LETTERA
DALLE SREGOLATEZZE CULINARIE AL VEGANCRUDISMO
Salve, sto leggendo con moltissimo interesse i suoi libri. Dopo aver divorato il primo, mi accingo a leggere il secondo. Vorrei chiedere pareri riguardo a quello che sto vivendo in questo periodo. Dopo una vita di sregolatezze, con abuso di carne, latte, carboidrati, pesce e altre castronerie (faccio il cuoco, quindi può ben capire), tutto d’un tratto il mio corpo si è fermato e ha cominciato a chiedere sempre più frutta e verdura e, nel giro di un mese, son finito a mangiare solo ed esclusivamente crudo, visto che, ad eccezion di patate e carote al vapore, il mio corpo non ne voleva sapere di mandar giù nulla di caldo o di cotto.
CRESCITA DELLA COMPASSIONE E VAGO SENSO DI AMNESIA
Andando avanti però con questa dieta, che contava anche 4kg di frutta e verdura al giorno, ho notato un cambiamento nel pensare e soprattutto nel ricordare. In poche parole, se da una parte è cresciuta una innata compassione e rispetto per gli animali, a tal punto che quasi chiedevo perdono per ogni fetta di carne che tagliavo e che il solo odore di carne mi dava il voltastomaco (tutto successe spontaneamente, senza libri o condizionamenti), dall’altra, perdetti un po’ di lucidità e di memoria.
AD OGNI INTENSIFICAZIONE VEGANA RIAPPAIONO IL CRUCCIO E IL RINCRESCIMENTO
Rientrato a casa, pur mantenendomi vegetariano, tutto tornò alla normalità, grazie anche a famiglia e fidanzata, mentre ora, dopo essere tornato in albergo a lavorare ed aver ripreso la mia dieta crudista con tanto di estrattore, è ritornato anche quel senso di compassione intensa verso gli altri esseri viventi.
EFFETTI DEL CIBO SULLE EMOZIONI E SUL PENSIERO
Ora vorrei sapere se queste emozioni sono una cosa personale, o se un diverso approccio al cibo, e soprattutto un diverso contenuto di elementi contenuti in quello che mangio possono avere un effetto diretto sul corpo, allo stesso modo in cui la carne provoca ira, nervosismo e competizione, o una dieta ricca di avocado e olio di cocco rende le persone più ingegnose.
FUNZIONE DI COLESTEROLO E GRASSI SATURI
Vorrei anche chiederle, vista la sua cultura in materia, un parere a riguardo degli studi che dicono che il colesterolo e i grassi saturi sono indispensabili per la salute del cervello, molto più degli zuccheri.
Fabio
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RISPOSTA
ESISTE AL MONDO UNA VALANGA DI GENTE PRONTA A GIURARE CHE GLI ASINI VOLANO
Ciao Fabio. Tiriamoci intanto via dalla mente l’idea bislacca che colesterolo LDL e grassi saturi di origine animale siano benefici per il corpo o per la mente. Questa controffensiva del grassofilismo mondiale di marca americana sta ricevendo, com’è logico aspettarsi, amplia eco su internet. Fa parte delle assurdità lanciate sulla rete al fine di disorientare e confusionare un pubblico sempre ingenuo e disposto ad assorbire le bufale o comunque ad inserirle nel proprio armamentario ideologico.
TECNICHE SOFISTICATE DI MARKETING
Non importa che una cosa sia vera e sensata. Importa che la gente interiorizzi il dubbio. Se una cosa si dice e si ripete, avrà pur sempre un fondo di verità, questo è il meccanismo micidiale su cui possono contare i disseminatori di facile e gratuite menzogne. Una vera e propria tecnica sofisticata di marketing, simile a quella dei farmaci o della aspirina che incrementa la sua utilità man mano che frizza di più. Il famoso discorso del tutto e del contrario di tutto. L’utilità del colesterolo HDL è un conto, quella di burro, lardo e strutto può soltanto far sorridere. Parlar male dell’olio di palma, negativo per i pesanti procedimenti di estrazione a caldo, significa nelle vere intenzioni voler colpire gli oli vegetali in genere, incluso magari l’extravergine di oliva.
COMPRENSIBILE VOGLIA DI ACCANTONARE DEI SENSI DI COLPA
Quanto agli effetti del cibo sul pensiero, ed in particolare alle amnesie che ti accadono man mano che dai una accelerata al tuo vegan-crudismo, sono assai comprensibili. Si tratta probabilmente di un tentativo psicologico di accantonare e di mettere da parte i sensi di colpa per la carne assunta fino a poco tempo fa. Una forma di comprensibile autodifesa di fronte all’impatto improvviso e rapido col problema del cambio dieta, o se vuoi un modo per attenuare il disagio del passaggio dal carnivorismo alla limpidezza del vegetarismo.
Valdo Vaccaro
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