LETTERA
UNA SITUAZIONE DRAMMATICA DALL’AUSTRALIA
Caro Valdo, innanzitutto le faccio i migliori auguri di Buon Anno. È da tanto vorrei contattarla ma temevo di appesantire la sua posta. Questa volta però ho davvero necessità di un contatto urgente, essendo preso dalla disperazione. Il giorno 11 Novembre 2015 mia moglie è stata portata d’urgenza all’ospedale con sintomi di febbre alta, vomiti, convulsioni, e dolori lancinanti nella regione renale e gambe. La prima diagnosi è stata di infezione urinaria con possibile colica renale, per cui è stata sottoposta a trattamento di antibiotici per via endovenosa.
PROBLEMI RENALI, INFIAMMAZIONI, CELLULITE E ULCERE
La sua pressione era molto bassa e il grado di infiammazione nel sangue, dopo i primi esami, era intorno a 145, quando in una persona normale il livello, secondo i medici, non supera mai 4 o 5 units.
Il giorno dopo la sua degenza ospedaliera il piede destro di mia moglie ha rivelato uno sfogo cutaneo tipo morbillo, sempre più rosso fino ad arrivare all’altezza dell’inguine. Dopodiché al posto del rossore si sono formate delle autentiche piaghe diventate ulcerose ed infette. Per i dottori si tratta di infezione cutanea chiamata cellulite o cellulitis. Noi viviamo a Melbourne.
DIAGNOSI DI SINDROME REGIONALE DOLOROSA COMPLESSA
Purtroppo mia moglie ha dovuto smettere il trattamento di antibiotici per via endovenosa dopo tre settimane di cure a causa di reazione allergica. Il problema più grave è che, nonostante le ferite a gamba e piede si stiano rimarginandosi, c’è stata pure una diagnosi di Sindrome Regionale Dolorosa Complessa. Infatti, dopo sei settimane di degenza ospedaliera non riesce più nemmeno ad appoggiare per terra il piede destro colpito da questa infiammazione cutanea. Da poco ho anche scoperto che ha avuto pure un attacco di meningite acuta.
DOLORI LANCINANTI E DIFFICOLTÀ MOTORIE
In Australia le risorse mediche non mancano. Mia moglie ha subito un piccolo intervento che le ha un po’ addormentato il nervo simpatico collegato ai nervi periferici del piede destro, per consentirle di fare un po’ di fisioterapia, in modo che piede e arto non si atrofizzino più di tanto. Il problema è che, dopo la prima settimana di deambulazione e di fisioterapia, lei stenta a camminare. Dopo aver fatto certi esercizi mi dice che la gamba ed il piede le fanno un male da morire. C’è anche da sottolineare che, per oltre due mesi, è stata bombardata da antibiotici, steroidi, oppioidi, nervo bloccanti tipo Lyrica ed Endine che non sono chiaramente indicati per uso a lungo termine dato i loro effetti collaterali e l’assuefazione che provocano.
CURE MEDICHE A BASE DI OPPIOIDI E DI INTEGRAZIONI SINTETICHE
Ho provato a parlare con i medici di questo ospedale al centro di riabilitazione. Ho chiesto se c’era un metodo più igienistico ed innocente per affrontare questo problema e mi hanno risposto picche. L’unica cosa che hanno fatto, è stata quella di aggiungere supplementi di magnesio e vitamina C, sintetici ovviamente, ai vari oppioidi.
ABBONDANZA DI FRUTTA E VERDURE
Data la buona stagione qui in Australia continuo a rifornirla di ciliegie, sedano, avocado, insalate a base di pomodori freschi e rucola piccante, lamponi, susine, mirtilli, more, pesche, papaya e simili, per far sì che qualcosa di naturale la mangi. Purtroppo, a parte le difficoltà motorie c’è anche la stitichezza dovuta a tutte queste medicine. Come rimedio usiamo le prugne secche.
CONTINUI DOLORI MUSCOLARI E RICERCA DI QUALCHE SOLUZIONE ALTERNATIVA ALLE CURE MEDICHE
Rimane il dramma dei continui dolori ai muscoli ed alle ossa creati dalla fisioterapia, oltre che da quasi sette settimane di immobilità. Lei è ancora giovane e credo che almeno questo sia un vantaggio. Le chiedo se, a parte mangiare sano, cosa che già sta facendo, esiste qualche altro suo consiglio. Spero di poter ricevere sua risposta nei prossimi giorni se le sarà possibile. La ringrazio comunque. Distinti saluti.
Sergio
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RISPOSTA
COS’È L’ALGODISTROFIA
Ciao Sergio. La sindrome che hanno diagnosticato i medici australiani si chiama algodistrofia dal greco algos=dolore e dystrophos=malnutrizione del tessuto. La sindrome algodistrofica colpisce gli arti superiori come mano e spalla ma in particolare i piedi. È caratterizzata da gonfiore o edema, rigidità e dolori articolari. Può aggravarsi fino a creare problemi vasomotori e circolatori, determinando un’atrofia progressiva dei muscoli. Si manifesta da sola o accompagnata da una poliartrite.
PULIRSI INTERNAMENTE È LA STRATEGIA PRIORITARIA
La realtà è che non ci sono sindromi specifiche e malattie strane, ma sempre uno stato alterato del corpo che si manifesta nei punti deboli con sintomi particolari. Solo la pulizia interna del corpo può guarire. Niente altro che quello. Questo diceva il grande Louis Kuhne. Tua moglie deve prima depurarsi e migliorare la condizione del suo sangue e del linfatico, e poi rafforzarsi progressivamente.
