Conferenza di Arcidosso-Grosseto del 26 Agosto 2018
I NOSTRI MEETING NON SONO CASUALI
Buona serata a tutti voi. Sono grato a Giacomo Albertini, giovane talento di queste terre, per aver concepito e realizzato questo evento, in stretta alleanza con la dr Fiorenza Guarino e la HSU. Non starò a dire che questo meeting in Toscana è di speciale rilevanza. Tutti gli eventi di cui siamo stati, siamo e saremo protagonisti attivi e motivati, eventi caratterizzati da quella magica molla che si chiama entusiasmo e partecipazione, assumono significato del tutto speciale e fuori della norma.
Ho detto protagonisti e non comparse. E i protagonisti autentici di questo nostro coinvolgente percorso a tappe siete voi qui presenti, e anche i tanti che ci continuano a seguire dai vari punti del paese e da fuori. Voi in particolare che trovate la forza, la determinazione, lo spirito di sacrificio, ma anche la voglia di esserci, di partecipare, di divertirsi e di realizzarsi, di ritrovarsi assieme per dare un tocco aggiuntivo di saggezza, di scopo e di consapevolezza alla nostra esistenza. Giovani e meno giovani assieme.
Nessuno dica “Ormai è troppo tardi”. Ogni giorno e ogni ora sono preziosi per fare qualcosa di buono, per dare il buon esempio, per dedicarsi alla causa in cui si crede. Non è facile oggigiorno, e soprattutto in tempo di ultime vacanze estive, motivare della gente a muoversi e a fare centinaia di km di autostrada per dei convegni. Una ottantina di persone, oggi qui convenute alle pendici del Monte Amiata, non sono pertanto un risultato da poco.
UNA PARTITA DECISIVA E DA NON PERDERE
Qui si gioca una partita delicata e fondamentale sul tema universale della salute, intendendo per salute non certo una banale assenza provvisoria di sintomi, ma una salute radiante, convincente e coinvolgente capace di farci tremare e commuovere, capace di trascinarci e spingerci in avanti verso nuove mete e nuovi orizzonti, capace di renderci migliori e di moltiplicare non a parole ma nei fatti quei valori interiori di cui siamo portatori.
Mettere assieme persone ricche di preziosa diversità, provenienza, cultura, professione e complessità non è impresa da sottovalutare e lo sappiamo. Le acque non sono mai chete e tranquille. Ci sono vortici, correnti, scogli, onde e risacche. Ma niente ci deve spaventare. Dobbiamo affinare la nostra abilità di nuotare, navigare, venir fuori dai flutti in modo vincente. Auspico che ogni tensione ed ogni incomprensione vengano ricomposte e trovino soluzione positiva. Ci serve unità di intenti, coesione, armonia. Un pizzico di chiarezza in più, di amore in più, di senso umoristico in più e troveremo modo per superare ogni ostacolo.
Questo è il concetto del pensare in positivo, punto base per la salute relazionale. Chiarire, chiarire e chiarire. Capirsi, capirsi e capirsi. Mettersi sempre nei panni e nelle suole della controparte con la mano destra posta all’altezza del cuore. Quello che spesso a torto o in modo affrettato consideriamo il peggiore, può essere al massimo l’anello più debole della catena, ed è proprio lì che dobbiamo dimostrare la nostra maestria e i nostri attributi, la nostra capacità di riportare le cose in ordine e di recuperare anche la più ostica pecorella smarrita.
RICUCIRE LO STRAPPO
Il nostro progetto è un tentativo di riaggancio con le verità dimenticate e disperse delle origini, con le leggi immutabili ed eterne della natura, con gli insegnamenti dei grandi maestri che ci hanno preceduto. Andiamo forse alla ricerca illusoria e inconcludente della Pietra Filosofale? Ci stiamo forse comportando da irriducibili sognatori? Niente di tutto questo. Stiamo cercando di adempiere e di assolvere un compito storico. Stiamo cercando di ricucire l’enorme strappo che si è creato tra materia umana e materia divina e, in particolare, lo strappo tra materia medica e materia salutaristica-naturale o igienistica.
SALUTE TEMA INFLAZIONATO IN UN MONDO STRAPIENO DI MALATTIA
Quanti incontri sul tema salute e malattia si tengono in questo stesso istante in Italia e nel mondo? Migliaia e migliaia. Fossero efficaci e veritieri, dovremmo essere tutti sani, scattanti e felici, mentre le cose non pare vadano nel giusto verso. Migliaia di incontri per dire spesso le stesse cose trite e ritrite, contorte, cervellotiche, nozionistiche e manipolate, ammantate di arroganza e di scienza fasulla. Incontri sovvenzionati da stati, regioni e da sponsor multinazionali. Migliaia di convegni ed eventi, di dibattiti, di commissioni, di programmi scolastici e universitari, di riunioni parlamentari. La stragrande maggioranza di essi ripetitivi e noiosi, diciamo pure il 99% incapaci di lasciare traccia, pianificati solo a rafforzare lo status quo, a difendere determinati interessi, privi di qualsiasi spirito realmente e genuinamente innovativo.
