Sintetizzo qui di seguito notizie di Agroecologia che interessano tutti i consumatori italiani di pasta alimentare. Il documento mi arriva da un amico affidabile oltre che ricercatore prestigioso e noto docente universitario di agroecologia, come il prof Giuseppe Altieri. Le analisi su pasta Barilla, Voiello, De Cecco, Divella, Garofalo, La Molisana, Coop e Granoro presentano sensibili livelli di Glifosate, Cadmio e micotossine Don. Per non mangiare queste porcherie è necessario acquistare solo Pasta Biologica certificata, nella cui etichetta ci sia scritto “Agricoltura Italia”-
ESISTONO PRATICHE INCIVILI CON MISCELAZIONE DI GRANI CONTAMINATI
La prassi di miscelare grani contaminati con grani privi di contaminazione al fine di ottenere partite mediamente contaminate (sia pur entro i limiti di legge) è vietata. La legislazione europea dal mese di agosto 2016 vieta l’uso di glifosato in pre-raccolta per il grano duro, precedentemente autorizzato anche in Italia (dal 2014) per questa pratica incivile e disumana, che mette a rischio la base della dieta mediterranea.
In Italia, però, il glifosate si continua a usare in pre-semina e sotto le coltivazioni arboree, contaminando in ogni caso le acque e i raccolti (primo residuo rilevato in tutta Italia dalle analisi ISPRA), con conseguenze inevitabili sulla salute umana. E, nonostante il glifosate non sia compatibile con gli obblighi di agricoltura integrata su tutto il territorio nazionale (ai sensi del D.lgs 150/2012), trattandosi di un mezzo chimico che sostituisce le lavorazioni meccaniche di taglio dell’erba o l’interramento della stessa prima delle semine, questa porcheria è ancora inserita nei disciplinari di agricoltura integrata delle regioni italiane, che viene addirittura finanziata coi fondi europei agro-climatico-ambientali dei Programmi di Sviluppo Rurale delle regioni, cioè coi soldi delle nostre tasse destinati all’Agricoltura Biologica e alle tecniche eco-compatibili sostitutive di quelle chimiche.
GLIFOSATE VIETATO PER LEGGE DELLO STATO
Il glifosate è quindi, di fatto, inutile, pericoloso e pertanto vietato dalla legge. E nonostante sia ancora in commercio per autorizzazioni precedenti (anche per uso pre-raccolta dei cereali, es. Roundup Platinum) non è possibile utilizzarlo, nel rispetto dei principi costituzionali (ovvero da sempre, visto che la Costituzione è del 1949) e delle norme di legge attuali e derivate.
Anche la Monsanto credo ne sia consapevole, visto quello che scrive nella scheda tecnica del glifosate, come di seguito riportato, in cui cerca di liberarsi dalle responsabilità sull’uso del prodotto (La Monsanto e le sue società controllate non garantiscono circa la completezza e precisione dei dati. L’informazione è data a condizione che le persone che la ricevono ne verifichino l’aderenza alla scopo prima di utilizzarla. In nessun caso MONSANTO Company o sue società controllate sarà responsabile per danni di qualunque natura che risultino dall’uso o dall’affidabilità di queste”).
Occhio anche agli altri Disseccanti, come il Carfentazione, autorizzato per disseccare le Patate prima dei raccolti e per “spollonare i frutteti”, inseriti nei disciplinari di agricoltura integrata obbligatoria, ovviamente in modo illegittimo, antiscientifico e pericoloso per la salute.
Giuseppe Altieri
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ANALISI DI LABORATORIO
MICOTOSSINE DON, GLIFOSATE E CADMIO NEGLI SPAGHETTI
Ormai lo dicono le analisi, quelle vere che non mettono le stellette, come fa Altroconsumo, ma attribuiscono dei numeri reali ai contaminanti più pericolosi presenti quotidianamente sulle nostre tavole. In tutte le marche sono presenti Don, Glifosate e Cadmio entro i limiti di legge per gli adulti. Almeno due marche di spaghetti superano i limiti di Don per la tutela della salute dei bambini. Confermata attività di miscelazione tra grani esteri e nazionali. Solo il piombo è risultato assente dalle analisi. Dubbi sul marchio di Puglia: garantisce per davvero il 100% dell’origine del grano?
