ADENOCARCINOMA ALL’ESOFAGO, TERAPIA CHEMIO AVVIATA ED INQUIETUDINI ALIMENTARI

da 30 Mar 2015Tumori dell'apparato digerente

LETTERA

TUTTI MI DANNO CONSIGLI PRIVI DI SPIEGAZIONI ANNESSE

Buonasera, le scrivo in privato. Spero di non essere inopportuno, ma mi servono dei consigli sull’alimentazione poiché sono ormai in assoluta confusione tra fruttariani, vegani integrali, biologici, organici, macrobiotici. Tutti hanno consigli ma nessuno mi spiega, ed il risultato è un forte senso di avvilimento.

DIAGNOSI DI ADENOCARCINOMA E INIZIO TERAPIA RADIO-CHEMIO

Ho 52 anni e due mesi fa mi hanno diagnosticato un adenocarcinoma all’esofago, un po’ più su del cardias. Da tre giorni ho iniziato terapia radio e chemio che durerà 5 settimane. Poi, dopo un mese e poco oltre, subirò l’esofagectomia.

DUBBI AMLETICI SU QUALE FRUTTA ASSUMERE

Cosa posso e devo mangiare per aiutare le cure? I medici ovviamente ritengono che io possa o debba mangiare di tutto, per rinforzarmi, ma io ho già da tempo eliminato la carne. Mangio però pesce, legumi, pasta, verdura, cercando di preferire alimenti biologici. Mi dicono di non mangiare frutta acida. Ma allora quale frutta devo mangiare? Insomma sono nel caos, tra desiderio di guarire, tentativo di non dimagrire e rinforzarmi, e paura di sbagliare tutto.

AL MOMENTO STO MANGIANDO CON APPETITO

Ricorro a lei su consiglio di una preziosa amica. Può aiutarmi? Le aggiungo che non ho particolari problemi di disfagia al momento e che mangio con appetito. Sono napoletano ma sto curandomi a Milano e non ho modo di spostarmi fino alla fine della cura, circa il 10 maggio 2015, altrimenti avrei cercato un appuntamento con lei. Le sono infinitamente grato. Cordialmente.
Valerio

*****

RISPOSTA

COMPRENDO IL TUO DISORIENTAMENTO E LA TUA AVVILIZIONE

Ciao Valerio. Non è così facile per me risponderti. La tua posizione è molto contraddittoria. Non si può bazzicare nel contempo il campo medico e il campo igienistico, dove le cose vengono pianificate, viste e valutate con modalità diametralmente opposte. Se segui il campo oncologico ufficiale sei tenuto a stare ai patti e a seguire fino in fondo le cure che ti vengono propinate, ed anche l’alimentazione di contorno suggerita. Se invece ti senti insoddisfatto e in totale confusione, nessuna meraviglia che subentri in te un pesante senso di avvilimento, un insopportabile carico di pensieri negativi e di inquietudine, capaci da soli di aggravare i problemi e di impedire l’uscita dal tuo tunnel patologico. Se vai sul mio blog e digiti come motore di ricerca parole tipo tumore, cancro, adenocarcinoma all’esofago, ernia natale, chemio, diete, troverai decine di tesine esplicative. Per guarire occorre dedicare tempo a se stessi. Occorre studiare e rimboccarsi seriamente le maniche.
Serve spirito critico e combattivo. Serve fiducia in se stessi e nei propri meccanismi di autoguarigione interna.

PREOCCUPAZIONI NOTEVOLI PER IL CIBO E NESSUN DUBBIO SULLE CURE INTRAPRESE

Altra cosa strana è il tuo oscillare tra tanti nutrizionismi di tipo medico ed extra-medico e il tuo concentrarti sul cibo da assumere nelle prossime settimane, quasi i tuoi problemi stessero tutti lì. Nessun dubbio e nessun tentennamento invece circa le cure che hai appena intrapreso. Non pretendo di metterti dei grilli nella testa, ma mi dai l’idea di una persona, una delle tante e tipiche, che delegano la propria salute e la propria vita alla Medicina Ufficiale vista con grande e acritica deferenza, ritenendola il meglio del meglio e le unica via adatta a toglierti le castagne dal fuoco.