DENARO E INTERESSE PECUNIARIO DOMINATORI INCONTRASTATI
Soldi pubblici buttati, energie sprecate, tempo sciupato per niente, e oggi la vita costa carissima. Perché tutto questo, e come mai tutto questo? È una questione di taglio culturale e di visione d’assieme, una questione di ispirazione, una questione di scuola giusta o sbagliata, una questione di legami e intrecci politico-commerciali, nonché la solita manfrina del dio denaro che detta legge e domina su ogni cosa, e che pretende di confinare i temi che più contano, come quello della salute, della spiritualità, della qualità della vita, in un angolo o ai margini.
ZERO SOVVENZIONI STATALI E ZERO SPRECHI DI DANARO PUBBLICO, EPPURE STIAMO LASCIANDO IL SEGNO
Che piaccia o no a coloro che si guardano bene dal sovvenzionarci e ai tanti che continuano a vederci come fastidioso fumo negli occhi, noi non siamo dei perditempo, e ancor meno siamo dei mangiapane a tradimento. Costiamo zero ai bilanci dello stato e aiutiamo le istituzioni a non sperperare soldi per cure mediche immotivate e prive di prospettive. Eppure, nessuno si è ancora mosso per dirci grazie. Apparteniamo all’1 percento e non al 99 percento. Solo che alla fine, paradossalmente e per nostra grande consolazione, è proprio l’1 percento che motiva, orienta e trascina il 99 percento, e non viceversa. Siamo gente priva di referenze e riconoscimenti ufficiali, priva di privilegi da difendere, ma carica di libertà e di autonomia di giudizio, ed è proprio per questo che siamo abituati a lasciare il segno, ed è da qui che nasce la nostra forza e la nostra vitalità.
HSU, LIBERA SCUOLA DI SALUTE IN FASE DI ESPANSIONE
Il nostro marchio distintivo è HSU-Health Science University, libera Scuola di Salute Naturale a indirizzo igienistico e a spiccata sensibilità spiritualistica. Questo meeting di Arcidosso coincide con la creazione della prima filiale esterna diretta dalla HSU e realizzata in stretta collaborazione con studenti dei vari corsi tenuti a Imola nel triennio 2016-2017-2018. Per la cronaca sarà seguito l’8 settembre, tra 2 settimane, in zona Brescia sul Lago d’Iseo, e poi il 2 Dicembre in zona Treviso. Ma c’è del fermento e ci sono delle richieste di incontri in diversi altri punti del paese. C’è voglia di sapere. C’è fame di sapere. C’è desiderio di non essere tagliati fuori.
NELL’ANTICA ROMA ESISTEVA IL CULTO DELLA DEA SALUS
Ippocrate, padre tradito e vituperato di fatto dai medici odierni, riteneva che Esculapio, figlio di Apollo e dio della Medicina, presiedesse alla salute degli uomini grazie all’intervento congiunto delle due figlie Igea e Panacea. Igea, divenuta poi Dea Salus nella mitologia romana, era il simbolo della moderazione e del corretto comportamento del vero uomo romano. Plauto diceva “Datevi da fare se volete conservare la salute!”. Per Orazio, “Uno stomaco che funziona e due arti liberi dai dolori e dalle limitazioni della gotta, valgono molto di più che qualsiasi regalo di re”.
I romani avevano molto rispetto della salute e dell’igiene. Si può dire che presso l’Impero Romano esisteva il culto della Dea Salus, mentre l’esercizio dell’arte medica era messo al bando per 600 anni di seguito. Ricordiamo che Roma era molto vicina alle satire e ai motti di Decimo Giunio Giovenale (140-65 a.C), e in particolare al “Mens Sana in Corpore Sano”, inteso come necessità di privilegiare non la vanità e i valori effimeri, ma l’armonia tra il corpo e la mente.
A ROMA SI FACEVANO LE COSE GIUSTE NEL CAMPO DELLA SALUTE
Avere tra i suoi consoli un Catone il Censore che esaltava il cavolo crudo come simbolo della salute dei romani, avere tra i propri filosofi un Marco Tullio Cicerone, una delle figure più rilevanti di tutta l’antichità romana (“Nulla al mondo è utile, salubre e conveniente se basato sulla crudeltà e sulla sofferenza del prossimo”), avere tra i maggiori pensatori un Seneca (“Concedi al corpo quanto basta per mantenerlo in salute”), e avere tra i suoi imperatori un Marco Aurelio Antonino Augusto (“Fa in modo che ogni tuo pensiero e ogni tua azione siano come fossero gli ultimi della tua vita”), dava ai romani forza, consapevolezza, motivazione e senso di responsabilità fare le giuste scelte nel campo della salute. A Roma tra l’altro, dal più povero al più ricco, la gente si lavava tutti i giorni. Non a caso, la città eterna era un continuo susseguirsi di fontane e di terme.