Se le marche più blasonate e diffuse nel Paese contengono tracce di questi contaminanti, sia pur entro i limiti di legge, vuol dire che ogni italiano ne assume piccole dosi giornaliere attraverso pasta e altri derivati del grano. E non c’è affatto da stare tranquilli specie se si considera l’effetto combinato che queste sostanze potrebbero provocare insieme, anche a bassi dosaggi. Cosa prevede il principio di precauzione? Ci sono prove che l’effetto sinergico di più contaminanti a basse dosi non faccia danni alla salute?
MISCELAZIONI TRA GRANI ITALICI E GRANI ESTERI CONFERMATA
Dal Test GranoSalus, almeno due marche, Divella e La Molisana, superano i limiti che la legge impone per i bambini sul DON. Ma la coopresenza di Don, Glifosate e Cadmio negli spaghetti Barilla, Voiello, De Cecco, Divella, Garofalo, La Molisana, Coop e Granoro 100% Puglia, rivela un’attività di miscelazione tra grani esteri e grani nazionali vietata dai regolamenti comunitari.
I grani duri del Sud non dovrebbero presentare queste sostanze pericolose! Il condizionale è d’obbligo, perché se un marchio come Granoro 100% Puglia presenta tracce di questi contaminanti, beh, c’è qualcosa che non funziona nel disciplinare della Regione Puglia che ha concesso in licenza d’uso il marchio alla ditta Granoro e negli stessi controlli della Regione. La prassi di miscelare grani contaminati con grani privi di contaminazione al fine di ottenere partite mediamente contaminate (sia pur entro i limiti di legge) è vietata dall’ Europa.
ANALISI SU PASTA BARILLA E PASTA VOIELLO
Barilla e Voiello sono due paste dello stesso gruppo. Presentano, rispettivamente, per ciò che riguarda la micotossina DON 161 ppb (parti per biliardo) e 180 ppb. Per il glifosate rispettivamente 0,102 milligrammi per kg e 0,050 milligrammi per kg. Sul cadmio presentano 0,032 milligrammi per kg e 0,036 per kg. Il piombo, per fortuna, non è presente. Questo significa che Barilla e Voiello utilizzano grani duri esteri, anche se Voiello dichiara di utilizzare solo grani italiani (varietà Aureo e Svevo).
ANALISI SU PASTA DE CECCO
Gli spaghetti della De Cecco presentano 80 ppb di micotossine DON, 0,052 milligrammi per kg di glifosate e 0,042 milligrammi per kg di cadmio. Anche la De Cecco utilizza grano duro straniero.
ANALISI SU PASTA DIVELLA
Gli spaghetti Divella presentano 381 ppb di micotossine DON, 0,110 milligrammi per kg di glifosate e 0,044 milligrammi per kg di cadmio. Anche la Divella usa grano duro estero e questi spaghetti sono fuori norma per i bambini.
ANALISI SU PASTA GAROFALO
Gli spaghetti della Garofalo presentano 199 ppb di micotossine DON, 0,062 milligrammi per kg di glifosate e 0,021 milligrammi per kg di cadmio. Anche la Garofalo acquista grano duro estero.
ANALISI SU PASTA LA MOLISANA
Gli spaghetti de La Molisana presentano 253 ppb di DON, 0,033 milligrammi per kg di glifosate e 0,035 mg per kg di cadmio. Anche la Molisana acquista grano duro estero e si presenta fuori norma per l’alimentazione dei bambini.
ANALISI SU PASTA A MARCHIO COOP
Questi spaghetti presentano 128 ppb di micotossine DON, 0,013 di glifosate e 0,027 di cadmio. Anche la catena di distribuzione Coop si fa preparare la pasta fatta con grano duro estero.
ANALISI SU PASTA GRANORO 100% PUGLIA
Granoro 100% Puglia. Anche questa pasta presenta 99 ppb di micotossine DON, 0,039 di glifosate e 0,018 di cadmio. Anche questa pasta paresia fatta con l’aggiunta di grano duro estero.
