LETTERA
GRAZIE VALDO
Ciao Valdo! E prima di tutto grazie! Scrivo da Roma, le do te tu perché la vedo come un padre, zio e amico, e non come medico o venditore di pozioni e medicine. Da quando ti seguo, circa 3 mesi, mi sento sempre meglio e solo con le cose che si trovano in natura.
PROBLEMI DA QUANDO AVEVO 6 ANNI
A sei anni, per una banale caduta mentre giocavo a pallone, finisco rovinosamente su un tubo e causo la rottura della milza con emorragia interna. Quindi via milza. Da lì sono cresciuto con i medici che mi dicevano di mangiare molta carne rossa per i miei scarsi globuli rossi e le mie precarie difese immunitarie. Sempre sotto peso o magro, sempre un po’ inappetente, mi tenevano lontano dallo sport perché pensavano che mi potessi affaticare troppo.
A 40 ANNI STITICHEZZA, SINDROME DI GILBERT E ANGIOMA EPATICO DI 3CM
Così iniziò il mio calvario tra stitichezza e Gilbert. Oggi ho 40 anni e grazie a questa alimentazione Vegana e poco tendete al crudo per il momento, riesco ad andare in bagno tutti i giorni e qualche volta anche 2 volte. Digestione migliorata ma la fitta che ho al fegato ancora c’è. I medici dicono essere colpa dell’angioma e delle aderenze. Infatti dalla TAC si scopre un angioma di 3 cm nel settimo segmento. Hanno provato anche a bucarmi per vedere di che cosa era fatto. Per fortuna non ha sanguinato, altrimenti avrei pure dovuto andare sotto i ferri o i feri in romanesco.
DETOX E PROBLEMI SOCIALI
Per i problemi fisici ho avuto e ho tuttora mal di testa, debolezza, tachicardia. Una volta ho provato anche a fare un digiuno di 24ore più le 8 della notte precedente e ho provato un po’ di paura la mattina seguente perché avevo tachicardia, tremore e mani gelate. Sono corso subito a farmi una spremuta e ho ripreso a mangiare regolarmente a pranzo, ma sempre vegan. Ho le unghie macchiate di bianco e, problema più grande visto che faccio un po di palestra e corsa, è la perdita di peso. Ho cercato anche leggendo sulle sue tesine di integrarmi con pappa reale la mattina e lievito di birra prima dei pasti ma gonfia solo la pancia. So che è tutto normale ma detto da lei è un altra cosa!
CIRCONDATO DA DURA CRITICA FAMILIARE
Ultima cosa e credo più importante è la mia situazione con tutta la famiglia, coi miei genitori, mia moglie, mia figlia, e peggio ancora coi miei suoceri che hanno cresciuto i propri figli alti belli e in salute mediante bistecche e filetti. Ho tutti contro. Purtroppo loro nn possono capire come mi sento perché da fuori vedono solo una persona che perde peso, mentre interiormente io ho più forza, resistenza e sicurezza! Mi aiuti lei dr Vaccaro!
LA MIA ATTUALE ALIMENTAZIONE
Cresciuto con la buona e pesante cucina romana e amante dei fritti formaggi e delle minestre di legumi, non avuto altre cattive abitudini tranne un po’ di sigarette da giovane quando ne fumavo 15/25 al giorno, e proteine in polvere per la palestra. Oggi però mi alimento così:
- Mattina acqua e limone tiepida e spremuta di 5/6 Arance e 4/5 Kiwi o estratto della stessa frutta con aggiunta di zenzero
- Metà Mattina: Cereali muesli senza glutine (grano saraceno, quinoa soffiata, miglio, riso soffiato, uvetta, mele essiccate, lamponi secchi e mandorle) con latte di soia
- Pranzo: Antipasto di insalata di lattuga con finocchi, carote, ravanelli, pomodori e cipolla. Poi piatto unico con riso integrale, fagioli, ceci o misto legumi, e infine una manciata di mandorle e noci
- Cena: molto simile al pranzo, con secondo di verdure e patate cotte o al vapore. Tutto con pochissimo sale, niente zuccheri e, quando posso, il più biologico possibile.