ACQUEDOTTI, STRADE, FOGNATURE E PONTI
Si usa dire che Max Pettenkofer (1818-1901) sia il massimo esponente dell’igienismo tedesco perché introdusse nel suo paese le fognature pubbliche. Tutto vero. Abbiamo grande ammirazione per Pettenkofer, ma i romani lo avevano preceduto in questo di ben 2000 anni. La grandezza dell’Impero Romano si rivela mirabilmente in 3 cose: gli acquedotti, le strade e le fognature. Per non dire poi le fontane, le terme, gli stadi, i teatri, i colossei e persino i vespasiani. I 9 più antichi acquedotti erogavano 992.200 mc/giorno. Per una popolazione totale di un milione circa significava 1000 litri di acqua procapite al giorno, e si trattava di acqua buona, non addizionata di micidiale cloro. Oggi i romani ne hanno a disposizione 220 litri al giorno, e gli italiani 200.
LA ROMA CAPUT MUNDI ERA DI UN ALTRO PIANETA
La situazione della Roma odierna mette in chiaro le differenze incredibili tra la Roma “viva “in superficie e quella “morta” del sottosuolo. Appare chiaro che la Roma sotterranea Caput Mundi rappresenta un monito e un confronto impari, e copre persino di ridicolo la Roma sorniona e simpatica, spesso insulsa e incasinata che sferraglia rumorosa e motorizzata sopra la sua testa, la Roma “Caput Niente” brava a destreggiarsi e a cavarsela alla giornata. Acquedotti, strade e fognature? Sì, con acque al cloro buone non da bere e nemmeno per farci la doccia, con strade all’insegna delle buche, con fognature intasate e scarichi abusivi di rifiuti persino a ridosso del Colosseo.
I NOSTRI ANTENATI LA SAPEVANO LUNGA SUL SIGNIFICATO DI SALUTE
Riprendendo il termine salute, non c’è alcun dubbio che i nostri antenati la sapessero più lunga rispetto ai tempi attuali. “Nessun titolo, nessuno scettro, nessuna ricchezza hanno il valore di una salute radiante”, e questo sta scritto in un papiro egizio del 4000 a.C. Un grande medico come Herofilo di Calcedonia, tra i fondatori della Scuola Medica di Alessandria, esprimeva meglio di chiunque altro nel 300 a.C un concetto universale di salute: “Quando manca la salute la saggezza non vale, l’arte non si può esercitare, la forza della mente e dello spirito latita, e la ricchezza non ha alcun valore”.
OGGI STIAMO RECUPERANDO I VALORI DEL PASSATO
Tornando al citato Orazio (Quinto Orazio Flacco, 65 aC-8 dC), profetizzò qualcosa di basilare: “Molte cose che sono dimenticate risorgeranno”. E oggi veniamo a sapere tante cose ben note nell’Avanti Cristo. Sappiamo che foglie e radici della cicoria selvatica e del tarassaco fanno miracoli nelle insufficienze epatiche e biliari. Sappiamo che le mele contrastano l’acido urico e i calcoli urinari e renali. Sappiamo che il rafano provoca lo svuotamento della cistifellea. Sappiamo che il radicchio rosso e variegato coi suoi composti fenolici e il suo acido cicorico è un potente anti-infiammatorio e protegge cuore e vasi sanguigni. Sappiamo che l’ortica è un mezzo infallibile per decongestionare gli organi respiratori e che cotta nel riso e nelle minestre è ottima per dissolvere la mucosità di bronchi e polmoni. Sappiamo che gli asparagi contengono prezioso glutatione, il più potente anti-radicali liberi presente in natura, impareggiabile ossigenatore cellulare ad effetto decisamente anticancerogeno (e si trova pure in fragole, patate, mirtilli, bietole, arance, avocado, carote, anguria, pesche, spinaci, radicchio). Sappiamo che i cetrioli proteggono il cervello, rinfrescano l’alito, favoriscono la digestione e abbattono tutti i dolori, non per niente erano l’ortaggio preferito ed irrinunciabile dell’imperatore Tiberio. Sappiamo che l’anguria, grazie alla sua citrullina migliora l’intelligenza e persino l’erezione, trasformandosi nel corpo in ossido nitrico e arginina, importantissimi come regolatori del flusso sanguigno e del flusso di ossigeno al cervello e agli organi vitali.