COS’È IL CONTAMINANTE DON
La presenza del DON (Deossinivalenolo), in particolare, sarebbe la spia dell’utilizzo di grani esteri anche in quelle marche che assicurano in etichetta di aver utilizzato per la preparazione degli spaghetti solo grani italiani al 100%. Il DON è un composto tossico prodotto da alcuni funghi appartenenti al genere Fusarium. In particolari condizioni ambientali, quando la temperatura e l’umidità sono adatti, questo fungo può produrre micotossine. Avviene nel Canada e in tutte quegli areali umidi al di sopra del 45° parallelo, dove non ci sono le condizioni naturali per la coltivazione del grano duro. Infatti, questa micotossina entra nella filiera alimentare attraverso grano contaminato quasi sempre di provenienza estera. La presenza di DON negli alimenti e nei mangimi può essere nociva per la salute umana e degli animali potendo causare effetti diversi di vario tipo. Secondo lo IARC, il Don è stato catalogato a livello 2B come probabile sostanza cangerogena.
Di solito la pasta realizzata esclusivamente con i grani del Sud è priva di questa micotossina, grazie alle condizioni climatiche secche. Dai dati forniti dalla U.S. Weath Associates oltre il 50% del grano (CWAD Canadese) prodotto nel 2016 ha un livello di DON pari a 4700 ppb e dai dati forniti dal Canadian Grain Commission circa il 73,6% del loro grano (CWAD N° 3) presenta danni da fusarium.
COS’È IL GLIFOSATE
È uno degli erbicidi disseccanti più diffuso al mondo. Il glifosato viene ampiamente usato in preraccolta negli USA e Canada nelle coltivazioni di grano duro, per favorirne la maturazione artificiale, con conseguente presenza di residui nel grano raccolto e nelle farine che ne derivano. La legislazione europea dal mese di agosto 2016 vieta l’uso di glifosato in pre-raccolta per il grano duro, ma dal Test GranoSalus emerge la presenza di Glifosate nella pasta, a dimostrazione che il divieto operante in Italia viene bypassato dai pastifici ricorrendo alla miscelazione con grani contaminati extra-Ue, di cui si celebrano solo gli aspetti reologici (tenori proteici, indice di glutine, indice di giallo, ecc). Di solito la pasta realizzata esclusivamente con i grani del Sud è priva di questo erbicida, grazie alle condizioni climatiche seccagne che fanno maturare naturalmente il nostro grano. L’Agenzia per la ricerca sul cancro IARC (OMS) di Lione ha classificato il principio attivo come un “probabile cangerogeno per l’uomo”.
COS’È IL CADMIO
Il cadmio è un metallo pesante che penetra nell’ambiente sia da fonti naturali, come le emissioni vulcaniche e l’erosione delle rocce, sia dalle attività industriali e agricole. Si trova nell’aria, nel suolo e nell’acqua e, in un secondo tempo, può accumularsi nelle piante e negli animali. Il cadmio è tossico innanzitutto per i reni, ma può causare anche demineralizzazione ossea ed è stato classificato come cancerogeno per gli esseri umani dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro. Gli alimenti rappresentano la principale fonte di esposizione al cadmio per la popolazione di non fumatori. Cereali e prodotti a base di cereali, verdure, noci e legumi, radici amidacee e patate, come pure carne e prodotti a base di carne sono quelli che contribuiscono maggiormente all’esposizione umana. Alti livelli sono stati riscontrati anche in altri alimenti (ad es. alghe, pesci e frutti di mare, integratori alimentari, funghi e cioccolato), ma siccome essi vengono consumati in minor quantità, non vengono considerati fonti importanti di esposizione.
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CONSIDERAZIONI DELLA GRANOSALUS
ANALISI SCONVOLGENTI
Sono arrivate e sono state pubblicate sul sito di GranoSalus i risultati delle analisi sulle otto marche di pasta più note del nostro Paese. La pasta industriale, c’era da aspettarselo, contiene glifosato (o glifosate) e micotossine DON. E contiene anche il cadmio, metallo pesante che non è certo un toccasana per la salute umana. Sono questi, in estrema sintesi, i dati che emergono dalle analisi su alcune marche di pasta italiane volute da GranoSalus, l’associazione che raccoglie produttori di grano duro di tutte le Regioni del Mezzogiorno d’Italia e tanti consumatori. Le analisi sono state effettuate da un laboratorio estero.
