel rispondere.
Thomas
*****
RISPOSTA
L’ANGURIA DIFFICILE DEL MATTINO NON È CASO RARO
Ciao Thomas. Non è affatto la prima volta che qualcuno si lamenta sugli effetti pesanti che frutta tipo l’anguria o il melone o l’uva producono se assunti a digiuno. L’inconveniente non succede a tutti, ma comunque le tue ipotesi non sono lontane dalla realtà.
UNA QUESTIONE DI CICLO CIRCADIANO
In armonia coi cicli circandiani, il ciclo notturno assimilativo, dovrebbe assimilare per tutte le 8 ore che vanno dalle 8 pm alle 4 am del mattino. Ma se uno ha fatto una cena non troppo pesante ed impegnativa, il lavoro assimilativo si semplifica e si accorcia, realizzandosi già nelle 4 ore che vanno dalle 8 alla mezzanotte.
L’ASSIMILAZIONE NORMALE DI 8 ORE SI RISOLVE IN SOLE 4 ORE
Terminato in anticipo il lavoro assimilativo, restano dunque libere altre 4 ore che il corpo, nella sua saggezza funzionale, non spreca. Le utilizza anzi al meglio sotto la solita regia dell’ipotalamo, del sistema immunitario e dell’intelligenza intestinale, coi suoi vasi linfatici distribuiti opportunamente nell’area. In pratica il corpo gioca a quel punto le sue carte ripulitive e ribilancianti.
SCATTA LA REMISSIONE SPONTANEA E IL DIGIUNO AUTOMATICO NOTTURNO
Si tratta di ore residue da sfruttare. Ecco allora che scatta il digiuno notturno spontaneo, implicante pure una mini-fase eliminativa. Siccome la gente è generalmente impregnata di veleni accumulati in precedenza, nonché di incrostazioni fecali e di miasmi risalenti, questa fase digiunistica obbligata e questa crisi eliminativa susseguente, si trasformano in momento particolarmente critico.
MOMENTO CRITICO MATTINIERO CON CORTISOLO ALTO E ALTRI FENOMENI DI CONTORNO
Momento critico mattiniero con conseguenze liberatorie a livello di cortisolo alto, di esaurimento margini di tolleranza ai veleni, di scatto fenomeno allergici, di difficoltà digestive, per cui il tutto si tramuta nelle sofferenze e nelle problematiche citate di primo mattino, dove al materiale liquido in espulsione si va ad aggiungere il materiale liquido dell’anguria facile alla fermentazione.
Valdo Vaccaro
il discorso è molto semplice: l'uva, il melone e soprattutto l'anguria, sono frutti acquosi e dunque particolarmente "depurativi", vale a dire scatenano la detox (crisi eliminativa) più dell'altra frutta. Naturalmente a condizione che si sia "intossicati" e che dunque vi sia bisogno di un lavoro di pulizia e di manutenzione/riparazione. Fatti questi lavori, il corpo reagirà in tutt'altro modo alla frutta acquosa, non accusando alcun disturbo. E' stato così anche per me, è una cosa normalissima.
Quanto ai capperi, il problema non sono i capperi, ma il sale, di cui sei ghiotto e da cui sei dipendente (e questo vale anche per l'olio). Naturalmente il sale fa malissimo, è un veleno potentissimo ed è pure cancerogeno, quindi vedi un pò tu.
Aggiungo a quanto di giustissimo scritto da Valdo e Francesco che anche il consumare frettolosamente i pasti, magari pensando agli impegni che ci attendono, non giova al corpo ed ai processi digestivi/assimilativi. Occorre maggior relax. Aprezzare ogni singolo boccone masticandolo lentamente. Cit. "Bevi il tuo cibo e mastica la tua acqua".
Sempre disponibile ai dubbi dei neofiti…. grazie mille Valdo e grazie anche a Francesco ed Era…. Mi avete fatto capire che anche questo è solo un modo del mio corpo di eliminare tossine….. Alla prossima