LETTERA
UN PARERE SULL’ANEURISMA
Egregio Dottore, un mio cliente ultrasessantenne, terrorizzato dalla chirurgia, soffre di un aneurisma che gli dicono essere indispensabile operare. Vorrebbe un suo parere, io di più non so, non essendo medico ma il suo avvocato. La ringrazio per l’attenzione.
R.A., studio legale
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RISPOSTA
LA VIA DELLA NON-CURA
Ciao Avvocato. Medico non sono nemmeno io. E tantomeno faccio il guaritore. Per chi ama incasellare la gente, appiccicandole addosso una etichetta, mi accontento di essere un libero ricercatore salutista che non cura e non prescrive, ma che si limita a dare istruzioni, possibilmente di serie A e non sub-mediche o sotto-mediche, in linea con la Health Science di radice pitagorico-ippocratica. Nessuna concorrenza verso la super-legale e super-divinizzata medicina, visto che percorriamo la via alternativa della non-cura e della non belligeranza contro i sintomi, ovvero la via della remissione spontanea assistita e dell’autoguarigione. Via che ammette le cure farmacologiche e chirurgiche della medicina, ma soltanto nei casi di vera emergenza.
DEFINIZIONE GENERALE DI ANEURISMA
Per aneurisma si intende dilatazione patologica permanente della parete di un vaso sanguineo, generalmente un’arteria. Il tratto colpito risulta indebolito e può dilatarsi fino a rompersi, determinando un copioso sanguinamento. Gli aneurismi più pericolosi sono quelli che coinvolgono le arteriole dell’encefalo, dove possono causare un ictus, o quelli dell’aorta, che possono causare un’emorragia fatale entro pochi minuti. Anche risparmiando ipotesi estreme e pessimistiche, un aneurisma di grosse dimensioni può impedire la corretta circolazione sanguigna e favorire la formazione di trombi e coaguli.
ARTERIOSCLEROSI ED IPERTENSIONE
Gli aneurismi sono spesso causati da patologie come le vasculiti, come ad esempio la sindrome di Marfan che rende i tessuti connettivi più deboli. È bene ricordare poi che, con l’avanzare degli anni, le pareti dei vasi perdono di elasticità e sono più soggette a dilatazione. Le cause più frequenti che promuovono la formazione di un aneurisma sono l’aterosclerosi e l’ipertensione.
MIGLIORIAMO DUNQUE LA NOSTRA FORMULA DEL SANGUE
Sappiamo da lunga data come la pressione sanguigna sia in stretta relazione con la funzionalità cardiaca, la massa sanguinea, la viscosità del sangue, l’ampiezza e la restrizione dei vasi. Se caricato di sostanze estranee, il sangue si altera nei suoi componenti e, dallo stato fluido ideale e normale, passa al disastrante stato viscoso.
EVITIAMO L’IPERTENSIONE
L’alta pressione rivela infatti lo stato di impurità acuta del fluido vitale. Nervosismo, stress, costipazione, eccessi alimentari, eccessi di lavoro, portano all’ipertensione. L’alcol, il tabacco, il caffè, il sale, lo zucchero, portano tutti nella sbagliata direzione. Ristabilendo la digestione con una dieta a base di frutta ed insalate crude senza sale, con 2-3 bagni freddi ai genitali e una stimolazione cutanea di tipo idrico-freddo-ripetitivo sul corpo, chiamata lavaggio del sangue, da farsi ogni giorno per un’ora circa, Manuel Lezaeta (1881-1959) garantiva una guarigione entro una settimana. E non erano promesse di marinaio.
FIDIAMOCI DI PADRE TADDEO E DI MANUEL LEZAETA
Non a caso, Lezaeta aveva imparato tutto da un certo Padre Taddeo di Wiesent (1858-1926), magnifico fraticello bavarese, autore tra l’altro di una massima diventata precetto e principio immortale ed universale per chi ha a cuore la parola salute. “Nessuno al mondo muore di cardiopatie o di altre malattie killer, tutti muoiono di sangue guasto”.
SCONFIGGERE IL SANGUE GUASTO È UNA PRIORITÀ ASSOLUTA
Sangue guasto, per chi ancora non lo sapesse, significa sangue denso e viscoso, sangue non fluido e non circolante al meglio. Sangue che si ottiene sempre e solo mediante una serie continua e coerente di digestioni facili e brevi, tipiche dei menu sobri, semplici e vitali di chi aderisce al vegetarian-crudismo tendenziale. Diciamo pure che le diete basso-proteiche di stampo pitagorico, dalle quali prendiamo ispirazione, rappresentano la vera alternativa ai farmaci ed alle chirurgie.