RISVEGLIO NOTTURNO DOPO 3/4 ORE
Da quando ho cambiato abitudini nel cibo non dormo più benissimo anche rispettando tutte le regole. Niente caffè, niente e cole vino, niente cibo dopo le 9. Mi sveglio però quasi tutte le notti con il cuore in gola e qualche volta con molta aria nella pancia verso le 3 o le 4, a seconda dell’orario che sono andato a dormire. Forse, come dice Cocca, abbiamo più energie del dovuto e quelle che non occupiamo più con la digestione se ne vanno dritte al cervello, trovando a volte pensieri anche brutti che vengono pure amplificati. In effetti sogno molto di più di prima e avvolte faccio brutti sogni che interrompono il mio sonno proprio in quell’orario. Da cosa dipende tutto questo?
FIGLIA CELIACA DI 7 ANNI
Nella famiglia la mia bambina è celiaca dall’età di 2, lo abbiamo scoperto perché non cresceva e non digeriva il latte artificiale. Noi genitori con tutte le analisi comprese quella della genetica non siamo predisposti. Leggendo in giro per il web, il dr Mozzi dice che, chi ha il Gilbert o un angioma epatico, li ha grazie ai cibi con glutine e a tutti i cereali che lo contengono. Cosa ne pensi? Grazie ancora per tutto quello che fai e ti mando un caloroso ed affettuoso abbraccio.
Walter T. da Roma
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RISPOSTA
DOVREBBERO TUTTI FARE IL TIFO PER TE, ANZICHÉ BOICOTTARE LA TUA LODEVOLE IMPOSTAZIONE IGIENISTICA
Ciao Walter. Le affermazioni di Mozzi mi paiono troppo schematiche e troppo legate alle sue solite teorie sui gruppi sanguigni. Nel caso tuo personale sei stato ovviamente molto sfortunato nel perdere la milza in età adolescenziale. L’insonnia delle prime ore del mattino, ovvero nella parte finale del ciclo circadiano assimilativo, deriva dal fatto che il tuo corpo approfitta della nuova energia a disposizione del sistema immunitario per condurre un breve digiuno decodificante notturno. La situazione migliorerà più avanti. Meriti grande appoggio nel tuo attuale tentativo di ripristino normalità e benessere. Trovo di pessimo gusto che nell’ambito familiare ci sia tutta questa avversione nei riguardi delle tue scelte di vita virtuosa. Ti posso solo consigliare di tener duro nonostante tutto.
SINDROME DI GILBERT CON DIFETTOSA CLEARANCE DELLA BILIRUBINA
La sindrome di Gilbert è un disordine del metabolismo della bilirubina, un pigmento giallo-arancione derivato dal catabolismo dei globuli rossi invecchiati o danneggiati. Questa condizione, descritta per la prima volta da Gilbert e Lereboullet nel 1901, è piuttosto diffusa, tanto da interessare il 5-8% della popolazione di razza caucasica. Si manifesta generalmente dopo la pubertà ed è più frequente negli uomini rispetto alle donne. Il più delle volte è patologia innocua e priva di sintomi, mentre l’aspettativa di vita è assolutamente normale. La sindrome di Gilbert è caratterizzata da una difettosa clearance della bilirubina. Diminuisce, in pratica, la capacità del fegato di metabolizzare questa sostanza, che di riflesso aumenta le proprie concentrazioni in circolo. Nelle persone che soffrono di sindrome di Gilbert si registra pertanto una lieve iper-bilirubinemia indiretta.
SINTOMI
La sindrome di Gilbert è caratterizzata da iper-bilirubinemia cronica indiretta e modesto ittero, il tutto senza che ci sia clinicamente identificabile una qualsivoglia causa di malattia epatica morfologica o funzionale. I sintomi più comuni della malattia di Gilbert comprendono stanchezza, debolezza, vaghi dolori addominali, dispepsia, anoressia, disappetenza, lieve colorazione gialla delle sclere oculari e della cute, e quindi ittero. È importante notare che tali sintomi sono comuni ad altre e ben più gravi malattie, come epatiti, cirrosi, ostruzioni dotti biliari e tumori epatici o pancreatici. In circa il 40% dei soggetti con sindrome di Gilbert si evidenzia inoltre una riduzione della vita eritrocitaria media, con i globuli rossi che maturano e si ricambiano in anticipo.