VIVIAMO IN UN MONDO DI INCOMPETENTI E DI CITRULLI
Eppure la gente se ne frega, tanto più che il termine citrullo viene usato per significare una persona sciocca e tonta. Ma la citrullina è tra le sostanze più preziose per la salute. Lo sanno troppo bene le mie intelligentissime oche che si scagliano con voracità incredibile su cetriolo, melone e cocomeri, prima ancora che sugli amatissimi radicchio e tarassaco, mele e pomodori.
NESSUNO CHE SI DECIDA ANCORA A TIRARMI UNA SCARPA
Vi terrò incollati alle vostre sedie qui per almeno un’ora. Non so come farete a resistere. Per adesso, nessuno ancora che mi tiri una scarpa per dire basta. Siete davvero eroici a resistere. Eppure, almeno su questo credetemi, non amo le lungaggini e le prediche farraginose. Sono convinto che occorre dire poche cose soltanto e non perdersi in lunghe e inconcludenti chiacchiere. Poche cose che rendano l’idea e che lascino traccia in ognuno di voi. Servono istruzioni chiare, sicure e sincere. Le parole in più sono a buon mercato, dobbiamo restringerle, selezionarle con cura, limarle, affinarle, renderle efficaci. Ovvio che sul terreno della salute fisica ed ultra-fisica si gioca il destino di tutti noi e di quelli che verranno. Ovvio che sono qui a proporvi qualcosa di eccezionale rilevanza, per tutti, per ogni essere vivente. Del resto non vedo come potrebbe essere altrimenti.
GLI ETRUSCHI NON ERANO SECONDI AI ROMANI
Sia il titolo “Alimentare la salute”, che soprattutto il sottotitolo “La scoperta di una saggezza millenaria per una salute secondo natura” sono quanto mai impegnativi e responsabilizzanti. L’area di Grosseto non è stata scelta a caso. Zona di agriturismi e di spiccata tendenza salutistica, zona di forte tradizione scientifica (Pisa, Arezzo, Lucca, Firenze, Livorno, eccetera), zona di grande spiritualità (a 200 metri dal Park Hotel esiste il primo centro buddhista Merigar del venerabile Namtai Norbu, zona di un grande passato come quello degli Etruschi, circondato tuttora di mistero. E pare che gli Etruschi si intendessero di salute in vita e in morte, sia per il corpo che per l’anima. Non erano secondi ai romani. Proprio perché erano pacifisti e preferivano fare l’amore e non la guerra, si sottomisero senza colpo ferire alla preponderante potenza di Roma (vi invito a leggere “Amore e sesso al tempo degli Etruschi” di Claudio Lattanzi).
UN ELISIR DI VITALITÀ E DI SPIRITUALITÀ
Insomma non possiamo venire da queste parti a raccontare storielle di seconda mano. Sono qui a proporvi qualcosa di esplosivo. Sono qui a proporvi un elisir vitale e spirituale, a base di cibo semplice e naturale, digeribile e innocente, a base di luce solare, pensieri armoniosi e rilassanti, a base di frugalità e sobrietà nel parlare, nel mangiare e nel bere. Abbiamo pochi segreti da svelare. Poche regole di base che vanno però capite, condivise ed applicate con coscienza, perseveranza e adattamento. Si tratta dunque di uno schema flessibile e realistico riguardante l’alimentazione (dieta vegan-crudista tendenziale, sostenibile, personalizzata in base alle proprie variabili esigenze), riguardante le scelte comportamentali di contorno o lo stile di vita, e riguardante la qualità del pensiero.
UN MESSAGGIO DI OTTIMISMO E DI SERENITÀ
Ho avuto sentore che da queste parti, Monte Amiata e dintorni, esiste ultimamente molta apprensione per la presenza intensa di mercurio, boro e persino arsenico dovuti al locale vulcanismo, presenza confermata dagli esami “gratuiti” sui capelli. Vi dirò che quel gratuiti non mi convince affatto. Nulla è gratuito a questo mondo. Poniamoci piuttosto la domanda Cui Prodest? Cui Bono? A chi giova? Spero che non giovi ai nuovi strateghi delle chelazioni chimiche, altra fronte della curomania medica di pseudo-emergenza. Invito tutti a non andare in panico come tante pecorelle spaventate. Invito tutti a rifuggire dalla controllo-mania importante ingenerata dalla invadenza terroristica sanitaria. Tutti siete dotati di lingua, gengive, alito, respiro, voglia di vivere. Questi sono i punti veri e i punti-chiave per auto-valutarsi! Invito tutti a fregarsene e a non perdersi in un bicchiere d’acqua. Tutto il pianeta è un grande vulcano. I polinesiani di Bora-Bora e delle Isole della Società tessono lodi sperticate ai loro vulcani, in quanto non solo fertilizzano i loro terreni, ma rendono pure la gente felice, dinamica, spiritualmente spumeggiante e vulcanica. Smettiamo dunque di piagnucolare e di darci per spacciati a comando altrui. Cosa dovrebbero mai dire allora taiwanesi, giapponesi e indonesiani, dove la terra trema un giorno sì e un giorno no? Chiaro che porto comunque il massimo rispetto per le sofferenze e per le vittime di tutti i terremoti.
