AGORAFOBIA E IPERTENSIONE

da 2 Mag 2014Agorafobia

LETTERA

Egregio Valdo Vaccaro, Innanzitutto complimenti per il suo blog e tutta la fantastica informazione inclusa nel suo sito. Volevo chiedere la sua opinione in riguardo il mio stato di salute e le mie pessime abitudini.

IN AUSTRALIA DA 20 ANNI CON FREQUENTI CRISI DI PANICO

Ho 52 anni e vivo in Australia da venti. Sono originario della Sardegna. Ho una lunga storia di crisi ed attacchi di panico che cominciò a manifestarsi a 22 anni. Gli attacchi furono talmente frequenti che per circa due anni avevo paura di uscire da casa a causa dell’agarofobia creata dalle continue crisi.

RICORSO OCCASIONALE ALLO XANAX

Ricordo diverse visite al reparto emergenza dell’ospedale credendo di aver subito un’ infarto dato che sembrava che il cuore mi dovesse scoppiare da un momento all’altro. Ed invece niente. Pressione normale e di nuovo a casa ad aspettare la prossima crisi. Comunque sono riuscito a superare questo tunnel anche se qualche volta ho dovuto usare lo Xanax per aiutarmi in certi periodi bui.

COLESTEROLEMIA NORMALE MA PRESSIONE ALTA

Premetto che non ho mai avuto problemi di colesterolo. Da quando ho compiuto cinquant’anni ho cominciato ad avere problemi con la pressione sanguigna, tanto che prendo delle pastiglie per stabilizzarla. Il problema è che nonostante i farmaci la mia pressione si aggira sui 138-140 (massima) e 94-104 (minima).

TENDENZA MEDICA A RADDOPPIARE IL FARMACO

Sono preoccupato perché la minima non scende più di tanto ed il mio medico vorrebbe raddoppiarmi la dose di medicinali. Fra l’altro adesso quelle vecchie crisi di panico mi ritornano nei periodi di stress più intensi, soltanto che adesso sento più dolore nella zone vicino allo sterno ed al cuore. Ho fatto tutti i tipi di controllo dallo stress-test cardiaco, all’eco-cardiogramma, alla coronografia, e sembra proprio che non abbia niente di grave nel mio cure e le sue funzioni.

DIETA COMUNE, SEDENTARIETÀ E RISCHIO DIABETE

Deve anche sapere che io non sono vegetariano. Adoro carne, pesce, pasta e caffè. Ho tagliato i dolci dalla mia dieta perché i miei livelli di glicemia sono borderline nel senso che, se aumentano ancora, potrei rischiare il diabete. Problema aggiuntivo è che lavoro in ufficio e conduco una vita un po’ troppo sedentaria, quindi cerco di farmi una bella camminata ad andatura medio-alta per 30-60 minuti al giorno.

VORREI SPERIMENTARE LA VIA VEGETARIANA

La scorsa settimana ho scoperto il suo meraviglioso sito e mi sto rendendo conto che nonostante il mio cuore funzioni bene, in tutti questi anni mi sono lentamente avvelenato di farine bianche, dolci, carni, caffè, eccetera. Sarei più che felice di diventare vegetariano e di scoprire le meravigliose virtù delle rape rosse. Il problema è che mi manca la giusta determinazione.

AVRÒ QUALCHE DIFFICOLTÀ A TOGLIERMI IL CAFFELATTE ADDOLCITO E IL PANE TOSTATO

Non so se riuscirò mai a privarmi del caffellatte mattutino con un cucchiaio di zucchero a pane tostato. Cosa dice, potrei farlo questo compromesso? Volevo anche chiedergli il suo parere su un’erba chiamata Rhodiola rosea. Sembra che sia un potente adaptogeno e che aiuti il corpo a combattere lo stress. Lei cosa ne pensa della mia situazione? Potrebbe aiutarmi, a supportate lo stress onde minimizzare dolori associati con nervosismo e crisi di panico? Mi scusi se mi sono prolungato in quesa email e spero di risentirla
Sergio

*****

RISPOSTA

SIGNIFICATO DI AGORAFOBIA

Ciao Sergio. La parola agorafobia viene dal greco e letteralmente significa paura degli spazi aperti. Le persone che ne soffrono temono perciò lo spazio esterno, vissuto come ostile. Ad esempio, hanno paura di guidare in autostrada, temono di allontanarsi dai posti che sono loro familiari, evitano di andare in giro da soli.

PAURA DI TROVARSI IN CERTE CONDIZIONI CRITICHE

Chi soffre di questo disturbo di solito teme anche gli spazi chiusi come le banche, gli ascensori, gli aerei, ha paura di usare i mezzi pubblici, specialmente la metropolitana, ha paura della folla, di entrare nei supermercati, di guidare nei tunnel o sui ponti. La definizione corretta di agorafobia, perciò, è la paura di trovarsi in ambienti dove non sia possibile ricevere soccorsi o dai quali sia difficile la fuga in caso di necessità.