DUE RIGHE DI SPIEGAZIONE

Io non sono un guaritore. Non sono un nutrizionista. Non sono uno specialista. Non sono un terapista oncologo. Non sono un medico. Non amo le etichette e le referenze cartacee, per quanto a volte inevitabili e necessarie. Se proprio mi vuoi appiccicare una denominazione, pensami pure come libero filosofo salutista che crede nella non-cura del sintomo chiamato tumore o del sintomo avanzato chiamato adenocarcinoma. Il mio compito, o se vuoi la mia missione, sta nel responsabilizzare la gente ed aiutarla a capire se stessa, oltre che a prendersi carico del proprio corpo e delle sue alterazioni. Un discorso di tipo eminentemente istruttivo. Mi pare giusto che la tua cultura medicale, sia completata da quanto sta al polo opposto.

LA SCELTA DI CAMPO ESISTE GIÀ E VA SUPPORTATA DA CHIAREZZA MENTALE, OLTRE CHE DA FIDUCIA IN SE STESSI ED IN QUELLO CHE STIAMO FACENDO

Non ho alcuna intenzione di distrarti dalle attuali cure e spingerti verso l’igienismo. Questa scelta dipende esclusivamente da te. Anzi hai già scelto, visto che sei sotto cura radio-chemioterapica. Sono però costretto a esternare, dal momento che mi hai contattato chiedendomi dei lumi, i motivi per cui la Scienza della Salute è decisamente contraria a quanto stai facendo. Dovesse il mio messaggio crearti ulteriore ansia, sei pregato di cestinare questo documento. Armonia interna e serenità sono fattori troppo importanti per essere sottostimati. Essi derivano dalla conoscenza del proprio corpo e dalla chiarezza mentale e culturale su quanto si sta o non si sta facendo. Procedere con una benda sugli occhi non è cosa piacevole.

IL MERCATO NON VA MESSO IN DISCUSSIONE

La medicina, in tutta franchezza, non ha la più pallida idea di come prevenire il cancro, e nemmeno il minimo desiderio o la minima motivazione per farlo. Se prevenisse il cancro si darebbe la zappa sui propri piedi, mettendo a rischio un meccanismo alquanto redditizio. I trafficanti di cure hanno interesse a vendere i loro prodotti e i loro servizi, e non certo ad eliminare l’enorme business delle loro mercanzie. È accertato che ogni intervento arreca gravissimo danno alla vittima, senza correggere o rimuovere di una virgola le cause della malattia.

DUE PAROLE SUL PERCORSO STORICO DELLA HEALTH SCIENCE

Noi della Health Science abbiamo alle spalle una storia ultra-lunga che parte da Pitagora e Parmenide, da Ippocrate e Asclepiade, dai 6 secoli ininterrotti di divieto di arte medica nella Roma potente che conquistava, senza medici e medicine, il mondo intero, costruendo strade, ponti, stadi, acquedotti, terme. Una storia che procede con Marco Aurelio e Galeno, e passa per i filtri etico-spirituali di Leonardo e Giordano Bruno, con la vita sobria di Luigi Alvise Cornaro da Venezia, con i mille anni della Scuola Medica Salernitana a indirizzo pitagorico-ippocratico, per arrivare alla Scuola Igienistica Americana di Trall, Tilden e Shelton, oltre che alla saggezza naturopatica della scuola tedesca, inclusiva dei Louis Kuhne, degli Arnold Ehret e soprattutto di Padre Taddeo di Wiesent, quello che sentenziò una verità eterna con la frase “Nessuno al mondo muore di cardiopatie o di cancro, ma tutti muoiono di sangue guasto ed iper-grasso”.

L’OPPOSIZIONE SHELTONIANA AL BISTURI

Shelton del resto rimane uno dei più grandi oppositori storici al bisturi, alle asportazioni e alle chemio. Celebre la sua frase “La malattia esiste solo quando è necessaria e dura solo finché ce n’è bisogno”. La Scuola Medica Salernitana non era stata da meno, lasciandoci delle perle tipo “Ti facciano da medici mente serena, riposo e moderazione nel mangiare, e “La salute consiste soltanto nell’uso moderato dell’aria che si respira, di ciò che si beve e si mangia, dell’attività e del riposo, del sonno e della veglia, delle passioni dell’anima, il quale uso si chiama dieta”.

