(Conferenza di Peschiera del Garda, 29 Maggio 2013)
PERSEGUIAMO UNO STILE DI VITA BASATO SULLA QUALITÀ
Un saluto a voi amiche e amici convenuti qui a Peschiera del Garda. Non sono qui a vendervi dei prodotti o a proporvi tecniche guaritive particolari. Non sono piazzista di qualcosa per conto terzi. Ancor meno sono un guru, un mago o qualcuno dotato della famosa sfera di cristallo. Non pretendo di cambiare il mondo. Mi basta il raro privilegio di offrire a voi tutti un pacchetto di istruzioni e dritte capaci, se applicate in modo conveniente, di modificare in meglio la qualità della vostra vita.
SCELTE COSTRUTTIVE E SPERIMENTATE
Niente salti al buio e avventurismi, niente diete fanatiche ed impossibili da seguire, né tantomeno diete farabutte e distruttive, dettate da irresponsabili interessi speculativi. Mi muovo lungo un sentiero virtuoso e sperimentato. Vi propongo scelte costruttive riguardanti il pensiero, il respiro, lo stile di vita, il controllo delle emozioni, tutti fattori determinanti per lo star bene e al top della forma psicofisica.
IL BUON INSEGNAMENTO È PER SEMPRE
Se vi portassi come omaggio una cesta stracolma di frutta profumata e maturata al sole, e una seconda cesta carica di verdure fresche di orto, contenenti tutto quello che serve per vivere sani, vi renderei leggeri e sereni per un giorno intero. Ma se vi insegnerò invece a selezionare meglio cibi, bevande e comportamenti, se vi istruirò a non avvelenare e a non compromettere i meccanismi delicati e perfetti di auto-equilibrio del vostro corpo, vi farò un indimenticabile favore non solo per oggi ma per la vita intera.
GLI AMMONIMENTI DI HEROFILO E DI ORAZIO SONO SEMPRE VALIDI
Anche perché, non dimentichiamolo mai, “Quando manca la salute la saggezza non conta, l’arte non si può esercitare, la forza della mente e dello spirito latita, e la ricchezza non ha alcun valore”. Lo disse nel 300 a.C non un cretino qualsiasi, ma un certo Herofilo, fondatore della Scuola Medica di Alessandria d’Egitto. Anche perché, parola di Orazio (65 a.C-9 d.C), “Se stai bene di stomaco e di petto, e se non sei tormentato da gotta e mal di schiena, tutte le ricchezze del re non potrebbero nulla aggiungere alla tua felicità”. Cose che ho già detto ma che non ho timore di ribadire.
TANTI BEI PROGETTI RICHIEDONO UN CORPO FUNZIONANTE
Tutti noi coviamo dei piani e dei progetti. Tutti teniamo in serbo delle ambizioni personali. L’atleta insegue il record, l’artista insegue la perfezione della sua opera, lo speculatore sogna titoli di borsa in rapida ascesa, l’accumulatore di danari punta a moltiplicare i propri lingotti, lo studente è tutto teso a superare l’ennesimo esame, il filosofo cerca libertà e autonomia di giudizio. In linea generale abbiamo tutti un fine e lo vogliamo realizzare per vivere felici e soddisfatti. Per far questo è basilare poter contare su una struttura corporale funzionante.
PROCEDIAMO CON LA MASSIMA RESA E NON COL FRENO A MANO TIRATO
In termini di termomeccanica si raggiunge il massimo quando si ha a propria disposizione un motore ad alto rendimento, in grado cioè di offrire massima resa e performance in condizioni di minimo sforzo, col minimo consumo e con la più lunga durata. Applichiamo dunque la formula di Ehret, dove V = P – O (vitalità uguale potenza meno ostruzione). Riflettiamo molto su questa formula, ed in particolare sul valore O (ostruzione), che deve essere tenuto ai minimi termini. Con l’ostruzione vicina allo zero non andiamo ad addensare il sangue e ad acidificare il sistema.