QUESTA È UNA REGIONE RICCA E FORTUNATA E SALUBRE
Non c’è al mondo posto migliore di quello in cui si è nati e cresciuti. Da queste parti non ci sono solo ottime vigne e fantastici uliveti, ma anche magnifici boschi di faggio, quercia e castagno. Abbondano sicuramente funghi e tartufi. Castagne e farina di castagne sono risorse di eccezionale rilevanza. La polenta di castagne non ha eguali per dolcezza e salubrità. Le acque termali sono il fiore all’occhiello di queste strepitose terre di Toscana. Non parliamo poi di valori fondamentali come cultura, poesia dantesca, scienza e arte, inventiva leonardesca, arte del disegno e della pittura, arte del vivere (Chi vuol esser lieto sia, Lorenzo il Magnifico). La gente è vissuta qui, si è conformata ed acclimatata a questo tipo di ambiente privilegiato per generazioni e per millenni senza problemi, senza che nessuno pretendesse di analizzare i suoi capelli per esprimere sentenze disperanti. E ora, tutto d’un colpo, il vulcano si sarebbe incattivito e avrebbe deciso di generare tumori, squilibri endocrini e tiroiditi. Trovo malafede, assurdità, presunzione e pazzia in tutto questo. Se c’è abnorme incremento di tumori questo è dovuto sempre e solo alle aberrazioni alimentari, aberrazioni comportamentali e rimedial-curative (farmaci-vacc!ni-integratori) prescritti e imposti dal sistema.
IN OGNI CASO NON MANCANO LE VIE D’USCITA
Che nessuno cerchi falsi colpevoli, che nessuno tenti ignobilmente di imbrogliare le carte e di manipolare la realtà. Inquinamento intensivo da arsenico, mercurio e boro? Capelli appesantiti e mineralizzati oltre la norma? Facciamo pure finta che sia così. Le cose non cambiano. A maggior ragione si impone una rigorosa scelta depurativa di tipo igienistico-naturale. A maggior ragione si impone un radicale cambio di rotta onde favorire un drenaggio progressivo dei metalli pesanti e di ogni altro possibile inquinante mediante uno straordinario apporto di liquido vitale e vibrante, ovvero di acqua biologica, di succo zuccherino, di verde clorofilla. Meloni, meloni e meloni. Cocomeri, cocomeri e cocomeri. Uva, uva e uva (ho detto uva e non vino, anche se mezzo bicchiere non ammazza nessuno). Kaki, kaki e kaki, melograni, melograni e melograni, arance, arance e arance, ananas, ananas e ananas, papaie, papaie e papaie, manghi, manghi e manghi. Senza mai scordare i vostri radicchi di orto e di monte, la vostra spremuta extravergine di olive e le vostre fantastiche castagne, autentico frutto degli Dei.
NON SIAMO BASTIANI-CONTRARI PER PARTITO PRESO
Non vogliamo e non pretendiamo di essere creduti. Anzi, preferiamo che la gente sia incredula e scettica. Tuttavia la condivisione dei temi fondamentali, degli obiettivi da perseguire e dei principi etici che sottostanno alle nostre scelte diventa una sorta di collante, oltre che un linguaggio trasparente e comprensibile. Siamo consapevoli di portare avanti idee avanzate e inusitate, il più delle volte controcorrente, ma non siamo dei votati alla smodata e insanabile dissidenza, non siamo dei Bastiani Contrari per partito preso. Né ci interessa di accendere fantasie impossibili ed utopistiche di tipo bucolico.
Puntiamo al concreto, al sostenibile, al sensato, al socialmente utile. Vorremmo essere in pace ed armonia con tutti, ma questo non è possibile fin quando persistono dogmi claudicanti e inaccettabili come “il vacc!no è scienza”, “la proteina animale insostituibile è scienza”, “la malattia-sintomo nemica è scienza”, “batteri e virus mostri da annientare è scienza”. Fin quando esistono personaggi come la Beatrice Lorenzin e come Roberto Burioni, finché esistono concetti astrusi come “immunità di gregge” contrabbandati per scienza, finché medici e ricercatori seri e coraggiosi continuiamo ad essere radiati e perseguitati, capite che la lotta non è che agli inizi.