IL NOBEL WARBURG SU ACIDOSI ED IPOSSIA

Entrando nello specifico, vorrei citare Otto Heinrich Warburg (1883-1970), ricercatore umile, schivo e profondo, premiato col Nobel negli anni ’30. Per lui mancanza di ossigeno e acidosi sono due facce della stessa medaglia. Quando c’è l’una, inevitabilmente c’è pure l’altra. Le sostanze acide respingono l’ossigeno mentre quelle alcaline lo attraggono. Privare le cellule del 35% del loro ossigeno per 48 ore di seguito, le converte in cancerogene. Le cellule normali hanno assolutamente bisogno di ossigeno, regola che non ammette eccezioni. Del resto anche i batteri putrefattivi ed anaerobi del colon si sviluppano in carenza di ossigeno, mentre i batteri simbiotici e amici della salute si sviluppano in presenza di ossigeno. Nel suo testo “Il metabolismo dei tumori”, Warburg sostiene che tutte le forme di cancro sono caratterizzate da due condizioni fondamentali chiamate 1) Acidosi e 2) Ipossia (mancanza di movimento e carenza di ossigeno).

GEORGE CRILE E LA SATURAZIONE ACIDA

George W. Crile da Cleveland, uno dei più celebri chirurghi, ha dichiarato che tutte le morti chiamate naturali non sono altro che il punto terminale di una chimica interna aberrante, vale a dire di una saturazione di acidi nel corpo. Al contrario, è assolutamente impossibile per un cancro proliferare nel corpo di una persona che si liberi della sua acidità, nutrendosi con alimenti che producono reazioni metaboliche alcaline, aumentando l’assunzione di acqua pura e di acqua biologica della frutta, evitando nel contempo cibi acidificanti, intossicanti ed ostruenti.

HENRY LOUIS MENCKEN E LA ACIDO-RITENZIONE

Per il dr Henry Louis Mencken, la lotta della vita e della sopravvivenza è una lotta contro la acido-ritenzione. Invecchiamento precoce, mancanza di energia, malumore, male di testa, difficoltà cardiache, allergie, eczemi, orticarie, asma, arteriosclerosi e calcoli, non sono altro che conseguenze dell’accumulo di acidi.

BASILARE IL RIPRISTINO DELLA CHIMICA CORPORALE INTERNA

Per il dr A. Barody, nel suo testo “Alcalinizzare o Morire”, sostiene che in realtà non importano gli innumerevoli nomi e classificazioni che si danno alle malattie. Chiamare un tumore come crescita, come Hodgkin o non-Hodgkin, come cancro o come adenocarcinoma, non fa alcuna differenza. Ciò che conta è che tali patologie provengono tutte dalla stessa causa di base, ossia da un eccesso di rifiuti acidi nel corpo. Nel suo libro “The Health Revolution”, il celebre igienista australiano Ross Horne afferma che ottimi livelli di salute si possono ottenere solo eliminando prima i fattori intossicanti della dieta. Nessuna vitamina al mondo può correggere e rettificare la lipotoxemia, ossia l’intossicazione e l’addensamento del sangue. In tutti i casi di squilibrio il primo rimedio è la rimozione della condizione tossica del sangue, che permette alla chimica corporale di rientrare nei giusti binari.

LE VINCENTI CURE DI MAX GERSON SUI MALATI TERMINALI

Lo stesso Max Gerson, nelle sue celebri strategie di recupero dei malati cancerogeni terminali, ribadiva i concetti di Warburg per cui la mancanza di ossigeno nel sangue favorisce lo sviluppo di malattie degenerative. Il suo programma terapeutico si basava su:

  • Raddoppiare l’ossigenazione dell’apparato circolatorio
  • Stimolare il metabolismo e l’eliminazione delle tossine
  • Riattivare le funzioni di ricambio del fegato e dei reni che risultano ritardate e rallentate
  • Stimolare il linfatico impigrito dalla formula grassa del sangue e dalla sedentarietà.