IL CATABOLISMO DELL’EMOGLOBINA AVVIENE NELLA MILZA
Alla fine della loro normale vita media (circa 120 giorni), gli eritrociti vengono rimossi dalle cellule del sistema di fagocitosi mononucleare, soprattutto nella milza, dove avviene il catabolismo dell’emoglobina. La caratteristica fondamentale dell’emolisi è la riduzione della vita media eritrocitaria. Si ha anemia emolitica quando la produzione midollare non riesce più a compensare la ridotta sopravvivenza eritrocitaria. Se la milza è ingrandita, ci può essere intrappolamento o sequestro di eritrociti anche se normali. Gli eritrociti gravemente danneggiati o quelli rivestiti da anticorpi freddi o da complemento (C3) vengono distrutti in circolo o nel fegato che, per il suo notevole flusso ematico, è molto efficiente nel rimuovere le cellule danneggiate.
EMOLISI INTRAVASCOLARE ED EMOGLOBINURIA
L’emolisi intravascolare è rara. Si ha emoglobinuria quando l’emoglobina Hb rilasciata nel plasma supera la capacità legante l’Hb delle proteine di legame plasmatiche, per esempio l’aptoglobina. L’Hb viene riassorbita dalle cellule tubulari renali dove il Fe è convertito in emosiderina, che in parte viene riutilizzata e in parte giunge nelle urine con lo sfaldamento delle cellule tubulari. L’identificazione dell’emo-siderinuria nel prelievo delle urine fresche permette di evidenziare un’emolisi intravascolare.
ANGIOMA EPATICO OD EMANGIOMA
L’angioma epatico, o emangioma, è una tumore benigno del fegato costituito da un agglomerato di vasi sanguigni. Queste neoformazioni sono abbastanza frequenti, soprattutto nella fascia di età tra i 40 e i 50 anni. Non evolvono mai in maligne e, nella maggior parte di casi, sono del tutto asintomatiche. Di solito l’angioma epatico viene scoperto a seguito di esami come TAC ed ecografie addominali fatte per altra ragione, e può essere singolo o multiplo, trovarsi all’interno dell’organo (emangioma cavernoso), o in superficie (emangioma capillare).
IMPORTANZA DI MANTENERE IL TUMORE BENIGNO ENTRO DIMENSIONI ACCETTABILI
Quando il tumore sia di ridotte dimensioni, cioè sotto i 5 cm, non crea alcun problema. Quando invece sia grande o si accresca rapidamente, allora può diventare sintomatico provocando disturbi come nausea, inappetenza e dimagrimento, difficoltà digestive, senso di pesantezza epigastrica e dolore nella parte superiore destra dall’addome. Per prevenire e ridurre le dimensioni dell’angioma, si può seguire una dieta depurativa che stimoli l’attività epatica e al contempo e renda il sangue più fluido, contrastando la formazione di ristagni venosi.
CARCIOFI, FINOCCHI E ORTICHE VERDURE DA PRIVILEGIARE
Tra gli alimenti consigliati ci sono soprattutto le verdure amare, come il carciofo ed il finocchio, la cicoria, il tarassaco, gli asparagi, gli agrumi e tutti gli ortaggi ricchi di vitamina C e di antiossidanti. Straordinarie poi le ortiche some sgrassanti ineguagliabili del sangue denso! Verdure da consumare crude o cotte al vapore o sotto forma di centrifugati e succhi freschi (di pomodoro, di carote, di rape rosse, succo di mirtilli e fragole, succo d’uva, succo di ciliegie, succo di mela e limone). Altre risorse amiche del fegato sono avocado, crescione, fagiolino, malva, mela, melanzana, oliva, orzo, patata, prugna, ravanelli, ribes.
EVITARE GLI ADDENSATORI DEL SANGUE
Da evitare o ridurre, invece, tutti quei cibi che tendono ad addensare il sangue facilitando la formazione degli emangiomi, come le carni rosse speziate o insaccate, gli alimenti conservati, in scatola e liofilizzati, le pietanze salate e il sale aggiunto, ma anche lo zucchero semplice, il latte vaccino e i suoi derivati. È importante anche bere molta acqua oligominerale, come le acque termali epatodepurative. Evitare tutti i farmaci non strettamente necessari, come da esempio gli antinfiammatori FANS da banco. Una dieta sana e variata, e attività fisica non troppo intensa sono sempre un toccasana per la salute del fegato.
Valdo Vaccaro
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