SCHEMI ALIMENTARI E SCHEMI RIMEDIALI SEMPLICI E CHIARI
Il nostro schema alimentare è di una semplicità stupefacente e verte sui cicli circadiani, oltre che sulla scala Simoneton a favore di quel cibo vivo, vibrante e radiante già auspicato dagli antichi Egizi. Il nostro schema rimediale è basato sulle Leggi Naturali e sul fatto che il corpo umano è stato concepito e costruito a regola d’arte, al punto d’essere health-oriented, per cui non va mai contro se stesso ma tende alla auto-guarigione, se solo gliene diamo la possibilità senza forzature, interferenze, intromissioni, senza offese al nostro medico interno, agli Angeli Custodi e ai delicati meccanismi del nostro sistema immunitario. Niente interventi invasivi, niente prevenzioni assurde e insidiose come i vacc!ni, niente farmaci se non nei casi di reale emergenza, niente asportazioni e mutilazioni chirurgiche. I soli interventi medici accettati sono quelli della reale emergenza, della ricostruzione accurata ed armoniosa, e del Pronto Soccorso.
TRE CICLI CIRCADIANI COME PUNTO ORIENTATIVO DI RIFERIMENTO
Ribadiamo che 3 cicli circadiani (approssimativi) di 8 ore regolano la nostra giornata: 2 cicli alimentari e uno assimilativo.
- Il ciclo ripulitivo del mattino (dalle 4 am alle 12: ciclo a prevalenza liquida dove si concentrano spremute, succhi e frutta acquosa, mentre, per chi è attivo e si alza presto e vuole acquisire peso, si accetta dopo le spremute un cespo di radicchio crudo più metà avocado più 2 cucchiai di olio di oliva e.v. più crema di olive e un tozzo di pane integrale).
- Il ciclo alimentare solido e verduriano (dalle 12 alle 20, con pranzo alle 13, 1° portata abbondanti verdure crude ben masticate, 2° portata cibo cotto a gradimento (patate, fagiolini, spinaci, peperonata, funghi, cereali, legumi, gnocchi, pizza o pasta alle verdure, minestra di verdure), 3° portata una manciata di pinoli o noci o anacardi e un paio di datteri. Tale ciclo comprende merenda di frutta acquosa tipo grappolo d’uva o dei mirtilli alle 17, e si conclude con la cena delle 19:30, idem come pranzo ma variando i componenti rispetto a pranzo.
- Il ciclo assimilativo-regolativo avviene dalle 20 alle 4 am.
STRATOSFERICA IMPORTANZA DEL CICLO NOTTURNO
Mentre nei 2 cicli alimentari, per quanto bravi possiamo essere, ci possono stare degli errori, nel ciclo assimilativo siamo nelle grinfie dei meccanismi interni e tutto avviene secondo regole precise. Il corpo lavora e si auto-regola molto di più la notte. Se abbiamo accumulato energia solare guardando senza paura e ad occhi socchiusi il sole in faccia, oltre che averne catturato raggi e luminosità attraverso i nostri 5 milioni di pori, ci ritroviamo con:
- Energia radiante solare accumulata nella retina. Se abbiamo immesso melatonina dormendo bene prima di mezzanotte e a cavallo di mezzanotte nelle ore che valgono il doppio, e se abbiamo condotto giornata rilassante mangiando bene, camminando o nuotando o pedalando per un’ora almeno, respirando e trasudando e producendo serotonina che si trasforma in melatonina, ci ritroviamo con
- Ormone felicità melatonina accumulato nella Pineale. Se abbiamo incamerato azoto N dall’aria che respiriamo (l’aria contiene 80% azoto e 20% ossigeno), ci ritroviamo con
- Buona carica di azoto nella ipofisi o pituitaria. La somma di A+B+C ci dona una formidabile integrazione di Somatotropina, proteina aerea gratuita a costo digestivo zero, ovvero GF1-Growth Factor Number One, ormone della crescita, cibo magico di fachiri e breathariani o respirazionisti. Ripeto che il miracolo avviene solo se abbiamo camminato per almeno un’ora respirando diaframmatico e ritmato, se ci siamo coricati prima di mezzanotte e se abbiamo catturato sufficiente energia elettromagnetica solare e stellare.
NON SIAMO IN BALIA DEGLI EVENTI MA DISPONIAMO DI UN CORPO AUTO-GUARENTE
Spieghiamo il funzionamento auto-guaritivo e health-oriented del corpo. Significa che quando ci sono incongruenze, eccessi ed errori andiamo a incrementare la tossiemia interna, andiamo a oltrepassare il limite personale di tolleranza ai veleni, per cui scatta il campanello d’allarme sotto forma di una una crisi eliminativa, ovvero di un logico e prezioso sintomo chiamato erroneamente malattia. Un sintomo che è nel contempo segnale d’allarme e scarico veleni attraverso il sangue, che segna asterischi e valori alterati nelle eventuali analisi, cogliendo impreparata la medicina, incapace di capire e interpretare la fase depurativa in corso.