In conclusione, Gerson garantiva una remissione completa al 42% dei pazienti sottoposti al suo trattamento, basato su:

  • Dieta a base di frutta e verdure fresche e vitali
  • Assunzione giornaliera di 13 bicchieri di succo fresco preparati e consumati allo scadere di ciascuna ora
  • Consentito modesto consumo di yogurt magro naturale, di formaggio fresco e di olio di semi di lino.

GIAPPONE, ISLANDA, RUSSIA ED IRAN TRA I PAESI PIÙ COLPITI

Da rilevare che la più alta incidenza di tumori allo stomaco e all’esofago si è verificata per decenni in Giappone ed Islanda. In Giappone si consuma troppo sale e questo è causa di ipertensione. Il riso circolante in Giappone è stato trattato per anni con talco sbiancante e presenza di asbesto. I minatori russi delle miniere di asbesto hanno alti ratei di tumore ai polmoni e allo stomaco. Del resto nella stessa nostra Italia conosciamo i drammi intorno Casale Monferrato. Gli islandesi poi, per l’alto consumo di carni e pesci affumicati si intasano di benzopirene, sostanza cancerogena. I barbecue sono da anni sotto accusa. Nitriti e nitrati sono usati come conservanti di carni lavorate e si trasformano nello stomaco in nitrosammine cancerogene. Persino le birre commerciali contengono nitrosammine. Il cancro all’esofago deriva spesso da irritazioni costanti da cibo altamente salato e speziato. Risulta molto diffuso anche in Iran dove si mangiano pani in eccesso e scarse quantità di frutta, nonostante i tanti bar virtuosi che forniscono ottime spremute di melagrana. Il rimedio principe a queste situazioni è l’assunzione di vitamina C naturale da limoni, guava, frutta, ciliegie e verdure crude.

ABBATTERE L’ANSIA E L’INQUIETUDINE,

Anche se l’effetto dei diversi alimenti cambia da persona a persona, esistono delle regole generali sulla gastrite, sul bruciore di stomaco, sulle esofagiti, sulle ernie iatali e sui reflussi gastrici. Abbattere l’ansia è il primo passo per calmare ogni stomaco. Il consumo di alcol, di cole, di caffè e thè, di alcolici, di farmaci, di integratori sintetici e di fumo va azzerato. Pure il pesce andrebbe tolto, trattandosi di carne a tutti i livelli. Consigliato il succo di cavolo 50-200 grammi al giorno, il succo di mela, il succo di carota, sedano ed ananas, la tisana di salvia. Altre risorse amiche dalle dispepsie in generale? Acetosa, arancia, cipolla, porro, finocchio, lampone, melanzana, orzo, papaia, pesca, patata, pompelmo, prezzemolo, rafano, ravanello, ribes, sedano, topinambur, uva e zucca.

FRUTTA E VERDURA DI STAGIONE IN ATTESA DELL’EVENTUALE INTERVENTO

Ovvio che nel caso specifico qui considerato, la frutta più accettabile comprenderà il succo di limone allungato, fragole e ciliegie, meloni, estratti di carote-sedano-ananas, mentre per le verdure si preferiranno finocchi crudi, carciofi crudi, cavolo crudo, crescione crudo, ravanelli e rape crude, radicchio crudo, tarassaco crudo e cotto, ortiche saltate in padella, asparagi cotti al vapore.

I TRATTAMENTI ANTICANCRO SOTTO PESANTI ACCUSE DA PARTE DEGLI STESSI MEDICI

Rimangono infine valide tutte le considerazioni generali sul cancro e sulle cure mediche. Il trattamento odierno del cancro è purtroppo una disgrazia in quanto costituisce il più delle volte una autentica terapia fallimentare. Alla Conferenza di New Orleans del 1969, il dr Hardin Jones, docente alla University of California, non esitò ad affermare che le vittime di cancro non trattate medicalmente, grazie al loro rifiuto della trafila sanitaria, vivono in media 12 anni e mezzo, mentre chi accetta di essere operato e trattato con la chemio, non supera i tre anni di sopravvivenza media. Questo non sorprende nessuno, visto che l’intervento chirurgico, accoppiato alle inevitabili cure radiologiche e chemioterapiche, sono traumatiche e violente, al punto da accelerare il declino del paziente.