SIAMO FATTI DI ACQUA E NON DI PLASTICA O DI ACCIAIO INOX
Non dimentichiamoci che siamo fatti di acqua al 75% e che pertanto non possiamo imporre al nostro corpo una alimentazione proteica-salata-speziata-acidificante priva di acqua biologica, causa di ritenzione idrica, di precarietà nel ricambio idrico e quindi inevitabilmente votata all’insufficienza renale. Nella mia tesina “Radicali liberi, stress ossidativo e chiave flavonoica al benessere”, dell’11/2/13 ho messo in evidenza l’importanza dei flavonoidi. Vi assicuro che è un argomento da non perdere,
UN BENESSERE SU TUTTI I FRONTI
Alimentazione Naturale per un benessere su tutti i fronti, è un bel titolo. Quali sono i nostri fronti di benessere? Benessere fisico, mentale, psicologico, sessuale, economico, etico e spirituale. Ecco perché tutti cerchiamo quella cosa magica che si chiama salute, equilibrio e autostima. Non sono un guaritore. Nessuno lo è in realtà. Poco importa se medico o non medico. Se qualcuno ti dice “Ti ho guarito”, come minimo è un millantatore. Per quanto mi concerne, sono un insegnante di salute, un promulgatore di autosufficienza, autonomia e autodidattica negli stili di vita, nella prevenzione e nella terapeutica.
LE OBIEZIONI DEL CARNIVORO, DEL COTTISTA E DEL PROTEINOMANE
Ho parlato di due cesti di frutta, verdure, spighe e fiori. Colorati e profumati, capaci di portare un tocco di allegria. Eppure qualcuno potrà arricciare il naso e non ritrovare se stesso in mezzo a tanta bontà. Vuoi mettere la coscia di pollo? Vuoi mettere la fiorentina? Vuoi mettere l’hamburger e il salame? Vuoi mettere la pasta al ragù, la pizza con hamburger e mozzarella, il grana, il prosciutto, il gelato, il cioccolato, il caffè, il brandy, l’aperitivo? Quella cesta va benissimo sul tavolo, ma solo per bellezza. Pensiamo dunque al mangiare serio che è decisamente un’altra cosa! Pensiamo al menu della casa, al cibo che soddisfa, sazia, riscalda, nutre e diverte. Le carote sono belle da guardare. Mica siamo dei conigli!
LA FATALE ATTRAZIONE PER LE COSE SBAGLIATE
Abbiamo mangiato per generazioni e generazioni in un certo modo e si vorrebbe, così su due piedi, sovvertire tutto? Ha senso? O siamo tutti impazziti? A molti di voi verrà questo pensiero. Fame è fame. L’istinto è per il proteico, per il grasso, per il dolce, per il salato, per il concentrato, non certo per la banana e per la foglia verde. La fatale attrazione è per la grigliata, il cotto e lo stracotto, e non per il crudo. E allora, come la mettiamo?
DECADENZA E INTOSSICAZIONE ALL’ORDINE DEL GIORNO
Qui signori miei occorre davvero usare il cervello e ragionare con la propria testa in modo libero ed autonomo. Il fatto che milioni di persone abbiano consumato per anni cibi cotti e cibi proteici non prova affatto che si sia trattato di un buon affare. Lo stato di decadenza e di intossicazione in cui versa la popolazione mondiale la dice lunga.
PERCHÉ TANTE MALATTIE KILLER, TANTO DIABETE E TANTA DIALISI?
Perché mai le corsie degli ospedali sono intasate all’inverosimile? Perché mai aspirine, tachipirine, antidolorifici, statine, antidepressivi, cortisonici, anti-infiammatori si vendono a tonnellate nel mondo intero? Perché mai assistiamo a un aumento esponenziale delle malattie killer infarto e cancro? Perché tanta obesità, tante diete assurde, tanto diabete e tanta dialisi? Perché tanta gente che fa la fila in attesa di un organo da trapiantare o di interventi salvifici a base di cellule staminali?