ALCUNE NOSTRE COMODE RICETTE IN ALTERNATIVA O IN AGGIUNTA AI PASTI
- Pop-corn più banane, o pop-corn con fichi,
- Gelato con banane fresche congelate per 4 ore, e poi frullate con pinoli o crema di sesamo e con del mango o altro frutto saporito o con farina di castagne(zero zucchero, zero latte, zero conservanti).
- Panino vegano (fetta avocado, fetta zucchina, fetta pomodoro o melanzana, pomodoro secco, crema di olive e 2 foglie di lattuga).
- Bruschette (fette di pane integrale, con pomodori crudi a volontà, insaporiti da timo, aglio e basilico).
- Polenta di castagne.
- Una patata dolce, cotta alla brace o anche al forno.
SCONFIGGERE LA PAURA È DI PRIMARIA IMPORTANZA
Come diceva Bernarr MacFadden (1868-1955) leggendaria icona americana della salute radiante e della forma fisica e mentale, “la salute è quanto di più prezioso possediamo. Malattia e malessere sono soltanto risultato dei nostri stessi errori di percorso”. Condusse una battaglia costante con l’American Medical Association per le sue radicali teorie sulla salute e per la sua avversione a medici e medicamenti. “La perdita della paura può generare miracoli. Esistono esempi di guarigioni inspiegabili. Succedono tutti i giorni e dovunque. Risorsa davvero invincibile è il desiderio del paziente di vivere. Se tale voglia è abbastanza forte e vibrante, può davvero ribaltare la situazione.
LISTA ESSENZIALE DELLE COSE DA FARE
Se vogliamo alimentare la salute, c’è per MacFadden una lista di cose che devi pensare e dire a te stesso tutti i giorni:
- Sono determinato a massimizzare la mia salute, la mia energia e la mia vitalità alle più alte vette possibili.
- Mi rifiuto assolutamente di parlare di malattia, dolori e sofferenze.
- Mi riprometto di leggere, di studiare e di apprendere ogni cosa utile per l’esercizio e la dieta.
- Intendo sradicare tutte le cattive abitudini che devitalizzano il mio corpo e la mia mente.
- Intendo diventare molto selettivo su tutti i cibi e le bevande destinate al mio corpo.
- Adotterò la sana abitudine quotidiana di strofinare e sfregare la pelle con un panno ruvido intriso di sola acqua, fredda in estate e tiepida d’inverno, per rimuovere scaglie di pelle morta, per sbloccare pori occlusi, per ridare elasticità e vitalità alla pelle, per stimolare la circolazione e rendere il corpo attivo e vigoroso.
LA NOSTRA MACCHINA DELLA VITA VA TRATTATA COI GUANTI
MacFadden chiamava il suo corpo “The Life Machine”, la macchina della vita. Qualcosa che può durare a lungo, ma che può anche essere rovinato in breve tempo a causa di abusi e disusi. Il motore dell’auto richiede carburante e lubrificante, oltre che normale uso per funzionare correttamente, altrimenti si corrode e si arrugginisce. A maggior ragione dobbiamo dare benzina giusta e regolare esercizio al nostro corpo per energizzarlo e mantenerlo in piena efficienza.
LIMITI E CONTRADDIZIONI DI MACFADDEN
Tutto condivisibile o quasi. Un vero peccato che MacFadden, nonostante la sua preparazione e la sua vicinanza sommaria ai principi della scienza igienistica, commise il gravissimo errore di sottovalutare l’aspetto etico e morale dell’alimentazione e rimase intrappolato nel mito americano dell’apporto di proteine cosiddette nobili e di grassi animali, oltre che nel mito della efficienza fisica e muscolare fine a se stessa., dettaglio che cercò invano di smentire. Nessuna sensibilità e nessuna coscienza animalistica, e disinvolto inserimento di carni e latticini nella dieta.
Decisamente una abominevole retrocessione in questo senso, al punto che non meriterebbe di essere da noi citato come esempio. Non basta insegnare l’ABC della salute del fisico e della mente. Non basta esaltare il succo d’uva e il succo di carota come lui stesso faceva. Non bastano i semi-digiuni a base di sola frutta per una settimana, che lui spesso praticava. Non basta lanciarsi spettacolarmente col paracadute a 83 anni. Per entrare nel novero degli spiriti eletti, MacFadden raccomanda di leggere e studiare ogni cosa utile a migliorare la propria dieta, ma non ebbe mai il privilegio di leggersi Cicerone: “Nulla al mondo è utile-salubre-conveniente se basato sulla crudeltà e sulla violenza contro il prossimo”. Questa è una grave lacuna che gli ha impedito di raggiungere i vertici autentici della maestria salutistica, che sono imprescindibilmente legati a un discorso di moralità e generosità verso il prossimo umano e animale, verso ogni essere sensibile e senziente della creazione.