Ogni trauma neuro-muscolare-osseo è un evento di tipo fisico, ma finisce alla lunga per scatenare l’insorgenza di un trauma emozionale. La convivenza con uno stato di stress non è facile né tantomeno produttiva per chi deve riacquistare equilibrio e salute. Occorre pertanto darsi da fare per superare questa barriera.
Servono forza morale, doti di pazienza e di determinazione, fiducia in se stessi e nelle leggi della Natura, recupero delle migliori risorse interne. Leggi della Natura che includono non solo il principio di causa ed effetto, per cui se esiste questa patologia ci sono dei precisi fattori causanti a monte, che vanno individuati e disattivati, mentre il sintomo invalidante, qualunque sia il suo nome, non deve diventare oggetto di accanimento terapeutico e vittima di ripetute risonanze. Leggi della Natura che includono anche la Legge di autoguarigione, la Legge per la quale il corpo non va mai contro se stesso purché gliene diamo l’occasione e l’opportunità, evitando di aggredirlo con la paura, con le prospettive catastrofistiche, con i farmaci distruttivi e coi bastoni tra le ruote al proprio sistema immunitario.
MALATTIE IATROGENE IN PREVALENZA
Purtroppo gli interventi medici subiti hanno finito per aggravare le condizioni della tua compagna di vita, per cui non si sa in che misura i problemi siano suoi originali o invece di tipo iatrogeno, ovvero medico-causati. Non per pregiudizio ma per obiettività, temo che i guasti causati da antibiotici e da oppiacei siano alla base di questo andamento degenerativo.
I danni degli antinfiammatori, del cortisone, degli antibiotici e degli oppiacei non sono pochi e non sono leggeri, soprattutto se vengono prolungati nel tempo. Il cortisone danneggia fegato, milza, reni e cuore. Incrementa colesterolo e trigliceridi, altera la glicemia e provoca sovrappeso, comporta tachicardia ed ipertensione. In pratica il cortisone ne combina di cotte e di crude e finisce per danneggiare irreparabilmente la qualità del sangue. Cortisone nemico numero uno della regola regina di Padre Taddeo, per cui nessuno muore di mal di cuore e tutti muoiono di sangue grasso, nessuno muore di sclerosi multipla ma tutti muoiono di sangue grasso, nessuno muore di diabete o di cancro ma tutti muoiono di sangue grasso. Antibiotici ed oppiacei non sono da meno. L’aggiunta di vitamina C sintetica e di magnesio inorganico non ha fatto altro che aggihngere mala al male, provocando ulteriore acidificazione del sangue.
MIGLIORARE LE CONDIZIONI DEL SANGUE, DELLA CIRCOLAZIONE E DELLA STRUTTURA OSSEA
Rilevo danni alla circolazione e danni alle ossa. Nella osteoporosi le ossa diventano leggere, porose, deboli ed assottigliate. Per contrastare gli aspetti osteoporotici della alterazione occorre eliminare rigorosamente farmaci, integratori, alcol, caffè, the, fumo, zuccheri raffinati evidenti e nascosti. Occorre esporsi il più possibile al sole. Assumere frutta e verdure crude, cavoli, crescione d’acqua e di terra, ravanelli, rape, carote, acetosa, ortiche, tarassaco, ananas, manghi, papaie, durian, miele grezzo. L’Australia brilla per questo tipo di risorse. Esistono pure prodotti alimentari di alta qualità, con una marea di cereali e di semini. Queste sono tutte cose che stai sfruttando al meglio, mi pare.
L’applicazione del pacchetto-salute della Health Science, includente ovviamente studio regolare ed approfondito del blog, pensiero positivo, movimento con cyclette e con camminate assistite da sostegni o racchette, respirazione profonda-ritmata-addominale, cattura energetica da ogni possibile fonte extra-alimentare, nutrizione vegan-crudista tendenziale e sostenibile, personalizzata secondo gusti ed esigenze particolari, mette il corpo nelle migliori condizioni possibili per venire a capo della patologia e per guarire.
Attenti però a non cadere nel tranello della disinformazione e delle incertezze. Dalle patologie reumatiche si guarisce ma occorre preparazione, fiducia, coerenza e pazienza. Mandar fuori l’acidità, l’acido urico, i veleni dei farmaci non è cosa da ridere. Staccarsi dai farmaci e dagli integratori non è cosa da ridere. Il miglioramento nella dieta e nei comportamenti implica sempre una fase eliminativa fastidiosa e prolungata, proporzionata per intensità e durata allo stock tossico accumulato. Occorre in tali circostanze forza morale e determinazione a guarire.
Non fare come una lettrice di Roma che, nei giorni scorsi, di fronte alle difficoltà eliminative di tipo reumatico-artritico non ha trovato nulla di meglio che accusarmi di dare cattivi consigli, per cui si è rimessa nelle mani dei fidati medici riprendendo farmaci e integratori, ribaltando ignobilmente ogni logica ed ogni raziocinio. Non ha mica detto “Scusami ma non me la sento di proseguire perché al momento non posso interrompere i miei viaggi e i miei intensi impegni di lavoro”, ma ha preteso di scaricare il suo pessimo barile ideologico sulla Scienza Igienistica”. Il massimo della irriconoscenza. Cose da chiodi.
TESINE DA LEGGERE
- Dopo un privilegiato incontro col dr Alec Burton non si cede alle prime difficoltà
- Subdola algodistrofia post-traumatica e impedimento a camminare
- Decalcificazione ossea e algodistrofia
- Polimialgia reumatica, morbo di Horton e guarigioni spettacolari
- Periartrite, infiammazione e farmaci devastanti
- Blocco totale al piede destro in bambina undicenne
Valdo Vaccaro
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