Le marche di pasta industriale analizzate sono: Barilla, Voiello, De Cecco, Divella, Garofalo, La Molisana, Coop e Granoro 100% Puglia. Se le marche più blasonate e diffuse nel Paese contengono tracce di questi contaminanti, sia pur entro i limiti di legge, vuol dire che ogni italiano ne assume piccole dosi giornaliere attraverso pasta e altri derivati del grano. E non c’è affatto da stare tranquilli, specie se si considera l’effetto combinato che queste sostanze potrebbero provocare insieme, anche a bassi dosaggi.
INTERVISTA A SAVERIO DE BONIS, PRESIDENTE DI GRANOSALUS
Interessante anche questa intervista Saverio De Bonis, presidente di GranoSalus: “L’UE non tutela la salute degli italiani”. Dal Test GranoSalus, almeno due marche, Divella e La Molisana, superano i limiti che la legge impone per i bambini sul DON, leggiamo sempre nel sito di GranoSalus. Quindi l’affondo: “Ma la coopresenza di Don, Glifosate e Cadmio negli spaghetti Barilla, Voiello, De Cecco, Divella, Garofalo, La Molisana, Coop e Granoro 100% Puglia, rivela un’attività di miscelazione tra grani esteri e grani nazionali vietata dai regolamenti comunitari”. Le analisi riguardano otto marche di pasta nazionali. La prossima mossa di GranoSalus dovrebbe essere l’analisi della pasta prodotta artigianalmente nel Sud Italia.
I grani duri del Sud non dovrebbero presentare queste sostanze pericolose! si legge sempre nel sito dell’associazione. Il condizionale è d’obbligo, perché se un marchio come Granoro 100% Puglia presenta tracce di questi contaminanti, beh, c’è qualcosa che non funziona nel disciplinare della Regione Puglia che ha concesso in licenza d’uso il marchio alla ditta Granoro e negli stessi controlli della Regione. Insomma, la Regione Puglia presieduta da Michele Emiliano non ne esce bene. Anzi. Perché quello che avviene in questa Regione non è esattamente un esempio da seguire.
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COMMENTO
Che dire? Un motivo in più per abbuffarsi di fragole, di erbe selvatiche, di ciliegie non appena arrivano. Un motivo in più per ridare importanza e dignità al proprio orto, seminando le proprie patate, il proprio radicchio, le lattughe, i pomodori, i cetrioli, e tutto quello che si riesce a coltivare in proprio. Un motivo in più per incrementare la percentuale di frutta e vegetali crudi.
Consiglio vivamente di andare tutti sul sito del prof Giuseppe Altieri e di seguire le sue recenti interviste. Parlo non di un docente qualsiasi, ma di uno dei maggiori esperti in tema di agroecologia, uno specialista che il mondo trasparente ci invidia. Avrete modo di capire meglio cosa significa alimentarsi con prodotti Ogm. Avrete modo di capire come e perché la Monsanto sia la più grossa lobby di corruzione mai vista e mai creata nella storia. Avrete modo di capire il perché del fallimento di 700 mila aziende agricole, e del suicidio di 120 mila agricoltori in India, a causa degli Ogm e del Round-up.
Valdo Vaccaro
il glifosato è stato trovato in 9 marche di birra tedesche e in 11 tipi di miele “organico” negli USA. Se tutto va bene siamo rovinati.
Si potrebbe conoscere la fonte dell’analisi?
Ho aggiunto la fonte a fine articolo.
Pare sia una bufala, o almeno uno dei siti “sbufalatori” ha già decretato la notizia come tale. Speriamo abbiano ragione… Qualcuno ne sa di più (cioè se si tratta di bufala o meno)?
Ne abbiamo parlato nei primi commenti all’articolo di Lannes “grano radioattivo da Ucraina, Russia e Francia”. Non c’è molto da indagare. Già il prof Berrino,qualche anno fa, sollevò la questione dopo avere eseguito analisi da fare paura e poi c’è stato l’impietoso servizio di Report sulla pasta italiana spacciata per biologica.Bufala o meno questi prodotti andrebbero evitati come la peste.Anche se, ovviamente, ognuno può liberamente regolarsi come crede.