ERBA CAVALLINA IN GRANDE EVIDENZA
Una delle tante carte vincenti di Padre Taddeo era l’equiseto, ossia l’umile e comune erba cavallina.
L’equiseto viene impiegato per il rafforzamento del tessuto connettivo. La notevole presenza di silicio ne fa un ottimo rimedio per chi ha problemi articolari ed ossei. La pianta, con le sue sviluppate radici assorbe dal terreno numerosi sali alcalini e questo spiega la sua potente attività remineralizzante. L’azione diuretica si ottiene principalmente dal semplice decotto, mentre l’azione emostatica è superiore se si utilizza il succo della pianta fresca.
UN AUTENTICO PRODIGIO DELLA NATURA
Le parole di Padre Taddeo a favore dell’equiseto sono significative. “L’azione di questa umile pianta è più che prodigiosa, e sarebbe interminabile voler elencare le stupende guarigioni effettuate con essa. Per contusioni, gonfiori, ferite, piaghe putride o cancerose, il rimedio più efficace sotto ogni punto di vista è il lavaggio con l’acqua ottenuta dal decotto di coda cavallina ed il cataplasma con la polpa o pasta della stessa, ottenuta maciullandola in un mortaio”.
VEGETALI CONTENENTI SILICIO
Ovvio che l’armamentario vegetale va ben oltre una singola pianta. Altre fonti di silicio le troviamo nella lattuga, asparago, tarassaco, ravanello, cipolla, spinaci, cetriolo, fragola, segale, miglio, orzo, patata, girasole, zucca, sedano, cavolfiore, ciliegia, albicocca, fico, pomodoro, carota, anguria.
DEPURATIVI, DIURETICI E DRENANTI
Quanto a diuretici e depurativi naturali del sangue, le troviamo generose nel mirtillo, ortica, finocchio, carciofo, cavolo, cavolino di Bruxelles, bietola, aglio, rafano, ravanelli, crescione, melone, pungitopo, portulaca, silene, malva, bardana. Un diuretico risolvente sta pure nelle foglie del mirtillo.
RIMEDI CONTRO L’IPERTENSIONE, L’ATEROSCLEROSI E L’OMOCISTEINA
Per l’aterosclerosi possiamo ricorrere alle alghe, ananas, aglio, rosa canina, germe di grano, arancia, cavolo, ciliegie, dolcetta o valerianella, fragola, girasole, mela, mirtillo, noce, pomodoro, prugna, porro, segale, soia. Per l’ipertensione arteriosa contano le alghe, fragole, oliva, riso, segale, ginseng, liquirizia, ribes, uva. Per l’omocisteina niente di meglio che le bietole (beta vulgaris) e gli spinaci.
PREPARAZIONE CULTURALE ED ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ
Ma occorre darsi un minimo di preparazione salutistica, occorre capire e condividere al meglio le scelte che facciamo, occorre impegnarsi di persona prendendosi in proprio ogni responsabilità. Vietato dunque delegare la propria salute agli altri, chiunque essi siano, per quanto bravi e celebrati essi siano. La cosa vale ovviamente anche nei nostri confronti, soprattutto nei nostri confronti, privi di tutele legali e di supporti istituzionali come siamo.
ISTRUZIONI E NON CURE
Per quanto ci riguarda, non possediamo sfere di cristallo e ancor meno bacchette magiche. Non vendiamo fumo e non illudiamo con facili promesse. Cerchiamo di dare una mano alla gente che ce lo chiede. Le nostre sono istruzioni e non cure. Istruzioni e non terapie. Con l’applicazione coerente del nostro formidabile pacchetto salute, deducibile da una lettura regolare delle tesine pubblicate sul blog, si possono sicuramente contenere e limitare i danni prodotti dalle varie patologie, evitando i farmaci ed evitando, nei limiti del possibile e del buon senso, le soluzioni invasive tipo chirurgie e trapianti. Nessun legame e nessuna collusione con Big Pharma da parte nostra. Totale e gratuita collusione con gli strumenti autoguaritivi del corpo, ossia con l’impareggiabile team medico interno che sta in ciascuno di noi.
TESINE DA LEGGERE
- Vasculite dei grandi vasi o morbo di Horton
- La vasculite, ossia la poliarterite microscopica PAM
- Aneurisma dell’aorta ascendente
- Ipertensione, valvola bicuspide e dissezione aortica
- Sindrome di Marfan, abbassamento pressione e crudismo
Valdo Vaccaro
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