MANCANZA DI SERENITÀ E DI FIDUCIA IN SE STESSI

Queste persone non hanno la possibilità di avere una vita serena perché evitano un gran numero di circostanze che creano loro disagio. Nelle forme più gravi alcuni arrivano persino a non uscire di casa, se non in compagnia di una persona di fiducia. Scelgono così un compagno-accompagnatore, genitore o partner, insieme al quale riescono ad affrontare meglio i contesti temute. Una modalità comportamentale di questo tipo risulta, ovviamente, dannosa per i rapporti inter-personali (amicizie, legami sentimentali, relazioni professionali).

TRATTAMENTO DELL’AGORAFOBIA

Gli ansiolitici sono in genere efficaci nella cura dell’agorafobia, ma hanno pesanti controindicazioni ed effetti collaterali. Risultano utili soprattutto quando i sintomi dell’ansia sono così gravi da costituire una seria limitazione alle attività quotidiane. Una delle cure più efficaci è quella dell’esposizione sistematica, anche se molto graduale, alle situazioni temute, in modo da far scendere progressivamente l’ansia e il panico. Ad esempio, volendo fronteggiare la paura di prendere l’ascensore verranno insegnate prima di tutto tecniche di rilassamento e di corretta respirazione, poi il paziente comincerà a prendere l’ascensore magari solo per un piano e in compagnia di una persona che gli dia sicurezza. Dopo averlo fatto per diverse volte senza provare ansia, prenderà l’ascensore per due piani e così via, fino ad arrivare ad usare l’ascensore da solo senza difficoltà.

COS’È L’IPERTENSIONE

Più che sulla pressione sistolica (ossia massima), quando parliamo di ipertensione ci concentriamo sulla pressione diastolica (ossia minima), che normalmente deve stare sugli 80. Si parla in effetti di 120-80 mmHg come accoppiata ideale. Per 80-89 si parla di pre-ipertensione. Per 90-99 si parla di ipertensione di primo grado e, per oltre 100, si parla di ipertensione di secondo grado. Ovvio che alta pressione e tensione nervosa vanno a braccetto.

STRATEGIE DI ABBASSAMENTO PRESSIONE

Per abbassare la pressione occorre astenersi da carne, pesce, crostacei, caffè, the, cole, bevande gassate, farmaci, integratori, fumo attivo e passivo, spezie, cibi cotti, cibi devitalizzati, cibi fermentati. Serve anche intraprendere attività aerobiche regolari (camminate, nuotate, pedalate), adottando nel contempo una dieta vegancrudista senza troppi compromessi. Ci sono ipertensioni da troppo sangue e troppa linfa (ipertensioni da pletora), tipiche di chi va a donare il sangue, ma anche ipertensioni da scarso sangue e scarsa linfa (ipertensioni da anemia).

VASODILATAZIONE, CURA DELLE PERE E CURA DELL’UVA

Abbassare la pressione significa servirsi di vegetali che agiscano da vasodilatatori, tipo aglio in abbondanza, biancospino, erba gatta, cipolla, porro, peperoncino succo di fragole fresche 50-150 al giorno, succo di limone 3-6 limoni, mirtillo, pere 1 kg al giorno per una settimana (cura della pera), uva 1 kg al giorno (cura dell’uva alternata a quella delle pere), mandorle e semi di lino. Ovvio che se si fa cura dell’uva e delle pere non si mangia quasi altro. L’alimentazione normale per gli ipertesi deve essere leggera e senza sale, con risotto una volta al giorno, carciofi, cardi, fagiolini, finocchi, insalate, sedani, erbe aromatiche.

AMERICA PATRIA DELL’IPERTENSIONE

I malati di ipertensione il più delle volte non sanno nemmeno di esserlo, sono cioè asintomatici. Negli USA 1 persona su 3 è ipertesa e si hanno 100000 morti anno per infarto alle coronarie. Ma lì si parla di grosse ipertensione, con alta la minima e alta la massima, poiché si abbuffano di proteine animali a più non posso. Lo stesso Bill Clinton, simbolo dell’americano medio, ha subito 3 bypass coronarici, prima di diventare vegano.

CONSIGLIO UN TEST SULL’OMOCISTEINA

Anche in Australia, paese bellissimo che ho visitato in lungo e in largo, c’è la tendenza a consumare disinvoltamente carne, nonostante l’abbondanza e la varietà di frutta e verdura in tutte le stagioni. A mio avviso faresti bene a chiedere un test sull’omocisteina.

TESINE DA LEGGERE

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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