RIAPPROPRIAMOCI DEI NOSTRI DIRITTI E DELLA NOSTRA CAPACITÀ DI PENSARE
A questo punto occorre da parte di tutti fare una riflessione ed una scelta di campo. Non c’è spazio per dubbi, indecisioni, tentennamenti. Non ci sono se, ma, forse. Chi si fa distrarre e confondere dalla televisione lo fa perché continua a ignorare i fatti, perché è troppo pigro per metterci del suo o perché gli manca qualche rotella.
RIFLETTIAMO SUI DATI, SULLE PROVE E SULLE CONTROPROVE
Vi ho messo a disposizione sul blog, nero su bianco, “La formidabile controprova dei Pimas“, ancora dal 2/5/09. Che volete di più? Volete la controprova personale? Fatela vivaddio. Il corpo è vostro e vi appartiene. Provare per credere. Nessuno pretende qui di essere creduto ciecamente sulla parola. Le scelte da fare sono tra carnivoro e vegetariano, tra cotto e crudo, tra cura medica invasiva e soppressiva del sintomo e non-cura igienista, nove non-cura non significa affatto lavarsi le mani e lasciare la persona sofferente nei guai. Non-cura significa rispettare il segnale del corpo. Significa non interferire coi meccanismi auto-guaritivi del sistema immunitario. Significa puntare tutto sulla ricerca dei fattori causativi ed intossicanti.
SIAMO FIERI DELLE NOSTRE SCELTE VEGAN-CRUDISTE
Abbiamo una filosofia nutrizionale fruttariana, vegetariana, vegana e crudista. Ne siamo fieri ed orgogliosi. La raccomandiamo caldamente a tutti senza eccezioni, ma con modalità e tempi applicativi di tipo flessibile e personalizzato. Nessuno intende imporre crudismo assoluto, utopistico, enigmatico ed improbabile alla gente. Troppe persone si troverebbero in difficoltà di adattamento. Esistono metodi di cottura leggera dove il 90% degli elementi nutritivi viene preservato, specie nei vegetali amidacei (patate, zucche, rape, melanzane, cereali integrali tenuti in pre-ammollo). Ognuno ha il diritto di seguire il proprio percorso evolutivo.
Pizza, pane e pasta incontrano troppo gradimento per essere contestati ed estromessi. Basterà dunque mantenerli con modalità limitate e intelligenti, e senza dover perdere nulla in termini di bontà e di gusto. Pizze sottili e digeribili, non più con la mozzarella ma con tante verdure fresche aggiunte nella fase finale della cottura. Pasta integrale non più al ragù ma al pomodoro fresco, o all’aglio-olio-peperoncino, o al pesto. Panini non più impregnati di sofferenza e di morte, con ventre e gamba di maiale addentati in modo spavaldo e disinvolto, ma farciti invece con tante verdure crude, con melanzane scottate, insaporite da pomodori secchi, olive e carciofini.
FLESSIBILITÀ E TOLLERANZA
Il mio “Schema Nutrizionale Vegano tendenzialmente crudista”, del 16/4/11, serve da traccia indicativa, per cui ognuno lo può e lo deve personalizzare secondo le proprie esigenze e i suoi gusti. Possiamo persino allargare ulteriormente la manica. Non è indispensabile essere completamente vegetariani o vegan per derivare miglioramenti e benefici. Esiste la tolleranza ed esiste il compromesso. Esiste la politica del passo dopo passo. Dipende tutto dalle posizioni di partenza e dai risultati che vogliamo raggiungere. In certi casi vale il principio del “A mali estremi, estremi rimedi”, per cui parlo spesso di tuta mimetica, di elmetto e coltello tra i denti.