IL FALSO MITO DELLE PROTEINE
Chiudo con Robert Haas, uno dei maggiori nutrizionisti americani di tutti i tempi, e autore di un testo di fondamentale valore come “Eat to win” (Mangia per vincere), considerato tuttora una autentica bibbia della nutrizione sportiva. Tra i suoi clienti Ivan Lendl e Martina Navratilova. La sua idea oggi condivisa dagli scienziati di maggiore prestigio come la prof Marion Nestle, della New York University, è che la proteina è il singolo nutriente più incompreso, nonché la fonte di uno dei più pericolosi falsi miti della nutrizione odierna nel mondo. Ironicamente il mito delle proteine complete (animali) contro le proteine incomplete (vegetali) si è perpetuato negli anni proprio grazie ai gruppi incaricati di supervisione della nostra salute, come i medici e i dietologi.
UN INEVITABILE RITORNO AGLI INSEGNAMENTI DI PITAGORA
Robert Haas ha il merito di aver messo in chiaro che le proteine vegetali sono proteine complete e che possiedono aminoacidi di qualità molto superiore a quelle cosiddette nobili nel promuovere salute e vitalità. Ha ribadito che l’apporto proteico può essere risolto mediante carboidrati naturali come patate, riso, vegetali, legumi e persino pasta e pizza alle verdure, e non certo mediante pollo, tacchino, pesce, suino o bovino. Un ritorno agli insegnamenti di Pitagora contro le diete alto-proteiche. L’eccesso proteico infatti invecchia precocemente il corpo umano, causa perdite di vitamine e minerali, drena la nostra energia, disidrata il corpo e promuove malattie degenerative come cardiopatie, cancro, fallimento epatico, fallimento renale, ipertensione, diverticoliti, emorroidi, costipazione, diabete.
LA FDA AMERICANA PERDENTE SU TUTTI I FRONTI
Essenzialmente, i nutrizionisti degli anni 40 (ma anche quelli di oggi purtroppo), sviati dagli esperimenti del dr Rose sui ratti, credettero che, siccome i topi crescono meglio alimentandosi con uova, formaggi, latticini, salumi e pollame, pure gli uomini dovrebbero fare altrettanto. Ma niente è più lontano dalla verità di tale affermazione. Noi non siamo dei ratti. The great majority of your protein calories should come from a variety of vegetables, not from animal sources (la stragrande maggioranza del nostro apporto calorico-proteico deve arrivare da fonti vegetali e non animali). La formula compositiva delle proteine vegetali inclusi carboidrati e amidi provvede le sostanze ottimali per una superba salute, per una formidabile vitalità e forma fisica, oltre che una prevenzione contro le malattie degenerative. I maggiori scienziati dei vari paesi hanno dimostrato questo sia in laboratorio che in mezzo alle comunità.
Da rilevare che le posizioni più aggiornate di tutti i maggiori centri di ricerca, parlano oggi di 24 grammi di proteine al giorno, oltre i quali il corpo fa il peggio del peggio, ovvero va in acidificazione. Perdente su tutti i fronti la FDA-Food and Drug Administration, che per decenni ha blaterato e imposto al mondo intero necessità proteiche allucinanti ed inconcepibili (300 grammi di proteine al giorno, via via a calare in forzata progressione fino ai 24 grammi odierni).
UN PERVERSO CORDONE OMBELICALE TRA MEDICINA E BIG PHARMA DA TRONCARE DI NETTO
Come confermato da tutti i grandi maestri antichi e non antichi dell’Oriente, è indispensabile credere in se stessi e non pensare in termini di malattia. Siamo health-oriented e non ill-oriented. Ma la massa è stata sviata e condizionata dai medici e dalle istituzioni. È stata disorientata e diseducata da false scuole, da falsi principi e da falsi insegnamenti. Medici che nel migliore dei casi non svolgono il loro autentico e genuino dovere formativo e informativo. Medici che fanno i malatologi e non i salutisti come dovrebbero, generando un mondo di gente sfiduciata e ipocondriaca, vulnerabile ad ogni minima contrarietà. Fino a quando la medicina non la smetterà di creare ansia e terrore tra i malati, e fino a quando non troncherà del tutto il suo cordone ombelicale con i produttori di farmaci, vacc!ni, integratori, prosciutti, latticini, eparine di maiale, fegati d’oca e petti di pollo, la strada verso la salute continuerà ad essere fortemente in salita.
Valdo Vaccaro
Grande Valdo!!! Interessante, illuminante.
Da quando ti leggo e, ovviamente, ti seguo ho trovato finalmente le risposte a tanti miei dubbi.
Con vero piacere e benessere seguo il modo di alimentazione che consigli.
Solo non sono brava a rispettare il ciclo assimilativo che è, forse, il più importante.
Ma mi riprometto di correggermi.
Ho 69 anni e nessuna di quelle patologie che accusano le mie amiche coetanee. .
Grazie per il grande lavoro e amore che diffondi. Silvana Roveredo