LA CHEMIOTERAPIA REMA CONTRO GLI OBIETTIVI-BASE DI SOPRAVVIVENZA

Il dr Robert Bell, medico attivo tra il 1870 e il 1928, abbandonò gli interventi oncologici nel 1876, quando si accorse della futilità delle sue cure, e si dedicò infine alle terapie naturali. Fu lui a identificare prima ancora di Warburg la natura anaerobica della cellule cancerogene. Siccome la sopravvivenza di un paziente cancerogeno dipende 1) Dal ripristino della funzionalità epatica e renale, 2) Dal funzionamento residuo del sistema immunitario, e 3) Dallo spirito combattivo del soggetto, la chemioterapia rema contro questi tre obiettivi e pertanto garantisce la distruzione anticipata del paziente. Su questo dettaglio, il dr Charles Huggins, docente all’Università di Chicago e Nobel della Medicina, non ha esitato a dire che esistono cose molto peggiori della morte e che, una di queste è proprio la chemio!

MOLTO MEGLIO TRONCARE LE PESSIME ABITUDINI E CORREGGERE I DISORDINI COSTITUZIONALI

Molti insigni oncologi, tipo Koch, Lambe, il citato Gerson e Moerman hanno trattato il cancro con enormi successi aiutando semplicemente i pazienti a correggere i disordini costituzionali dei loro corpi. È ampiamente dimostrato che tutte le cure vincenti sul cancro vengono realizzate dal corpo stesso, o se vogliamo dall’infallibile medico interno che abbiamo, non appena gli diamo modo di esplicare i suoi poteri. Si tratta dopotutto di abbinare ad una correzione dei fattori dietetici ed ambientali, una strategia favorevole alla remissione spontanea e naturale della malattia.

LA REMISSIONE SPONTANEA NON È UN ACCADIMENTO RARO, A PATTO CHE NON SI METTANO I BASTONI TRA LE RUOTE AL SISTEMA IMMUNITARIO

Remissione spontanea che esiste con notevole frequenza nella testimonianza di eminenti oncologi americani e tedeschi come Brodie, Muller, Sauerbrach, Gleitmann, Lomer (213 casi di remissione) e Rohdenburg (302 casi). La conclusione, assolutamente chiara e comprensibile, è che il trattamento medico del cancro, ed in particolare la chemio, è dannoso al punto che le possibilità residue di recupero del paziente vengono severamente pregiudicate.

CURA DELLA NON CURA SUL SINTOMO ED APPLICAZIONE DI UN FORMIDABILE PACCHETTO-SALUTE

Nella visuale Health Science ogni sorta di tumore, qualunque sia la sua locazione e il suo stadio di avanzamento, non viene toccato trattandosi di un sintomo creato e sviluppato intelligentemente dal sistema immunitario. Da noi esiste la cura della non cura sul sintomo, per cui il solo intervento possibile va fatto sui fattori causanti che stanno a monte in zona comportamentale, nei pensieri e nelle scelte che ci contraddistinguono. Se non scopriamo tali fattori causativi, non facili per nessuno da stabilire, a maggior ragione non interveniamo, ma applichiamo sempre il nostro formidabile pacchetto-salute, valido per sani e per malati, nonché privo di controindicazioni e di effetti collaterali.

LE INSIDIE DELL’ACCANIMENTO TERAPEUTICO STANNO DIETRO L’ANGOLO

Qualora uno non recuperi con tale sistema innocente, privo di invasività e privo di interferenza nei riguardi del suo medico interno, ancor meno potrà riequilibrarsi seguendo cure che portano solo a intensa sofferenza e ad accanimento terapeutico. Più logico in questo caso metterla sul piano della speranza e del Dio-ce-la-mandi-buona, accendendo magari un cero nella più vicina basilica. Se il tumore è agli esordi, o comunque colpisce il corpo di una persona attiva e dotata di dura scorza e di spirito battagliero si percorre la via della depurazione, dell’eventuale accelerazione depurativa chiamata dieta primaverile del carciofo, del finocchio, del tarassaco, del digiuno e dell’autolisi.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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