ELIMINIAMO LE ABITUDINI DISTRUTTIVE
Cominciamo intanto a concentrarci sul cambiamento radicale delle abitudini distruttive, come fumare, bere alcolici, assumere dolciumi, bere caffè, o essere schiavi della proteinomania. Fissiamo come obiettivo primario una bella mangiata di frutta e verdura cruda ogni giorno, e già qualcosa dovremmo ottenere. Quanto poi al renderci corresponsabili delle atrocità giornaliere contro creature sensibili ed innocenti, meritevoli di massimo rispetto, è una cosa odiosa su cui c’è poco da ridire. In quel caso, credetemi, prima ne venite fuori e meglio è. Anche perché il Divino Fabbricante dell’universo non ama per niente chi uccide.
VENIAMO DA UNA GRANDE SCUOLA
La proposta che arriva dalla libera ed autonoma scienza igienista è veritiera, è in armonia con la natura, è scientificamente esatta, è filosoficamente corretta, è in linea col buon senso, è positiva nei risultati, è una benedizione autentica per il genere umano e per le creature che lo attorniano, oltre che per l’equilibrio ecologico del pianeta.
NIENTE BENDE AGLI OCCHI
Le teorie igieniste surclassano quelle della medicina convenzionale in logica, certezza e risultati concreti. Non esistono cure per la malattia. Quello che serve è la salute, come costruirla e come mantenerla. L’uomo che tenta di curare un disordine fisico senza conoscerne le cause è come un burattino cieco che brancola nel buio.
CUROMANIA EQUIVALE A SUPERSTIZIONE PERNICIOSA
La cura delle malattie coi criteri della medicina convenzionale non è vera cura, ma superstizione perniciosa carica di insidie. La natura delle malattie è difensiva, rimediale, eliminativa, adattiva. La malattia è già di per sé una cura. L’errore dei vari metodi terapeutici medici, omeopatici, naturopatici, non sta tanto nei metodi usati, ma proprio nel fatto che essi pretendano di curare la malattia stessa. Malattia, nota bene, che rappresenta il tentativo logico e faticoso di ripristinare la normalità secondo precisi e intelligenti schemi immunitari. Malattia amica e non nemica. Più benettia che malattia.
PRINCIPI CHIARI E NON CERVELLOTICI
Le regole dell’igiene naturale non sono poi impossibili, difficoltose o cervellotiche:
1) Non mettere niente in bocca che non sia vivo, fresco e naturale (ogni trasgressione si paga cara). 2) Respirare lungo, ritmato e diaframmatico, con adeguata attività aerobica, è basilare. 3) Dormire bene, senza aiuti farmacologici, è una priorità. 4) Disporre sempre di aria pura, di acqua leggera e di sole. 5) Prendere nota che viviamo in un mondo disegnato per farci ammalare e che, se vogliamo mantenerci sani e felici ai massimi livelli, dobbiamo diventare tutti “independent thinkers”, ovvero pensatori autonomi. 6) La salute è sempre il risultato di un vivere salubre. 7) Il corpo autoguarisce non in modo spontaneo e casuale, ma non appena gli diamo la possibilità di farlo, smettendola di mettergli i bastoni tra le ruote con cure invasive e con interferenze di ogni genere.
I PROBLEMI DEL CIBO COTTO
Che il cotto distrugga il valore dei cibi è un fatto accertato. Che le alte temperature portino a formazione di pericolosi veleni (tipo l’acrilamide, dai 120°C in su) è cosa altrettanto nota. Enzimi e lieviti, sostanze preziose degli alimenti crudi, legate al basilare gruppo-B, sono termolabili e vengono distrutte a partire dai 45 °C. La clorofilla si degrada con la cottura. Gli acidi organici utilissimi alla salute (formico, acetico, propionico, butirrico, benzoico, salicilico) svaniscono. Gli acidi non volatili (ossalico, succinico, malico, tartarico, citrico) si sciolgono nell’acqua e vanno dispersi. I minerali perdono l’organicazione e ridiventano inorganici, nemici della funzione renale. I grassi, che per nessuna ragione dovrebbero subire cotture, fondono e si idrolizzano. I glucidi caramelizzano, le molecole proteiche subiscono una flocculazione e coagulano. La degenerazione dei grassi conduce all’acreolina, ingrassante ed irritante per il fegato. Il cavolo crudo, tanto per citare un esempio, si digerisce in 2 ore, quello cotto in 4 ore e mezza.
LE FORMIDABILI REFERENZE DEL CRUDISMO
Le crudità invece presentano una formidabile lista di referenze:
1) Contengono tutti gli ingredienti per la salute, la crescita, il mantenimento e la riparazione. 2) Sono altamente digeribili. 3) Offrono energia netta a costo digestivo zero, grazie ai loro food enzyme. 4) Costano di meno e fanno risparmiare sui pesanti costi di cottura (gas, elettricità) 5) Consentono facile e rapida preparazione. 6) Permettono veloce pulizia stoviglie, piatti e lavelli. 7) Aiutano a mantenere il peso-forma. 8) Non causano malattie degenerative. 9) Soddisfano l’appetito e non inducono alla sovra-alimentazione. 10) Danno benessere ed energia disponibile, resistenza alla fatica, capacità di recupero e minore necessità di sonno. 11) Eliminano i cattivi odori corporali e l’alito pesante. 12) Risolvono le mestruazioni difficili e i fastidi della menopausa. 13) Migliorano la resa mentale, la concentrazione, la memoria, la capacità di riflettere. 14) Aiutano a mantenere la calma e la stabilità emozionale, a superare i traumi quotidiani. 15) Evitano gli sbalzi glicemici e le sovra-stimolazioni delle diete comuni. 16) Ci mettono in armonia col creatore perché finalmente ci alimentiamo secondo i suoi disegni.
MANGIARE SEMPLICE, SOBRIO E FRUGALE
Per la scienza igienista il termine “naturale” ha precisi significati. Sta per non raffinato, non adulterato, non privo di fibra, non privo di acqua biologica, non cotto e non devitalizzato. Per noi è importante non sovralimentarsi. La quantità distrugge la qualità. Una delle maggiori cause di malattia sono gli eccessi alimentari, come pure le mescole di troppi cibi in una sola volta. Una dieta bilanciata è una dieta leggera che non pretende di comprendere troppi ingredienti in un sol colpo. Essere vegan significa mangiare semplice, sobrio e frugale.
NIENTE DRAMMI E NIENTE AUTOFLAGELLAZIONI
Non colpevolizziamoci poi per dei piccoli errori, per dei cedimenti casuali, per delle trasgressioni venali, per delle compensazioni caloriche in circostanze particolari, quali le intemperie fuori stagione che rendono la zona alpina più fredda e umida della Lapponia. Non si perde la salute e nemmeno la verginità-vegana se cadiamo in un errore o in una debolezza momentanea. Se qualcuno si concede l’ovetto con gli asparagi, o il panino col formaggio crudo di malga. L’importante è rendersi conto della incongruenza e riprendere la giusta strada.
SOSTANZE INNOCENTI E UTILIZZABILI
L’igiene non cerca sostanze strane e speciali per stimolare il corpo. L’igiene cerca di sostenere l’azione del corpo fornendogli le cose essenziali e rimuovendo tutte le interferenze. Per ogni sostanza alimentare ci poniamo alcune domande-chiave: A) Il corpo la richiede? B) Il corpo la può utilizzare? C) Viene dall’albero, dal cespuglio, dalla terra? O viene invece dal macello o dalla mattanza marina? Ogni sostanza ha valore positivo o negativo in base al suo grado di innocenza e al suo grado di utilizzo.
PIÙ CHE INGREDIENTI, ELISIR DI SALUTE
Tutte le misure igieniste, come l’alimentazione semplice, il cibo naturale, lo stare attivi, l’assicurarsi il riposo, il sonno e un ambiente sereno e rilassante, il mantenere uno stato di autostima, il rispettare il prossimo, non sono in realtà semplici regole, ma autentici elisir di salute e di benessere.
Valdo Vaccaro
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